Ambientazione: Prima de “Il simbolo perduto”, quando Peter si presenta all’improvviso nell’aula dove Robert deve fare lezione e gli consegna il misterioso pacchetto che gli chiede di custodire.
Note: Come direbbe la mia sorellina Ichigo io riesco a vedere slash praticamente ovunque ^__^ Infatti stavo tranquillamente leggendo “Il simbolo perduto” quando sono stata attirata dal magnifico rapporto d’amicizia che c’è tra Peter e Robert. Quando ho letto di come Peter avesse consegnato il pacchetto a Robert, la mia mente si è animata di vita propria e una serie di immagini romantiche che coinvolgevano i due hanno iniziato a comparire nella mia testa. Questa è solo una delle tante ^//^ ormai non riesco quasi più a leggere il libro senza immaginarli insieme ^O^ I dialoghi presenti sono quelli originali del libro.
Ringraziamenti: Ringrazio tutti coloro che leggeranno e commenteranno.
Adesso vi lascio alla lettura, alla prossima gente \^O^/

Mi fido di te


-Volevo chiederti di custodire qualcosa per me!- .
La sua voce bassa e calma scivola sinuosamente nella stanza vuota e in penombra, pare avvolgerti come un manto di velluto. Non conosci il motivo di questa sua visita improvvisa, ma infondo non ti interessa veramente: l’unica cosa importante è che lui sia lì, davanti a te. E mentre ti spiega cosa vuole da te, ti perdi nelle morbide sfumature dei suoi occhi grigi, nell’eleganza innata dei suoi movimenti, nel fascino profondo che emana dalla sua persona.
È poco più vecchio di te, eppure Peter per te è stato un padre, un fratello maggiore, il tuo mentore, il tuo migliore amico. Il tuo compagno.
Se le vostre strade non si fossero incrociate quel giorno, magari non saresti nemmeno un simbolista. Gli devi buona parte di quello che sei diventato, è il perno attorno a cui ruota la tua vita.
Fai scorrere lo sguardo sulla sua figura perfetta pigramente appoggiata a un banco e ammetti tranquillamente che Peter Solomon semplicemente è la tua vita! Perché sai che per quante donne hai avuto e avrai in futuro lui sarà l’unico che desidererai veramente. Che senza di lui la tua vita sarebbe molto, molto più vuota perché lui è l’unico per cui proverai quei sentimenti così spaventosamente simili all’amore.
E forse, nonostante ti sembri che stia per gettarti sulle spalle una montagna, è proprio per questo che non riesci a protestare energicamente quanto scopri che vuole affidarti un prezioso oggetto appartenente alla sua famiglia. Perché il fascino di Peter non lascia scampo, soprattutto a te, ti soggioga e ti porta a fare tutto ciò che è in tuo potere per compiacerlo. È il suo misterioso potere!
- Perché non affidarlo a uno dei tuoi confratelli?- .
Chiedi più per dovere che per altro, stringendo il pacchetto con il sigillo di ceralacca che ti ha appena dato forte tra le dita. Perché sai già che accetterai, che faresti di tutto per lui, per non deluderlo. E annuisci piano, quasi solennemente, guadando quel misterioso oggetto, sentendoti stupidamente felice quando ti confessa che si fida molto più di te che di chiunque altro dei suoi fratelli massoni.
Ti accorgi che Peter ha sollevato la mano solo quando ne senti il calore sulla tua guancia. Socchiudi gli occhi e sorridi mentre ti appoggi contro il suo palmo. È calda e morbida, la mano di una persona che ha sempre comandato il suo impero da dietro una scrivania di rovere.
Il vostro è un contatto semplice, innocente quasi, eppure qualcosa pulsa più violento dentro di te. E tutto il tempo che avete trascorso lontani sembra essersi cancellato in un istante.
Sembrate esistere solo voi due in questo momento!
La mano di Peter scivola sulla tua guancia, piega le dita sotto il mento e solleva il tuo volto verso il suo. I suoi occhi d’acciaio ti scrutano come se stessero cercando qualcosa dentro i tuoi. Il suo respiro lento e lieve ti scivola caldo sulla pelle. Poi la sua bocca si tende in un sorriso dolcissimo, che illumina completamente il suo viso e spazza via dalla tua mente qualsiasi altra cosa che non sia lui.
Schiudi le labbra e osservi Peter chinarsi su di te, il tempo magicamente si dilata attorno a voi e tu ne assapori ogni frammento, lentamente la breve distanza tra voi si annulla e sospiri di anticipazione. La bocca di Peter preme sulla tua e le tue labbra si modellano come cera calda sotto le sue.
Il bacio è lento, languido, dolce. Troppo breve!
Vorresti trattenerlo, impedirgli di allontanarsi e perderti completamente in lui. Ma sai che non è possibile: entrambi avete impegni improrogabili e il tempo che vi resta è decisamente poco.
Peter si allontana dalle tue labbra, mandando in pezzi la sensazione di essere rimasti solo voi al mondo, e ti guarda negli occhi con quel suo sguardo vellutato che sembra accarezzarti fin dentro l’anima.
- Mi fido di te, Robert!- ti sussurra nell’orecchio, strappandoti un brivido.
È una promessa a cui sai che terrai fede a qualsiasi costo pur di non deluderlo. Con il pollice ti accarezza le labbra appena più rosse del normale e lucide di saliva, cercando ancora un contatto seppure insoddisfacente.
Dopo Peter si scosta da te di alcuni passi, riordinandosi, ma i suoi occhi hanno la stessa sfumatura particolare di quando ti tende la mano per invitarti a seguirlo in camera. E ti sorride, un sorriso con cui ti promette che presto vi sareste rivisti e che avreste trascorso insieme tutto il tempo possibile.
Un ultimo scambio di sguardi e Peter Solomon si allontana uscendo dall’aula, lasciandoti in piedi nella stanza vuota, con in bocca il sapore di un sogno terminato troppo presto.