Note: rieccomi con una nuova fic su questa magnifica coppia. Questa fic è nata da una delle immagini usate in un amv: c’erano Naruto e Gaara abbracciati davanti una finestra ad osservare il cielo stellato, e più sotto, in secondo piano, loro due di spalle che si baciano. Bella!!!!! *___* Da allora ho pensato solo ad un modo in cui avrei potuto utilizzarla per i miei scopi ^_^ Alla fine è uscita fuori questa fic, ambientata nell’ultima sera che trascorre a Suna. Qui mi sono divertita a mettere giù un Gaara un po’ ‘particolare’, diciamo. Volevo un Gaara sensuale, pienamente consapevole dei sentimenti che prova per Naruto e che, con un pizzico di coraggio, riesce anche a mostrare. Infondo cosa ne sappiamo noi di cosa pensi veramente Gaara? Io credo che con la persona giusta riesca a lasciarsi andare…
Spero che anche questa fic sia all’altezza delle altre due e che non abbia combinato un disastro completo ^^’’’’’’
Dediche: dedico questa fic a NekoRika che ha commentato entrambe le fic, sono contenta che tu abbia apprezzato anche ‘Abbiamo tutto il tempo per imparare’, spero che ti piaccia anche questa fic, io come sempre ci ho messo tutta la mia buona volontà; ed a Rita_Chan: sono lusingata dal fatto che tu abbia scelto la mia fic per lasciare il tuo primo commento, me molto commossa (inchino), sono anche contenta che ti abbia emozionato, e che ti piacciano i miei Naruto e Gaara ^//^ Spero che ti piaccia anche questa fic. La dedico anche a Naru_Sasu_Fan ed Alexiell che hanno messo entrambe le mie fic tra i loro preferiti. Grazie mille ^_^ Ringraziamenti: ringrazio tutti coloro che hanno anche solo letto la fic (me tanto, tanto felice) ed a tutti coloro che leggeranno e commenteranno
Non mi resta che augurarvi buona lettura, alla prossima. ^.^


Le Notti Di Suna

Le notti di Suna sono stupende: il cielo si trasforma in un immenso drappo di velluto nero su cui è appuntato l’enorme disco della luna, decorato qua e la da spruzzi di argento, e su cui si staglia nitido il profilo delle montagne ad est, il deserto perde il suo colore arroventato per assumere un denso colore perlaceo su cui le stelle brillano come polvere di diamanti. Di notte tutto viene ricoperto dal silenzio e trasmette una netta sensazione di calma e serenità.
Una folata di vento freddo proveniente dal deserto mi investe, scompigliandomi i capelli e facendomi rabbrividire, ed io mi stringo di più la casacca addosso.
Fin da piccolo ho sempre amato osservare questo spettacolo: salivo sulla cupola di casa e mi sedevo sulla ringhiera del terrazzo, osservando la corsa degli astri nel cielo. Quelle erano le uniche volte in cui amavo la solitudine, sapevo che la presenza di un’altra persona avrebbe rotto l’incanto, che quello era uno spettacolo solo per me.
Le notti di Suna sono state le uniche testimoni del mio dolore e delle mie lacrime, era a loro che mi rivolgevo quando chiedevo perché mi trattassero così male, cosa avevo fatto di male, perché proprio io…
… speravo che da quelle profondità silenziose della natura venisse qualcuno per asciugare le mie lacrime e per lenire il mio dolore…
… ed in un certo senso è stato proprio così!
E' stato al di la di quelle montagne che ho trovato la persona più importante per me!
Punto il gomito sul davanzale della finestra, poggiando il mento sul palmo, accomodandomi meglio. Anche ora che posso dormire come tutti gli altri non riesco ad abituarmi a passare la notte immobile in un letto, preferisco sedermi accanto ad una finestra e contemplare il panorama. Non di rado Temari mi ha trovato addormentato sul davanzale della mia stanza con la testa poggiata sulle braccia incrociate.
È stato in una notte limpida come questa che Yashamaru ha tentato di uccidermi, la notte in cui ho compreso la reale portata dell’odio che la gente provava verso di me, la notte in cui ho iniziato a credere di essere solo al mondo, la notte in cui ho compiuto il mio primo omicidio.
Per lungo tempo mi sono chiesto se non sarebbe stato meglio morire quella notte, almeno mi sarei risparmiato lunghi anni di sofferenze ed umiliazioni, la lenta e lunga agonia che mi stava consumando…
Con la morte sarebbe finito tutto, ogni sofferenza, tutto il dolore sarebbe scomparso senza lasciare traccia, ed io sarei stato libero da me stesso e da Shukaku…
… ma se quella notte mi fossi lasciato uccidere, non avrei mai potuto incontrare Naruto, e tutto quello che avrei conosciuto nella mia esistenza sarebbe stato il dolore, la discriminazione e la solitudine, avrei rinunciato per sempre al profondo affetto con cui mi ha circondato, al ragazzo che mi ha fatto sentire per la prima volta nella mia vita amato, alla dolcezza con cui mi avvolge il suo sguardo, al tepore del suo abbraccio sempre dolce e gentile su di me.
Se quella notte Shukaku non mi avesse protetto, avrei rinunciato alla parte migliore della mia vita…
Volto appena la testa, mantenendo sempre la posizione, ritrovando Naruto profondamente addormentato sul mio letto, in questi giorni abbiamo preso l’abitudine di dormire insieme, abbracciati l’uno all’altro; osservo il suo corpo disegnato impietosamente dalle lenzuola che lo coprono, e l’espressione pacifica che gli distende il volto. Io non ho mai avuto un’espressione così quieta. A volte invidio la serenità che è capace di dimostrare, anche se so che è solo apparenza, infatti posso immaginare quanta sofferenza si celi dietro quell’espressione spavalda e sempre sicura di sé. So quanto Naruto possa essere sensibile, anche se non lo dimostra apertamente. Sorrido quando lo vedo agitarsi appena sotto il lenzuolo leggero, fino a mettersi supino, ed evocare il mio nome. Un sorriso che scompare appena faccio scorrere lo sguardo sul suo corpo perfetto, di cui riesco ad indovinare ogni spigolo e rientranza, e che sto iniziando a desiderare in un modo decisamente famelico. Deglutisco per sciogliere in nodo che mi ha serrato la gola e, sentendo un calore ormai familiare scorrermi nelle vene insieme al sangue, riporto lo guardo sul cielo stellato.
Ormai i quattro giorni di permanenza qui sono trascorsi, domani Naruto deve ripartire, la maggior parte del tempo è stata spesa a farmi compagnia nello studio mentre svolgevo i miei compiti da kazekage: dopo un po’ Naruto entrava nello studio con un paio di rotoli sotto le braccia e si sedeva a terra, sotto una delle finestre, iniziando a leggere. Ho subito capito che voleva solo farmi compagnia, quello era solo un altro modo per stare insieme a me. E veramente quando lui era li non ho provato solitudine. Non abbiamo mai parlato, ci siamo solo limitati a stare uno accanto all’altro in silenzio, mandandoci di tanto in tanto delle occhiate.
È bastata la sua sola presenza per farmi stare bene!
Ieri dovevo ispezionare i magazzini in attesa del nuovo carico di frumento e Naruto ha insistito per accompagnarmi. Per tutto il tempo mi ha camminato accanto con la sua solita espressione ingenua e felice, quand’eravamo quasi arrivati al magazzino, mi sono sentito afferrare per i fianchi e trascinare in un vicolo laterale, non ho fatto in tempo a capire cosa fosse accaduto che le sue mani si sono strette attorno al mio viso, tirandolo indietro per coinvolgermi in un bacio alla fine del quale non ricordavo nemmeno dove fossi…
Pian piano, con tante attenzioni come questa, Naruto ha saputo risvegliare dentro di me una parte che nemmeno credevo di avere, una parte di me terribilmente attratta da lui, che reagisce alla sua presenza mandandomi in tilt, non facendomi più capire nulla…
… non credevo di poter arrivare a desiderare una persona così tanto in così poco tempo!
Se solo i suoi baci sono capaci di riversarmi lava bollente nelle vene, cosa proverei a sentire le sue mani e le sue labbra sulla mia pelle nuda? Come sarebbe sentirmi suo?
Questo continuo a chiedermi mentre la voglia di lui si gonfia dentro di me ad ogni suo sguardo, ad ogni suo bacio o carezza, ogni volta che me lo ritrovo davanti così inconsapevolmente sensuale…
Non riesco più a capire dove sia finito il vecchio Gaara spaventato dai sentimenti, che rifiuta ogni contatto fisico con gli altri…
… ora al suo posto c’è un giovane uomo innamorato che desidera solo stringersi al corpo perfetto di Naruto e bruciare nella passione fino a sciogliersi.
Come può avermi cambiato così tanto in così poco tempo?
È bastato davvero la dolcezza e l’amore con cui mi ha circondato per compiere il miracolo?
All’improvviso mi sento stringere un paio di braccia attorno alla vita mentre un paio di labbra familiari mi baciano una guancia, strappandomi ai miei pensieri. Mi godo questo contatto emettendo un mugolio soddisfatto. Naruto si allontana solo il tempo per sedersi accanto a me, quindi mi passa un braccio attorno alle spalle e mi attira contro di sé, ed io mi stringo subito a lui, rannicchiandomi meglio contro il suo torace: adoro essere stretto a lui così! Naruto poi ultimamente ha preso l’abitudine di dormire solo con un paio di pantaloni neri ed aderenti, lasciando alla vista il suo torace ampio e scolpito, i suoi capelli sono molto più lunghi e, senza il copri fronte, gli ricadono liberamente sul suo volto in ciuffi arruffati.
È così bello che lascia senza fiato!
Lo è sempre stato, anche se quegli infantili lineamenti paffuti la stemperavano un po’, ma era comunque visibile il bellissimo ragazzo che sarebbe diventato.
- Non riesci a dormire?- mi chiede in un sussurro mentre poggia la sua tempia contro la mia testa, avvolgendomi tutto con il suo corpo.
- Guardavo la luna ed il deserto.- gli rispondo intrecciando la sua mano libera con la mia.
Vedo Naruto spostare lo sguardo verso la finestra ed un piccolo sorriso gli accende il volto.
- È bello vero?- gli chiedo baciando quel piccolo pezzo del suo collo che è a portata della mia bocca.
- Si… - risponde in un sussurro prima di voltarsi verso di me e rivolgermi uno sguardo così intenso da bruciarmi il sangue – Ma tu lo sei molto di più!- mi dice sulle labbra prima di baciarmi.
Ormai ho scoperto che le sue labbra sono come benzina gettata su di un fuoco per me, appena mi sfiorano non capisco più nulla, la ragione scompare misteriosamente lasciando il comando solo all’istinto. Ora so solo che voglio approfondire questo bacio, che voglio molto di più. Sollevo le braccia, intrecciandole dietro il suo collo, stringendomi a lui più che posso, tirandolo verso, rispondendogli con sempre maggiore passionalità. Ed ancora mi sorprendo di come abbia saputo cancellare la mia insicurezza ed i miei dubbi in così poco tempo per amor suo. Ormai non ho più un controllo razionale sul mio corpo, mi muovo solo assecondando il mio desiderio. Alla fine mi ritrovo seduto sulle sue gambe, ho solo un attimo di indecisione pensando di essere stato troppo precipitoso, ma scompare davanti il sorriso sorpreso e compiaciuto che gli incurva le labbra. Naruto mi stringe entrambe le braccia attorno alla vita, come per non lasciarmi andare via. Anch’io sorrido prima di chinarmi su di lui per baciarlo, premendomi ancora di più contro di lui, sfregando il mio corpo contro il suo.
Lo voglio, solo questo riesco a pensare.
Voglio fare l’amore con lui, voglio amarlo e farmi amare, e lo voglio ora!
Domani Naruto partirà per ritornare a Konoha e chissà quanto tempo passerà prima che potremmo rivederci ancora, non voglio separarmi da lui, non dopo così poco tempo, voglio che resti qui con me, voglio legarlo ancora di più a me, non voglio lasciarlo andare via così, voglio lasciare una traccia indelebile dentro di lui, qualcosa che gli ricordi sempre questa notte quando saremo lontani, che gli faccia pensare sempre a me. Qualcosa che gli ricordi che è mio esattamente come io sono suo…
… un gesto che gli ricordi a chi appartiene!
Mentre ancora siamo persi nelle spire di questo bacio mi allontano un po’ da lui, stacco le mie mani dalla sua pelle e le porto sulla mia casacca, slacciandola velocemente e togliendola di dosso con urgenza e per la prima volta sento le sue mani a contatto con la mia pelle nuda, una sensazione che mi spara decine di brividi lungo la spina dorsale e mi fa desiderare di sentire queste mani ampie, calde ed un po’ ruvide, ma dannatamente piacevoli, scivolare su ogni centimetro della mia pelle. Naruto si stacca dalle mie labbra e passa sul mio torace nudo uno sguardo sorpreso che in pochi secondi si trasforma in desiderio puro che scorre sulla mia pelle come metallo arroventato.
- Gaara… ma cosa…?!- mi chiede lui confuso.
Io torno a stringermi a lui, facendo combaciare ogni più piccolo pezzetto della nostra pelle nuda, sfregandola appena con un movimento involontario mentre sollevo nuovamente le braccia per stringergli le spalle, strappando ad entrambi un piccolo gemito, lo guardo ancora una volta in quegli occhi azzurri troppo innocenti e sinceri, prima di abbassare il capo per iniziare a tormentare il suo collo con una serie di tanti piccoli bacetti.
- Voglio fare l’amore con te!- confesso diretto, cercando di mantenere un tono sicuro e deciso, per dimostrargli che lo voglio veramente.
E per sottolineare il concetto mi spingo contro di lui, facendo sfregare le nostre eccitazioni ormai sveglie. Lo sento gemere in una vibrazione che si espande sulla pelle del suo collo, solleticando le mie labbra. Dopo ancora un istante di immobilità, sento le mani di Naruto scivolarmi sulla schiena in carezze bollenti, quando si chiudono sui miei glutei un gemito più alto degli altri mi scappa dalle labbra, infrangendosi sulla pelle umida di Naruto, che per contrasto rabbrividisce. Sollevo la testa e lo bacio. Dopo carezze insinuanti, che mi portano a gemere di anticipazione per quando le avrò sulla pelle nuda, sento le sue mani scorrere più in basso, fino a raggiungere le cosce che stringono in una presa forte, prima che Naruto si sollevi in piedi. Istintivamente stringo di più le mie braccia attorno al suo collo e chiudo le gambe attorno alla sua vita. Dopo un breve istante in cui mi sento fluttuare in un universo fatto di sensi, Naruto si piega in avanti, fino a farmi distendere gentilmente sul letto. Ora siamo distesi nella stessa posizione di quattro notti fa, l’unica differenza è che io, ora, non ho più paura. Naruto si allontana da me in cerca di ossigeno, ma io gli lascio prendere solo un paio di boccate prima di appoggiare entrambe le mani sulla sua testa, intrecciando le dita con i suoi sottili capelli biondi, e spingerlo nuovamente verso di me per un altro bacio intenso e frenetico. Come sempre tutto il resto del mondo scompare ed io rimango cosciente solo di lui, del suo calore, del suo profumo, del suo sapore…
Lascio quindi che le mie mani scivolino dalla sua nuca, lungo tutta la sua schiena ampia e forte, fino a raggiungere il bacino, dopo una carezza leggera sulla stoffa che gli strappa un mugolio soddisfatto che si spegne nella mia bocca, infilo le dita sotto il bordo dei pantaloni, fino a stringere a piene mani la pelle soda e vellutata dei suoi glutei. Sento Naruto contorcersi in uno spasmo sopra di me, mentre si allontana dalle mie labbra per gemere liberamente.
- Ah… G… Gaara… no… n… no… ah… ti… p… prego… ah… s… sme… smettila… a… ah…- riesce a ansimare tra un gemito e l’altro.
Mi sento spezzare a metà, mentre il sangue defluisce da ogni centro vitale del mio corpo. È come se qualcuno mi avesse strappato un brandello di carne a morsi.
Non riesco a vedere il suo volto, ha la testa abbassata ed i ciuffi della frangetta gli coprono gli occhi, posso solo scorgere a tratti il rossore che gli tinge le guance…
Perché? Perchè mi ha fermato?
La paura che non mi voglia inizia a martellare dentro, insieme ad un dolore sordo che non ho mai provato in vita mia. Sono stato rifiutato da altre persone, ma il suo rifiuto fa così male da togliermi il fiato!
Non so dare una spiegazione a questo, non riesco più a formulare nessun pensiero coerente, vorrei solo trovarmi dovunque tranne che qui, voglio solo andare via, lontano da lui…
I dubbi riemergono, pulsando dolorosamente, infettando tutto dentro di me.
La mia non è stata un vita pulita, ho commesso mille sbagli che mi hanno sporcato senza possibilità di scampo, credevo che Naruto mi avesse accettato per come sono, con tutti i miei pregi ed i miei difetti, ed allora perché ora mi ha fatto questo?
Sfilo le mani dal suo pantalone e le lascio andare sul materasso. Lui continua a rimanere disteso su di me, come se non sapesse cosa abbia provocato con le sue parole.
- Perché non mi vuoi?- chiedo alla fine, girando la testa di lato per sfuggire al suo sguardo.
- Non… ti voglio?- ripete lui come se non avesse capito il senso delle mie parole.
- Esatto! – ribatto io acido mentre stringo forte le lenzuola tra le mie mani – Perché non vuoi fare l’amore con me? È per quello che sono stato? Per quello che ho fatto?- mi rendo conto che sto urlando, ma proprio non riesco ad abbassare la voce.
Mi fa troppo male!
Mi sento ferito e deluso come non lo ero mai stato prima!
- Smettila di dire sciocchezze! – mi riprende lui con severità – Davvero non capisci quanto io ti desideri?- .
Il suo tono struggente, quasi disperato, attira la mia attenzione, mi volto lentamente ed incrocio il suo sguardo sempre dolce e carezzevole su di me, velato da una pennellata di malinconia, ed il suo sorriso triste. Naruto solleva le mani fino ad incorniciarmi con esse il volto per impedirmi di voltare ancora la testa e guardarmi dritto negli occhi.
- Come puoi solo pensare che io non ti desideri? Il desiderio che provo per te è tale da farmi stare male, sto facendo sforzi immani per trattenermi e tu mi accusi di non volerti? L’unica cosa che vorrei fare in questo momento è fare l’amore con te tutta la notte, fino a perdere le forze.- .
Mi desidera eppure non vuole fare l’amore con me?
- Perché non vuoi farlo?- .
- Perché ti amo e ti rispetto Gaara! – risponde deciso e sicuro, come se fosse la cosa più ovvia, non mi sarei mai aspettato una risposta simile – Non voglio fare l’amore con te per poi dover partire domani mattina. Io voglio che duri anche dopo. Voglio svegliarmi con le te accanto, riempirti di baci e carezze, coccolarti e vezzeggiarti come meriti, voglio rimanere a letto fino a tardi e stare con te, voglio che sia speciale. Voglio amarti fino in fondo. Voglio darti tutto l’amore che ti è stato negato fin’ora dalla superstizione e dai pregiudizi. Mi capisci Gaara?- .
Io… io davvero non so cosa pensare… riesco solo ad annuire con la testa.
- Non voglio che sia un gesto disperato dettato dalla mia partenza di domani. Non sei ancora pronto per questo, nonostante tutto… - mi sorride gentile e dolce, ogni traccia di severità e malinconia è scomparsa dalla sua voce – Comunque la prossima volta non mi sfuggirai, quindi preparati!- mi promette sussurrando direttamente al mio orecchio in modo così sensuale da farmi rabbrividire.
Io riesco solo ad abbracciarlo e baciarlo. Questo ragazzo eccezionale ha pensato prima di tutto a me, ignorando i propri bisogni…
Come può essere così gentile e sensibile dopo tutto quello che ha subito ed affontato?
Naruto si allontana da me quel tanto che gli permette di parlare.
- Ti amo Gaara e niente può cambiare questa realtà! Non devi dubitare, perché questo sentimento è l’unica certezza nella mia vita!- confessa con una voce densa e piena, sicura e sincera: Naruto è troppo cristallino perché possa mentire.
Sento l’anima pizzicarmi piacevolmente mentre la delusione e l’angoscia svaporano velocemente, mi stringo a lui mormorandogli tutte le scuse che sento di dovergli. Sento l’amore che provo per lui riempire tutto il mio corpo ed impregnare ogni bacio e carezza che gli do. E poi è tutto un susseguirsi di baci e carezze che ci concediamo fino a che non crolliamo addormentati, abbracciati stretti, dimentichi ancora per un po’ del distacco di domani.