Till I Collapse

CAPITOLO 6:

POMERIGGIO URAGANESCO
“ Chissà come siamo finiti tutti insieme a girare per la città! Io la città la conosco e anche Karl…Jun magari no, ma non poteva essere questa fantomatica Astrid a portarlo da sola? Che c’entriamo noi? Gli allenamenti con la squadra non sono iniziati e avevamo ancora un paio di giorni di vacanza e invece guarda un po’ tu…ci da a tutti appuntamento e poi tardano proprio loro due, Jun e sta guida. Da come me ne ha parlato lui mi sa che è terribile…anche da babysitter dovevo fare…ma che bello!
Guarda come mi squadra male Karl…come se fosse colpa mia…
- bè? Perché mi fissi così? Io non c’entro nulla stavolta….abbiamo trovato una peggio di me!-
lui non mi risponde, si limita a girarsi dall’altra parte con fare lontanamente seccato! Brutto stronzo, che mi pianti il muso a me?
Ecco che da lontano, però, si avvicina una figura maschile. Deve essere lui….ma lei?
Gli andiamo incontro e sono io a parlare con Jun, sta ancora imparando il tedesco e non è facile ma è un ottimo studente.
- Ehm…scusate il ritardo ma…ecco…l’ho persa….e per arrivare fin qua ho girato mezza città senza trovarla!-
è sempre calmo e pacato….non si altera mai….è incredibile…io al suo posto l’avrei bruciata anche a miglia di distanza…
- ma l’hai persa tu o si è persa lei?-
- effettivamente si è persa lei…non so, mi stava portando qui e ad un certo punto….niente, non c’era più!-
e ci mancava pure questa! Traduco a Karl veloce e seccato per la situazione e nemmeno lui è molto felice.
- mi sa che non c’è scelta…andiamo a cercarla?-
non capisco se lo chiede sperando che gli diciamo di lasciarla perdere oppure sperando che lo aiutiamo veramente!
Malgrado la nostra disapprovazione non ci resta che cercarla.
Ci diamo da fare, ovviamente evitiamo di separarci, ma ce la prendiamo molto comoda, ne approfittiamo per illustrargli la città e fargli corsi accelerati di tedesco….e fra una cosa e l’altra lui disperato comincia ad aprirsi a noi e a lamentarsi di questa tipa piombatagli in casa mentre faceva la doccia…altro che ragazza, da come ne parla è una pazza scatenata….un mostro…una bestia….
- ma sei sicuro che dobbiamo cercarla?-
lui sospira rassegnato e stanco…non è da lui mostrarsi così sconfortato…questo è un evento…voglio dire…non ho mai avuto rapporti con lui se non indirettamente…e anche quando andiamo in Nazionale, lui è l’allenatore ed io il portiere titolare, tuttavia non abbiamo mai relazionato a tal punto però lo conosco un po’, conosco la sua apparenza…è un tipo calmo, pacato, freddo, professionale, tutto d’un pezzo…ma anche con un grande amore incosciente per il calcio….ha rischiato la vita tante di quelle volte per lui…quando era piccolo tutti lo vedevano come una specie di mito, di leggenda….era la massima aspirazione in Giappone…il Lord del Calcio…mi sarebbe piaciuto conoscerlo meglio e giocare contro di lui!
- sua mamma, la mia governante, mi ha chiesto di darle un occhio quando siamo in città perché ha la mania di provocare risse e ficcarsi nei guai senza accorgersene! Dice che se la sa cavare bene da sola ma ugualmente è meglio fare attenzione!-
- ma quanti anni ha?-
- venti!-
- bè, non mi sembra così bambina…potrebbe badare un po’ a se stessa!
- e vabbè, voleva illustrarci la città!-
Siamo in un quartiere piuttosto basso della città, solitamente ci viene gente teppistella o che non hanno nulla da fare dalla mattina alla sera…quelli ‘per bene’ evitano questa zona come fosse la peste! E ho idea che sia proprio qua!
Una canzone ad alto volume attira la nostra attenzione verso un gruppetto che circonda qualcuno che immagino faccia della brake dance.
È una canzone italiana pop credo, non è proprio il genere che ascolto io, ma ha ritmo e sensualità, il cantante dalla voce calda e profonda sa il fatto suo. (mi riferisco a Perverso di Tiziano Ferro, quella che ha ballato Leon di Amici in finale. NdAka)
Mi avvicino senza far caso agli altri due che stanno fermi.
E vedo.
Al centro del cerchio c’è una ragazza che balla e anche molto bene.
Si, non mi sbagliavo, è proprio brake, è bella da vedere ma lei che balla è proprio in gamba, incanta tutti, sente la musica dentro di se con quelle onde, salti e annodamenti. Ha un bel corpo e i vestiti larghi da strada le si addicono a quel che balla, i capelli lunghi dai mille colori sono annodati sulla nuca ma lo stesso scendono giù attorcigliandolesi sul corpo non molto magro, anzi con qualche chiletto di troppo…eppure sembra che non ne risenti il ballo della sua linea…si muove disinvolta rapita con energia e languore. Una donna che balla così non la si deve far sfuggire!
Jun dice qualcosa mentre la guarda ma non sento e non ci faccio caso.
Quando gira in quel modo veloce e i capelli girano con lei finendole sul volto è molto affascinante.
Sinuosa come un gatto anche nella fine che si blocca di colpo buttandosi a terra con le gambe piegate sotto la sua schiena…è snodata e come faccia a fare ste cose non me lo spiego visto che razionalmente non ha il fisico più adatto.
La canzone è finita e tutti ammirati le fanno i complimenti…poi le si avvicina un tipo che le dice spaccone:
- bè niente male…che ne dici di farmi vedere anche come sei a letto oltre che sulla strada?-
un lampo pericoloso le attraversa gli occhi chiari e in una frazione di secondo il tipo si vede schiantarsi contro il suo occhio un pugno non male!
Ehi, che tipetta!
Questa si che mi piace…è il mio tipo!
Subito però pianta rissa anche con altri suoi amici che la spintonano provocandola, lei risponde per le rime facendo anche ridere gli altri che la sentono, questo si che è divertente e comico!
Ugualmente non mi piace la piega che sta prendendo la cosa, anche se lei sembra sapersi difendere bene riescono a colpirla ignorando la sua femminilità assente in questo momento. Così non ci penso su due volte e vado a darle man forte prendendo a pugni a mia volta coloro che la importunavano. La cosa è esaltante e anche se dovrei contenermi di più almeno di giorno perché potrei passare dei guai, fare a pugni è la mia seconda vocazione….quanti ricordi legati a Hyiuga e le nostre litigate memorabili!
Al colmo del divertimento noto la disapprovazione di Karl e la faccia allarmata di Jun….ma non c’è bisogno di preoccuparsi per me, so difendermi bene!
A fine rissa mi avvicino a lei e mi presento.
- ciao, sono Genzo, tu chi sei?-
- NO! TU SEI….NOOOO……TU SEI VERAMENTE…..GENZO WAKABAYASHI!!!?????????-
io sorrido di circostanza…ma che…deve per forza urlarlo?
- io si…comunque complimenti per il ballo e i pugni! Ma tu chi sei?-
- lei è Astrid…la mia personal trainer(autodefinitasi lei così!)-
e non mantengo più la mascella al suo posto visto che probabilmente se fossi un cartone animato mi cadrebbe a picco sul pavimento!
Nemmeno quando mi salta addosso abbracciandomi con vigore urlandomi mille grazie e baciandomi ogni cm di pelle riesco a svegliarmi!!!!!! E lei sarebbe…QUELLA Astrid???”
“ Eh si…l’ho riconosciuta…è quella di ieri sera…ha fatto esattamente la stessa cosa con me…solo che io l’ho mollata subito…è una pianta grane! Meglio starne alla larga. Mi avvicino di più a Jun facendo finta di nulla, mi piacerebbe capire che si dicono…hanno preso a parlare per Giapponese…forse si insultano.
Io con grande discrezione opto per scappare senza farmi notare!
Lento e senza problemi mi allontano…ma ecco che sento afferrarmi per la camicia e tirarmi…mi volto con sguardo micidiale…è Genzo che non vuole che lo abbandoni così!
Devo dire che a guardarla non sembra malaccio…vestiti e capelli a parte…è brava a ballare questa Astrid…ma non l’avevo mai vista prima di ieri sera….anche se lei sembra conoscerci da secoli!
Mantenendo la mia freddezza e il mio distacco caratteristico rimango con loro solo col corpo mentre la mente spazia altrove per la propria incolumità….sempre se questa tipa assurda mi lascia farmi i fatti miei.
È normale che si stia mangiando tutti noi tre con gli occhi mentre ci spoglia con l’immaginazione? Credo di si…ma ha un modo di fissare la gente che è così insistente e fastidioso…troppo insolente…io e lei non andremo mai d’accordo.
- ehi, dai, non essere così freddo! Scusate ma ho visto che ballavano brake e non ho resistito…ma ci siamo ritrovati no? Dai Schneider non essere così scorbutico!-
lento e composto mi giro e fisso i miei occhi azzurri nei suoi grigi:
- parli con me?-
dovrei metterle soggezione…ma non funziona con lei…ma è proprio un mostro allora! Ho sfoderato il mio sguardo più intimidatorio eppure…continua a starmi appiccicata…anzi, non sa da chi andare per prima.
Continuiamo il nostro giro per la città pregando che si stufi e ci liberi da queste catene.
Ne combina di figuracce…eccola che cade a terra di faccia…ma come ha fatto così da sola?
Sta a terra in quel modo e non si muove…forse aspetta un aiuto dal cielo!
- aspetti che ti colpiscano con un fulmine per finirti definitivamente?-
glielo dico, non posso farne a meno….lei stimola il mio lato più cattivo!
Genzo ride maleducatamente mentre io mi giro dall’altra parte facendo finta di non conoscerli. Misugi, al contrario, le si avvicina e l’aiuta a rialzarsi con fare fraterno e dolce…immagino sia così di natura. Perché non sono tutti così? Mi piacerebbe!
Ma eccola che mi si piazza davanti e con aria da sfida(e tutta sporca) urla incavolata nera:
- ehi tu…se non ti sto simpatica dillo chiaramente ma non parlarmi così per dietro che non lo sopporto…e tanto meno non ignorarmi che lo odio!-
mantenendo il mio sangue freddo rispondo:
- ma mi sembra di avertele dette per avanti le cose! Comunque se ci tieni te lo posso anche dire chiaramente ma pensavo che lo capissi da te, uno con un cervello funzionante l’avrebbe compreso da un pezzo!-
sembra che le esca del fumo dagli orecchi e dal naso per la rabbia:
- stronzo! Posso chiamarti stronzo? Anche tu mi sei antipatico! Come osi parlare così senza nemmeno conoscermi?-
- ho visto abbastanza…in poche ore hai fatto un casino pazzesco arrecando disturbo e danni a noi che ti facevamo un favore accompagnandoti per la città! Non pensi che magari dopo averti cercata e aiutata e fatto perdere tutto questo tempo dovresti essere più docile e ringraziarci di perdere il nostro tempo con te?-
freddo…maledettamente glaciale…come solo così riesco ad essere quando mi incavolo. Mi fa irritare…è questione di pelle credo…ma è proprio così….i guai li attira come le mosche con la merda!
Gli occhi di un grigio cupo…farebbe anche paura a gente normale, ma io sinceramente sono stufo di lei, ha modi di fare che sono opposti ai miei e non si preoccupa minimamente degli altri….serve poco per inquadrare la gente!
Si allontana e va verso un bar dai tavolini fuori, prende un bicchiere di succo pieno da un ragazzo, viene verso di me e me lo butta addosso…ok, non ha l’ombra di un cervello, ma non pensavo arrivasse a tanto…tutto quel liquido giallo appiccicoso in faccia…ma che diavolo le passa per la testa, sempre se ce l’ha? Credo che abbia battuto il record di Genzo…in fatto di farmi arrabbiare.
- ecco il mio ringraziamento!-
Divento ancora più glaciale mentre la fisso dall’alto della mia altezza, la sovrasto e siamo uno di fronte all’altro, gli altri due ci guardano allarmati, ma nemmeno molto…Genzo ha tutta l’aria di uno che si sta divertendo e Jun teme per l’incolumità di questa bambina! Bene…siamo giusto nei pressi di una fontana a laghetto…stringo i denti e i pugni…è un nano secondo. Con forza le afferro i capelli sulla nuca e con aria piuttosto artica, senza scompormi e mostrare la furia che regna in me la trascino mentre lei si dimena e mi picchia insultandomi da scaricatore di porto. Arrivati alla fontana in questione mi piego e la ficco dentro di testa mantenendo le game fuori. Così si calma i bollenti spiriti, poi la mollo, prendo altra acqua fra le mani a coppa e me la butto sul volto e sui capelli per lavarmi coi gesti più naturali possibili, come se non fosse successo nulla, gocciolante mi volto e me ne vado, non prima di aver visto la sua faccia. Riemersa dalla fontana è letteralmente strafonda e i capelli sul viso sono un grumo selvaggio. Poi me ne vado prima che mi butti una bomba a mano addosso. Direi che siamo pari per stavolta…ma mi ritengo molto più superiore di quell’essere da baraccone là!
Non credo che nessuno se lo aspettasse ma la gente così proprio non la soffro…poi viene ad insultarmi e a buttarmi i succhi addosso…ma che vada anche lei a quel paese…farò le condoglianze a Misugi per la bestia che le è capitata!
Ecco che arriva da lontano l’urlo di Tarzan…è incazzata nera…ma che si incazzi, deve pensarci prima di fare le cose! Dice parolacce indicibili mandandomi ovunque…l’ultima cosa che sento è quando mi manda da dove sono venuto, e cioè nel buco di mia madre….ma non sento come finisce la sua dolce poesia!
Sarà un periodo piuttosto pesante!”