CAPITOLO XXXVII:
PIANI A, B E C

Non se l'era di certo cercata, solo che per distrarre Scott da Allison gli era parsa una buona idea.
Stiles non era andato alla festa della sua amica d'infanzia per rimorchiare, no di certo, però sperava di trovare una ragazza in alternativa a Lydia.
Lydia era da sempre il suo piano B a Derek, cioè se con Derek fosse finita, cosa probabile visto quanto litigavano e quanto quello fosse sempre nei guai, Lydia doveva essere il suo Piano B per dimenticare Derek, per andare avanti, per avere un'altra persona accanto.
Però Lydia era sempre più irraggiungibile.
Cercava sempre di lavorare sul suo piano B, ma da un po' aveva realizzato che forse doveva pensare ad un Piano C.
Se Lydia davvero non si sarebbe mai decisa ad accettare la corte che ogni tanto le faceva per averla pronta in caso di bisogno, allora il Piano C era davvero importante. Così si era detto che, per lo meno, poteva conoscere nuove ragazze. Per questo era andato alla festa della sua amica. Sperava di conoscere il piano C.
D'altro canto sperava che Scott conoscesse il suo Piano B ad Allison. Era ora. Insomma, era stato bravo a non scriverle, adesso doveva andare oltre.
Quando si erano avviati alla festa della sua amica Eather, Scott l'aveva guardato subito male e Stiles aveva iniziato il suo monologo sul 'cosa' e derivati, fino a che se l'era rigirato dicendo che dovevano andare al diavolo le donne che conoscevano, ovvero Allison e Lydia, e conoscerne altre.
Naturalmente Stiles aveva riempito Scott della questione sul Piano B e sapeva perchè talvolta insisteva tanto con lei e perchè ci tenesse in modo particolare.
Aveva sempre avuto un debole per lei, come il Sacro Graal per Parsifal.
Però se era irraggiungibile, forse doveva puntare a qualcuno di raggiungibile... nel caso in cui ne avesse avuto bisogno un giorno.
Con Derek rimaneva tutto molto strano, continuavano a non dirsi cosa provavano, ma a trasmetterselo. La cosa era bella, ma gettava nell'incertezza in certi momenti, momenti in cui servivano le parole per tranquillizzarsi ed andare avanti.
La loro storia era la meno facile di tutte.
Scott conosceva Stiles e le sue teorie astruse, per questo l'aveva guardato col famoso sguardo torto che aveva tanto acceso Stiles. Alla fine aveva lasciato perdere per evitarsi un mal di testa nel tentativo di farlo rinsavire.
Voleva chiedergli 'ma comunque stai con Derek, anche se in modo strano ed incerto. Che te ne frega di pensare alla ragazza di cui un giorno potresti aver bisogno? Sistema le cose con Derek, no?' Ma poi sapeva che quel 'sistemare le cose con Derek' era troppo complicato per lui.

Quella sera, così, Stiles si ritrovò a ricevere l'offerta della sua vita.
L'amica che faceva gli anni voleva fare sesso per la prima volta. Faceva 17 anni e non voleva essere ancora vergine. Visto che lui lo conosceva e lo trovava carino, aveva deciso per Stiles.
Il quale preso in trappola non aveva saputo come tirarsene fuori.
Da un lato il grande dilemma fu che aveva davvero un'enorme voglia di fare sesso per la prima volta, come tutti gli adolescenti. Ci provava con Derek con accanimento da una vita e quello non si decideva ad accontentarlo. Ora aveva l'occasione di farlo. Solo sesso normale fine a sé stesso, come facevano quasi tutti gli uomini. Senza impegno. Si poteva fare. Si faceva. Sesso. Stop.
Dall'altro non era molto il suo stile.
Pensare a piani B e C era un conto, farsi davvero una ragazza e mettersi con un'altra, era un altro.
Non voleva fare sesso con altri che non fossero Derek, però non era ipocrita. Ne aveva voglia, di per sé.
Alla fine, mentre la baciava, cominciò a tirare fuori velocemente delle scuse fra sé e sé per scappare. Erano una scusa peggio dell'altra.
Stava per rassegnarsi e farlo e di conseguenza litigare con Derek, e quindi per mettere la mano al proprio portafogli col classico preservativo che si portava dietro nella speranza che quel cavernicolo si decidesse, quando si rese conto che, forse, se era fortunato, quella poteva essere la scusa perfetta.
Fu così che non lo prese e disse che non l'aveva.
Per un momento sperò di essersela cavata, ma lei disse che suo fratello aveva una scatola in bagno e di andare a prenderla.
Stiles si imbambolò. Dannazione, aveva pensato a tutto!
A quel punto non gli rimaneva che assecondarla, non poteva fare la figura del vigliacco e scappare, poi l'avrebbe rivista. Con che faccia poteva ripresentarsi a lei?
Corse agitatissimo al famoso bagno e aprì rovistando in armadietti e cassetti nella speranza di non trovare niente.
Alla fine li trovò e si fermò.
XXL.
Cazzo, non ce l'ho così grande! Ci navigo!” Soppesò l'idea di usarla come scusa e metterlo giù, ma poi pensò che poteva non funzionare e lo prese con sé. “Mal che va lo faccio usare a Derek quando si decide. In effetti lui è ben dotato!”
La sua logica non arrivava a spiegargli 'ed ora cosa uso'.
Era tentato di parlarle e dirle che non era molto pronto e di sperare che tenesse la cosa in segreto, quando, tornato a cercarla in cantina dove l'aveva lasciata, non la vide più.
La cercò sorpreso fino a che il sollievo si impadronì di lui impedendogli di catturare la sensazione particolare che aveva provato in quell'istante.
Era tutto risolto, se l'era fatta sotto anche lei ed era scappata!
Bene, sarebbe rimasto tutto fra di loro!
Ovviamente il preservativo XXL se lo tenne... sempre sperando nelle voglie di Derek!


Quando arrivò a casa, Derek era nel letto. Ormai se ne era praticamente impadronito.
Scuotendo la testa, sentendosi come un bieco traditore anche se poi non aveva davvero fatto nulla con Eather, sbuffò scuotendo la testa.
Derek, nel sonno, lo sentì e si svegliò subito girando la testa verso di lui, rimase a pancia in giù con la mano sotto il cuscino. Stiles inghiottì a vuoto guardando la sua schiena e la sua tripla spirale tatuata. Era assurdo... da quanto gliela guardava? Ogni volta quell'effetto!
- Non capisco se sei seccato, frustrato o eccitato! - Disse rauco Derek, la voce insonnolita era anche più calda del solito.
Stiles sopirò insofferente e fu evidente quale fosse il suo stato d'animo a quel punto.
Derek si girò a pancia in su e stiracchiò le braccia con un sorrisino soddisfatto.
Era vanitoso, solo che lo nascondeva bene... beh, se si escludeva lo spogliarsi di continuo per ogni cavolata. Quello poteva anche essere visto come un esibizionismo fine a sé stesso... oppure per quello che era, ovvero un segno di narcisismo e vanità!
- Ora capisco! - Si rispose da solo. Stiles non voleva dargliela vinta e fare la solita figura dell'adolescente in calore, per cui si accese infervorato.
- Sì sì certo... ma senti, non hai una nuova casa con addirittura un letto ed un sacco di altre cose che la fanno sembrare una casa vera, non come quella stronzata che ti eri trovato prima? - Derek lo osservò con attenzione ed occhi accesi mentre Stiles blaterava cose senza senso -per i suoi gusti- a velocità super. Al contempo si spogliava con gesti nevrotici. Derek notava ed analizzava tutto sin nei dettagli e questo lasciava imbarazzato Stiles perchè sapeva che quello stava capendo ogni cosa!
- Ti do fastidio se sto qua? - Chiese basso e suadente. Stiles scattò a quel tono e a quella domanda e finì per togliersi i jeans troppo in fretta, infatti cadde il famoso preservativo dalla sua tasca.
Derek allungò il collo per vedere che cos'era e Stiles, imbarazzato il triplo e con un colpo al cuore che poteva far invidia ad un cardiopatico, si affrettò a raccoglierlo e a nasconderlo. O per lo meno quello fu il suo intento. Nella realtà Derek fu più veloce, gli afferrò il polso e lo vide.
Il preservativo taglia XXL.
Qua alzò un sopracciglio scettico, molto espressivo come sempre, e Stiles strattonò il polso rimettendoselo nella tasca dei jeans.
- Non sono affari tuoi! - Disse in fretta. Derek ridacchiò.
- Ah no? - Disse a suo agio rimettendosi meglio al centro del letto, occupando anche la parte di Stiles.
Questi continuò a spogliarsi e si prese il pigiama.
- No! - Esclamo imperterrito nervosissimo.
Derek se la godeva proprio! Si mise anche le mani dietro la nuca.
- Mi porti a casa un preservativo XXL e non sono affari miei? - Chiese sempre scettico e provocatorio. Stiles cercava disperatamente di non cadere nella trappola, ma non sapeva essere lucido in quel momento... ed in generale, con lui, non ci riusciva comunque mai.
- No, non lo sono! Perchè mai dovrebbero esserlo? - Stiles si era messo il pigiama a tempo di record ed ora fissava il letto cercando uno spazio per sé, stava per chiedergli di scrostarsi, quando Derek si sporse di nuovo verso di lui, puntellò le mani ai bordi del letto e avvicinò il viso al suo. Stiles per un momento si perse nel dettaglio delle braccia muscolose che in quella posizione, tutto proteso in avanti, erano evidentissime. Poi alzò gli occhi visto che lui aspettava lo guardasse in viso e quasi gli tornò il famoso infarto. Era sempre bello, impossibile scordarlo.
Selvaggio, stronzo e malizioso. Una combinazione terribile!
- Non lo so... forse perchè mi rompi le scatole col sesso da mesi... cosa c'è? Pensi di potermi convincere questa volta? Sei ottimista? - Stiles divenne bordeaux. Che poteri malefici aveva quello stronzo!
Aprì la bocca per rispondere qualcosa di sferzante ed all'altezza, ma dalla sua voce uscì solo la nuda e cruda verità.
- Mi hanno proposto di fare sesso e mi hanno dato questo preservativo... ma poi lei è scappata e ci ha ripensato e così ho pensato che, quando il signorino si sarebbe degnato, avrei potuto usarlo con te! Contento, ora? - Anche se era chiaramente carico di vergogna, dire la verità gli fece davvero onore e Derek lo ammirò per questo, così lo premiò dandogli un po' di tregua.
La tregua gliela diede aprendo le labbra e tirando fuori la lingua, gli occhi socchiusi, il volto abbandonato all'invito. Stiles trattenne ancora il fiato e aprì le proprie in attesa di riceverlo. Derek lo leccò superficialmente, quasi solleticandolo, dopo si allontanò stendendosi sinuoso sempre in mezzo al letto. Dopo di che, con occhi che riflettevano la luna, allungò un braccio e aprì la mano invitandolo a salirgli sopra e stendersi con lui.
Su di lui.
Stiles inghiottì di nuovo accaldato ed eccitato. Solo lui gli faceva quest'effetto.
L'effetto di uno che poteva morire.
- Lo prendo per un sì? - Chiede Stiles piano salendogli sopra, gli si mise a cavalcioni e appoggiò le mani ai lati della sua testa. Derek fece un sorrisino sornione e gli prese la maglia leggera alzandogliela oltre la testa. Stiels dovette tirarsi su con la schiena per farsela levare del tutto e quando le dita del lupo tornarono a percorrere le braccia e le spalle fino a raggiungere il suo petto, sussultò sentendolo prendergli i capezzoli e tormentarglieli. Erano un po' il suo punto debole, erano sensibili.
Stiles gettò indietro la testa e Derek si alzò sui gomiti lasciando i capezzoli alle cure della sua lingua tirandoselo giù con sé, in modo da schiacciarselo addosso. Stiles tornò ad appoggiarsi, ma rimase alto per permettergli di leccarlo e assaggiarlo a volontà sul suo petto. Come usava quella lingua lui sicuramente non poteva nessun altro.
Stiles continuò a sospirare fino a che lo sentì che lo prendeva per i fianchi e se lo trascinava su. Mano a mano che lo spostava, gli abbassava i pantaloni ed i boxer, quando l'ebbe sistemato sul suo viso, Stiles si aggrappò alla testiera del letto, gli si mise più comodo sopra piegando le gambe e lasciò che Derek continuasse ad occuparsi con la bocca delle sue parti basse.
Parti che si accesero nella sua bocca.
Prima di metterselo seduto sul viso in quel modo, gli aveva tolto pantaloni. Stiles inarcato gli si muoveva a seconda di come lo leccava e lo succhiava. Derek se lo teneva per i fianchi ed i glutei stessi e se lo spostava come meglio gli andava. Intanto l'assaggiava in tutta la parte inferiore, passava da avanti a dietro con facilità.
Quando lo leccava nell'apertura e lo penetrava con la lingua e le dita, Stiles andava in delirio. Era un vago assaggio di quel che l'avrebbe aspettato quando si sarebbe deciso ed in quei casi finiva per torcersi e agitarsi frenetico, gemendo sempre più forte.
Trovava più eccitante quando lo stuzzicava lì sotto che in ogni altra parte del corpo. Questo perchè lo sapeva fare bene.
Si sentì vicino all'orgasmo e visto che la bocca di Derek era occupata col suo fondoschiena, si prese l'erezione in mano e si masturbò completando da solo l'opera.
Tanto sapeva che non l'avrebbe accontentato e non avrebbe fatto sesso. La speranza era l'ultima a morire, ma lo conosceva bene, ormai.
Se non succedeva una catastrofe naturale, Derek non avrebbe fatto sul serio con lui.
Alla fine venne con un profondo ed intenso piacere provocato dalla lingua di Derek e dalla propria mano. Sporcò il cuscino che si affrettò a togliere, dopo di che scese sul compagno per ricambiare. O meglio l'intento fu quello, ma era ancora spossato per l'orgasmo avuto e Derek sapeva che non l'avrebbe fatto subito, così se lo sistemò addosso, stendendolo per bene, e se l'abbracciò beato.
Stiles sapeva un po' come funzionava, ma faticava a capire sul serio.
- Davvero non vuoi che ricambi? - Chiese stupito vedendo che si preparava per dormire.
Derek in risposta cambiò le posizioni, mise Stiles sotto e lui si accomodò sopra, con la testa sul suo petto ed il resto tutto incurvato intorno a lui, il braccio a cingergli la vita.
Derek annuì.
- Lo sai... -
- Sì... che quando il tuo partner ha un orgasmo tu sei in simbiosi con lui e godi allo stesso modo, ma... a conti fatti non sei venuto! - Logica inoppugnabile.
Derek fece un sorrisino furbo.
- Sicuro? - Stiles alzò la testa e cercò una prova che trovò nel lenzuolo.
- Quando... come... ma... - Stiles non capiva, aveva avuto le sue mani addosso ogni istante, quando era corso a stimolarsi da solo?
Derek alzò la testa e lo guardò soddisfatto d'avergli tolto la parola per una volta storica.
- Eri così preso dal godere che non te ne sei accorto... - Stiles si arrese all'evidenza.
Del resto quando mi fa quelle cose impazzisco proprio...”
Ammise fra sé e sé appoggiando la testa sull'altro cuscino e mettendosi comodo.
- Comunque non è sufficiente quello... - Disse Derek dopo essere tornato con la testa sul suo petto. Stiles aggrottò la fronte.
- Cosa? - Chiese preoccupato capendo a cosa si riferiva.
- Hai capito... - A quel punto impallidì ed osò ribattere spontaneo come suo solito.
- Ma non ce l'hai davvero così grande! - Parlavano del pene di Derek e del preservativo XXL. Derek non si degnò nemmeno di guardarlo.
- Dici davvero? - Stiles aveva di nuovo alzato la testa per guardarlo.
- Sì! Te l'ho visto! Te l'ho messo in bocca! So com'è in tiro! - Soliti discorsi fra uomini...
- Tu l'hai visto in tiro durante un orgasmo normale, contenuto... -
- Contenuto? - Chiese Stiles con una vocina ora sentitamente stridula, sapeva bene cosa quello sottintendesse e Derek se la stava godendo molto.
- Sì... contenuto... quando si fa sesso completo, quello cresce molto di più! Lo scoprirai a tue spese! - Ora che l'aveva terrorizzato per bene, forse l'avrebbe lasciato in pace per un po' con quell'idea fissa!
- Ma sei sicuro?! - Derek annuì ridendosela fra sé e sé della sua voce isterica. - Per cui l'XXL non ti basta? - Derek scosse il capo. - Ma ci saranno preservativi più grandi! - A quel punto Derek alzò la famosa testa arrendendosi e guardandolo in viso. Non ci poteva credere.
- Tu ti preoccupi che non ci siano preservativi abbastanza grandi per me? - Stiles lo fissò esterrefatto.
- E che altro dovrebbe preoccuparmi? -
Derek era davvero senza parole, come succedeva sempre con lui.
- Non so, di quando mi avrai dentro, ad esempio! Sai che male che farà? - Stiles lo capì solo in quel momento ed alzò le spalle con un sorrisino tutto strano, indecifrabile.
- Il dolore non mi fermerà mai! - Derek scosse il capo e tornò ad appoggiare la testa dove era prima.
- A quanto pare... -
- Cosa intendi? -
- A quanto pare è vero che il dolore non ti ferma mai! Ti butti sempre nei pericoli anche se sai che ti farai male. Evidentemente è questa la chiave... sei masochista! - Stiles si mise a ridere mentre Derek sorrideva soddisfatto della propria conclusione.
- E' che se voglio troppo una cosa, non mi ferma niente! Nemmeno il dolore! - Derek voleva chiedergli perchè ci teneva tanto, ma lo sapeva e poi avrebbero rischiato di parlare troppo di sentimenti, così evitò di dirlo.
- Troverai una soluzione alternativa ai preservativi... sei sempre pieno di risorse! - Disse cambiando argomento prima che la cosa si mettesse troppo sul piano sentimentale!
- Questo è certo! -
Il silenzio calò per pochi altri secondi, poco dopo fu la voce di Derek a sentirsi di nuovo.
- Comunque chi voleva saltarti addosso? - Stiles aprì la bocca mimando una risata soddisfacente che però contenne. Invano. - Smettila di gongolare che ti sento! È una domanda normale! -
- No, non lo è però non importa. - Era ovviamente un sintomo di gelosia e Stiles adorava quando Derek era geloso.
- Sei nato scemo e morirai scemo! -
- Non è vero, sono piuttosto intelligente invece! - Derek scosse la testa.
- Insomma, chi era? - Stiles ridendo gli rispose.
- Una mia amica d'infanzia, Eather... una ragazza a posto. Infatti non se l'è sentita, alla fine, di farlo in quel modo. - Derek non disse nulla, ma naturalmente pensò che così era meglio per lui.

A scuola Stiles fece una gran bella figura quando, tirando fuori una monetina dai pantaloni davanti a tutta la classe, fece volare il famoso preservatovi XXL.
Perfino Scott lo guardò con l'espressione stupita, sapeva che vita faceva con Derek e siccome quello era XXL, non poteva che averlo preso per lui.
Stiles provò per la prima volta cosa significava imbarazzarsi.

Purtroppo i momenti di gloria durarono poco, perchè la notizia della scomparsa di Eather arrivò in fretta e dopo che suo padre gli disse che era stato l'ultimo a vederla facendogli le domande di rito, Stiles corse in un angolo sicuro della scuola e chiamò Derek con il cuore che gli batteva impazzito.
Da un lato cercava di ragionare per capire cosa poteva esserle successo, dall'altro si sentiva in qualche modo responsabile. Era sparita dopo che era stata con lui.
E comunque era una sua cara amica.
- Cosa succede? - Chiese Derek sentendo la sua voce agitata.
- Eather, la mia amica della festa, ricordi? - Derek non fece in tempo a dire di sì. - Sai quando ti ho detto che era scappata perchè non voleva più fare sesso con me? Ecco, è scomparsa! Dopo che l'ho vista, lei è scomparsa! Ora la stanno cercando! - Derek faticò a collegare le cose come Stiles, evidentemente, aveva già fatto.
- E cosa posso fare io? - Il solito tatto.
- Pensi che quel branco che ha rapito Erika e Boyd l'abbia presa? - Derek rimase come sempre stupito della sua velocità di deduzione.
- Beh non saprei... in effetti quando Peter ha cercato di strappare dei ricordi da Isaac, ha visto che con Boyd c'è una ragazza che non è Erika... però non so... Isaac non ricorda niente e Peter non ha visto molto di più... - Stiles si sentì agitare, aveva una sensazione che non sapeva inquadrare. Sentiva che doveva continuare a scavare e ad andarci fino in fondo.
- Può essere, quindi... - Derek si strinse nelle spalle.
- Non lo escludo, ma cosa potrebbero volere un branco di alpha da una ragazzina? -
- Trasformarla magari? Mangiarla? Non lo so... - Stiles non riusciva a pensare ancora più lucidamente anche se si sforzava. Derek sospirò e cercò di attivarsi per lui, sentiva quanto contava e voleva aiutarlo.
- Può essere... trasformare adolescenti è più facile, magari gli serve per qualche strano scopo che non comprende il farla diventare del loro branco... - Stiles annuì strofinandosi di continuo le mani fra i capelli spettinati.
- E' un'eventualità che non possiamo scartare... dobbiamo sapere se... - Ma poi si fermò. - E' assurdo quello che sto dicendo, perchè non mi fermi? - Derek frastornato cominciò a non stargli più dietro.
- Perchè? Che c'è ora? - Quando non capiva cosa pensava si seccava.
- Perchè Isaac ha visto questa ragazza giorni fa, Eather è scomparsa dopo! -
- E' vero, ma questo non toglie che radunino licantropi e li tengano imprigionati per qualche scopo... possono aver preso Eather lo stesso e trasformata... - Stiles non sapeva comunque se sentirsi sollevato o peggio. Alla fine l'eventualità che fosse nelle mani di quei folli era decisamente grave... ma lo era anche non sapere dove lei fosse.
- Devo sapere... devo capire... dobbiamo... dobbiamo fare qualcosa. Ci deve essere un modo per sapere dov'è il loro covo! Deve! - Stiles ora si stava agitando molto. Derek lo capiva, naturalmente.
- Ok, parlane con Scott, troveremo insieme una soluzione. - Derek era stranamente morbido con Stiles anche se di norma lo era solo a letto.
Stiles lo notò e lo ringraziò, l'altro pensò che lo faceva per la collaborazione che gli offriva e non arrivò alla cosa più immediata.
Era ben altro la questione.
Derek aveva solo voluto aiutarlo perchè aveva sentito quanto ci tenesse e se lui ci teneva, allora era importante.