CAPITOLO 12:
SOLE E CAZZOTTI
 
Finalmente il primo sole e il primo mare sono arrivati da loro, o meglio loro sono arrivati dal primo sole e dal primo mare….ehm, è un po’ diversa la cosa, no?
Ma vabbè…pensando alle sensazioni…non trovate che sia una cosa meravigliosa?
Da quanto tempo non provavano quel senso di pace totale per il mondo, rilassamento completo, serenità e gioia…gaudio…nulla ormai li farà desistere, nemmeno il sole o il caldo!
E poi loro hanno i segreti per combattere il sole e il caldo delle 11.30…il gelato è ciò che fa al caso loro. Per lo spuntino è l’ideale e rinfresca che è una meraviglia.
C’è una baracchina dietro la spiaggia, sull cemento e pietra che antecende il mare, dove la gente va coi classici pattini a rotelle o col cane a correre.
I nostri 8 sono lì a fare la coda per prendersi dei buoni ghiaccioli, ma non sono tutti, Arashi è rimasta com,e al solito indietro, questa volta non per colpa sua, bensì perché sta telefonando.
La bionda tutte curve è assorta nella conversazione tanto che non si è nemmeno accorta dell’accerchiamento da parte di un gruppo di ragazzi palestrati che vogliono fare i bulli. Di gente così ne è piena il mondo..spazzatura, s’intende…
Solo quando chiude la comunicazione si rende conto di essere al centro di un tugurio per palloni gonfiati che la spogliano ancor di più con gli occhi.
Si gira intorno con aria annoiata ancora un po’ con la testa fra le nuvole, non trovando varchi decide di cercare di capire ‘perché’ non arriva a passare. Fissa così i tipi dall’aria poco intelligente(altrimenti non l’avrebbero circondata per rimorchiarla!).
- ehi, come ti chiami? Sei sola?-
considerando che due domande alla volta sono troppe per lei, decide di non rispondere nemmeno ad una, così sfodera il suo sguardo assassino e borbotta:
- non ve ne importa!-
- oh, no…se te lo chiediamo ce ne  importa, no?-
hanno un forte accento irlandese mentre Arashi si capisce subito le sue origini Giapponesi, nonostante parli molto bene l’inglese.
Si limita a sbuffare infastidita.
“Ma perché al mondo esiste ancora gente simile? Che palle!”
- levatevi!-
ordinò convinta che sarebbe bastato per toglierseli dai piedi.
Illusa.
Effettivamente il punto è che sono solo troppo stupidi per capire a cosa stanno andando incontro. In fin dei conti non si possono altro che compatire…
Uno le si avvicina ulteriormente e le mette una braccio intorno alle spalle stringendola a se:
- dai, non fare così, ti abbiamo vista sola, sei così carina…andiamo a farci un giro insieme…-
tenendo ovviamente gli occhi fissi sulle sue curve non indifferenti.
- vatti a fare il giretto da solo coi tuoi amichetti, che io la compagnia ce l’ho! Rompipalle!-
non poteva mica fare a meno di dire la sua…così, giusto per mettere le cose in chiaro, fa sempre bene un insulto all’ora!
Prende poi la sua mano e stringendola forte gliela toglie dalla propria spalla con un gesto secco. Si pianta le mani ai fianchi e con un tono di voce alto e imperativo sbotta:
- mi avete rotto i coglioni, fatemi passare!-
una luce fastidiosamente insistente e superiore negli occhi di quello che doveva essere il capo.
- perché, altrimenti cosa fai?-
alla fin fine volevano solo giocare e vedere se magari gli andava bene e riuscivano a portarsela nel loro bel gruppetto, ma con Arashi non sono questi i giochini da fare…quelli che la divertono sono di gran lunga diversi…ad esempio questi:
- ti faccio subito vedere i giochi che so fare io!-
e in un lampo si avvicina a lui tirnadogli un calcio ben assestato dove non batte il sole. Subito si piega dolorante tenendosi stretti i gioielli di famiglia feriti, visto che l’orgoglio già prende a vagare ben più in basso!
La reazione degli altri è veloce, la prendono per le braccia strattonandola e insultandola con un solito:
- puttana, cosa fai?-
la fanno cadere a terra.
Imperterrita si rialza e urlando qualche altro insulto stravagante che attira parecchio l’attenzione degli altri intorno, affronta gli altri scimmioni senza un briciolo di paura. Per lei le danze sono iniziate.
I 7 sono usciti dal baracchino del gelato coi ghiaccioli già in bocca e subito la loro attenzioneviene attirata dal caos di un gruppetto di ragazzi che sai sta malmenando con un essere non ben definito.
Strabuzzano gli occhi pensando che solo un idiota potrebbe fare una rissa con 5 ragazzi palestrati!
E difatti hanno ragione…in uno scambio di cortesia fra il protagonista idiota e un altro dei 5, si nota la chima bionda fluente tutta bagnata dal mare…e le parolacce da scaricatore di porto poco femminili…tanto goccioloni sulle loro teste.
- mi sembrava proprio strano che oggi non aveva ancora combinato nulla!-
i ragazzi conoscneti della bionda apocalittica, si scambiano uno sguardo indefinito per poi alzare le spalle e mantenendo i ghiaccioli in bocca, in modo piuttosto pericoloso, vanno subito a recuperarla.
Genzo è l’unico con un po’ di sale in zucca ad aver dato il bastoncino col ghiacciolo all’amico Taro che, con Mikako, è rimasto bello a guardare pensando che Genzo e i gemelli sono più che sufficienti!
Altro punto non trascurabile è l’aggiunta di Hitonari ai 2  che si rende conto dell’inutilità del suo inserimento in una rissa. Troppa gente, lui non serve-
Così logicamente se ne sta ad osservare gli altri in azione.
Genzo che ama mettere le cose in chiaro arriva prima di tutti e lugubre dice:
- state dando fastidio alla mia ragazza!-
poi non perde tempo in altre chiacchiere e parte subito con un pugno che libera Arashi. Se della ragazza ce ne vogliono tanti, di colpi, per atterrare uno, di Genzo ne basta uno solo…e se è incazzato nero basta anche solo lo sguardo!
Per lui non è proprio questione di principio come potrebbe esserlo per Taro o Raphael…che pensano che le donne non si toccano.
Non è nemmeno come per Mikael e Akane che loro pestano semplicemente per il gusto di farlo. È solo ed unicamente perché l’unico che può alzare il dito su Arashi, la SUA  ragazza, è proprio lui. E nessun altro!
È fatto così.
I men che non si dica stanno risolvendo la questione ma nonostante l’arrivo degli amici di lei, Arashi riesce a beccarsi ugualmente un bel pugno sul mento…donato alla belva trascurando che si trattava di una donna o qualcosa di simile…
Il mento si sa…è un punto debole per chiunque…e le permette di cadere a terra col mondo che buffamente va a farsi un giro abbandonandola lì a terra priva dei suoi sensi…anch’essi stufi di essere martoriati dalla proprietaria!
Gli altri 4 hanno la stesa reazione nel medesimo istante.
E il malcapitato viene atterrato anch’esso coi sensi andati a farsi un viaggetto!
Mikako, nel frattempo, poco distante da lì, accanto a Taro e Hitonari con la faccia a trattini per lo stupore, va a recuperare la cugina abbandonata.
- si, era solo una scusa, per quelli…una bella rissa per stare rilassati, altro che salvare la sorella e la cugina!-
severa le da qualche sberletta per svegliarla, ma nota l’inutilità del gesto, così sbuffa e mantenendo la sua maschera di perfezione chiama i 2 rimasti fuori dal gioco:
- scusate, venite a tirarla su, la portiamo sull’asciugamano altrimenti qua la portano in prigione!-
Hitonari non è molto convinto ma senza cambiare espressione consegna anche il suo ghiacciolo a Taro che ormai è detentore amche di quello di Arashi e Genzo, e tira su la cugina mostrando i suoi muscoli e il suo bel fisico prestante.
“porco cane, però, se pesa!”
la tira sulla spalla come un sacco di patate, ignorando che il metodo ‘principessa’ sarebbe più apprezzato dalla fanatica delle risse. Mentre la trasporta pensa tutti i mali del mondo, pensati ovviamente sempre nel modo più logico e diretto possibile, in modo che sia chiaro per tutti.
Lui detesta queste situazioni, si poteva risolvere la cosa in modo più intelligente, ma quelli si sa…devono sempre farsi notare!
Uno sbuffo gli sfugge e poi la scarica nel loro accampamento, sulla sabbia.
- una dormita le farà bene, così evita di combinare altri guai!-
Se ora si dovesse scegliere un titolo il più indicato sarebbe:
‘ Il riposo della bestia’!
Anche i 4 che si malmenavano ora hanno finito il ‘lavoro’ e contenti per il felice sfogo sono tornati all’ovile con facce da schiaffi.
Hanno ricevuto qualche pugno, certo, ma nulla di rilevante su quel fronte.
Invece Arashi continua a dormire della grossa. Nonostante potrebbero facilmente svegliarla con una secchiata d’acqua fredda, la lasciano così per riposare anche loro!
Non è che dia fastidio o altro…è semplicemente stancante. Non sembra affatto una donna, per cui starle dietro sfianca chiunque.
Mikael e Akane, i suoi fratelli, di carattere non si direbbe mai ma in realtà sono molto legati ed iperprotettivi verso la sorella. Tanto che finiscono sempre per intromettersi nei suoi affari.
Raphael non è molto protettivo nei suoi confronti perché ritiene che si sappia difendere benissimo da sola e che di femminile abbia solo le curve, ma finisce con l’intromettersi anche lui perché gli dispiacerebbe se quelle famose curve venissero danneggiate…in fin dei conti lui idolatra la bellezza, che sia femminile, maschile o di una bestia  non ha importanza, lui sarà sempre l’angelo conservatore della bellezza e dell’arte!
Hitonari è di tutt’altro avviso. Infatti non si è intromesso. Non fa mai cose illogiche o prive di senso, arriva sempre e solo al punto e la domanda che si fa sempre è:
‘cosa posso fare io di concreto per lui che sta male?’
se non c’è nessuno che sta male o magari non c’è nulla che può fare semplicemente non fa nulla, come è successo oggi. Sa benissimo che non sarebbe servito per cui è rimasto buono a cuccia!
Taro non è proprio tipo da pestaggi di massa…tantomeno singoli, per cui era ovvio che facesse il Dio della Pace come ha fatto e sempre farà.
Mikako…bè, lei è un discorso a parte. La Regina Mikako lascia sempre tutti di stucco. Mentre i suoi amici si pestavano lei sorrideva amabilmente come se fosse un bel nuovo gioco!
Forse era veramente così, chissà!
Fatto sta che la rossa ricciuta è difficilmente comprensibile poiché fa le cose più strane nei momenti più sbagliati. Ma sa trasformarsi, a dovere, nel capo che fa la cosa giusta al momento giusto.
È un animale strano, Mikako…già!
E venendo a Genzo…beh, per lui è ancora più ovvio.
Per lui ci sono delle cose sacrosante che non devono essere toccate per nulla al mondo!
La sua ragazza con le rispettiva curve, il calcio, la sua fama e la sua bravura, i suoi amici stretti…e se stesso!
Presto detto, si sa quanto sia vendicativo e cattivello quando vuole!
La dormitina, tuttavia, gliela fanno fare tutti tranne il fidanzato geloso e arrabbiato.
Essendo che deve fargli una bella sgridata opta per un risveglio veloce e traumatico. Così prende un secchiello da un bambino lì vicino, va in acqua e tira su un po’ di quella, infine torna e la butta di botto addosso alla bionda che con un urlo di impatto finisce per urlare di nuovo più forte per il dolore al mento che il proprio urlo le ha provocato e continua a provocarle!
Divertente la cosa, dal momento che gli altri ridono, a parte come al solito Hitonari che non vede il motivo di sprecare uno dei suoi rari sorrisi!
Gli occhi iniettati di sangue e lacrimosi di Arashi si posano a colpo sicuro nel colpevole di tale attentato…
- tu, insulso Kamikaze che osa un suicidio di massa o come diavolo di dice…-
e termina con dei piagnucolii tenendosi il mento…
- mi fa maleeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!-
il leoncino ha gli artigli ‘malati’!
uno sguardo gelido e lugubre si posa in quello stralunato della ragazza.
- tu, razza di incosciente senza cervello, cosa pensavi di fare?-
vedersi toccare la ragazza in quel modo, per Genzo è un vero shock!
- se è senza cervello come credi che faccia a pensare?-
gelidamente arriva la logicità di Hitonari a rispondere.
- sgrunt!-
la reazione di Arashi e Genzo arriva in contemporanea.
- e poi scusa, signorino so tutto! Cosa volevi che facessi? Mico gliel’ho detto io di provarci con me! Non potevo nemmeno fare la parte della bambina indifesa, non lo sono!!!! Porco cane, Ganzo…cosa dovevo dirgli? ‘fate pure, forse il principe azzurro arriverà a salvarmi?’ non sono Biancaneve! -
- nessuno aveva dubbi su questo…di Biancaneve tu saresti la strega cattiva…o al massimo Brontolo!-
ad intervenire con questa simpatica battuta ovviamente è Raphael che ha trovato la discussione altamente divertente. Dopo essersi beccato una manciata di sabbia e un:
- e tu saresti il cacciatore, no?-
decide che è meglio lasciarla perdere.
Genzo si accuccia sospirando, si passa una mano fra i capelli bagnati d’acqua di mare facendoli ricadere in maniera affascinante sulla fronte e ai lati del volto.
Infine la posa sulla spalla di lei e arrivando ad arruffarle i capelli affettuosamente la guarda negli occhi, il tono basso tipico di chi parla ai bambini:
- sei solo una scema…arriverà il momento in cui non riuscirai a cavartela sempre da sola…e magari sarà quando io sarò in cesso a cagare e non potrò tirarti fuori per i capelli!-
un po’ la presenza degli altri lo infastidisce, ma sembra abbiano capito che è una cosa seria e si sono girati mantenendo le orecchie acute. Arashi si calma riuscendo finalmente a capire cosa intende. Mette a sua volta le dita affusolate e arrossate per i pugni dati, sulle ginocchia del ragazzo, osserva pensierosa il fisico atletico dove i muscoli in parte rilassati e in parte tesi per la posizione poco comoda, fanno sfoggio della sua bellezza.
Poi ricambia lo sguardo e dice:
- Genzo, ma non posso nemmeno lasciare che gli altri facciano quello che vogliono, ti pare? Non è giusto, non funziona così…ci sono fin troppi che subiscono e si lasciano fare per paura. Io non ho paura. Io ho fiducia in me e in te…e in questi impiccioni scriteriati…se quel momento arriverà lo affronterò e ti aspetterò. -
stringe le labbra pallide e morbide, non approva pienamente:
- ma tu approfitti troppo…cioè…abusi di te stessa, delle tue idee…non ti dirò mai di essere riflessiva e responsabile, per te sarà impossibile, ma almeno impara a valutare la situazione. Se noi non c’eravamo saresti stata fregata! E ti sei beccata ugualmente un bel pugno!-
la risposta arriva subito sicura.
- si, ma io so che non mi lascerete mai sola!-
è un discorso semplicistico, ma deriva dalla totale sicurezza e fiducia nella gente che la circonda. È un errore a volte, ma a volte un pregio enorme. Fatto sta che Genzo ha ragione. Lui è un uomo e potrà bene o male cavarsela sempre con la capacità di fare a botte che ha. Ma non vuol dire che uno abile a parole non se la sappia cavare ugualmente. Ci sono diverse armi per togliersi dai guai…l’importante è valutare bene la situazione e non sopravvalutarsi abusando di se stessi o magari degli altri.
L’impulsiva Arashi, questo, per ora non l’avrebbe capito, ma un po’ più avanti si, sicuramente in una  certa futura situazione l’avrebbe capito a sue spese.
- ahhhh, meglio lasciar perdere, sei un caso disperato…tu non muoverti mai più da sola che è meglio!-
decidendo di lasciar stare Genzo abbassa il capo in una sorta di scherzosa sconfitta. Viene ricambiato da un forte abbraccio della fidanzata che fa premere il volto nel suo petto prosperoso sotto l’invidia di molti ragazzi che assistono alla scena.
- AMORE, TI AMO ANCHE IOOOO!!!!-
e con questo, con le risate generali di alcuni del gruppo, sancisce la pace e la fine del capitolo che li ha visti scazzottarsi certi e prendere il sole altri.