CAPITOLO 13:
IL GIOCO DEL DESTINO
 
“Come ogni mattina apro gli occhi…ci sono sempre più abituato…sarebbe difficile cambiare abitudine ormai dopo tutto questo tempo…questo è un chiaro messaggio per chiunque decida le sorti del mio cuore e della mia vita…non mi sento più stanco come ricordo ero ieri sera…anzi, sto decisamente bene…rilassato e riposato…mentre mi strofino il volto per svegliarmi, ormai anche senza sveglia ho l’orologio incorporato, realizzo alcune cose su ieri sera…e sul fatto che non mi sembra familiare questo letto…dunque…i miei ricordi si fermano esattamente a ieri sera…Karl mi ha spinto via dalla mandria inviperita e mi ha portato a casa sua a rilassarmi…era tardi e mi ha offerto un thè…si ricordo perfettamente queste cose…stavo un po’ male ma nulla di che, semplice debolezza…se il medico sapesse che arrivo stanco a fine giornata 5 giorni su 7 mi sparerebbe! Ma mi piace questa vita, ormai mi sono ambientato e non rinuncerei per nulla al mondo…e poi ho stretto un bel legame d’amicizia con i ragazzi della squadra…perfino con Karl e Genzo…comunque…si, ieri sera…mentre bevevo il thè ci siamo messi a parlare un po’ di musica mi pare…è difficile sostenere un discorso con lui, eppure anche se non gli piace parlare si capiva che si sforzava di non lasciarmi solo a fare un monologo…un sorriso di quelli che riservo a pochi perché sincero e dolce mi si dipinge sulle labbra secche. Solitamente ho quel mio modo di fare e sorride superbo e sicuro di me…ma Karl riesce a farmi tenerezza…ma solo quando è con me in privato…solitamente è così artico che mi fa venire i brividi! A modo suo è dolce, quando vuole con chi vuole!
Ma ieri sera…bè, ho messo su un CD di musica lirica che mi piaceva…’Vesti la Giubba’ mi pare gli sia piaciuta…oddio…in realtà non ricordo se gli è piaciuta o meno….ho la mania di appoggiarmi sempre o distendermi ad ascoltare i miei pezzi preferiti…poi dopo questa immersione totale nella musica…più nulla…non ricordo…il buio…oh santo cielo…allora mi sono addormentato e ho fatto tutta una tirata fino ad adesso…ma poteva svegliarmi…sono nel suo divano! Io di mattina non ho proprio quel che si dice un aspetto ‘normale’..cioè…voglio dire…sono piuttosto cadaverico…sembro proprio un fantasma…solitamente sono pallido e freddo ma di mattina è peggio! Pazienza…sperimenterà anche questo…del resto nemmeno ieri sera ero al massimo…l’avrà notato! Mi ha coperto e disteso…non immaginavo avesse tutto questo tatto e riguardo. Mi alzo con calma e mi guardo intorno…a stento mi oriento al buio aprendo le finestre e gli scuri. Entra la luce non eccessiva del mattino presto…mi sono svegliato giusto al momento dell’alba…mi appoggio al balcone e rimango fermo a guardarla piacevolmente rilassato…che bello spettacolo…ancora una volta riesco a godermene uno. Sono felice di questo.
E sono felice, inspiegabilmente felice, di essere qua.”
 
“Quest’oggi ho circa superato me stesso…al pari col sole mi sono svegliato. Sai che roba…non apro nemmeno la finestra, non ho voglia di vedere quel colore rosa lilla fastidioso, non si intona con il mio umore gelido, tanto per cambiare…mi preparo subito in fretta senza perdere tempo ed è mentre scendo le scale che realizzo.
Stanotte Jun ha dormito qua.
Spero di non svegliarlo, faccio piano senza nemmeno accorgermene…non ho mai avuto riguardi simili per nessuno, non ci penso semplicemente che posso disturbare qualcuno facendo qualcosa…la faccio e basta…ma ultimamente sono cambiato…non mi riconosco bene…non mi riconosco nei sentimenti che provo per Genzo…e nemmeno in quelli che provo per Jun…amicizia? Io che provo amicizia?
No…il fatto è proprio questo…io che provo sentimenti!
Genzo mi prenderebbe in giro a sentire questi discorsi…lui si ritiene più espressivo di me nell’estraniare le sue emozioni…ma mi sembra che dica un sacco di balle quando dice così…è come se fosse il bue che dice cornuto all’asino! Io e lui in certe cose siamo molto simili…è per questo che l’ho accettato intorno a me…e con me…e che lo stimo….non perché in lui rivedo un me stesso…ma perché un po’ lo invidio…finisce per essere sempre meglio di me…insomma come fa lui è meglio…si arrabbia subito per ogni cosa…è intrattabile e spesso indecifrabile…ma se si arrabbia si capisce subito e non si trattiene…prende subito a pugni la sua causa…io no  ci riesco…finisco per chiudermi ancora di più e diventare più freddo…e non credo sia bene.
Arrivo in soggiorno dove dovrebbe dormire ancora Jun, voglio assicurarmi che ci sia ancora o che magari non mi sia sognato di aver provato qualcosa di forte mentre ascoltavo con lui quella canzone che mi ricordava in certi aspetti me stesso, in alcuni Jun e in altri…in altri assurdamente Genzo…come se quel ragazzo riuscisse ad inserirsi sempre dappertutto in un modo o nell’altro…anche dove non c’entra affatto…come fa?
Noto la luce di fuori e capisco che si è già alzato…allora non ho immaginato nulla.
Perché sto diventando così…così…nuovo e diverso da sempre…non so se mi piace o no…non so se il merito sia solo di Jun…perché così non mi spiego il perché penso continuamente a Genzo…non so ma..quella che vedo è una bella scena…ed è la seconda volta in poche ore che uso questa parole nei miei pensieri…’bella’…ma in che altro modo definire quella figura di schiena appoggiata alla finestra aperta coi capelli spettinati che gli volano di lato i cui colori dell’alba gli donano riflessi mai visti in una persona umana?
Vedo solo questo di lui…i capelli scomposti e schiena e gambe dove gli abiti stropicciati lasciano intravedere un fisico comunque asciutto nonostante la debolezza fisica che presenta a volte…come di uno che ha praticato calcio a lungo…ma in modo ugualmente moderato…non credo di averlo mai visto così, lui di solito è sempre a posto e curato…non so che mi succede…ma ad un tratto mi piace l’alba. È un momento della giornata perfetto da associare a Jun…non ne ho idea…ma so che è così. Io sono abituato ad ammettere le cose più compromettenti e insolite nel modo più schietto e freddo che ci sia…naturalmente…ma ora comincio a vedere i colori.
Non ho fatto rumore ma deve aver notato la mia presenza…si volta rimanendo alla finestra…i capelli castano rossiccio gli finiscono sul volto…li ha lunghi, lui, gli sfiorano la base del collo. Gli occhi dello stesso colore non si notano coperti dai ciuffi lisci. È pallido…troppo pallido…occhiaie e viso sciupato…sembra proprio un fantasma…e per lui è una metafora azzeccata…non per dargli del morto…ma semplicemente perché oltre a fare impressione quando sta male, inconsciamente fa sentire la sua presenza sempre e comunque…come un essere eterno e ultraterreno che vede sempre e ascolta…e che sa tutto…ma in lui colgo qualcosa di scuro e ribelle…a livello inconscio…è questo lato che mi attira…vorrei scoprire cosa sia in realtà…e per tutte queste cose è proprio come un fantasma.
Siamo rimasti a lungo a fissarci in silenzio, lui col suo solito sorriso sicuro e superiore…elegante…da principe…io senza espressioni se non una lontana di stupore.
- Buongiorno…-
mi dice gentile e pacato come sempre. Io faccio un cenno con la testa…poi aggiunge:
- grazie di avermi tenuto qua stanotte…spero di non aver disturbato, potevi comunque svegliarmi…-
lo interrompo avvicinandomi:
- non preoccuparti…piuttosto…sei sicuro di stare bene? Sei spaventoso…-
quasi metallico…sono abituato così…il mio tono di voce è sempre uguale. Il sorriso gli sparisce ma rimane sempre quel fondo di pacatezza che lo distingue.
- oh, no, è che di mattina sto sempre così ma sto bene…poi quando esco prendo più colore…voglio dire più di così…-
in realtà non è affatto spaventoso…anzi…ma pensando a come è e invece a come dovrebbe essere lo è…
- ad ogni modo credo che alla fine casa tua sia stata invasa da quegli allieni…come avresti potuto starci tu così umano?-
sorride nuovamente divertito scuotendo la testa…deve essergli piaciuta più che la battuta la serietà con cui l’ho detta…come se fosse una verità sacrosanta…mi volto e mi dirigo in cucina prima di imbambolarmi ancora a fissarlo. Ho notato che ha preferito cambiare argomento rispetto alla sua salute.
Ma vorrei sapere anche se so che se non me lo dice lui per primo ha i suoi motivi.
Mi segue e si siede al tavolo della cucina iniziando a conversare:
- comunque ho dormito bene nel tuo divano, è comodo, sai?-
gli rispondo, anche se quasi a monosillabi e il discorso in un modo o nell’altro riesce a venire fuori…me lo estirpa diciamo…ma c’è. Devo ammettere che non è male parlare con lui, asseconda e si adatta, e poi ha una vastissima cultura.
Dopo aver fatto colazione con me mi chiede gentilmente se può usare il bagno e se mi può imprestare dei vestiti per la mattina. Spera che nel pomeriggio la sua casa possa tornare sua…
Vado a prenderglieli e gli indico di usare pure il bagno della mia camera…e la cosa mi fa uno strano effetto…questa mattina mi riporta con la mente inevitabilmente alle volte in cui Genzo per una cosa o per l’altra finisce per dormire qua o io, stranamente, da lui…Genzo non è così gentile e a modo, ma mi trovo a mio agio con entrambi.
Mi siedo ad aspettare che finisca, intanto guardo fuori dalla finestra…non ho mai fatto attenzione alla natura e all’esterno…ma sembra che a Jun piaccia così tanto…vorrei capire meglio certe cose che riguardano lui….del resto l’unica persona sulla faccia della terra che riesco a comprendere quasi sempre alla perfezione è Genzo…e ancora una volta non mi spiego come mai riesca ad intrufolarsi sempre nei miei sacrosanti pensieri!
Rimango parecchio interdetto quando Jun esce dal bagno…sembra certamente rinato…ha ripreso un po’ di colore e le occhiaie e il volto sciupato è, come dire, un altro…è vivo…ora sembra pienamente un principe importante. E devo dire che coi capelli bagnati sta ugualmente bene…ma anche i capelli spettinati sul volto gli donano…
Cambio subito espressione e m’incupisco ricordando invece come Genzo sta meglio fisicamente parlando…perché il ‘meglio’ in questione si riferisce a quando l’ho visto nudo sotto la doccia?”
 
“Una voce mi chiama…una voce mi chiama in modo alquanto allegro e vivace…una voce osa essere allegra di prima mattina proprio mentre mi sveglia? Chi cazzo è?
Apro gli occhi di scatto che mi immagino iniettati di sangue se non fosse che sono completamente coperti dai miei capelli multicolore spettinati tutti sul viso…un grugnito appena realizzo a fatica che si tratta di mia mamma…è tornata…uuhhh…allora si torna alla vita normale e pacchiosa…bene…peccato che i simpaticoni se ne devono andare allora…la riunione è finita!
Poi realizzo…perché mi ha svegliata?
- perché diavolo mi hai svegliato?-
lei sorride amichevolmente…come osa?
- è mattina, tesoro…hai un lavoro da sbrigare…-
mi tiro su stendendo le braccia, sono a pancia in giù e con aria completamente immersa nel sonno chiedo più di là che di qua:
- che cacchio dici? Che lavoro?-
si siede sul letto accanto a me e mi cinge le spalle gentile…quando fa così c’è il tranello dietro…ma ho troppo sonno per realizzare qualunque cosa!
smette di sorridere e mi artiglia la spalla…poi seriosa e cattiva grida nel mio orecchio addormentato:
- TROVARE JUN E POI METTERE A POSTO COI TUOI ADORATI FRATELLI QUESTO SCHIFO DI PORCILE!-
ci metto un po’ ad ingranare…è veramente presto…poi però la mia mente comincia a lavorare su dove possa essere Jun…e su vari modi per scappare alla rimessa apposto…effettivamente ieri ci hanno dato tutti dentro col casino…
mi rassegno e mi alzo dopo vari stiracchiamenti…esco dalla mia camera invasa dalla mia bella Yasmin e da Jean…di Yasmin mi ricordo…l’ho voluta io nel mio letto…infatti abbiamo dormito abbracciate dopo aver fatto casino fino a tardi…ma di Jean…quando è venuto quel rastone? Anche lui mi abbracciava dall’altra parte…mah…col casino fatto da mia madre non si sono nemmeno svegliati. Cammino per il corridoio e passata davanti alla porta di Jun vi entro nella speranza che magari sia tornato di notte…apro un po’ la finestra per vedere e avvicinata al letto vedo un grumo di due persone che dormono pesantemente…alzo le coperte e chi vi vedo? Una testa mora e una blu!
Sono Genzo e…Michael!?
Questa poi…non ricordo di Genzo…quando è venuto? Oh, no…ora ricordo…ieri sera al posto di trovare Jun con noi abbiamo trovato Genzo che si pestava ancora con Michael….i due proprio non si possono vedere…così l’ho messo a dormire nella camera di Jun…ma l’avevo messo solo, per preservarla in attesa del ritorno del proprietario…che ci fa ora Michael allacciato a lui come fosse il suo orsacchiotto? Sono così buffi che perfino in questo stato rido…Michael che lo artiglia e Genzo che gli ficca la mano in faccia per respingerlo e gli stringe il collo per strozzarlo…e dormono…sono leggermente pestati….chissà che hanno fatto stanotte…ora li frego…Michael va a dire a tutti che lui è solo eterosessuale…infatti si fa tutte le donne, basta che abbiano un buco e due tette…ma io sostengo che lui sia gay…anzi bisex….lui non lo sopporta…questa è la prova…esco di soppiatto e torno subito con la macchina fotografica inseparabile…con sguardo pericoloso e furbo, piano piano, sposto le mani di Genzo facendo si che si abbraccino…continuano a dormire…perfetto…ora che sono in posa scatto la foto…e non si svegliano nemmeno…quando ognuno sarà a casa sua farò tante copie di questa foto e la spedirò a tutti…Michael correrà qua di volata ad uccidermi…ohohohoh….mi farò trovare pronta! Lo ricatto, ora li ricatto entrambi!
Dopo aver messo via tutto torno e li sveglio…a dire il vero dovevo svegliare solo Genzo per l’allenamento…in effetti Jun sarà al campo oggi per allenare…lo troveremo là. Coi miei soliti modi gentili…conosco solo questi, lo sveglio buttandolo giù dal letto…con lui ci finisce giù anche l’altro fenomeno da circo…curioso…dormono entrambi con canottiera e boxer…bella scena…che razza di fisici…wow…si prendono una botta non indifferente…li lascio soli a sgarbugliarsi…sono uno sull’altro e non capiscono che sia successo…e chi siano…e perché siano così!
Rido di gusto mentre annuncio che Michael e company se ne devono andare dopo aver messo tutto in ordine e che io e Genzo dobbiamo andare agli allenamenti…io in fondo sono la manager traduttrice!
E poi Jun mi manca….la mai stellina…il mio principe!
Non sento le  loro urla…passo per ogni stanza…noto con piacere che con grande rispetto hanno lasciato la camera degli ospiti a Alesane e i gemelli, l’altra stanza è di Yan, Kiran con Akane il piccolo…mentre il resto della ciurma è sparso letteralmente per casa…sorrido ricordando che quando ci sono le riunioni di famiglia dove tutti vanno a casa di mio padre in Giappone, queste scene sono all’ordine della mattina…io adoro tutto questo, ci sono nata e cresciuta in mezzo..e non saprei farne a meno…d’altronde il mio carattere si è forgiato in base a tutto questo….e posso solo ringraziare di essere così…mi sento molto megalomane…ma sono felice perché ora rivedo Jun….spero….!”
 
“Ma che diavolo ci fa questo avvinghiato a me, nel mio letto…ed ora sopra di me!
E poi…CAZZO CHE MALE!
Impreca questo….e lui impreca…facciamo a gara di insulti perfino appena svegli! Porca merda!
Sono a terra e Astrid è uscita, e questo capo scimmia è sopra di me…ma non capisco dove sono…dove cavolo sono? Non è casa mia…c’è Astrid e c’è questo rompiscatole!
Ah, si…disgraziatamente ora ricordo…e preferivo non ricordare…uff…ieri sera…casino…rissa…polizia…ancora rissa…rilasciati…ancora rissa…casa di Jun…macello…ficcato in camera di Jun….ma un momento! Ero da solo…e questo quando è arrivato e soprattutto perché?
- Ehi tu, quando diavolo sei arrivato…e perché?-
lui cerca di alzarsi ma è parecchio rincoglionito. Ma tu guarda…coi capelli normali senza gel sembra quasi normale…se non fosse per quel colore blu acceso assurdo…sta meglio  coi capelli giù sugli occhi!
- uhmm…non lo so!-
- Ah bene…andiamo decisamente bene!-
dico ironico mentre attendo con poca pazienza che capisca come è fatto il suo corpo, dove sono le mani e le gambe e soprattutto se abbia la testa!
- ma senti…ero un po’ ubriaco ieri sera…-
- un po’? se non ti ricordi quel che hai fatto lo eri molto….e poi anche io avevo bevuto quanto te ieri sera per dimenticarmi della vostra presenza…ma ho retto…-
- E cosa vuoi che faccia?-
Cosa voglio che faccia, mi dice? Ma ci è o ci fa? Perdo completamente la pazienza e sbotto:
- per cominciare toglimi il tuo *coso* dal mio, e vestiti un po’ che sei mezzo nudo…e poi alzati che mi stai schiacciando, non sei leggero…-
- anche tu sei mezzo nudo, sai? Perché dormi così? E poi sei tu che mi stai toccando il culo!-
- e dove le devo mettere le mani secondo te? C’è spazio libero? Sei così appiccicato a me che non respiro!-
- ma guarda che lo so che è bello!-
- cosa?-
- il mio culo!-
- ma va la! Il mio è più bello! E sapessi quanti ne conosco di migliori!-
in realtà devo ammettere che non è male nemmeno il suo…ma questo quanto megalomane è? (il bue che dice cornuto all’asino! -_- NdAka)
- ah, allora sei gay! Te ne intendi, eh, di culi?-
- ma va a farti fottere!-
- da te? Se ci tieni posso fare lo sforzo, non sei male…senti che muscoli!-
- e non palparmi frocio!-
- ma dai che ti piace!-
- cosa tocchi? Quello non ti interessa!-
- ohohohoh…soffri il senso del pudore?-
- ma che diavolo dici? -
- vuoi che te lo disegni?-
- no, coglione…voglio solo che ti tolga da lì e che smetti di violentarmi!-
- ma di che ti preoccupi? Siamo solo noi due soli…non ci vede nessuno!-
una voce dietro di noi ci interrompe e ci zittisce immobilizzandoci…una voce accompagnata da un flash…uno scatto…ci voltiamo e:
- Ne siete sicuri?-
…e ci troviamo davanti tutti i fratellastri e sorellastre di questo impiastro! Ma che bello…ottimo modo di iniziare la giornata! Il mio desiderio….fottuta macchina fotografica!
- Astrid butta quel rullino!-
- ma nemmeno se mi paghi in natura amore bello!-
è felice e contenta…detto questo non mi lascia la possibilità di replicare, esce portandosi tutti dietro sbraitando:
- lasciamogli la loro intimità….dovranno finire quanto iniziato!-
uno dei due gemelli chiede ingenuo.
- cosa hanno iniziato?-
- ah, beata innocenza!-
replica un'altra. Poi escono e chiudono la porta lasciandoci qua soli!
Effettivamente pensando a quel che ci siamo detti e gridati era tutto molto equivoco…anche troppo…sto brutto bastardo…e osa pure guardarmi…con uno scatto di rabbia decido di alzarmi con lui sopra e ingarbugliato o meno faccio forza sulle braccia rivelando tutta la mia forza notevole…che effettivamente non mi delude…lo faccio cadere e una volta in piedi me ne vado così come sono in boxer e canottiera…poi rientro subito dopo a riprendere i miei vestiti con lui che mi guarda appoggiato sul letto interessato al mio fondoschiena…anche i gay dovevano capitarmi…i gay inconsapevoli…ma pur sempre gay!
 
Ringraziando il cielo siamo usciti di là…se questa pazza comincia a palparmi anche lei come fa di solito la butto giù dalla moto…ma perché ho accettato di portarla in moto con me? Corro più che posso e finalmente arrivo al campo…non vedevo l’ora di andarmene…devo avere un aspetto piuttosto sciupato e decisamente *troppo* tartassato e stropicciato…da come la gente mi guarda…ad ogni modo la mia attenzione viene attirata proprio mentre parcheggio la moto, dall’auto che parcheggia poco più in là…è quella di Karl, l’ho riconosciuta da lontano dal motore. Da essa scendono lui e…sorpresa…Jun! Oh, bene…ecco dove erano spariti ieri notte…altro che cercarlo e cercarlo…era bello e tranquillo lui lontano dal pericolo….il fatto che sia stato però tuta la notte con Karl mi secca…e mi secca in un modo impressionante…tanto che non noto quando scendiamo anche io e Astrid la sua faccia…i suoi occhi azzurro gelo fissi su di noi che siamo arrivati insieme come loro due.
Non voglio avvicinarmi a loro…non voglio avvicinarmi troppo a Karl…non so perché ma sono stizzito da questa notizia…non mi piace proprio per nulla che abbiano passato la notte insieme…voglio dire non *insieme* ma sotto lo stesso tetto…come spesso solo io e
Karl abbiamo fatto in passato. I miei occhi neri me li immagino diventare ancora più penetranti e perforarlo perfino nel suo spesso strato di ghiaccio…quel suo maledetto guscio…devo essere solo io a riuscire a scalfirlo…come riesco quasi sempre…come so che posso fare…sia lui che io siamo fermi ai nostri mezzi, mentre i nostri accompagnatori si stanno avvicinando…poi Astrid realizza che c’è Jun, il suo Principe e gli si butta al collo correndo e saltellando felice per averlo ritrovato!
Infine dopo averlo spupazzato per bene comincia a parlare a mitraglietta con me e Karl ancora distanti che ci fissiamo in cagnesco.
- Mi spiace Principe, ieri sera dopo il cinema è scoppiata quella rissa…a causa mia…e ho perso tutti di vista…infatti erano tutti intorno a me…qualcuno che cercava di fermarmi(pochi) e molti che alimentavano le pestate e i pugni…infatti vedi che lividi…anche Genzo ne ha…ma poi lui e quel demente di mio fratello Michael si sono messi a pestarsi di nuovo fra di loro…così ogni cosa è andata persa completamente…e la Polizia ci ha portati dentro per un paio di ore…poi Yan e Alexane hanno sistemato tutto però…e siamo tornati a casa…solo che non trovavo più Jun e allora ho obbligato tutti a fare il giro della città per trovarti…poi però ci siamo ficcati in un locale e abbiamo bevuto un paio di bicchieri…qualcuno era ubriaco….io no…tranquillo…reggo bene l’alcool, lo sai. E infine siamo tornati a casa perché stavamo perdendoci tutti per strada! A casa tua qualcuno ubriaco ha fatto un po’ di casino…e Genzo esasperato ho preferito salvarlo e metterlo nella tua camera a riposare…poi stamattina…bè stamattina li ho trovati a dormire abbracciati…lui e Michael…ho fatto le dovute foto anche mentre cercavano di far sesso per terra…ma facevano troppo rumore e li hanno visti tutti! Così ora siamo qua….ah…dimenticavo…nessuno si è accorto dell’assenza di Karl! Ok, scherzo….io non me ne sono accorta, ma Genzo si…solo che ormai ti ho già spiegato come è andata! Mi spiace, ero così in pensiero per te…fortuna che hai trovato un tetto…dì, sei intatto?-
Ma respira mai quando parla? Jun ride di gusto davanti a lei e alla sua parlantina velocissima…Karl ha alzato gli occhi al cielo esasperato di questa ragazza che finisce sempre al centro delle sue cose da odiare…ed io…bè…io più di tanto non faccio caso a qualche dice…perché continuo a guardare Karl…ancora una volta mi trovo a constatare che effettivamente mi piace…
- ehi, respiri? Tranquilla comunque, ero in buone mani…alla fine, io e Karl vi abbiamo perso di vista e così siamo andati a casa sua…poi mi sono addormentato sul divano e non sono tornato a casa per questo. Spero di trovarla intatta quando torno…-
Astrid prende a guardare ogni cm di Jun assicurandosi che non abbia graffi o che altro, poi seria aggiunge:
- al sicuro? Con Karl? Sicuro di stare bene? Non hai graffi o botte? Comunque non preoccuparti della casa…è tornata mia madre…pulisce tutto lei e la ciurma…!-
si che speranza vana!
 
Sono passati un paio di giorni e la tribù pericolosa di Astrid ci ha lasciati…cosa della quale io sono molto felice e contento…la cosa migliore che hanno fatto è stata proprio andarsene!
Ma a parte questa unica cosa che mi ha dato motivo di felicità, per il resto i miei giorni si sono sempre più incupiti…più che incupiti devo dire che sono amari…forse perché è esattamente questo quello che c’è fra me e Karl.
Io non sono mai stato un tipo che ama nascondersi davanti alle illusioni….quando capisco le cose come stanno le afferro e le accetto…non mi danno per far finta di nulla…accetto…ma accettare a mandare giù che Karl mi piace e che io sono probabilmente gay non è facile da digerire…ma pian piano ci sto riuscendo…eppure il peggio è un'altra cosa…il peggio che pur capendolo è difficile da mandar giù…Karl e Jun si stanno avvicinando sempre più.
Intendiamoci…anzi…devo prendermi del tempo per essere veramente sincero con me stesso, è il caso…vorrei riuscire ad odiare Jun…ma non ci riesco…lui non è un tipo da odiare…nemmeno Tsubasa non ci è mai riuscito…anzi prova per lui una specie di adorazione…ma nel suo caso riguarda il fatto che Jun è un avversario più forte di lui e sarebbe stato naturale odiarlo…invece non ci si riesce…e come potrei…io ugualmente…nella vita privata Jun si sta dimostrando migliore di me, è riuscito a catturare Karl fino a questo punto…eppure nemmeno io arrivo ad odiarlo….io sono solito accettare la forza dei miei avversari…senza provare rancore e far di tutto per distruggerli…cerco di superarli, questo si…ma proprio odiarli non riesco…perché lo trovo da stupidi immaturi…a parte rari casi come Kojiro Hyiuga…ma lui non mi è mai stato superiore….voleva esserlo ma non ci è mai riuscito!
Ad ogni modo questo sono io e mi vado bene così, non vedo la necessità di cambiare…però…però uno come Jun non si può odiare…ed io non ne vedo il motivo…certo non è colpa sua se fra me e Karl sta succedendo tutto questo…vorrei solo leggergli nel pensiero….e intanto io continuo a fare sogni erotici su di lui…mi sento così attratto che mi dà fastidio ammetterlo…come il fatto che sono geloso…è insopportabile!”
 
“Abbiamo appena finito l’allenamento serale e sono già tutti andati via…come mai? Perfino Jun se ne è andato…che strano…ad ogni modo sono stanco, quest’oggi ci ha fatti sgobbare parecchio..sarà che è arrivato il nuovo secondo allenatore…quello si che è simpatico…anche se io non sono il massimo nel riconoscere i tipi simpatici devo dire che non mi dispiace…vecchio, ben messo…classico nonno. Entro negli spogliatoi per lavarmi e cambiarmi…sono molto sudato e mi infastidisce, chiudo la porta e comincia a spogliarmi, mi tolgo la maglia e faccio per togliermi i pantaloncini mentre apro l’acqua delle docce…sono davanti al largo box quando sento due mani sui fianchi infilarsi languide dentro la stoffa e prendere ad accarezzarmi con le labbra il collo. Mi abbassa gli indumenti che mi rimangono ancora su e intanto sento la sua lingua correre lungo la mai spina dorsale…e brividi…incredibilmente credo che questa sia una delle poche volte che io senta qualcosa…e che questo qualcosa siano brividi….ma di piacere.
Perché mi lascio fare? Non oppongo resistenza…mi spinge sotto l’acqua calda della doccia e ci bagniamo e lui aderisce il suo corpo, il suo torace nudo e da  muscoli familiari e notavoli, alla mia schiena…e il suo bacino al mio fondoschiena…mentre le mani seguono le scie dell’acqua e le gocce stesse sono bevute dalla sua lingua che mi esplora la pelle. È così sensuale…è così…non ho mai sentito cose così forti…è così…poi sento le sue mani scendere sull’inguine e ancora più giù…e accarezzarmi esperto lì…mentre i massaggi diventano a ritmo coi miei battiti…non ho mai creduto di poterli sentire questi battiti di questo mio cuore…non ho mai pensato che fosse possibile sentirli così chiaramente e sapere che questa persona dietro di me è un uomo nudo quanto me non mi imbarazza affatto ma è motivo di ancora più piacere…perché ho riconosciuto il suo profumo inconfondibile, le sue mani grandi e forti, i suoi muscoli e il suo corpo visto in altre occasioni ma mai toccato…questa sua bocca…questa sua bocca vorrei non smettesse mai e appoggio la testa all’indietro sulla sua spalla accogliendo col viso abbandonato le gocce che mi lavano il volto che mostra sforzo e concentrazione per trattenermi. Mi trovo abbandonato anche con tutto me stesso e le mani mie passano sui suoi fianchi e sui suoi capelli corti. Sospiro…non credo di riconoscermi…non credo che il Karl che conosco si lascerebbe andare impulsivamente ad una passione così forte…non credo che sia possibile…ma forse non sono Karl…forse in me è entrato un extraterrestre che mi sta manovrando facendo si che io senta queste sensazioni nuove eppure assopite da tempo in me. Chiudo gli occhi e nel culmine mi mordo le labbra con lui che a suo volta serra la bocca morbida e calda sul mio orecchio…una carica d’erotismo e sensualità unica e mai sentita…come se queste parole suonino nuove nella mai bocca sempre fredda e controllata torno a respirare e mi volto, lui mantiene le mani sul mio corpo eccitato e finalmente lo vedo…gli cingo il collo con le mie braccia infilando le dita fra i suoi capelli bagnati come noi e ci baciamo. Finalmente ci baciamo e le nostre lingue si uniscono ancora prima che le nostre labbra si tocchino…voglia…una voglia che non pensavo potesse esistere nel mio corpo. E proprio mentre il bacio si approfondisce lui pronuncia il mio nome con voce roca e profonda come i suoi occhi:
- Karl…-
Sensuale…come non l’avevo mai visto e sentito…sto per chiamarlo anche io…stiamo per approfondire tutto…ma…ma…qualcosa…qualcosa mi disturba..qualcosa mi disturba da dentro…anzi…dall’esterno…
È così che apro gli occhi di scatto, al suono della mia sveglia che per la prima volta ha suonato prima del mio risveglio.
Stavo dormendo…e quello…e quello era…un sogno erotico…un sogno altro che erotico…un sogno da orgasmo…se proseguiva sarei venuto più di una volta…
- porca troia…-
mormoro con la voce bassa e roca ancora dal piacere…lo dico perché ricordo perfettamente quel che ho visto e provato…e chi era lui…e che non volevo svegliarmi…e che…mi è piaciuto…cazzo se mi è piaciuto…lo dico ora…il suo nome…come avrei dovuto dirlo nel sogno…
- …Genzo…-
mi passo una mano sul volto sudato, mi siedo sul letto, sono solo ed è mattina…come faccio a presentarmi a lui così ora?
Non voglio soffermarmi su cosa significhi questo sogno…non posso provare attrazione in questo modo per il mio migliore amico…non posso…non voglio…non so perché…devo smetterla…devo smetterla…e per riuscirci mi farò aiutare…devo farlo…lui mi aiuterà…il più indicato…Jun.”
 
“è assurdo e non me lo spiego…non me lo spiego ma non è poi così assurdo…non avrei mai detto che una volta conosciuto così bene…e avvicinatomi a Karl in questo modo…avrei potuto finire per rendermi conto che non era solo attrazione e fascino…ma che quello che io, Jun Misugi, provo per Karl Heinz Schneider è puro e semplice sentimento…mi sono innamorato di lui…e non sono solito a fare lo stupido che muore dietro senza far nulla…non sono un martire…consono un principe…e non sono generoso…sono solo una persona…che ha appena realizzato una realtà e verità inalienabile…che pur io essendo un tipo sicuro di me e tutto d’un pezzo…ne sono rimasto scosso…e ora che faccio?”