Note: Io amo i crack – pairing, più le coppie sono improbabili e più mi piacciono. E quella formata da Nate e G ne è l’esempio più lampante. Fin dalla presentazione della nuova squadra nelle puntate della serie originale ho adocchiato il nostro psicologo e Callen. Sono due personalità contrastanti, non sembrano nemmeno appartenere allo stesso mondo, ma proprio per questo io li vedo da Dio insieme. Nate sembra avere la delicatezza e la dolcezza necessarie per comprendere G e lenire le sue ferite. Cosa che a mio avviso non potrebbe fare Sam (con tutto il mio rispetto per i fan di questa coppia) perché sono fin troppo simili, rudi e ruvidi, induriti dalla vita che hanno vissuto. Lascio perdere questo discorso altrimenti scrivo ventimila pagine ^^’’’ e non si va più avanti. Questa shot è nata per puro caso, ma c’è di garantita la mia buona volontà e tutto l’amore che sto iniziando a nutrire verso questa coppia.
Adesso vi lascio alla lettura, alla prossima gente \^0^/



Gli opposti si attraggono



Sollevi il bicchiere tenendolo fra tre dita e il liquido ambrato ondeggia pigro contro le pareti trasparenti. Lo porti lentamente alle labbra e lo scotch ti scorre cocente in gola. Abbassi lentamente le palpebre assaporando quella sensazione bruciante che ti esplode nello stomaco e arriva in ondate concentriche al cervello stordendoti.
Riapri poi gli occhi e osservi il tuo riflesso nello specchio che ricopre la parete dietro il bancone. Il tuo volto è più pallido del solito, teso e stanco come se avessi lavorato per una settimana di fila. In effetti non hai mai riflettuto tanto come negli ultimi giorni, senza arrivare a capo dello spinoso problema che ti assilla ultimamente, per giunta.
Lo sai benissimo che annegare nell’alcool non ti servirà a risolvere i tuoi problemi, ma hai bisogno di non pensare, di riprendere fiato per un po’. Anche perché quella appena trascorsa è stata una giornata terribilmente pesante, di quelle che difficilmente vorresti ripetere, che ha aggiunto un ulteriore carico alla stanchezza che già ti porti addosso, e ora ti senti completamente svuotato.
È che quando si tratta di Callen non riesci mai a controllarti, a restare dentro i tuoi limiti professionali e dai ogni fibra del tuo essere nella speranza che una nuova ferita non vada a segnare la sua anima già a brandelli. Non sai quando è iniziato. Hai sempre avvertito una forte attrazione verso quell’uomo solo e ferito che lotta quotidianamente per sopravvivere a se stesso e ai ricordi, ma all’inizio hai creduto che fosse unicamente un interesse accademico. Ben presto però questo coinvolgimento si è trasformato, diventando più fisico e andando a toccare corde del tuo animo che nemmeno sapevi di possedere. È stata una lunga presa di coscienza la tua, soprattutto perché nessun altro uomo prima di lui ti ha attratto in questo modo, ma alla fine sei arrivato alla conclusione che sei irrimediabilmente innamorato di lui. E’ stato un duro colpo da digerire, ma almeno ora riesci a guardarti allo specchio senza sentirti un vigliacco.
Sai già che non gli dirai mai niente, che se solo intuisse i tuoi veri sentimenti per lui ti sparerebbe addosso, ma non sai quanto ancora riuscirai a resistere senza fare qualche stupidaggine che ti costerà anche la sua amicizia. Callen è diventato così importante per te che la sua sicurezza fisica, mentale ed emotiva viene prima di tutto, anche di te. Chiudi gli occhi e poggi la fronte contro il dorso della mano che tiene ancora sollevato il bicchiere. Nel buio della tua mente prende lentamente forma la figura di Callen, un fantasma sensuale e inafferrabile che ti provoca e sfugge dalla tua presa un istante prima che stringa le tue dita su di lui, ridendo divertito di te.
Mai avresti pensato che ci si potesse innamorare così tanto, in un modo così totale da coinvolgere mente, corpo e anima, e sinceramente la cosa ti spaventa non poco. È la prima volta da quando hai memoria che qualcuno è capace di interessarti così tanto. A volte hai la sensazione che un simile esagerato attaccamento a un’altra persona non sia normale e allora arrivi a chiederti se qualcosa in te non abbia iniziato a funzionare male. Ma poi ti basta annegare nell’azzurro limpido delle sue iridi graffiate che tutti i tuoi dubbi evaporano come se non fossero mai esistiti ed esserti innamorato di lui ti sembra la cosa più naturale e giusta da fare.
Callen ti ha sempre dato l’idea di un gatto randagio fradicio di pioggia che non si fida della vita né di chi gli sta intorno, per questo sei sempre stato molto geloso di Sam. Quei due sono fin troppo simili, come se fossero usciti dallo stesso stampo. Entrambi hanno sfidato più volte la morte uscendone miracolosamente vivi. Sono dei professionisti, dei duri che niente e nessuno riesce a piegare, per questo vanno così d’accordo. La loro intesa è così profonda che a volte sembrano una coppia di novelli sposi e spesso tu stesso ti sei trovato a invidiare il loro legame, perché non sei come loro, non appartieni al loro mondo, non sei un uomo d’azione nonostante il lavoro che fai. Sospiri pesantemente rendendoti conto che per questo motivo forse Callen non ti vedrà mai come un suo pari.
Il caso che avete affrontato oggi ha riportato a galla una parte del suo passato e come ogni volta è stata una sofferenza immane sia per lui che per te. Sei arrivato in ritardo a lavoro e quando ti hanno spiegato che la donna trovata morta era coinvolta nell’attentato che Callen aveva subito sei mesi prima un campanellino ha iniziato a suonare allarmato nella tua testa, insieme al conato acido che ti sale in gola ogni volta che ripensi a quel giorno.
Non hai avuto bisogno delle tue capacità di psicologo per sapere che quel caso lo avrebbe coinvolto nel profondo, compromettendo le sue capacità operative e che, alla fine, di lui sarebbero rimasti solo i pezzi da raccogliere e rimettere insieme alla meno peggio. E, mentre osservavi la sua schiena uscire dall’ufficio, non hai potuto fare a meno di chiederti quante altre volte in passato Callen sia stato rattoppato in quel modo.
Appena hai potuto sei corso da Hattie sperando che ti facesse leggere quelle parti del suo fascicolo che sono state secretate anche a te. E lei deve aver letto qualcosa dentro i tuoi occhi, forse l’urgenza che ti ha messo addosso quella circostanza, perché ti ha aperto personalmente il suo archivio privato senza fare alcun commento. Ti sei seduto su quel ridicolo sgabello, sentendoti quasi stupido in quella posizione, e qualcosa si è dolorosamente stretta dentro di te quando hai aperto la scheda di Callen: niente era cambiato dall’ultima volta che l’hai vista.
Gli spazi con i dati personali erano ancora disperatamente vuoti, gli unici che sembravano contenere informazioni su di lui erano quelli relativi al suo stato di servizio, ma sai che infondo sono solo elementi illuminanti sul poliziotto ma che non rivelano nulla sulla persona reale.
Hai guardato a lungo lo schermo, sentendo quel nodo in fondo all’anima diventare sempre più stretto, cercando di comprendere quale fosse la mossa giusta da fare in quel momento. Potevi già quasi immaginare quale strampalato e avventato piano avrebbe messo su Callen pur di arrivare all’assassino di quella che per tre anni era stata una sorellina per lui, e la cosa non ti piaceva affatto.
E infatti quando i suoi occhi azzurri ti hanno fissato sfidandoti a fermarlo e supplicandoti di tacere, liquidi di rabbia e dolore, bisognosi di trovare in te un alleato in quella sua personale lotta, hai chiaramente sentito le tue barriere frantumarsi e collassare su se stesse. Hai sospirato e ti sei arreso, elargendogli consigli su come agire nonostante qualcosa nella tua testa si ribellasse alla sola idea di lasciarlo continuare con la sua follia, pregando infondo al tuo cuore chiunque fosse disposto ad ascoltarti di farlo ritornare indietro vivo. E quel grazie che ti ha mormorato quando ha capito che lo avresti aiutato è stato puro balsamo per la tua anima tormentata.
Avresti voluto seguirlo, sorvegliarlo e assicurarti di persona che sarebbe andato tutto bene, ma con lui c’erano Sam e Kensi, per te non c’era alcun posto. Stringi le dita attorno al bicchiere fino a farti sbiancare le nocche, mentre un’ondata di dolore ti sommerge e ti soffoca: lo ami come non hai mai amato nessuno prima, ma non puoi fare nulla per lui, nemmeno stargli accanto.
- Un whisky con ghiaccio.- una voce dolorosamente familiare ti accarezza l’udito.
Sorpreso, alzi la testa di scatto e accanto a te trovi Callen. Batti un paio di volte le palpebre insicuro che sia reale e non un’allucinazione dovuta al troppo alcool, ma lui rimane seduto sull’alto sgabello accanto al tuo, con lo sguardo fisso davanti a sé. Senza nemmeno rendertene conto ti perdi nell’osservare la luce che scivola morbida sulla sua figura, esaltando i contorni forti ma stranamente delicati del suo corpo, e solo in un secondo momento comprendi che ti sta osservando tramite lo specchio posto sulla parete di fronte.
- Che ci fai qui?- chiedi quando ritrovi un minimo della tua presenza di spirito.
Improvvisamente ti rendi conto che se è lì deve averti seguito perché nessuno nell’ufficio sa che frequenti quel locale. E la cosa ti spaventa e ti rende felice insieme. Con lentezza snervante Callen porta alle labbra il bicchiere che il cameriere gli ha appena lasciato davanti e beve un piccolo sorso.
- Volevo ringraziarti per oggi.- risponde senza mezzi termini, eludendo però la tua domanda.
- Lo hai già fatto.- dici piano e sei costretto a distogliere lo sguardo da lui perché senti il tuo controllo iniziare a traballare pericolosamente.
Osservi ancora una volta il liquido che è rimasto nel tuo bicchiere senza sapere bene cosa fare. E un po’ ti infastidisce scoprire che neanche il tuo talento di psicologo riesce a tirati fuori da quella situazione.
- Volevo farlo ancora una volta.- la voce bassa di Callen attira nuovamente la tua attenzione.
Non sapresti dire perché ma quelle parole hanno il potere di scioglierti qualcosa dentro e un piccolo sorriso risale lento fino alle tue labbra. Ma in qualche modo contorto sai che ti sta ringraziando per avergli dato l’opportunità di saldare i conti con chi aveva cercato di ucciderlo, nonostante fossi contrario e il tuo cuore accelera pericolosamente i suoi battiti, tanto che temi che lui possa sentirli.
- Prego.- mormori prima di bere un altro sorso di scotch.
Vorresti dirgli che sei andato contro i tuoi principi di medico e poliziotto solo per lui, perché infondo speravi che chiudendo quel capitolo della sua vita anche qualche vecchia ferita ancora sanguinate sulla sua anima si sarebbe rimarginata. Vorresti dirgli tante cose, ma non ci riesci e ti senti più sconfitto che mai.
- Che ti succede Nate?- la domanda di Callen ti coglie impreparato.
Cauto riporti lo sguardo su di lui cercando di sondare le sue intenzioni e il senso di quella domanda.
- Niente, perché?- chiedi a tua volta, cercando di glissare, con il sorriso più falso che riesci a fare.
- Credi che non me sono accorto? Ultimamente sei strano, sempre perso dietro qualche pensiero.- e i suoi occhi azzurri ti fissano come se stessero scavando dentro di te alla ricerca della risposta.
E comprendi che mai avresti potuto nascondere qualcosa a uno come Callen, abituato fin dalla più tenera età a comprendere l’umore di chi gli sta intorno per sopravvivere. Per fortuna però sembra non aver ancora intuito il motivo del tuo turbamento.
- Non ho niente, davvero.- rispondi incerto, distogliendo per un istante lo sguardo per impedirgli di leggere la menzogna nei tuoi occhi.
E Callen ride, una risata bassa e felina che vibra sotto la tua pelle come una carezza incandescente. Bevi ancora, cercando il coraggio per affrontarlo che ti manca sul fondo del bicchiere, e quando torni a fissarlo tutto attorno a te va in pezzi. Ti sta rivolgendo quel suo sorriso sbilenco che tanto adori mentre uno scintillio letale illumina l’azzurro dei suoi occhi, divertito e irritato dal tuo puerile tentativo di resistenza.
Ed è questo quello che ti affascina di più di Callen: quando il gatto spelacchiato si trasforma in una tigre fiera e pericolosa, che tiene inchiodata la sua preda solo con la forza dello sguardo.
- Come vuoi, sappi però che prima o poi scoprirò quello che nascondi.- dice quasi distrattamente prima di vuotare il suo bicchiere.
Con un gesto fluido si alza dallo sgabello e, dopo averti lanciato un’ultima occhiata eloquente, si allontana sparendo subito nella folla che riempie il locale. Ascolti in silenzio il battito impazzito del tuo cuore e sai che da ora in poi dovrai stare molto più attento di prima.