LA CHIAVE GIUSTA

Ascolto in lontananza un suono, dapprima indistinto, poi, sempre più nitido.

Chiaro e inequivocabile per le mie orecchie ormai allenate e capaci di avvertire un cambiamento, sia
pure impercettibile delle note.
Sottile, è vero, ma inconfondibile.
Seguendo la sua scia, mi inoltro lentamente, avvicinandomi sempre di più al punto da cui si ode,
ma so che non è giusto definirlo così.
Sembra più un'armonia, fatta solo di note evanescenti e pure....
E' quasi una violazione disturbare questa meraviglia
In silenzio... quasi con timore... - non voglio rompere l'incanto di questa melodia - resto ad ascoltare...
Qualcuno sta suonando un pianoforte, e la sua abilità è percepibile anche senza essere esperti...
La musica è parte di me, e prima di ogni altra cosa, è la mia compagna d'avventura.
Perciò resto in silenzio... quasi non oso respirare.
Mi rapisce la sua bellezza, eppure... una strana malinconia mi avvolge l'anima, e...
non capisco perché.

L'ho detto, è la mia compagna di tanti giorni in cui pur sapendo cosa provavo ascoltandola, non osavo entrare dentro la sua bellezza con una voce che voleva seguirne le note, ma non sapeva come farlo senza rischiare qualche brutta stonatura...
Mi sembrava troppo sottile, piccola, per riuscire a darle tutta la forza che la Musica meritava.
Dovevo fare qualcosa per renderla pulita, limpida come l'armonia che sapeva creare in me quando l'ascoltavo!
Mi lasciavo rapire volentieri da lei, ma quando cercavo di tradurre in note simili la mia voce, era una cosa davvero al di sopra di tutto ciò che riuscivo a immaginare.
Un sogno il mio, che caparbiamente inseguivo, perché sentivo dentro di me qualcosa che voleva uscire, liberarsi finalmente, ma senza timore, senza paura, era più forte di quella volontà che innumerevoli volte mi aveva aiutato e sostenuto, e ora mi chiedeva, anzi mi imponeva quasi, di rischiare superando i miei timori, le mie riserve, la sensazione di fallire prima ancora di averci provato.
Sembrava facile... eppure qualcosa mi frenava.
La paura voleva vincere, ma... io volevo rischiare.

Allora, mi lascio andare e cullata da lei, chiudo gli occhi, lasciandola entrare nell'anima a sciogliere il nodo che frena la sua forza rigeneratrice.
Non so per quanto sono rimasta così, ma ad un certo punto il pianoforte e le mani sapienti che accarezzavano i tasti, fermano la loro corsa e... l'incanto si rompe...
per un attimo... solo il silenzio
e nessun altro rumore...
In quell'istante il mio cuore arresta la sua corsa e... rimango senza fiato!
Non è cambiato nulla, ma ho sentito il vuoto farsi spazio nell'anima, quasi fosse senza nutrimento!
Mai, mai era capitato prima e capisco che non è successo senza motivo.
Già, lo so, ma cosa posso fare?
Non è semplice comprendere il perché di ciò che accade, ma lo è ancor meno saperlo e non trovare la soluzione!
D'improvviso capisco cosa voglio fare, ma “come” farlo è un altra storia.
La musica che si è interrotta così bruscamente, mi ha lasciato un senso di vuoto e... nostalgia... come se avessi smesso di respirare...
Vuoto... nostalgia... respiro sospeso...
Che significa?
Non so rispondermi, ma... almeno so che nulla capita per caso.

Cos'era quella nostalgia che prendeva il sopravvento così repentinamente ora?
No, non può essere casuale...
Forse...
Forse la chiave del mio violino interiore non era così afona in fondo...
Forse non è così piccola e sottile la mia voce...
Forse devo solo rischiare osando un po' di più per darle respiro.
Forse, nella mia anima, qualcosa gridava di voler uscire, esprimersi, vivere...
E solo io potevo farlo accadere!
Forse...

Allora perché non rischiare provandoci?
La chiave...
La chiave giusta per riuscirci è... CREDERE!
SPERARE!
E la melodia si trasforma in canto...
Allora, il cuore pulsa veloce, sicuro... certo che ormai l'accordo giusto è magicamente rinato, perché... la stessa chiave aprirà anche le sue porte.
Quelle che solo la musica ha potuto schiudere e poi attraversare, portando la gioia, la tenerezza di un'emozione, il ricordo di lacrime asciugate senza parlare...
Restano lì, nel silenzio della sua casa, che solo chi ama conosce!
Solo chi ama comprende.
Solo chi ama consola!
Solo chi ama può abitare.
E come un vento leggero soffia, lasciando solo il profumo indefinito del tempo, che sembra voler fermare la sua corsa...
ma solo per un attimo...
Poi la riprende silenzioso e assente, quasi come sapesse che la sua esistenza è qui e ora...
Ma non ha fine...


Conoscere la tua gioia vuol dire incontrare il senso vero del vivere per chi non SPERA, non CREDE e non AMA.
Custodisci in te l'armonia di un'anima che conosce e non inganna, spera e chiede di esistere
per cantare la gioia di essere amati da Chi accoglie e perdona sempre.
La FEDE, come una luce rompe l'oscurità di chi non sa come cercare la pace.
E tu apri le porte a questa forza dirompente che scardina poco a poco tutte le convinzioni bugiarde, per lasciare solo la certezza di un Amore che ancora oggi e per sempre sarà la ragione per cui la vita si rinnova perennemente.
Nonostante le nostre fragilità e proprio per queste.
Egli non ama la perfezione, ma rende perfetta ogni Creatura con il Suo Amore!

Grazie, piccola grande donna!
Un bacio.
Laramel