ABSOLUTION

CAPITOLO 9:

EVERYBODY


/Tai/

Ho indetto io la riunione e sono l’ultimo ad arrivare!
Figuriamoci, lo sapevo che finiva così, sono tornato tardi a casa ieri sera… colpa di Matt che non mi ha detto di andare a dormire. Ora non ho sentito la sveglia!
Che ritardo mostruoso ma credo che se lo aspettassero… spero.
Non ho nemmeno fatto caso a cosa ho indossato, sono già in macchina con lo stomaco che reclama cibo… ora svuoto il frigo ad Izzy!
Lo stereo dell’auto lancia a tutto volume l’ultimo CD che avevo inserito ieri sera, gli Offspring irrompono e mi svegliano definitivamente, così tiro giù il finestrino e accelero ad un livello che forse si potrebbe definire incosciente, tant’è che arrivo subito. Una frenata da formula uno lascia le gomme sull’asfalto, non faccio nemmeno aprire il cancello per mettere l’auto dentro, penso che mi tirerebbero dietro qualcosa.
Scendo e vedo Izzy aprirmi il cancello e la porta d’ingresso, mi avevano sentito… devo aver dato una bella sgommata!
Mi pianto in faccia il mio sorriso da chi la sa lunga, che loro definiscono irrequieto, ed entro buttando entusiasta le braccia al collo di Izzy, è da venerdì che non lo vedo, un record… si perché Matt lo vedo ogni giorno, ma lui a giorni alterni. Sono quelli con cui sono più legato, di conseguenza vedo spesso anche Mimi e Miho.
A proposito di marmocchi… dovrebbe esserci anche quello di Sora e Joe, Joji.
Sarà da divertirsi!
- Caro! Da quanto tempo che non ci vediamo! Mi sei mancato! Che cosa hai fatto nella mia assenza? -
Izzy con un’espressione eloquente mi liquida:
- Sono stato bene. -
Ci rimango male per gioco e lui non ride, sempre per gioco. Ormai è così. Fa finta di fare il tipo tutto d’un pezzo (che magari anche è), in verità sta a tutti gli scherzi che gli faccio.
A modo suo ma ci sta.
Da dentro arrivano molte voci e una confusione non eccessiva.
Do un’occhiata veloce, ci sono tutti e Joji e Miho contribuiscono ad una buona parte del caos mentre giocano insieme; in generale gli altri parlano fra di loro dicendo come va’ questo, cosa fa quello… solite chiacchiere.
- SALVE GENTE! -
Saluto allegramente, mi lanciano tutti uno sguardo divertito tranne Matt che con le sue occhiaie per le ore piccole, sembra dire:
anche io ho fatto tardi, però sono venuto puntuale!’
I soliti rimproveri a cui non rinuncia mai!
- Scusate ma devo fare prima una cosa! -
La mia voce squillante si distingue sopra di tutte, senza aspettare risposte mi fiondo in cucina dove c’è anche Mimi che prepara un vassoio con bibite e dei dolci fatti da lei… saranno buonissimi!
- Ciao Mimi… -
Lei era immersa in quel che faceva, perciò al mio saluto fa un salto sul posto spaventata, ma suo malgrado mi saluta subito allegra anche lei.
- Ciao… scommetto che non hai fatto colazione… -
Con aria furba m’indica con lo sguardo un angolo del tavolo provvisto di tazza piena di latte e cereali a forma di Digimon.
- No! Questi mi fanno impazzire! Sei un tesoro! -
Le stampo un bacio spontaneo sulla guancia mentre mi precipito sulla mia colazione, distrattamente la sento ridere e commentare:
- Sapevo che non l’avevi fatta… ogni volta che vieni qua non mangi a casa perché ti piacciono questi cereali! -
Con la bocca piena borbotto:
- Non fo dofe li tfofi… ma fono buoniffimi! -
La sua risata argentina si spande nella stanza donando ancor più il buon umore, anche da bambini era così quando ha cominciato a maturare a Digiworld. Di sfuggita noto Izzy che ha visto la scena, mi si avvicina e sventolandomi il dito davanti al volto mi ammonisce severo:
- Senti, signor calciatore! La deve smettere di scroccare il cibo a noi… e soprattutto di provarci con mia moglie! La prossima volta la denuncio! -
In tutta risposta m’imbocco e continuo a mangiare in maniera ignobile, lui fa una smorfia:
- Sei un caso disperato! -
Così esce portando uno dei due vassoi preparati.
- Ti aspettiamo di là, pagliaccio! -
Mimi mi strizza l’occhio e lo segue in sala reggendo i bicchieri e le bibite.
È un bel gruppo, dovremmo fare queste rimpatriate più spesso.
Mi piace vedere come Izzy si ingelosisce di Mimi, o tutte le attenzioni impacciate che Joe riserva a Sora… ma anche i due piccoli monelli che giocano distruggendo la casa. Joji ha il carattere di Sora e l’aria adulta ed intelligente di Joe, un bel tipetto. Mi piace anche come TK e Kari fanno i fidanzati senza però dimostrarlo platealmente… cioè sono quelli fatti l’uno per l’altro più degli altri, eppure hanno un modo loro di stare assieme. Che dire infine di Matt? Di lui mi piace come… boh, come sta in mezzo agli altri, come parla e dice la sua… come tutto, si!
Oddio, ora che lo ricordo devo ammazzare un attimo TK!
- TIIKEEEYYYY! –
Il mio urlo si leva in tutta la casa.

/TK/

Impallidisco sentendo l’urlo che viene dalla cucina di Izzy e Mimi. La mia faccia da sorridente che era, assume una smorfia, guardo Kari vicino a me ed ha circa la mia stessa espressione.
- Glielo hai detto, vero? -
Non ci preoccupiamo degli altri che curiosi come dei gatti guardano e noi e la cucina e di nuovo noi, senza capire.
- Non è che glielo ho detto… è venuto mentre provavo l’abito… -
Sembra ricordare ed è qui che ride, ha un sorriso spontaneo.
- Ma è stata una scena divertente… dovevi vederlo, TK! -
Immagino… nel male sarà stato comico, Tai non riesce ad essere serio… cioè, ce la fa ma con fatica e nei momenti d’estremo pericolo!
- Poi mi racconterai. -
Quando finiamo il nostro consulto, guardiamo verso gli altri e notiamo con imbarazzo che abbiamo gli occhi di tutti puntati addosso. Questo è motivo per noi d’imbarazzo, in fondo siamo persone fondamentalmente riservate, di compagnia ma riservate!
Se ci fosse Davis sarebbe una tragedia, fortuna che si trova in America!
Non ci chiedono nulla ma ci fissano insistenti e incuriositi, intanto Tai riprende le sue urla che terminano tutte col mio nome. Quest’oggi me le dà!
Cominciando a pregare emetto un suono flebile:
- Si? -
Kari mi mette la mano sulla spalla e m’incoraggia, questo per gli altri è motivo maggiore d’interesse.
Sento che viene qua a passo di carica, mi faccio piccolo piccolo e mi preparo all’uragano.
Irrompe nella stanza, ha il volto sporco di cereali a forma di Digimon, i capelli spettinati, ma quelli li aveva anche prima, e gli abiti indossati a casaccio, con la camicia mezza slacciata lasciata fuori dai jeans: il suo abbigliamenti di sempre. Volevo solo imprimermelo bene nella mente prima di lasciare per sempre questo mondo.
Mi viene di fronte e urla come se fossi a chilometri di distanza:
- COME HAI POTUTO?! -
Ma proprio lui doveva saperlo per primo? Dannazione… e Matt non lo sa ancora… ma penso che lui si limiterà a congratularsi. Spero.
C’è un silenzio di tomba e un attenzione maniacale su noi, io cerco in un nano secondo una risposta sensata che non lo faccia arrabbiare ma ne trovo solo una e non so se lo farà arrabbiare maggiormente o meno.
- Ecco… glielo ho semplicemente chiesto… in fondo riguardava me e Kari… poi lo avremmo comunicato a tutti oggi… - Poi mi viene un lampo di genio, mi alzo e gli stringo la mano sorridendo radioso: - Anzi, devo ringraziarti poiché sei stato provvidenziale! Senza di te non avremmo trovato l’occasione di annunciarlo come si deve! Come al solito sei decisivo ed essenziale! -
Senza lasciargli tempo di ribattere lui mi fissa come se fossi un alieno, mollo la sua mano e prendo quella di Kari seduta nel divano, la alzo e con aria felice ed ufficiale le cingo le spalle:
- Così giacché siamo in argomento, credo sia il momento adatto giunto anche oggi grazie a Tai… un amico prezioso da ringraziare poiché ha reso possibile questo giorno. -
Mi scambio uno sguardo espressivo e complice con Kari, prendiamo i bicchieri dal vassoio posato sul tavolino al centro della sala, invitiamo gli altri a fare altrettanto e, come solitamente si fa nei film, lo annunciamo in versione angeli caduti dal cielo:
- Io e Kari entro l’anno ci sposeremo! -
Il silenzio rimane poco, si sente subito l’ovazione felice di Mimi, Sora, Izzy (per quanto dimostri la sua contentezza solitamente) e Joe… Matt se ne sta ancora sotto shock mentre Tai… bè, Tai è ancora davanti a me, bocca aperta che tenta di parlare ma che non ha fiato e idee su cosa dire, cioè credo di averlo lasciato effettivamente senza parole, come volevo.
Semplicemente credo si possa ridurre tutto ad un semplice punto: non ha capito cosa è successo!
Puntavo effettivamente su questo!
Contento riprendo a respirare… per un breve attimo, poiché mi ricordo di Matt.
Sento mille congratulazioni e auguri, è in questo momento che vedo Tai e Matt vicini davanti a noi (Tai forse si è ripreso ma non ha capito ancora cosa ho fatto), mio fratello ha l’aria indecifrabile, leggermente severa, l’altro invece non saprei descriverla, è più un’espressione comica, direi. Parlano insieme, anzi, urlano. Matt dice:
- PERCHE’ NON ME L’HAI DETTO PRIMA? -
Mentre Tai:
- SONO LUSINGATO D’AVER AVUTO UN RUOLO COSI’ IMPORTANTE! -
Tutti si zittiscono, Matt lo fissa malissimo e gli tira un pugno in testa che ha poco d’amichevole:
- Idiota! Possibile che non capisci mai quando ti prendono per il culo? -
Sento risatine di sottofondo che mi risollevano.
Tai fa la sua solita espressione buffa, si massaggia la testa contrariato e ribatte inviperito:
- MA COSA DICI? SE MI HA RINGRAZIATO PER… INSOMMA, PER TUTTE QUELLE COSE! SEI SOLO INVIDIOSO CHE IO L’HO SAPUTO PRIMA E TU NO! -
Come un bambino gli rinfaccia proprio quello che l’ha infastidito. Infatti lo si vede assumere un espressione irata e mettendo le mani sui fianchi, continua il rimprovero:
- LO VEDI CHE NON HAI CAPITO NULLA? SEI PROPRIO TONTO ED OTTUSO! -
Diciamo che fra i due quello che urla maggiormente è Tai che tenta in tutti i modi di sovrastare Matt. Continuano la discussione, uno è notevolmente più composto e trattenuto, mentre l’altro gesticola e s’infervora in maniera imbarazzante.
I presenti non si perdono una virgola, qualcuno si preme le mani alle tempie massaggiandosele… scommetto che pensano che l’unica cosa che non mancava loro erano questi loro litigi infantili.
Ma a me sta più che bene, mi rabbonisce il fratello… credo… cioè… spero che dopo essersi arrabbiato con Tai non si arrabbierà così tanto con me.
Io e Kari da che sorridevamo contenti, a che diventiamo preoccupati per l’effettiva successiva reazione del cantante.
Cominciamo ad invocare qualche Santo, chi li ferma ora?
Solitamente quando eravamo a Digiworld arrivava a questo punto o Sora oppure…
Le bocche di entrambi vengono tappate contemporaneamente da due dolci, ficcati a forza dentro.
Le voci muoiono con il cibo che masticano per non soffocare, così guardano il colpevole dell’interruzione per sotterrarlo, probabilmente.
Izzy, però, non si preoccupa minimamente della loro reazione, tranquillamente passa loro in mezzo e con un sorriso cordiale ci stringe le mani e ci dice:
- Complimenti, è una bella notizia… anche mia madre ne sarà entusiasta, ormai vi consoce molto bene tutti quanti. -
Sia io che Kari respiriamo di nuovo ma non so quanto durerà questo stato di grazia.
Sembra abbia fatto un favore a tutti poiché ignorano i due litiganti passandogli davanti, tutti ci abbracciano o in ogni caso parlano amichevoli e felici con noi, ma nel momento di massima attenzione mi sento afferrare il braccio e trascinare via. Vedo i miei amici diventare sempre più piccoli per poi sparire, la porta si chiude davanti a me e… il silenzio mi accoglie.
Un silenzio che sarà tale per poco.
Caro fratellino… lui ha anche ragione ad arrabbiarsi, io volevo dirglielo prima da solo, però non siamo proprio riusciti a vederci, come facevo? È stata improvvisa questa riunione e n’abbiamo approfittato, io e Kari… spero capisca.
È giunto il momento.
Con aria seriamente rassegnata mi preparo.

/Matt/

Definirmi shockato è sminuire il mio stato d’animo.
Non sono shockato. Sono diciamo scandalizzato e non perché si sposa mio fratello, il mio fratellino… si, cioè anche per quello, ma quel che mi ha lasciato di più interdetto è stato che non me n’abbia parlato prima di dirlo agli amici. Kari con Tai l’ha fatto, da quanto ho capito.
Anzi, sarei voluto esserci per vedere la reazione di quell’esagerato.
Io sono sinceramente felice per loro due, non ho nulla in contrario come sicuramente l’aveva quel megalomane, dopo il primo momento di stordimento posso anche tranquillamente congratularmi come gli altri.
Tuttavia quello che voglio chiarire con TK è come mai non me n’abbia parlato prima. Abbiamo sempre avuto un bel rapporto e nonostante abitiamo in case diverse e non ci vediamo spessissimo, ugualmente abbiamo sempre parlato di cose importanti, si confidava per ogni cosa… cosa è successo ora? Che avesse così paura della mia reazione?
- TK, vorrei solo sapere una cosa… perché non me ne hai parlato prima? -
Sarebbe stato naturale, come lo è il mio tono ora, serio e leggermente severo.
Lui mi fissa con un aria da… uhm… le ragazze lo definirebbero un cucciolo. Io dico solo che mi fissa con quei suoi grandi occhi azzurri ed un espressione colpevole.
È teso.
Mi volto e cammino per la stanza nervoso:
- Rilassati, non ti sto inquisendo… -
TK sospira e si appoggia alla porta dietro di sé, sento che si passa una mano fra i capelli biondi.
- Vedi Matt… a dire il vero non è stato per paura della tua reazione o perché non ho trovato il tempo, so benissimo come fare per rapirti quando ho bisogno di te. È più che altro un motivo personale… -
Non ha mai avuto problemi a spiegarsi, per cui lo lascio parlare. Lo conosco molto bene e so cosa gli si agita dentro, cosa gli è successo… eppure questa volta vorrei parlarne come si deve con lui.
Torno a guardarlo e mi fermo, mi siedo su una sedia che trovo nella stanza abbastanza spaziosa. Solo ora realizzo che l’ho portato nello sgabuzzino delle scarpe e delle giacche, faccio una mezza manifestazione d’imbarazzo, ma torno a concentrarmi su di lui che cerca le parole adatte.
- TK, non ce l’ho con te in realtà… vorrei solo capire, Kari ne ha parlato con Tai. Non è gelosia la mia, nemmeno invidia, solo vorrei capire. Dopotutto abbiamo un rapporto stretto, io e te… parla liberamente. -
Lo vedo distendere un po’ i nervi e finalmente si decide, è sicuramente più rilassato ma si mantiene serio, come se parlasse a se stesso:
- Vedi, Matt… penso si tratti di questo. Non me n’ero ancora reso conto veramente, non l’avevo realizzato. Gliel’ho chiesto io a Kari, un modo normalissimo e naturale. Eppure vivevo come in un sogno, una nuvola che mi cullava in quest’illusione. Sai, capita, quando arrivi a raggiungere la felicità, ma ci sei ad un passo. Quando farai il passo successivo, ci sarai dentro del tutto. Quella felicità che si cerca in tutta la vita. Ci arrivi vicinissimo e hai paura di perderla o di svegliarti e renderti conto che non è vero. Potrebbe succedere qualunque cosa e tutto si rovinerebbe.
Non me n’ero reso conto veramente.
Solo ieri è successo.
Tai è venuto da me per dirmi della riunione, così n’approfittava per salutarmi, ha detto. Ho pensato che fosse perfetto, oggi, per comunicarlo a tutti.
Comunicare cosa?
Che mi sposo. Che io e Kari ci sposiamo… in quel momento l’ho realizzato ed è stata la confusione più totale.
Non mi faccio mai piani precisi, anche oggi non sapevo cosa dire, dopo averlo chiesto a Kari sono caduto ŠÎl panico, che dovevo fare per primo? Non mi sono mai sposato, in fondo. Quindi io sono stato quello più sorpreso di tutti. Sono ancora nella confusione… ma ammetto che dopo averne parlato con te va meglio… come sempre. Devo imparare a farlo prima. -
Il suo lungo monologo termina e lo vedo sereno, ha un aria di scuse ma felice, sta bene e non posso che esserne contento.
Sorrido mentre mi alzo e lo raggiungo.
Ha un volto disteso, il suo bel volto che ha catturato sempre molto donne.
Che ha catturato, insieme alla sua anima e al suo gran cuore, anche la sua futura moglie.
- E’ strano anche per me, ma tutti se lo aspettavano da un momento all’altro. Ne sono felice, sai? Veramente. È una delle cose più belle della tua vita ed è giusto che tu la viva in questo modo. Al contempo, però, devi anche mettere i piedi per terra altrimenti non raggiungerai come si deve quel tuo posto speciale. Non ho molto altro da dirti.
Non ce l’ho con te.
Sono solo contento.
Sinceramente contento per te. Auguri a te e alla tua ragazza. -
Il massimo che arrivo a fare è una stretta alla spalla da fratelli ma lui credo sia molto emozionato, ci teneva alla mia benedizione. Ora non trattiene più quel che sente, così mi abbraccia istintiv#Úente e mi ringrazia.
- Tanto lo sapevo… qualunque scelta facciamo, siamo sempre dalla parte l’uno dell’altro. -
Mormora, lo circondo delicato con le braccia.
Il piccolo TK è cresciuto e l’effetto che mi fa è devastante… ho bisogno di parlarne con Tai, ma ormai se ne parla chissà quando.
Con un aria un po’ rassegnata lo lascio andare.
La sua strada l’ha presa completamente.
È un uomo e quel che mi lascia dentro è pressoché indescrivibile.