CAPITOLO XXXVI:
FINO A CHE PUNTO?
 
Non se lo aspettavano, lo sapevo. Fanno tutti delle facce da 'DAI NON PRENDERCI PER IL CULO!' però io trionfante ascolto Mike che conferma seriamente che abbiamo finito quelli che per noi potrebbero essere i testi del nuovo album, se anche a loro piacciono.
Li abbiamo rifiniti fino all'alba. Molti erano già fatti, io ne ho messi giù un paio e poi insieme abbiamo sistemato ma con l'ispirazione che avevamo è andato tutto fottutamente veloce.
Mike consegna una copia a testa delle canzoni e si siede vicino a me ad aspettare, ha un'espressione tesa. Pensa che non gli piacciano? Cazzo, li conosce da una vita, come potrebbe essere?
Il primo a parlare è il nuovo, Dave. Vediamo se devo metterlo nel libro buono o in quello delle merde.
- Bè, alla faccia dell'ispirazione! Tutto questo in una sola notte? - Chiede incredulo! Cazzo, non è che è impossibile!
- Io avevo già scritto in questi giorni la bozza di molte di queste canzoni, le ho fatte pensando un po' a Chester... - arrossisce rendendosi conto di ciò che ha detto ed io ridacchio mentre gli altri fanno facce strane. - Cioè se potevano piacergli, se se le sarebbe sentite addosso, insomma... poi lui ne ha fatti un paio di mano sua ed insieme abbiamo rifinito qua e là... vi... vi piacciono? -
- Cazzo, sì! - Ok, questo sta nel libro bianco! Mi basta poco, che mi facciano quattro moine ed io mi inginocchio a fare pompini!
Comunque questo essere dai capelli rossi è partito bene quindi gli altri si inseriscono ed annuiscono.
- Belle... secondo me vanno bene tutte... sono molto forti e negative, piene di dubbi... cose personali ma che potrebbero sentire chiunque... insomma, mi piacciono! - Rob guarda al significato e Brad accanto a lui -a proposito pare che stiano proprio insieme, cioè seriamente. Cazzo, li invidio- continua con la sua solita calma:
- Conta che li sentiate voi che dovete cantarli... poi i dettagli tecnici si vedono... -
- Ma comunque ti piacciono? - Chiede Mike insistendo su questo punto, conta tanto per lui che piacciano a tutti? Cazzo, dobbiamo cantarle noi due, chi se ne fotte!
Brad fa una specie di sorrisino consapevole, come per dare pace a Mike.
- Certo che mi piacciono! Si vede che sono sentiti e questo li rende belli in ogni caso. E poi lo sai, per me il positivo non è necessariamente bello. Questo caos, questa negatività è realista e mi piace.... è vera. - E' una figata come dà lui i pareri. È di poche parole ma quando apre bocca ne spara di buone! Sa essere professionale e personale al tempo stesso. E non perde tempo a sparare puttanate.
Mike fa un gran sorriso e invidio Brad che lo riceve. Mike sorride a lui, con me non riesce a sorridere così. O forse sì ma io non lo noto. Magari lo fa ma non sono l'unico che lo fa sorridere.
Fanculo, sei patetico Chester.
Anche Joe dice che gli piacciono i testi ed in breve cominciamo a parlare della musica.
Si parla di rendere il tutto più rock e metal e soprattutto con un rap di alto livello e cattivo, senza suoni hip hop. Io partecipo poco, sono d'accordo con tutto quello che dicono, mi chiedono se ho preferenze particolari ma a parte che l'idea del metal ovviamente mi piace non ne ho. Quindi gli artisti si alzano e si posizionano agli strumenti ed è qua che inizia veramente l'avventura.
O per lo meno a me pare così.
È una figata stare qua sul divano a vederli e sentirli lavorare. Dave è bravo col basso, hanno fatto dannatamente bene a riprenderlo. Brad con la chitarra elettrica è un mostro. Io pensavo che fosse bravo Mike e che bastasse ma in effetti con due chitarre è tutta un'altra cosa. Mike fa il supporto a Brad che è quello principale. Poi gli effetti sonori sono di Joe ma sono cose che si inseriranno di più negli incisi che qua nelle prove, quindi anche lui come me fa poco. Ha comunque un'attrezzatura che non ho mai visto, non solo da dj o mixatore... penso che possa registrare quello che suonano e ficcarlo su quel computer che usano loro e forse è proprio questo che fa.
Bè, mai visto gente lavorare così.
E poi la batteria.
Rob ad un certo punto fa un assolo di batteria per scaldarsi che mi lascia senza fiato. Devo ammettere che è fottutamente bravo, non pensavo davvero.
Sorrido.
Caratteri di merda a parte, penso che è un gruppo con un futuro.
Prima di metterci a cantare ognuno fa qualcosa e finisce che di idee ne avevano davvero molte. Forse certe basi le avevano già da tempo solo che erano meno estreme, ritoccandole le adattano alle idee attuali e diventano delle canzoni davvero fighe.
Mi piacciono già, le sento mie, sento tutto mio. Sono sicuro che sarà una mega figata pazzesca!
Quando completano la prima base e prima che Joe la registri, mi mettono in mezzo...
- Pensi di poterci cantare su qualcosa? - Mike. Adoro quando lavora. È serio e professionale. E poi con quel cappellino all'indietro, la chitarra addosso e la penna in mano che si segna le note sullo spartito mi fa morire. Mi alzo e sbircio. Ha segnato le note di tutti. Il foglio è un vero casino, ci sono le parti di ogni singolo strumento... questo li conosce tutti?
Per un momento mi impressiono. È molto più bravo di quel che pensassi o sembrasse e già pensavo lo fosse molto.
Credo che questo possa fare tutto... dannazione... dov'era nascosto?
Esistono quelli così?
Talento puro.
Seguendolo possiamo arrivare ovunque.
È lui, fra l'altro, che dà dritte a destra e a manca, è molto concentrato, usa un tono di comando e poi chiede cosa ne pensiamo, come se prima non avesse ordinato niente. Insomma, mi fa anche ridere.
Dio, starei ore a vederlo lavorare, davvero. Sono fottuto.
- Certo, io riesco a cantare su tutto! - Il mio ego non è mai piccolo quando parlo con gli altri, Dave e Joe si guardano complici, Joe deve avergli detto che sono un pallone gonfiato ma siccome ridono non me ne fotte. Tanto il cantante sono io.
E poi appena apro bocca capiscono che comunque ho ragione.
La melodia l'ho capita, l'hanno fatta un paio di volte e registro le note in fretta. Mike mi dà il foglio dello spartito che ha fatto ed io leggo. Sì, proprio come pensavo.
Cazzo, sono bravo anche io!
Vocalizzo e mentre lo faccio con una voce normale ed addirittura delicata, gli altri mi fissano. Non sanno cosa canterò e nemmeno come. Sono un fottuto artista anche io, canto come mi pare, non sto a spiegare niente.
- Quale pensi che... - Ma Mike non finisce che do a Rob il via per cominciare, quindi parte ed io che ho tutti i testi in mente attacco.
Nessuna di queste canzoni ha un titolo, alcuni sono provvisori quindi non posso dire 'faccio questa'.
Mike capisce subito qual è e tira fuori il testo e mentre parto subito potente scuotendo l'inferno con la mia voce che di delicato non ha proprio un cazzo, parlo di me e della merda che ho sempre dentro. E che ho dentro da sempre.
Perchè a volte striscio.
Brad si mette a leggere insieme a Mike il testo ed io abbasso il tono tornando sussurrato, un finto delicato. Perchè mi piace salire e scendere, esagerare e calmarmi, stupire e sconvolgere. Alto e basso alto e basso. Forte e piano. Faccio così di continuo...
- Strisciando dentro la mia pelle 
Queste piaghe non guariranno

Sono caduto per paura 
Confondendo ciò che è reale. 
Dentro di me, sotto la superficie c'è qualcosa che preme 
Consumando, confondendo 
Temo che questa assenza di autocontrollo sia senza fine 
Controllando, non mi sembra 
di ritrovare me stesso 
Le mie pareti mi stanno intrappolando – A questo punto Brad ferma la canzone, io lo fisso come se fosse impazzito e con l'aria di chi sta per ammazzare qualcuno lo fisso pronto ad insultarlo. Lui non mi calcola nemmeno.

- Molto bene fin qua, mi piace questo sali scendi... però certe frasi le farei dire a Mike. Solo una o due. Questa ad esempio. Mi pare che si adatti più a lui... che dici? - Chiede a Mike. La frase è 'senza fiducia e sono convinto che ci sia troppa pressione da sopportare'
Ed in un istante capisco che lui sa tutto e che mi ritiene responsabile del cedimento di Mike. Pensa che gli abbia messo troppa pressione io?
Fottiti!
Ora lo uccido.
Mike però fa un'espressione concentrata e lo pronuncia. Quindi tutto riparte. Fa la frase in rap e poi mi dà l'attacco per riprendere da dove avevamo interrotto. Ed io, coglione, eseguo!
- Mi sono già sentito così 
Così insicuro 
Strisciando dentro la mia pelle 
Queste piaghe non saranno rimarginate 
La paura è di cadere
Confondendo ciò che è reale
Il disagio si è trascinato su di me all’infinito
Distraendo Reagendo 
Contro la mia volontà io resto accanto alla mia immagine riflessa 
È ossessionante come io non ci riesca ad assomigliare
Di ritrovare me stesso 
Le mie pareti mi stanno intrappolando -
- Senza fiducia Sono convinto che ci sia troppa pressione da sopportare – Mike si inserisce parlando a questo ritmo rock veloce. Comunque è bravo, voglio sentirlo in pezzi più lunghi, sempre con questa base metal... secondo me è una figata questo genere! Esaltandomi, nonostante la frase che Brad ha scelto di fargli dire -è solo un fottuto messaggio per me- proseguo con il mio impeto alternandolo a quei sussurri di stacco totale.
- Mi sono già sentito in questo modo
Così insicuro
Strisciando dentro la mia pelle 
Queste piaghe non saranno rimarginate 
La paura è di cadere
Confondendo ciò che è reale -
Poi io e Mike ci alterniamo come se non avessimo fatto altro, come se l'avessimo già provata, se sapessimo, se ci fossimo messi d'accordo. Non improvvisando.
- C’è qualcosa dentro di me che preme sotto la superficie, consumando -
- Confondendo ciò che è reale -
- Temo che questa mancanza di autocontrollo sia senza fine -
- Confondendo ciò che è reale -

Nel cantare abbiamo adattato il testo cambiando ulteriormente qualche parole che Mike prontamente riscriveva veloce coi suoi scarabocchi.
Quando finiamo gli altri sono shockati, non ci avevano mai guardato creare insieme. Perchè noi non cantiamo, creiamo. E loro ne sono sconvolti dal modo in cui lo facciamo perchè è il modo di chi si trova troppo. Decisamente troppo. “
 
C'è sempre stata questa connessione ma ora è di più... dannazione molto di più. Giorno dopo giorno, minuto dopo minuto... sempre noi... sempre così... sempre più legati...
che ci capiamo, ci troviamo, ci siamo... e stiamo così bene qua insieme.
Mi sto spaventando perchè tutto questo ha tutta l'aria di diventare qualcosa di molto grande. Molto. E se... e se un giorno non saprò più gestirlo?
Perchè, ora lo so?
Dai Mike sii realista... ora non sai gestire un cazzo... prima potevi, all'inizio... ora... ora ti stai lasciando vivere e cerchi delle scuse plausibili per far tacere la tua coscienza... va al diavolo.
Come cazzo faccio, ora, a piantarlo?
Non posso... e se cantiamo così bene insieme solo perchè scopiamo e lui mi adora?
E se lasciandolo mi odia e cantiamo di merda?
Ma poi anche questa è una scusa per non lasciarlo... non siamo al livello che il gruppo deve essere così per forza... non siamo ancora a questo punto... sto tirando fuori scuse dietro scuse.
Eppure anche se so bene tutte queste cose, quando vado su a casa a prendere delle birre fresche lui mi segue per aiutarmi e sembra tutto naturale. Ed io ci speravo che venisse... ed io... non so respingerlo. Perchè non voglio respingerlo.
- E' una figata cantare insieme ma già lo sapevo... fai più rap! - Dice con un entusiasmo che mi lascia basito. Non lo è mai stato o comunque poche volte. È anche bello, quasi... una bellezza dell'essere, non dell'apparire.
- Ma dobbiamo fare più metal... - Replico automatico senza pensarci, distolgo lo sguardo per prendere le birre dal frigo e quando mi rigiro me lo trovo davanti, per un pelo che non mi cadono le bottiglie... sai che macello!
Lui me le prende di mano e risponde come fosse normale farlo a due centimetri. E lo spazio vitale? No, con lui non esiste. Non mi lamento...
- Però mi piace anche il tuo rap... ti vedo in qualcosa di cattivo e forte... - Io cattivo... ha proprio la fissa! Penso di eccitarlo quando faccio quella parte.
Arrossisco pensandoci e mi giro di nuovo a prendere altre birre così quando torno verso di lui è ancora qua, si aspetta qualcosa e non è una risposta sulle canzoni.
- Cantare con te è splendido... non vedo l'ora di fare tutte le canzoni... - Però è questa la mia risposta. E dopo lo bacio... carezzo il piercing con il mio labbro e mi cullo così per un po', le birre in mano, appoggiati al frigo chiuso. Come due fidanzati. E la sento tutta la sua serenità. Ma non so quanto sia reale e quanto provocata dal fatto che ha ciò che lo rende dipendente. È come se lo stia drogando... però io non sono un veleno... anche se i rapporti, anche quelli d'amore, possono essere molto insani.

Alla fine non facciamo altro. Parliamo, beviamo, ruttiamo, Chester vince la gara di rutti di un soffio contro Joe, ci prendono per il culo a causa dei capelli, Chester mi prende il cappello e se lo mette in testa e poi alla spicciolata cominciano ad andare. Io sto qua sul divano e penso, dopo aver riso ed essermi rilassato, a quando lo rivedrò e fremo all'idea di separarmi. Non so nemmeno che ora sia, è già buio, volevo proporgli di mangiare qualcosa insieme, Sam lavora ma ho sempre paura di esagerare... di essere troppo fidanzato... però passerei tutta la giornata con lui.
È come un vortice.
Alla fine se ne va e rimane stranamente solo Brad. È la scusa per parlare, so che l'ha tirata lunga per questo, avrà da confidarsi su Rob...
- Mi hai proprio sorpreso, amico! - Esclamo ricordandomi che li ho praticamente messi insieme io e che poi non ne abbiamo nemmeno parlato come si deve!
Brad si apre un'altra birra e seduto proprio alla batteria di Rob risponde riferendosi ad un'altra cosa.
- Lo sai che la penso così, volevo che lo sapesse anche Chester senza litigarci. - Sto per dire 'ma cosa hai capito, intendevo tu e Rob!' ma quel che dice mi sega le gambe e sto zitto, richiudo la bocca e abbasso lo sguardo. Non sono contento di quello che ha detto. Non lo sono perchè ha ragione.
- Sei sotto pressione, Mike. Ha esagerato con tutte quelle storie... ti è sempre addosso, chiunque cederebbe dopo un po'! O diventa un assassino! - Brad parla tanto solo quando è indignato, altrimenti è monosillabico.
- Non fare così, è una mia scelta, potrei dirgli di no, potrei mantenere tutto sul piano dell'amicizia, potrei... -
- Si Mike, potresti tante cose ma non ne fai nessuna e sai perchè? Perchè lui non ti lascia veramente scelta. Si chiama pressione! Tu un domani ti incolperai di tutto e morirai di sensi di colpa per ciò che stai facendo ed invece non è così! È lui, non sei tu! - Sorrido, è così protettivo nella sua aggressiva passività. Non è invadente, non si infuria però è arrabbiato ed indignato e non lo si vede così facilmente. È sempre stato così con me. Ha ragione. Mi conosce bene.
Sospiro e mi stringo nelle spalle mentre appoggio la nuca dietro.
- Hai ragione però non riesco a farne a meno, potrei farlo in modo meno stretto... potrei fare in modo che si leghi di meno ed invece lo faccio così. Perchè lo voglio, voglio che sia mio. Sempre. Costantemente. In tutti i modi. È facile dare la colpa a qualcuno però devo prendermi le mie responsabilità. Lui avrà rotto i coglioni ma io me li sono fatto rompere! - Brad sospira e scuote il capo, quindi mette giù la lattina vuota e si alza.
- Non sono d'accordo. Perchè sì, lo desideri però non vuoi cedere. È diverso. Volevi fare altro anche se desideravi averlo. Sta annullando la tua volontà! -
Mi alzo raccogliendo le mie cose.
- Andiamo, nessuno può farmi fare qualcosa che non voglio. Lo sai... - Però non è questo il punto, io lo so, lui lo sa e tanto vale smetterla. Continua a scuotere il capo e quando chiudo il garage per salire lui prende l'altra porta che dà sull'esterno ed andarsene.
- E tu con Rob? - Mi ricordo che volevo saperlo ma l'argomento Chester prende sempre tutto.
Lui non arrossisce, non sarebbe da lui, e nemmeno sorride. Alza il pollice ed è già tanto, non dirà mai niente però io so, lo conosco. È come dicevo io. Dopo averlo impulsivamente rifiutato perchè piccolo ed impreparato, se ne è pentito.
È bello riuscire a mettere tutto a posto dopo anni e anni di sbagli e sofferenze. Spero che potremo riuscirci. Spero davvero.
Poi è salendo le scale verso casa che me ne rendo conto.
Do per scontato che passerò anni a fare la cosa sbagliata e a far soffrire Chester. È così che andrà?
Dio, fa che non sia così... non voglio che soffra ancora...

Poi non mi stupisce molto, una volta su, trovare due messaggi sul cellulare che avevo dimenticato.
Uno di Anna e uno di Chester.
Anna vuole fare qualcosa con me stasera, Chester mi dice che le sue dita non bastano.
Mi fermo, rileggo le righe, arrossisco e sono anche solo e scuoto la testa mentre gli rispondo senza rifletterci.
'Allora pensa a come sarebbero perfette le mie!' Certo, me le cerco... lo vedi? È facile dire che Chester mi fa pressione... io mi lascio andare troppo facilmente. Troppo.
Ad Anna dico che non ho voglia. Siamo entrambi soli a casa, io e Chester, e non ci vediamo. E questo perchè abbiamo paura che la cosa diventi troppo seria.
Anche lui se ne sta accorgendo ed ha paura che poi cambi idea e lo pianti. Perchè avrà sempre questa paura, non si fiderà mai.
Mi siedo nel divano ed allungo le gambe davanti a me.
Preferisco stare a casa e scrivere con lui che vedere la mia ragazza. Dio, in ogni caso lei mi serve per non essere scoperto... sto di nascosto con un ragazzo, se si venisse a sapere sarebbe uno scandalo assurdo, vivremmo di merda. Però non è solo questo.
È che lei non se lo merita. È una persona fantastica, non mi rompe i coglioni, non mi fa scenate... accetta i miei no frequenti di questo periodo e non mi chiama venti volte. Chi lo farebbe?
È troppo a posto per farle questo... però...
'Le mie dita sentono la mancanza delle tue!'
Continua. Lo vedi? Lui fa così e tutto si spazza via.
Sorrido malizioso e mi apro i pantaloni.
'Prova a pensare che siano le mie.'
Intanto mi infilo la mano sotto ai boxer e come se non avessi fatto sesso abbastanza con lui in questo periodo, continuo.
Il mio cazzo è subito eccitato appena leggo le sue parole... perchè sono sue. Non dice niente di speciale, le solite puttanate spinte e volgari però le dice qualcun altro e rido. Non è quello che dice e nemmeno il come, anche se adoro la sua voce. Dannazione, ora scrive ed io mi sto eccitando.
È che è LUI. È semplicemente questo. È lui che mi parla.
'Allora sono le tue dita che si stanno infilando nel mio buco?' mi mordo il labbro e muovo sempre più veloce la mano.
'Si, sono le mie. E sento quanto è stretto, non è subito liscio ma l'interno è morbido.' Io e le mie descrizioni dettagliate. Sarà come minimo già venuto... dai, dimmi qualcosa Chez... ne ho bisogno...
Non mi delude...
'Le tue dita si muovono proprio bene... e quando fai quella cosa con la punta e mi tocchi laggiù... cazzo, vengo...' sorriderei sornione, è venuto presto, anche lui è come me ma finisce che chiudo gli occhi e getto la testa all'indietro mentre scrivo automatico 'vengo' e basta.
E lo faccio.
È un orgasmo dannatamente violento ed intenso per essere fatto solo con la mia mano... e lui avrà provato la stessa cosa.
Alla fine dopo qualche istante torna a scrivermi.
'Però le tue dita sarebbero andate più in profondità!'
Ed è ora che sorrido. Non si smentisce mai. Comincio ad adorare ogni singolo dettaglio suo.
Anche quelli più stupidi.
Sono proprio nella merda.
E quando arriverò a dire che lo amo cosa farò?”

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Per chi non sa...
In Crawling live in Texas (se non ricordo male eh? Comunque era un live) Brad si avvicina a Mike mentre dice la fantomatica frase e lo fissa da vicino ripetendo con lui il verso sull'essere stato messo troppo sotto pressione, lo dice con rabbia e convinzione come se fosse un messaggio per lui. A me è subito venuto in mente che poteva essere benissimo il suo pensiero riguardo la sua situazione con Chester. Cioè la scena di questo capitolo mi è venuta in mente guardando quel pezzo.
E' vero che cambiano continuamente le parole anche mentre cantano.
E' vero poi che loro hanno questo modo particolare di lavorare. Registrano subito la base e poi lavorano su quella in digitale inserendoci tutto il resto. E' una loro particolarità, cioè lo fanno da soli e da sempre. Anche se all'epoca non avevano le attrezzature di ora penso comunque lo facessero ugualmente da subito.