*Ecco un altro capitolo. Rafa e Neymar sono in ritiro estivo col Barcellona, non so se ho già specificato la piccola incongruenza di tempo: Neymar dopo i mondiali del 2014, quando è ambientata la fic, ha avuto problemi seri di schiena e quindi non penso abbia fatto il ritiro con la squadra, ma io ormai avevo scritto tutto senza pensarci. Tenetemela per buona. Luis è una creatura di cui stare attenti, lo sanno tutti tranne Neymar, ma ora lo saprà anche lui. Nel frattempo Rafa si apre ed il piccolo pezzo di mondo che gli mostra è spettacolare. Buona lettura. Baci Akane*

2. IL SOLITO ESAGERATO



È dopo cena che Neymar riprende come se non si fossero mai interrotti.
Sono seduti insieme fuori a prendersi il fresco della sera e a guardare un po’ di stelle cadenti. Nonostante la settimana sia passata, se ne possono vedere anche per tutto il mese di Agosto.
Così si sono un po’ isolati, forse di proposito, in esterno. Stesi fuori nell’erba, le mani dietro la nuca, le gambe incrociate a guardare in alto.
- Ma tu, invece? - Chiede Neymar che si è calmato dal fare il matto solo quando sono usciti.
Rafa aveva solo bisogno di respirare, perché stava ridendo troppo e di minuto in minuto lo trova sempre più carino e trova difficile resistere.
Così per staccarsi è uscito da solo a prendere un po’ d’aria, ma Neymar l’ha beccato quasi subito ed è sgusciato con lui acchiappandolo da dietro.
È come se non può evitare di toccarlo. Per tutto il tempo pensa a come fare per riuscirci, poi finalmente ci riesce ed è bello, vorrebbe rifarlo e cerca un’altra occasione.
Rafa si chiede se lo sta solo immaginando o c’è davvero un certo ricambio.
Adesso, stesi, è calmo e se ne esce con quella domanda dopo un po’.
- Io cosa? - Chiede Rafa fissando il cielo alla ricerca di stelle cadenti. Non staccherà mai gli occhi da lì visto che sono in una situazione un po’ particolare.
Decisamente romantica, dopotutto.
“Fortuna che non siamo in camera insieme!”
- Tu… tu che mi dici? Storie? - Neymar è curioso, è sempre curioso, ma lì è molto più che quello.
Rafa si mordicchia il labbro e a disagio si stringe nelle spalle.
- Ho avuto alcune ragazze, ora sono single… - La mette giù vaga sperando che gli basti, ma Neymar ovviamente insiste.
- Sì, ok, anche io e pure un figlio, ma voglio dire… storie vere? -
Rafa allora si gira brevemente a guardarlo stranito.
 - Perché non possono essere vere quelle? - Neymar ride.
- Andiamo, vuoi dire che era amore sempre? Che non hai avuto altro? - È chiaro a cosa si riferisce. Rafa torna al cielo, è molto meglio. È sentitamente a disagio e non sa cosa dire. Forse deve essere sincero, dopotutto Neymar lo è stato.
- Amore è una parola grossa, sono giovane. - Neymar ride.
- Appunto! Ma hai avuto cose serie? Io ti ho detto della mia, se vuoi ti dico anche il nome…. - Neymar insiste e Rafa alza le mani in aria in segno di ‘no per carità’.
- Sono un po’ tardo sentimentalmente. - Alla fine lo ammette imbarazzato e Neymar, stupito, lo fissa disinteressandosi completamente delle stelle.
Rafa ne trova una e si illumina indicandola.
- L’hai vista? - E Neymar risponde schietto ‘no’. - Ma come, era davanti ai nostri occhi! - Così si gira per vedere come ha fatto a perdersela. E capisce.
Sta guardando lui, fisso, insistentemente. È anche messo sul fianco.
- Sto guardando un’altra stella! - Neymar lo dice scherzando per sdrammatizzare ed uscire da quel momento imbarazzante e serio, come fa sempre nella sua vita per non essere preso mai sul serio.
Rafa scuote la teste gli dà un pugno sulla pancia, ma non è forte. Neymar ricambia con uno sulla guancia, anche questo non è forte.
- Sei tardo sentimentalmente perché non ti sei mai innamorato? - riprende curioso. Rafa sospira.
- Una cosa del genere. -
- Ti sono piaciute altre persone? Che tipo di esperienze hai avuto? Io ti ho detto… - Neymar vuole qualcosa per sentirsi alla pari. Rafa lo capisce ed alla fine lascia perdere le stelle e si gira verso di lui, sul fianco, e lo guarda.
Da dentro ci sono le luci che gli permettono di vedere sufficientemente, ma non illuminano troppo e creano una bella atmosfera.
I rumori notturni li circondano. È bello.
- Vuoi sapere se anche io sono gay? - Neymar annuisce facendo il serio, è attento alla risposta, si vede che ci tiene. - Non ne ho idea. Non dico né sì né no. Non ho mai pensato di esserlo, ma non mi sono mai trovato in certe situazioni, di cultura si va con le ragazze e l’ho fatto, ma non ha mai funzionato. Questo è quello che so. -
Neymar si sente quasi felice. Anzi, senza il quasi. Cerca di non sorridere troppo.
Di solito si nega subito se non lo si è, se si dice non lo so, forse potrei esserlo è perché dentro di te, sotto sotto, lo hai sempre sospettato ma mai osato dirtelo. Ora senti che forse può essere il momento giusto e basta una piccola spinta.
- Sei attratto dai ragazzi? - Neymar decide di aiutarlo a modo suo e la mette giù semplice, come in effetti certe cose sono. Rafa ci pensa e si stringe nella spalla confuso.
- Non lo so, forse... non ci ho mai dato peso... - Neymar è convinto che sia un ‘sì’ che non osa dire. Non gli stacca gli occhi di dosso e non sono poi così distanti, anzi. Basta allungare la mano e si toccano, ma nessuno osa. È come se sapessero che non è il caso.
- E non vuoi provare per toglierti ogni dubbio? - Rafa sospira confuso.
- Penso che dovrei trovare la persona giusta con cui mi va di sperimentare. Io… io penso che quando troverò quella giusta, non riuscirò a porre resistenza, nemmeno vorrò respingerla. Capisci? Sto solo aspettando la persona giusta, di vedere come vanno le cose da sole… - Ma non può dire che vorrebbe già provare con lui, che con lui per la prima volta vorrebbe provare.
Neymar storce la bocca un po’ indeciso, vorrebbe proporsi, ma forse non è il caso. Se non ha detto che gli va significa che non sente quella cosa con lui. Altrimenti ci avrebbe provato.
Così, un po’ deluso e sofferente, annuisce e accetta la cosa.
- Aspetteremo la persona giusta. - Dice alla fine tornando al cielo e alle stelle, senza beccarne più una cadente.
Rafa rimane un po’ a guardarlo cercando di capire cosa gli sia preso, se era un goffo tentativo di provarci o cosa. Ma dopo i discorsi non pensa minimamente che vorrebbe. Altrimenti sarebbe stato chiaro. Prima ha detto che aspettava anche lui la persona con cui voleva, se non ci prova significa che non vuole.
Per lui la questione è limpida e dopo un po’ si gira a sua volta verso il cielo e rimangono a guardare le stelle. Dopo un po’ cambiano discorso e Neymar attacca con qualcosa di assolutamente scemo e l’atmosfera si spezza e le cose tornano normali, leggere.
Forse è meglio così, se lo dicono entrambi.
“Magari rovinerei una bella amicizia.”
Perché poi, in quei casi, è quello che ci si dice sempre.


Neymar va in camera con Dani un po’ abbattuto, poco soddisfatto di come è andata, ma non ne parla e fa finta di nulla come sempre.
Il mattino è ancora lì a rimuginarci quando Luis lo avvicina mettendogli un braccio intorno alla vita.
- Sai, il mister mi ha detto una cosa! - Neymar, che ha ancora la testa a Rafa, lo guarda spaesato.
- E sarebbe? -
- L’unico sistema per creare un tridente forte, è stare insieme anche al di là del campo da calcio! Se si crea un bel rapporto fuori, automaticamente anche dentro c’è feeling! -
Neymar allora lo guarda sbattendo gli occhi, un po’ smarrito e preso in contropiede, così capendo che deve dire qualcosa di scemo ed allegro, disattiva il cervello e va ad istinto.
- Perciò dobbiamo fare delle orge io, te e Leo? - Luis, che sperava dicesse proprio quello, ride e gli circonda la testa col braccio che intanto dalla schiena è salito al collo. Lo stringe e appoggia la propria alla sua.
- Credi che accetterebbe? - Dice ridendo, stando al gioco che sperava proponesse.
- Leo? Un’orgia con noi? - Luis annuisce. - Ma se è sposato! -
- Oh che c’entra, anche io! Ma questa è una cosa diversa! È per il bene della squadra! Se noi tre diventiamo un tridente forte, saranno tutti felici! - Luis ha tutte le risposte pronte e sono una più spiritosa dell’altra, così Neymar si rilassa e lo circonda a sua volta col braccio, andando avanti con lui verso i campi per gli allenamenti mattutini.
- Ma io intendevo che è sposato con Kun! Lo sa tutto il mondo che quei due se la fanno! Uno è il padrino del figlio dell’altro! - Luis non sa certo tutte queste cose, ma tanto meglio visto che girano a suo favore.
- Oh, vorrà dire che dovremo darci da fare noi due per il bene della squadra, no? - Neymar ride e poi gira la testa verso di lui issandolo meglio e attento.
- Luis, ma ci stai provando con me? No perché è il modo più veloce e diretto con cui uno ci abbia mai provato con me! Sarai qua da giorni, credo! E sei già che cerchi di portarmi a letto! È incredibile! - Neymar scherza, ma fino ad un certo punto. Fino al punto che scherza anche Luis, infatti appena capisce che lui gioca ma se Neymar ci sta allora gli sta bene, tutto si ferma.
- Se va dritta allora sì, ci sto provando. Altrimenti no, che dici, scherzi? - Luis continua ad avere la risposta per tutto, senza problemi.
Faccia tosta, molta faccia tosta.
In quel momento gli passa vicino Rafa e Neymar si inciampa, lo tiene su Luis. Ha un vero e proprio sussulto, Rafa lo ignora facendo finta di nulla, non sa che odia che Luis stia facendo quella sceneggiata con lui. Come osa camminargli col braccio intorno al collo?
Però non può certo avanzare pretese, così fa finta di nulla.
La sua indifferenza ferisce Neymar il quale sente di dover reagire immediatamente e a tutti i costi e la prima cosa che gli viene in mente è quella di baciare Luis sulla guancia e flirtare apertamente con lui.
- Allora se è per il bene della squadra, ci daremo da fare anche per Leo a trovare il feeling perfetto! - Ed è chiaro cosa intende.
Luis accentua il sorriso, è un sorriso accattivante e famelico, gli piace e da subito ha deciso che sarebbe stato lui il suo piacevole passatempo per distendere i nervi a calcio.
Dani forse non aveva molto ragione. Neymar è davvero facile come sembrava.
Tanto meglio.
Così entrando in campo, Luis gli tocca il culo e lo lascia andare facendogli l’occhiolino.


Luis da lì ci mette poco, perché non perde ulteriore tempo. Non che fin lì ne abbia perso.
Pensa che Neymar voglia lanciarsi sul serio, che sia facile come persona, che voglia sperimentare, insomma, che sia disponibile. Non immagina che Neymar è uno che parla senza pensare e non ha la minima idea dell’impressione che dà agli altri, non riflette sulle conseguenze di ciò che fa e dice, da sempre il suo problema più grande. Così con questo enorme equivoco sulle loro teste, Luis passa all’attacco. All’attacco sul serio.
La sera stessa Luis chiede un cambio di camere e si ritrova in quella di un perplesso Neymar che realizza solo lì, vedendolo entrare con la sua borsa per la notte, cosa significava quello scherzo di quella mattina.
E impallidisce inghiottendo a vuoto.
Fra sé e sé ha appena realizzato che Luis fa sul serio e che vuole provarci davvero con lui, che deve aver pensato che Neymar dicesse sul serio, che ci stesse.
“Ok, ora sono nella merda. Ma in quelle grandi grandi! E come ne esco?”
Luis è sorridente e tranquillo, si pregusta una bella notte come si deve mentre entra in camera e si sistema in una delle due parti del letto, Neymar lo fissa shoccato, espressivo, nel panico.
Luis nemmeno si accorge del suo stato d’animo.
- C-che fai qua? - Luis alza le spalle.
- Ho chiesto un cambio a Dani, ti secca? Sai avevamo iniziato un discorso! - Neymar tossisce istericamente.
- Certo, ma pensavo scherzassi! - Alla fine non sa che dire e come fare, così decide per la sincerità. Luis lo guarda perplesso.
- Quando ti ho dato l’idea di scherzare? - Neymar spalanca la bocca nel panico, non sa più come uscirne.
- Ho sbagliato io. Sicuramente ho fatto uno dei miei casini. Tu sei qua per una cosa che io pensavo fosse uno scherzo! Non ci conosciamo, non so se sei serio quando dici cose che sembrano scherzi! - Forse non ha senso quel che ha detto, ma Luis fa il giro del letto e lo raggiunge mettendosi davanti, Neymar inghiotte a vuoto ed indietreggia automaticamente, sempre perché non filtra mai.
- Hai ragione, non ci conosciamo. Tu hai dato per scontato che scherzassi perché tu lo fai sempre, no? Tu non sei mai serio quando dici qualcosa... io invece dietro ogni scherzo metto una base di verità. Siamo diversi. Ma sai la cosa bella? Siamo qua per conoscerci! - Neymar è confuso specie perché Luis avanza mentre lui indietreggia e quando si ritrova spalle al muro e lui ormai a mezzo metro a separarlo, inghiotte ed aspetta l’inevitabile qualcosa.
Pensa a Paulo per un momento e a quanto è stato male dopo che l’ha lasciato per fargli vivere la sua vita. Pensa alla propria promessa con sé stesso di non viverla, non come intendeva Paulo, e di fissarsi sulle ragazze, su Caroline, nella speranza che funzioni e che magari si sposino. Solo per ripicca verso quello scemo di Paulo che l’ha fatto soffrire un sacco.
“Ha aperto un vaso che non andava aperto, lui lo sapeva ma l’ha aperto lo stesso ed ora sono qua in un casino assurdo. Il casino è perché sono gay, o meglio mi piacciono più i ragazzi delle ragazze e prima o poi ci cascherò. Volevo Rafa in questi giorni e lo voglio tutt’ora e se Luis fosse Rafa ci starei al volo. Non lo so, non capisco più un cazzo di cosa voglio. È tutto troppo in fretta!”
Ed ha ragione, è troppo in fretta.
Ma Luis è un attaccante nel vero senso del termine, se trova una palla tenta il goal ed il più delle volte ci riesce.
Ci sono quegli attaccanti che valutano la situazione e magari fanno anche assist. Poi ci sono quelli come lui, i cecchini. Quelli che appena possono tirano subito senza pensarci.
- Cosa intendi per conoscerci? - Chiede ora Neymar per mettere tutto in chiaro e non lasciare intendere cose che poi sono diverse.
Lui si lecca le labbra affamato e gli carezza la guancia liscia col dito scendendo sul mento che gli prende fra le due dita, infine lo fa.
Attacca.
Perché è la sua natura, non ci sono santi che tengano. Se c’è la palla lui fa goal.
Neymar così si ritrova le sue labbra contro le proprie, non respira, trattiene il fiato e spalanca gli occhi, nemmeno se lo gode, va del panico, nel panico più totale.
Non capisce niente, pensa solo che lui non è Paulo e nemmeno Rafa e non sa cosa centra Rafa, ma ricorda che voleva baciarlo e quindi no, Luis non è né Paulo né Rafa e così lo spinge senza rendersene conto, sguscia via di lato e così com’è, shorts e canotta intima, scalzo e senza nemmeno chiavi o cellulare scappa coma un adolescente nel panico.
Non pensa che ha affrontato tutto malissimo, che è adulto e che bastava gli dicesse che ha frainteso e che non si sente pronto per quel genere di cose.
È andato proprio nel panico, emotivo, istintivo, irrazionale, spontaneo.
E così si ritrova a girovagare come un’anima in pena per il dormitorio del ritiro del club, senza sapere cosa fare e dove andare e perché si sente tanto agitato all’idea di andare con un altro.
“Non provo niente, non fa per me.” Pensa, ma non sa quale sia davvero il punto, non ne ha idea.
Però si ritrova a leggere i numeri delle stanze ossessivamente fino a che si ferma bruscamente davanti al 22, il numero di Rafa. Rafa... con chi è in camera Rafa, ora?
Non ne ha proprio idea, ma in ogni caso lì c’è Rafa.
E Dani gliela paga, comunque, per aver fatto quello stupido cambio di camera.
Bussa nel panico ed agitato, ma quando si ritrova davanti il viso sorpreso di Dani, proprio di Dani, Neymar si spegne e prendendolo per il colletto della maglia lo spinge dentro e comincia ad inveire contro:
- Tu, brutto imbecille testa di cazzo! La prossima volta me lo chiedi se mi va! Cosa diavolo mi molli con un maniaco sessuale che cerca di violentarmi? - Com’è nello stile di Neymar esagera di gran lunga la situazione e se Dani lo conosce e sa che ha in realtà esagerato, Rafa no ed i due lo vedono partire fuori dalla camera alla volta di Luis, con tutta l’intenzione, probabilmente, di distruggerlo.
Quando lo sentono uscire a passo di carica i due si fermano, guardano la porta, si guardano fra di loro stupiti e poi si precipitano fuori anche loro all’inseguimento di Rafa prima che la cosa degeneri in una rissa.
- Rafa sei matto che fai? - Dice Neymar afferrandolo per il braccio e tirando cercando di usare tutta la sua forza. Scarsa, in realtà, visto che Rafa prosegue la sua avanzata stile carro armato trascinandolo come se avesse un fuscello appeso al braccio. O una scimmia, nel caso di Neymar.
A fermarlo definitivamente arriva Dani che lo blocca dall’altra parte, gli piazza una mano sul petto e gli si mette davanti.
- Guarda che quello ti distrugge. Morde per hobby. Morde sul serio. Al mondo ci sono pochi contro cui non andrei mai e Luis è uno di quelli! Uno che è soprannominato ‘il cannibale’ può essere facile da sopraffare? - Rafa indurisce la bocca, è proprio furioso e si vede.
- Non mi importa, quello che ha tentato di fargli... -
- Ma cosa credi gli abbia fatto? Avrà tentato di baciarlo! - Rafa lo guarda sempre arrabbiato.
- Ha detto che l’ha violentato! -
- Neymar è esagerato per natura! Avanti, dì davvero cosa ha fatto! -
Neymar arrossisce e allarga le braccia.
- Qua? - Solo lì si accorgono di essere in corridoio. Sospirano e Rafa alza le braccia dicendo che è calmo, così lo lasciano e lui guarda Neymar con sguardo truce.
- Davvero non ti ha fatto niente? - Neymar colpito dal suo modo di andargli contro solo per vendicarlo, lo abbraccia di slancio appoggiandosi completamente al suo corpo, questo rilassa definitivamente Rafa che torna a sentire i mille soliti brividi che prova.
- Dai, torniamo in camera... - sussurra piano al suo orecchio. Rafa andrebbe anche in capo al mondo in quel momento. Nessuno gli ha mai fatto l’effetto che gli fa Neymar. Sentire il suo corpo sottile e affusolato contro il proprio lo ha proprio spento.