VINO TEQUILA CHAMPAGNE E UZO

CAPITOLO VII

-Angelo-

Riesco a mandare il messaggio a Milos un momento prima di arrivare nell’albergo.

Ci siamo fermati davanti al lago perché Mika sembrava un bambino davanti a una torta gigantesca.

E’ uno dei lati del suo carattere che mi lascia sempre perplesso: non capisco mai pienamente quando è serio o quando mi prende per il culo.

Come oggi… A momenti toglieva le chiavi dal cruscotto per farmi fermare… sa che mi manda in bestia quando fa così ma lo fa lo stesso.

Comunque ne ho approfittato e mentre fingevo di essere arrabbiato ho mandato un sms a quel Greco dell’accidenti per avvertirlo che nel giro di dieci minuti saremmo arrivati.

Chiaramente i dieci minuti sono diventati venti…ma aspettare un po’ a quelli là non fa mica male.

In fondo la festa a sorpresa è stata una loro idea, mica mia.

Così adesso siamo davanti all’albergo.

Non ci sono macchine e questo un po’ lo insospettisce!

Che cretini!

Almeno una o due dovevano lasciarla…

<< Ma si dai…è presto in fondo.

Vedrai che fra poco inizierà ad arrivare un po’ di gente. Ho prenotato e quindi so che è aperto…>>

Si stringe nelle spalle ed entra, sembra che la mia spiegazione sia servita…invece si ferma sulla porta e mi chiede << chi è che ti ha dato questo indirizzo?>> senza voltarsi indietro,  non riesco a rispondergli.

Spalanca la porta senza aspettare che parli e quello che vede lo inchioda li, sul posto!

E anche me a dire il vero.

Hanno fatto le cose in grande, davvero.

La sala è grande, spaziosa…suppongo che sia anche bella, non so.

Non ne ho viste molte per fare un paragone.

Diciamo che se a me piacesse quel genere ne sarei soddisfatto.

Ci sono diversi tavoli preparati con cura ma quello che dà più nell’occhio è uno grande in mezzo alla sala, con nove persone sedute attorno.

Ci sono i due rompiballe, Heater, Shun, un tizio moro che sembra molto serio e due tizi pressoché uguali, anche se vestiti diversamente, suppongo che siano i famosi gemelli.

In mezzo al tavolo, su una tovaglia bianchissima, campeggia un vaso con un mazzo di rose rosse, dallo stelo lungo.

Quelle vellutate, che piacciono molto al mio Svedese.

E la faccia di Mika vale il lungo viaggio fin qui.

Sembra che abbia visto un fantasma…o nove fantasmi.

Questa veramente non se l’aspettava…Mika caro te l’ho fatta!!!

Mi attraversa veloce il pensiero che è stato quel Greco pazzo ad insistere un “pochettino” per fare sta festa a sorpresa ma è subito messo in un angolino!!

Senza di me che lo tenevo…occupato per tutto il giorno voglio vedere cosa avrebbero fatto!!!!

<< Non entri?>>

glielo sussurro nell’orecchio, mentre la mano sale alla sua vita, in un gesto di possesso difficilmente inequivocabile, giusto per mettere le cose in chiaro.

Con Milos non si sa mai.

Lui si volta verso di me, mi guarda con i suoi occhi quasi trasparenti.

I capelli che mi sfiorano il viso.

Un’espressione letteralmente scioccata sul volto.

E quasi urla, facendomi venire un mezzo infarto:

 

-Mika-

<<Brutto figlio di puttana!!! Me l’hai fatta stavolta!!>>

Mi incollo a lui e lo bacio sulla bocca, troppo felice nel vedere quello che il mio pazzo pazzo uomo è stato capace di fare!!

Lo divoro per diversi secondi, senza dargli modo nemmeno di rispondere…so quanto gli piace quando lo bacio così e se lo merita.

Ha realizzato uno dei miei sogni… il secondo di oggi.

Il primo è stata una giornata passata totalmente a letto con lui nudo tutto per me.

Nel giro di pochi secondi sono tutti qui.

Milos è il primo chiaramente, mi abbraccia e mi stampa un bacio sulle labbra, mentre tra me spero che Angelo non sia proprio li vicino…se no lo scalpa di netto.

Javier…c’è anche Javier!!!

Accidenti…è un anno che non lo vedo…dannato Spagnolo che sembra così irraggiungibile… amico mio!

E’ venuto qui per me!

E…qui le mie coronarie rischiano grosso: questo biondo che si sta facendo largo tra tutti è Nikolas.

Nikolas…e se c’è lui vuol dire che c’è anche…ALEXANDER!!!

Lo cerco con lo sguardo ma non devo andare molto lontano, è proprio dietro di me.

Mi afferra per le spalle e mi volta verso di se.

Il suo sorriso dolcissimo è lo specchio di quello che ha dentro.

Posso dire senza timore di essere smentito che quest’uomo è il mio sogno proibito…basta che lo pensi soltanto e che Angelo non lo senta!!

Ci abbracciamo di slancio…è davvero troppo tempo che non lo vedo, che non li vedo tutti quanti.

Arriva anche Shun, con la sua solita dolcezza, quasi timidamente, per non disturbare.

L’abbraccio che gli do spinge Angelo ad afferrarmi per i capelli!!

Esagerato!!

Devo tenerlo occupato…se continua così me li toglierà prima di mezzanotte!!

Heater, l’unica donna di tutta la stanza, mi rifà gli auguri di nuovo, visto che era stata la prima stamattina.

Sapeva tutto e ha finto alla perfezione!

Unici, ho degli amici figli di buona donna ma unici!!

Questa notte sarà la più bella della mia vita.

Mi fanno sedere e come prima cosa, chiaramente, c’è il primo brindisi della serata.

Un cameriere porta una bottiglia di vino bianco freddo.

Si incrociano i bicchieri tintinnando e gli occhi di Milos brillano, maliziosi.

Sarà davvero una serata memorabile.

Non ho dubbi.

Iniziano ad arrivare gli antipasti, magnifici fiori di verdure grigliate, mousse delicate di formaggi.

E pane condito nei modi più svariati.

Io sono seduto davanti ad Alexander, e di fianco a me c’è Angelo a destra e Milos a sinistra.

Spero che essendo io nel mezzo almeno non si “beccheranno” tutta la sera questi due!!

Leggo negli occhi di Alex una dolcezza nuova e nello stesso tempo una maturità molto più accentuata.

E’ come se avesse aperto una nuova porta e l ‘avesse appena varcata.

Nikolas è sempre il solito… quante ne hanno fatte lui e Milos in quella famosa crociera, dove ci siamo conosciuti.

Quando si annoiavano diventavano pericolosissimi e ci ammorbavano con i loro scherzi atroci.

Ne hanno fatte si ma le hanno anche prese!!!

Eccome…

Eppure anche nel suo sguardo quel tormento che lo accendeva sembra essersi spento.

E’ cambiato anche lui…pur rimanendo sempre lo stesso.

Senza dubbio la cosa più bella a cui poteva ambire.

Javier… affascinante.

Quel fascino posato e tranquillo, con una vena di follia, visto che è diventato subito amico nostro.

Da quando ha aperto il museo di armi antiche non sono più riuscito a vederlo.

Mi piacerebbe andare in Spagna ed entrare nel suo museo, guardare come ha fatto a realizzare il suo sogno quando sembrava che la vita gli avesse voltato le spalle.

Uno che non si è mai arreso, nemmeno quando si è trovato schiacciato a terra.

Riconoscere i propri limiti e rialzarsi.

Questo lui ha fatto.

Troppo tempo che non li vedevo, tutti e tre.

Adesso davvero posso dire che non ho più regali da avere.

 

-Javier-

La serata si prospetta davvero terribile per chi, come me, passa il suo tempo immerso nel passato.

Con la mente proiettata nel futuro.

Lo sapevo quando ho preso il biglietto aereo per venire qui , e lo rifarei di nuovo.

In me, come in ogni essere umano, ci sono molte porte che devo ancora aprire, porte che ho varcato.

E che varcherò.

Tra quelle c’è n’è anche una leggermente suicida che mi spinge a ricercare la loro compagnia.

Che mi fa star bene essere seduto  qui, a bere, a mangiare… vivendo fino in fondo quella che sarà una serata totalmente pazza.

Non so come andrà a finire, o forse si.

Non importa.

La cosa importante è io non chiuderò quella porta dietro di me fino a quando non avrò aperto la successiva.

La cena avanza e i ricordi si intrecciano.

E’ il momento della pausa tra il primo piatto, un tris composto da un risotto ai funghi porcini, tagliatelle ai fiori di zucca e creps agli asparagi, e i secondi.

Arriva la Tequila.

Un nuovo brindisi, questo chiesto da Mika per tutti noi, per i nostri ricordi, la nostra amicizia.

La faccia di Angelo è encomiabile.

Ho saputo che lui non beve mai.

Nel suo passato c’è un incubo legato al vino e mai più manderà giù un sorso di qualsiasi vino si tratti.

Mika tenta di convincerlo, a modo suo chiaramente:

<< E dai, l’ha portato Javier…>>

Angelo si accomoda nella sedia, con le gambe distese davanti a lui e un ghigno poco raccomandabile sul viso, non risponde ma la sua espressione dice tutto…

<< E’ buonissimo, il verme che c’è dentro dà un s…>>

non finisce la frase, Angelo scoppia in una risata tipo cattivo dei cattivi, guardandolo come se fosse impazzito, cosa che anche io, in effetti, penso.

<< il verme? Io i vermi li rispetto totalmente…non mi sogno proprio di berli…>>

La risata di Milos fa voltare diverse teste, così tutti prestano la propria attenzione alla coppia in questione.

Mika gli risponde con una pazienza che mai avrei creduto possibile in lui.

Deve avere delle qualità incredibili questo ragazzo per aver messo alla luce questo aspetto …nascosto della vita del mio amico Svedese:

<< scemo… non c’è il verme da bere.

E’ stato fatto così ma non te lo bevi mica…non lo assaggi nemmeno per me?>>

Angelo scuote appena la testa ricciuta, guardandolo con aria di sfida e con un ammonimento nemmeno troppo nascosto.

Dall’altra parte Heater cerca di spiegare, con tutta calma e controllo, a Nikolas che loro due, un liquore con il verme, non lo berranno mai.

Troppo rispetto per ogni forma animale.

Nikolas riesce a trattenersi a stento… non capisce evidentemente ma rispetta il loro parere.

Risolve tutto Alexander, come sempre.

Certe volte mi chiedo cosa farebbero tutti loro senza la sua saggezza.

E la sua calma soprattutto.

Va in cantina e torna su con una bottiglia di porto.

Favoloso.

Uno dei vino più buoni della mia terra.

Chiaramente ci scoliamo tutte e due le bottiglie e altrettanto chiaramente Mika è perfettamente sobrio.

Perfino Alex si è lasciato andare ed è un po’ euforico… Mika non si ubriaca nemmeno se si scola tutta la cantina!!

Esagerato?

Assolutamente.

Nella famosa vacanza che ci ha fatto incontrare, l’ultima sera, Milos e Nikolas si sono messi in testa di fare un gioco molto particolare, dove l’unico scopo era quello di bere fino ad ubriacarci.

Tutti noi, me compreso, alla fine eravamo distesi sotto il tavolo…a parte lui.

Mika era perfettamente lucido, anche se pieno di vino.

Lui dice che è una questione di testa.

Secondo me non vuole perdere il controllo di se stesso a nessun costo… nemmeno da ubriaco!

<< Javier, come va il tuo museo?>>

me lo ritrovo seduto vicino mentre aspettiamo i secondi piatti, gli occhi azzurri totalmente concentrati su di me.

Inizio a parlare del mio museo che un po’ mi manca, e riviverlo accanto a lui mi fa un effetto speciale.

Come essere là, insieme.

 

-Milos-

L’idea viene a Nikolas e i suoi occhi, mentre parla, hanno quella luce sinistra e pericolosa che avevano in quella vacanza indimenticabile.

<< Sentite…c’è un gioco che facevamo da piccoli,  che a me piaceva in maniera particolare…il gioco dello specchio.

Lo conoscete?>>

Angelo alza un sopracciglio, allarmato, mentre Michel muove in giù un angolo della bocca…mi sa che lo conoscono!!

<<lo specchio?… spiega spiega…>>

Mika dà tutta la sua attenzione al genio che risponde al nome di Nikolas e lui spiega un “gioco” favoloso!!

<< Ma si che lo conoscete!! Si gioca in due, uno davanti all’altro e chi comanda il gioco fa eseguire all’altro le sue stesse movenze.

Ogni cosa… tutto quanto!!>>

Mika si alza in piedi eccitato, si mette davanti alla stanza dichiarando che lui ci stà, è il primo e conduce il gioco!!

Visto che è il suo compleanno!!

Tempo un nanosecondo e mi alzo anche io!!

Nessuno riuscirà a fermarmi, nemmeno le onde glaciali del mio ragazzo accanto a me!!

Angelo, stranamente, non dice una parola!

Si alza in piedi e si posiziona accanto a noi, guardandomi  in maniera tale da farmi correre dei brigidini… hem… sembra che voglia staccarmi la testa!!

<< Non guardarmi in quel modo…è il tuo ragazzo che dirige il gioco…io obbedirò!!>>

Angelo fa serafico

<< lo so, ma io ti avverto lo stesso… uomo avvertito…>> non termina la frase, non ce n’è bisogno!!

All’ultimo momento afferra il braccio di Mika e dice candidamente mentre la lama dei suoi occhi smentisce il suo tono:

<< non ti perderò di vista nemmeno per un istante>>

capisco perché Michel non mi dice niente, basta Angelo e avanza!!

Ma nonostante Angelo lo spettacolo inizia!

E Mika lo inizia alla grande.

I suoi movimenti fluidi e languidi sono una sfida assoluta per me.

Lo guardo negli occhi e le mie mani si muovono sul torace esattamente come le sue.

Avanzano sulle spalle, sul collo, alziamo i capelli facendoli ricadere giù, morbidi, lucenti.

Poi le mani scendono di nuovo giù, il viso, la bocca.

Le dita sfiorano le labbra, si infilano dentro, vengono afferrate dai denti e lambite dalla lingua.

Sento Angelo che si muove accanto a noi, minaccioso .

Senza parlare di Michel.

Ma mi sto divertendo troppo per smettere.

Intanto qualcuno ha acceso lo stereo e le note di Seven Second accompagnano i nostri gesti.

Vari mormorii più o meno silenziosi di apprezzamento salgono per incitarci maggiormente.

Non è che ce ne sia bisogno ma fanno indubbiamente piacere.

Le mani scivolano lentamente lungo i bordi della maglia e la alzano verso l’alto.

Rimaniamo a torso nudo e chiaramente le dita sono attratte irrimediabilmente verso i capezzoli.

Li sfiorano, li pizzicano.

Un ringhio minaccioso si alza verso l’alto ma ancora Angelo non ci blocca, quindi noi ne approfittiamo.

Qualcuno inizia a battere le mani a ritmo di musica mentre i fianchi si muovono sensuali.

Stiamo facendo l’amore davanti allo specchio.

Come fa Angelo a lasciarci fare?

Onde gelide mi investono…con la coda dell’occhio guardo Michel… mammamia che faccia oscura!!

Se uno sguardo potrebbe uccidere sarei già in una bara di azoto liquido!!!

Quando le mani scivolano nei pantaloni Heater si precipita da Angelo per calmarlo!!

E che esagerato quell’uomo!!!!

E che crede che facciamo?

Un divertimento piccolo piccolo…suvvia!!!!

Non so che gli ha detto Heater ma l’ha calmato immediatamente!!

E’ un genio quella donna…sempre detto io!!

Il bottone si apre, la cerniera scende giù lentamente,e con un movimento lento dei fianchi scivolano a terra.

Me la sto cavando bene, dai.

Mika è da divorare ma nemmeno io scherzo, se no Angelo non vorrebbe affettarmi!!

Restiamo con gli slip e se ci lasciano fare potremmo far alzare ulteriormente la pressione a tutti quelli che sono qui.

Non faccio altri commenti perchè sarebbero superflui!!

Ma chiaramente nel momento in cui le mani cercano, perlomeno, di iniziare un viaggio verso l’ultimo indumento rimasto con un perfetto sincronismo i nostri due ragazzi vengono verso di noi, ci afferrano e, letteralmente proprio, ci trascinano via.

Mika è caricato sulle spalle da un furibondo Angelo che,calciando i suoi vestiti, lo porta nella stanza attigua.

Mentre Michel mi lascia davanti ai miei indumenti in perfetto silenzio.

Gli occhi due lame di ghiaccio mooooooooooooooooolto sottile!!!

Ok, ho capito.

Pe ora…non mi muovo.

Per ora.

 

-Nikolas-

Accidenti che spettacolo.

Senza dubbio mi ha fatto sudare leggermente.

Quei due ci sanno fare e se lasciati liberi possono fare danni irreparabili.

Altro che io.

La mia fama è esagerata, credetemi.

Posso capire Angelo e Michel e la loro giusta …hem, perplessità.

Diciamo che se fosse il mio ragazzo a fare una cosa del genere l’avrei legato alla sedia.

Guardo Alex per un momento… non corro questo pericolo.

Ammettendo che possa ubriacarsi…e io non l’ho mai visto ubriaco, credo davvero che non perderebbe mai il controllo di se.

Ma preferisco non verificarlo di persona!!

Potrei scoprirmi troppo!!

Alex mi guarda e si alza per prendere la torta…ufficiale.

Poi Milos, come  lo sa solo lui, è riuscito a convincere Angelo a mettersi nella torta finta per fare il…regalo a sorpresa!

Quello è uno spettacolo senza dubbio da non perdere.

Arriva poco dopo, con relative candeline accese e luce spenta.

Unico momento di pausa in una serata folle.

Come noi del resto.

Mika si commuove un po’, non lo dà a vedere ma i suoi occhi luccicano pericolosamente spegnendo tutte e 25 le candeline in un colpo solo, dimostrando degli ottimi polmoni ben allenati!!

La torta è gradita da tutti e io vado a prendere lo champagne che Michel ha portato.

Ottimo, davvero molto buono.

Perfetto per un’ennesimo brindisi.

Il più importante.

Mika si avvicina a Angelo e incrocia il bicchiere con lui.

Per un istante quegli occhi scuri lo scrutano, attenti.

Mi aspetto che rifiuti “l’incrocio”, perlomeno che lo prenda in giro ma…questo ragazzo mi stupisce ancora una volta.

Sfiora con la fronte quella del biondissimo Svedese e gli sussurra qualcosa che strappa una risata morbida dalla gola di Mika.

Non so com’era quel Siciliano geloso quando il mio amico l’ha conosciuto ma devo dire che adesso non è male.

Le persone che mi stupiscono sono poche e quelle poche valgono la pena.

Davvero.

Approfittando della confusione che si è creata attorno a Mika mi avvicino ad Alex e faccio tintinnare il mio bicchiere con il suo.

Il suo sguardo mi accarezza, dolce e io ringrazio Chiunque sia al di là di quel cielo per averlo conservato

così com’è, con quella purezza nello sguardo che mi rigenera ogni volta che i suoi occhi si posano nei mie.

Ogni volta.

Gli sfioro veloce le labbra e lui sorride, complice.

Per la prima volta in vita mia sono felice.

 

La torta viene tagliata a fette abbastanza grandi e tutti sono concordi nell’affermare che è buonissima.

Vedo Mika che , con espressione mooooolto maliziosa, ci tuffa il dito e lo fa “assaggiare” ad Angelo.

I cui denti si serrano molto dolorosamente ( la mia partecipazione è puramente emotiva) attorno al suddetto dito.

Che due.

E’ arrivato il momento di mettere in pratica la seconda parte della festa.

Vediamo un po’ se ci so fare.

<< hei ragazzi…che ne dite di giocare un po’?>>

indovinate chi sono le facce che, molto “angelicamente”, si voltano e mi guardano, entusiaste?

Credo che abbiate indovinato, vero?

Due, bionde e pazze.

Mentre, nello stesso momento, altre due mi guardano minacciose.

Sembrano dire: “se ci tieni alla vita falla finita!!!”

Ci sarà da divertirsi!!!!

Le voci si intrecciano, tutti vogliono proporre qualche cosa.

Devo in effetti gridare un po’ per farmi sentire ma quando la mia voce dice le fatidiche parole: “Servo e Padrone” tutti si fermano.

Si ricordano ancora quella favolosa sera sulla nave, quando la vittima di turno fu fatta ignobilmente a pezzi dal vino più buono che avevamo a disposizione?

Dalle loro espressioni credo proprio di si!!!!!

 

-Mika-

Servo e Padrone!!!

Nikolas è un mito!!!!

Istintivamente mi volto a guardare Angelo e nello stesso momento lo fa anche Nikolas!

I nostri sguardi si incrociano… è fatta!!!

Se questa volta non riuscirò a farlo bere fino a perdere il controllo non ci riuscirò mai!!

Angelo chiaramente vede i nostri sguardi e pretende delle sacrosante spiegazioni.

Che gli do molto velocemente.

<< mettiamo sul tavolo tanti bicchieri quanti sono i partecipanti, si sceglie un padrone e un servo, il servo propone un nome a cui far bere il primo bicchiere, il padrone decide se dargli ragione o no.

Se trovano un accordo scelgono insieme a chi dar da bere…altrimenti beve il padrone!

Tutto qua!!!>>

Angelo mi guarda attentamente mentre gli altri iniziano a scaldarsi ulteriormente.

<< Tutto qua?

Mi prendi per fesso?>>

Non gli rispondo, mi avvicino a lui e gli appoggio la mano sul braccio, lo adoro quando fa finta di essere arrabbiato con me.

Lo so che non lo è realmente, ci vuole molto, molto di più per farlo arrabbiare veramente.

<< Non ci provo nemmeno.

E’ davvero tutto qui.>>

Lo so che non mi ha creduto ma so anche che ci starà.

Non cerca nemmeno di impedirmelo, tanto lo farò lo stesso.

Chiaramente prevede benissimo la mia prossima mossa:

<< Io sarò il padrone…in fondo è la mia festa!!!>>

Sorride ironico e incrocia le braccia sul petto.

Ho la spiacevole sensazione che mi legga nel pensiero e che preveda tutte le mie mosse.

Non importa, ci riusciremo lo stesso!!

Così alla fine il servo è Nikolas, che ha avuto l’idea…e che ha capito benissimo chi sarà la nostra vittima.

Vittima poi… che parola grossa.

Diciamo semplicemente …vittima!

Mi sa che non ce c’è un’altra!

 

Dieci giri dopo Angelo è perfettamente sobrio e non ha bevuto nemmeno un goccio dell’ottimo vino che Alex ha preso.

I primi giri, per confonderlo un po’, ho fatto finta di perdere, tanto nessun vino di questa terra è in grado di ubriacarmi.

E’ una questione di testa, e mi sembra anche di averlo già detto!!

Poi iniziamo a far “giocare” Angelo e lui… lui svuota tutti bicchieri e inizia a bere…acqua.

No dico…acqua.

Perché?

Perché io non ho specificato che parlavo di vino.

Non l’ho detto assolutamente, lui ha un’ottima memoria e se lo ricorderebbe.

Io ho parlato solo di “ bere”.

Non che cosa.

Così si è messo a bere acqua.

Avrei potuto morire a questa scena!

Una cosa è certa:  accanto a lui non mi annoierò nemmeno per un momento.

Così come lui accanto a me chiaramente.

Così io e Nikolas dirottiamo il gioco verso un’altra “ vittima”: Michel.

Non c’è bisogno di parlarci, basta uno sguardo ancora una volta.

E altrettanto chiaramente Milos è felice  e contento.

Vedrà il suo ragazzo ubriaco…senza inibizioni.

Avremo il nostro divertimento.

Volente o nolente.

Il gioco riprende.

Solito inizio, bevo io per un po’, per depistare i nostri giochi e poi iniziamo con Michel.

Primo giro…lui non butta via il vino, anzi.

Alza il primo bicchiere, guarda Milos dritto negli occhi e beve lentamente.

Fa così con tutti bicchieri.

E, giro dopo giro, continua.

Mentre noi, guardandolo, non possiamo far altro che essere ammirati.

Ogni tanto passiamo la mano a qualcun’altro.

Milos stesso, che beve fissando il suo amante con occhi…vogliosi!!!!

Un giro a Alex, la mia passione…segreta ( segreta…insomma…) che beve fissandomi divertito.

Perfino Javier ci sta e tracanna senza spandere una goccia il vino.

Ma tutti hanno capito che è Michel la vittima di turno.

Vittima molto consenziente a dire il vero.

Che continua imperterrita fissando Milos negli occhi e leccandosi, spesso, le labbra.

Lentamente, eroticamente.

Inizio a provare un vago calore anche io e guardo Angelo che si sta divertendo un mondo, visto che non è lui ad essere messo in mezzo.

Dopo circa quindici giri Michel mette giù il bicchiere, quasi sobrio.

Credevo di essere uno dei pochi che non si ubriaca.

Non dico che Michel è sobrio, questo no.

Ma…ondeggia appena appena e questo rende la sua camminata molto più sensuale.

E questo, di lui, non credevo di poterlo dire.

Quei capelli rossi ondeggiano pericolosamente, sfiorando un fondo schiena da urlo.

Qui il calore aumenta.

Lo sguardo color terra di Siena è appannato, ma non troppo.

I suoi occhi forse sono ancora più languidi, ammiccanti.

Ha perso ogni inibizione, proprio come Milos voleva.

Adesso bisogna vedere se e come riuscirà a controllarlo.

Sento Angelo che si avvicina a me e si mette dietro la mia schiena, appoggiando le mani sulle mia spalle.

E qualcos’altro sul mio sedere.

E’ eccitato, senza dubbio.

Si strofina leggermente e soffoco nella gola un mugolio d’approvazione.

Fantastico.

Sarà una notte degna del resto del giorno.

Non ho esaurito tutte le mie fantasie.

Vedo il ghiaccio servito non ricordo più con che vino che sta languendo sul tavolo… si possono fare cose molto molto interessanti con un cubetto in mano.

O tra i denti.

Intanto Michel ha raggiunto Milos che è rimasto seduto nella sedia e si siede a sua volta.

Su di lui, con le gambe a cavalcioni.

Si china su di lui leccandogli le labbra e, senza una parola, inizia a baciarlo in maniera…profonda.

Davanti a tutti.

Accidenti… devo tenerlo a mente.

Far ubriacare un apparente ghiacciolo può essere molto, molto interessante.

Il sipario cade su questa festa…o almeno così credo.

Non c’è altro da vedere, no?

Milos e Michel stanno per fare l’amore davanti a tutti,

troppo ubriachi forse per rendersene conto?

All’ultimo Milos ha un barlume di coscienza, quando il suo sorprendente rosso inizia a slacciargli i pantaloni, dopo avergli tolto la camicia e averlo divorato completamente, capezzoli inclusi che risultano moooolto rossi e moooolto provati.

Si alza con lui attaccato e se ne vanno di là, almeno da soli!!!

Angelo si stacca da me nello stesso momento in cui Nikolas si alza in piedi.

Guardano per un attimo Milos, tentati se andargli dietro o no.

Ma sono scemi o cosa??

Stanno scherzando?

Si fermano in tempo, prima che li vada a trascinar via e Nikolas chiede a Angelo se lo aiuta a prendere un’ultima bottiglia di Uzo che tenevano in fresco in cantina per un evento così importante.

Angelo lo guarda, combattuto se mandarlo al diavolo o meno…e poi…accetta!!!

No dico… accetta.

Insomma, in due per prendere una bottiglia di…Uzo?

Ma mi prendono per scemo???

E’ chiaro che stanno architettando qualcosa!!

Che tesoro…il mio Angelo!!

E’ altrettanto chiaro che è un’ennesima sorpresa per me.

Credo davvero che mai, mai io dimenticherò questo favoloso compleanno, a prescindere da cosa…cosa…

Arriva Niki con tre camerieri e una …una…torta gigantesca!!!

E da dove sbuca quella?

Ha un enorme numero 25 scritto sopra e sembra che abbiano adoperato tutta la panna del Friuli Venezia Giulia per decorarla.

Pazzesco!

Sarà alta almeno due metri!!!!

Cerco Angelo con lo sguardo e non lo vedo… fino a quando almeno un movimento sospetto non mi fa voltare il capo verso la torta!

<<Auguri Mika…questo è il nostro ultimo regalo… e spero proprio che lo apprezzerai pienamente.

In tutti i sensi…>>

La voce alta e chiara di Nikolas fa tremare la torta ulteriormente…da dentro????????????

E poi c’è davvero il caos!

 

(ore cinque di mattina)

Il letto sfatto ormai è pieno del mio amore che si contorce sotto gli assalti della mia lingua.

Gli ho tolto tutta la panna che aveva addosso quando è uscito dalla torta gigantesca.

E’ stata la visione più bella che io abbia mai avuto.

Anche perché inaspettata.

Ci sono cascato in pieno insomma!

Anche Milos e Michel sono comparsi sulla porta della stanza dove si erano…rifugiati, spettinati e svestiti, e …brilli devo aggiungere, per vedere quello spettacolo.

Gli occhi di Milos brillavano divertiti.

Ecco chi aveva avuto l’idea!!!

Pazzo di un Greco…gli devo un favore enorme!!

Chiaramente mi sono …gustato la mia sorpresa fino in fondo.

Gli ho tolto tutta la panna con calma e metodicità, senza tralasciare un solo pezzetto di pelle libera.

Adesso mi avvicino alla ciotola dove c’è il ghiaccio rimasto…e metto tra i denti un cubetto abbastanza grosso…avvicinandomi a lui.

Lui che apre gli occhi e mi guarda, mentre un lampo minaccioso li attraversa.

Il primo grido lo fa quando finalmente passo il ghiaccio sul capezzolo… inarca la schiena e si offre ancora di più ai miei denti.

Mentre l’alba inizia ad aprire la notte, colpendola con le sue lame di luce sempre più chiare noi finiamo di impazzire in questa…festa a sorpresa davvero , davvero, assolutamente… a sorpresa.

In ogni senso.

 

FINEEEE