NOTE:  Questo è il seguito dell'altra mia fic 'Tradimento' sempre in prima persona dalla parte di Akane ma siamo dopo la partita quando nel numero 12 alla fine Hitonari esce dall'edificio per scusarsi davanti ai suoi compagni del suo comportamento. Lo dedico a Naika , è stata lei a chiedermelo questo seguito. Baci Akane!

 

RITROVARSI

 

 

Dall'altro lato della strada la figura di Gaku si allontana da me voltandomi le spalle, dopo le sue parole non ho nulla da dire se non un semplice:

- Ciao...Gaku...-

Detto quasi fra me e me, lascio parlare la mia espressione che sa di malinconia verso ricordi di un passato che riguarda solo noi due ma che con questa partita e questo scambio di sguardi si è chiuso definitivamente.

Non c'è altro da aggiungere, fra noi due è tutto finito anche perché 'grazie' a lui non è potuto cominciare niente se non questa strana sorta di amicizia interrotta così bruscamente da lui stesso anni fa.

Anche se in fondo mi fa un po' tristezza...non ha capito nulla della vita.

- Allora ci vediamo...Gaku...-

E con lui è veramente tutto concluso!

- Eccolo!-

Sento qualcuno della squadra sbraitare questa parola seguita da agitazione generale.

Chissà perchè in tutto questo il mio pensiero vola subito a lui, a Hiragi...mi volto senza nemmeno rendermi conto di essere in mezzo alla strada e finalmente lo vedo, mi sta venendo lentamente in contro...mi sembra di guardarlo per la prima volta da quando l'ho incontrato, la partita che c'è appena stata fra noi mi sembra solo una parentesi, la più importante della mia vita.

Che strana sensazione, mi ritrovo a trattenere il respiro mentre mi dimentico perfino di dove sono e con chi, ho come l'impressione di essere solo con lui e gli sguardi che ci scambiamo mi fanno capire che anche per lui è la stessa cosa, i nostri occhi si fissano cancellando ogni altra cosa, mi ero dimenticato di quanto meravigliosi fossero i suoi...Dio quanto mi mancavano...e sono diversi da come sono sempre stati, lui lo è, è cambiato...lo percepisco chiaramente.

È come se avesse capito qualcosa di importante.

Sta per parlare ed io non vedo l'ora di sentire di nuovo la sua voce:

- Mi scuso con tutti voi...vi chiedo...di lasciarmi giocare ancora assieme a voi...-

Ma che stupido, perchè si scusa, ora? Se siamo ancora qui insieme è grazie a tutti quanti, mica solo a noi...e poi non è da lui dire certe cose, non sono abituato a sentirgliele dire così tranquillamente e credo che neanche tu stesso ti ci vedi, infatti hai abbassato lo sguardo...aspetta che sdrammatizzo un po':

- Gyudon!! Offriamo noi!!-

Ecco, questo è il mio modo per accettare le tue scuse tirandoti anche fuori dall'imbarazzo in cui eri caduto da solo e per questo sono molto soddisfatto della mia trovata, del resto il gyudon è così buono...non vedo l'ora di mangiarne una maxi porzione insieme a Hiragi e agli altri...ah, se non ci fossi io come farebbe a cavarsela? (Hanamichi non intrometterti! Ndio)

So che anche per gli altri è come se tutto fosse tornato a posto e il fatto che tornino a rompermi ne è la prova...che c'è di male nell'offrire da mangiare a qualcuno? E' un gesto generoso da parte mia, no?

- Ah, non vi sopporto...cretini!-

Questo invece è la prova che anche per Hiragi è tornato tutto come prima!

Finalmente tutti tornano a scherzare spensierati come al solito ma a catturare la mia attenzione è ancora una volta lo sguardo di Hiragi posato con insistente serietà su di me e capisco che il cambiamento che ho percepito poco fa riguarda proprio me.

- Andiamo a fare due passi, Tachibana? La prof ne avrà ancora per un bel po'...-

Se devo essere sincero la sua proposta non mi stupisce, anzi ci speravo proprio che me la facesse, per cui non lo faccio attendere e senza rispondere mi incammino lungo il marciapiede con il mio solito passo strascicato e le mani in tasca, lascio che il vento della sera fredda mi soffi addosso spettinandomi completamente i miei capelli già ribelli per conto loro senza bisogno di nessun aiuto.

Vicino a me sento la sua presenza leggera e silenziosa, tanto cercata e desiderata; mi cammina accanto con passi felpati , anche lui tiene le mani in tasca come me, entrambi guardiamo avanti rimanendo in silenzio, non parlo per primo perchè in fondo è stato lui ad invitarmi, mica io...sarà ben lui a cominciare il discorso che do per scontato mi stia per fare!

Stufo di continuare a muovermi decido di sedermi sul muretto basso che fiancheggia il marciapiede...so che sta cercando le parole adatte per farmi capire il meglio possibile, ma potrebbe pure muoversi...io un idea per cominciare a parlare di noi due ce l'avrei.

Noto che mi asseconda sedendosi accanto a me e finalmente si decide ad iniziare e lo fa guardandomi fisso negli occhi con l'aria più strana ed indecifrabile che gli abbia mai visto, non è proprio timidezza, assomiglia più a...non so...risolutezza.

- Sai, sono contento che tu sia venuto a prendermi...da solo...stavo cominciando a perdere di vista...un sacco di cose importanti...e la prima fra tutte è...il rapporto con te.-

Ce ne è voluto di tempo per dirlo ma alla fine l'ha finita la frase, è stato lento a parlare come fa ogni volta che deve dire qualcosa di importante e significativo e pur sapendo questo non posso fare a meno di stupirmi per la sua loquacità...ma aspetta un attimo...ha appena detto che io sono importante per lui e che il nostro rapporto...un momento, è da vedere come considera lui il nostro rapporto!

Ovviamente non mi faccio problemi a chiederglielo, ho imparato a parlare per esprimere i miei pensieri altrimenti questa testa precipitosa può fraintendere come ha già fatto...

- E che rapporto è per te? Amicizia?-

Ci pensa un attimo e nel tempo in cui ci riflette mi fa perdere tutta quella pochissima pazienza che mi tengo di riserva per lui, per fortuna che proprio mentre mi sto per lasciar andare e scuoterlo per velocizzarlo si decide a rispondere:

- No.-

Secco e deciso, quasi mi fa prendere un colpo, lo sto per sbranare quando continua mantenendo gli occhi fissi nei miei:

- E' qualcosa di più a cui non so dare nome, posso solo dirti che te lo posso spiegare così!-

E senza darmi il tempo di realizzare null'altro si avvicina di più a me fino a toccarci coi corpi, china il volto sul mio e con le sue labbra fredde tocca le mie calde facendo scivolare la lingua dentro la mia bocca aperta che lo invita ad approfondire il bacio.

Rimango un attimo interdetto ma appena registro che questo vuol dire che mi vuole bene quanto gliene voglio io e che i miei sentimenti sono ricambiati, non tardo ad assecondarlo andandogli incontro con la lingua unendomi di più a lui.

Un turbinio di emozioni strane mi arrivano tutte in una volta e sono così forti che nemmeno mi accorgo che siamo scivolati giù fino a sederci a terra appoggiati al muretto.

Sappiamo entrambi che abbiamo un sacco di cose da dirci dopo tutto quello che è successo fra noi, ma abbiamo tutto il tempo che vogliamo ormai.

Nessuna fretta.

Ora ho intenzione di godermelo così come mi si sta offrendo, tenero ma deciso.

Dolce e forte.

Ora che ci siamo ritrovati tutto il resto può aspettare!

FINE?