Amore O Amicizia

CAPITOLO IV:

COMPLICAZIONI

/ Given up – Linkin Park /
Quando arrivò a casa di Nicole, Anthony era in uno stato a dir poco pietoso. In tenuta da allenamento di pugilato che corrispondeva a dei soli pantaloncini corti e comodi, a torso nudo, tutto sudato coi capelli quasi del tutto disfatti che gli cadevano sugli occhi, un fiatone non indifferente ed un aria non irosa, decisamente di più.
Quel che il fratello della ragazza una volta aperta la porta vide, non fu il solito amichevole e conosciuto Anthony bensì quasi uno sconosciuto fuori di sé che nonostante il fisico e le forze chiaramente provate, sembrava essere in grado di demolire ancora il mondo intero.
Louis, il fratello di Nicole, era un gran bel ragazzo dalla bellezza angelica che tutti, bene o male, guardandolo consideravano tale. Era adulto e lavorava da tempo mantenendosi indipendente, viveva col fidanzato e con la sorella minore, non aveva timore dei giudizi della gente sulla sua scelta di vita e sui suoi gusti, come non ne avevano gli altri due suoi coinquilini, era uno che, per dirla breve, i cosiddetti li aveva ed anche tripli.
Però Louis guardando l’amico d’infanzia stra-conosciuto si trovò istintivamente ad inghiottire a vuoto e a rabbrividire fissando i suoi occhi dorati fiammeggianti.
- Tony … cosa succede? –
Chiese usando il solito nomignolo.
- C’è Nicole? –
Disse solamente l’altro con un tono molto basso e a stento controllato. Tremava. Louis lo notò subito. Tremava fisicamente ed internamente a partire dalle mani e dalla voce.
- Si, è in camera … - Rispose quindi il biondo facendolo entrare. Seguì con lo sguardo il ragazzo dai capelli disfatti di quel caldo colore che gli si addiceva, lo sorpassò svelto per dirigersi come una scheggia verso la camera dell’amica.
- Prevedo tempesta … - Mormorò infine fra sé e sé chiudendo l’uscio d’ingresso. Non ci voleva un genio per capirlo, solo qualcuno che conoscesse bene entrambi i personaggi coinvolti …
Quando Anthony giunse in camera di Nicole entrando senza nemmeno bussare o annunciarsi, trovò quest’ultima in biancheria intima coi capelli bagnati e quindi al naturale che si cambiava. Quando lo sentì e lo vide lì davanti a lei un urlo più paragonabile ad un latrato si levò dalla casa seguito da una serie di insulti coloriti e fantasiosi, ciò che stupì tutti fu l’imperturbabile ragazzo che in tutta risposta si richiudeva la porta alle spalle rimanendo dentro.
Che volesse morire?
No, semplicemente era così fuori di sé da non capire più nulla al di fuori di quel che in quel momento gli premeva veramente.
Non fece nessun commento e nemmeno un’occhiata speciale alla bella ragazza che al naturale gli si presentava davanti agli occhi. Certo, era anche vero che da piccoli si erano visti tante volte nudi a fare il bagno insieme ma ora che erano grandi le cose non erano certo paragonabili.
- Razza di retrocesso col cervello fantasma! Che cazzo ti credi di fare? – Disse infine lei prendendo un asciugamano e portandoselo alla meglio davanti a sé, dopo lo sfogo lo guardò con più attenzione ed anche lei capì, come il fratello, che qualcosa in lui non andava … ma quando le andò davanti prendendola per le spalle, stringendo e strattonandola con una certa consistenza non si oppose e lasciò che la tela cadesse a terra scoprendola di nuovo.
Al momento c’era qualcosa di più importante …
- Nicole! Come puoi farmi questo? –
- Ma di cosa parli? – L’alterazione di Anthony cominciava ad impensierirla, non per il fatto che facesse boxe, bensì perché era successo qualcosa da farlo uscire a quel modo di testa. Una cosa mai accaduta da che lo conosceva!
- Ti sei messa con quello? –
Normalmente non avrebbe certo capito al volo di cosa parlava ma trattandosi di lui la cosa le veniva facile, così cominciando ad alterarsi anche lei per il fraintendimento che era appena nato, mise le mani sul suo petto nudo e vigoroso ancora lucido per la sudata e premendo per la propria irritazione, rispose alzando la voce:
- Ma che cazzo dici? Te l’ha detto lui? –
L’altro parve non sentire nemmeno il contatto anche se in una situazione normale avrebbe dato non so che per poter approfittarne. Per lui era importante chiarire, era estremamente importante.
- Si, una cosa simile! –
- Una cosa simile? Che diavolo significa? – Dall’irritazione cominciava a passare all’ira pura, la volta successiva avrebbe urlato anche lei e probabilmente avrebbe concluso con un bel calcio!
- Ha detto che vi frequenterete per conoscervi meglio e che il tuo era più un si che un no! –
La voce di Anthony, in compenso, cominciava a calare notando la contrarietà della ragazza che le interessava, tuttavia continuava a tenerla per le braccia anche se la stretta era diminuita e lei, tutto sommato, avrebbe potuto liberarsi quando avrebbe voluto. Si perse per un attimo ad osservare il suo viso libero dal trucco dove i suoi occhi verdi si vedevano bene e i capelli bagnati di tre colori le si scalavano sulla testa incorniciandole il viso fino a scendere al fondoschiena. Eppure quella pelle liscia sotto i propri palmi avrebbe dovuto farlo tornare completamente in sé …
- Sei un IMBECILLE! – Urlò infatti lei arrabbiandosi sempre più. Era una questione di principio, non le importava trovarsi in quella situazione imbarazzante o spiacevole, non le importava essere quasi nuda davanti a lui. Doveva capire che se erano amici non poteva credere a certe stupidaggini. Si conoscevano così bene che solo l’idea che lui avesse creduto ad una cosa tanto assurda, dal suo punto di vista, la faceva uscire del tutto di testa.
- Io sono un imbecille!? E lui che si inventa certe stronzate? – Tuttavia anche l’altro tornò ad innervosirsi tanto da gridare di nuovo. Non gli piaceva niente di quella situazione. Niente. Avrebbe voluto godersi Nicole mezza nuda fra le sue braccia eppure perdeva tempo a litigare con lei: certo che si riconosceva come stupido, ma solo per questo fatto, non per quello che pensava la ragazza!
- Ma sei tu che ci credi! Da quanti anni ci conosciamo? Sai quanto odio il genere umano, come puoi solo pensare che io mi metta con uno che nemmeno conosco! – In effetti aveva ragione, lo capiva mentre l’ascoltava e la sentiva premere gli ‘artigli’ contro la sua carne. Solo in quel momento comprendeva la sua ira. Era un ira non per Andry e per quel che si era inventato, bensì per lui che ci aveva creduto. Quando lo comprese, subito il peso gli si tolse dall’animo facendolo sentire meglio.
Allora per lei era lui che contava, lo rifiutava ma in fondo gli voleva bene …
Quando lo realizzò l’istinto di mostrare come si sentiva, ciò che provava, lo invase e lo coinvolse al punto che, come sempre, si lasciò andare abbracciandola con impeto, premendo il suo corpo sottile contro il proprio petto forte e circondandola con le braccia, facendole sentire il suo calore e prendendo quello di lei. Stringendola e impedendole di muoversi.
- Ti amo anche io! –
Disse infine seriamente convinto dimenticando già l’ira funesta che l’aveva invaso. Era stato tutto sommato un momento di gloria, aveva portato a qualcosa di bello, di importante. Lo stato d’animo di Anthony, il precipitoso Anthony, era alle stelle al momento e nessun Andry l’avrebbe spodestato … solo una Nicole agguerrita ed un calcio ben piazzato nei sacri gioielli di famiglia!
L’istante successivo lo vide accasciato a terra a tenersi il punto colpito e a lamentarsi disperatamente con voce strozzata femminea.
- Ma amore … perché fai così? –
La ragazza coi muscoli testi, le dita ad artiglio e il volto sfigurato per la rabbia lanciava fulmini e saette a tutto andare al malintenzionato che si rotolava dolorante a terra davanti a lei.
- Brutto pezzo d’idiota! Non capisci un cazzo, come al solito! –
Confusione? Si grazie … “
- Perché? –
- perche’ non hai capito nulla come sempre! tu per me sei mio fratello, niente di piu’, lo vuoi capire O TI DEVO FARE UN TRAPIANTO DI CERVELLO? –
Una pietra gigantesca. Una di quelle che pesano tonnellate e che inaspettatamente cadono dal cielo. Una di quelle pietre lì, esatto … una di quelle cadde istantaneamente in testa ad Anthony con quella frase terribile.
A quel punto il castano-rosso si trovò davanti ad un bivio: far finta di nulla e continuare come aveva sempre fatto poiché era tutto ciò che pensava di saper fare, oppure prendere atto della cosa, accettarla e cambiare.
Quel bivio per lui così crudele e radicale gli si presentò senza preavviso e così, non aspettandoselo nemmeno fra mille anni, fu ovvia la sua decisione affrettata e sbagliata.
Quando si rialzò sembrò come se la decisione fosse presa, tuttavia poteva andare bene veramente visto il poco tempo che ci aveva impiegato per rifletterci su?
Nicole tentava di dirglielo da molto e lui aveva sempre fatto finta di nulla preferendo continuare quel gioco, la propria convinzione di essere veramente innamorato dell’amica era tale da non permettergli di capire i messaggi della stessa. Eppure prima o poi avrebbe dovuto capirlo … il legame che avevano non era altro che un profondo affetto fraterno.
Per lo meno da parte di lei.
- Per me è diverso. Provo qualcosa di più per te ma non ti chiedo di respingermi ora. Solo pensaci. Aspetta ancora un po’, dammi la possibilità di dimostrarti chi sono veramente e poi scegli. –
Lo disse con una serietà tale che comunque colpì Nicole stessa. Lo conosceva da tanto eppure riusciva ancora a stupirla.
- Ma perché tutte a me? –
Si lamentò infine la ragazza battendosi sconsolata la fronte con la mano, guardandolo andarsene senza dire altro.
Sarebbe stato decisamente un periodo di …
- Merda! -

/ Maneater – Nelly Furtado /
Quando la mattina dopo uscì per andare a scuola vestita col solito stile punk e strano, Nicole non fece in tempo a fare molti passi in pace …
- Ciao! –
Una calda voce familiare alle spalle la distrasse dai suoi non-pensieri e ancora prima di voltarsi potè alzare gli occhi al cielo già esasperata: quello era un record, mai nessuno era riuscito a stressarla così in fretta!
- Porca merda, mi segui? –
Sbottò acidamente la ragazza voltandosi verso Andry che mantenendosi serio e composto l’affiancò. Dentro di sé era ovvio il suo pensiero anche se in effetti non facilmente captabile dalla sola espressione di natura truce:
E’ proprio un segno del destino, è lei la mia donna … “
Come se nella testa non avesse altro dalla mattina alla sera … a parte quando boxava … forse!
Probabilmente Nicole aveva ragione a reputarlo strano, incomprensibile, anormale e, in una parola, un alieno!
- No, abito qua anche io! – Rispose senza scoraggiarsi lui mostrando il proprio palazzo poco distante dal suo. Un profondo sospiro di mal sopportazione uscì dalla ragazza che non mascherava il disappunto nemmeno in situazioni più serie di quelle.
- Che bello! – Disse infatti con ironia.
- Potremo fare la strada insieme … - Propose lui senza perdersi d’animo, sembrava come se non captasse il messaggio che lei lanciava, ovvero di voler essere lasciata in pace.
- Sei come Anthony! – Disse quindi senza pensarci su meglio, dando voce a quell’idea. Questo interessò il giovane che alzando un sopracciglio, uno dei rari momenti in cui si concedeva qualche espressione, la guardò senza problema alcuno, osservando con cura il suo profilo regolare da cui si notava il solito trucco pesante, i piercing al sopracciglio, al labbro e al naso e gli orecchini ai lobi.
- Cioè? – Come se però fosse interessato particolarmente a quell’argomento.
Nicole sospirò di nuovo scuotendo il capo:
- Fate finta che io non dica nulla, non capite proprio quel che dico … andate avanti come dei deficienti carro armati senza dare retta a nessuno! Porca vacca, ma mettetevi voi due insieme, che c’entro io? –
Quest’ultimo pensiero le uscì spontaneo senza nemmeno mai averlo pensato realmente, tuttavia colpì il ragazzo che fermandosi un attimo la guardo proseguire la sua marcia senza voltarsi indietro.
Colpito perché si chiedeva per quale strana associazione lei avesse pensato che lui ed Anthony potessero mai stare insieme … Andry teneva in alta considerazione ogni cosa lei facesse, si distingueva dalla massa tanto che se ne era innamorato subito, non poteva non prendere per oro colato ogni sua parola!
- Perché? –
Il moro cominciava seriamente a preoccuparsi … se fosse veramente gay come insinuava Nicole? Se lo diceva aveva i suoi motivi e lei era lei, come non ascoltarla?
- Perché entrambi fate come se io non ci fossi, decidete tutto senza di me! – Sbottò esasperata la ragazza allargando le braccia in segno di ovvietà. Quando rialzò gli occhi al cielo per cercare la pazienza che aveva perso quando era nata, risentì i passi dell’altro seguirla così decise di chiarire anche quel piccolo equivoco che l’alieno aveva creato, così voltandosi verso di lui e alzando un dito dalla lunga unghia smaltata di nero davanti al suo bel viso cupo che la fissava, disse:
- E poi, bello mio, non azzardarti mai più a dire in giro che io e te ci frequentiamo e che penso di mettermi con te, o tiro fuori le budella e le uso per impiccarti! –
Qua l’irritazione era così visibile da essere palpabile ed impossibile da ignorare o fraintendere … c’era un senso per Andry, a quelle parole minacciose:
- Scusa, non pensavo ti vergognassi di far sapere di noi due … ma hai ragione, sarò più discreto! –
Questa volta, Nicole non evitò la caduta per lo shock: poteva veramente essere un umano, quel tipo tanto bello e tenebroso?