CAPITOLO XL:
ANELLI ED IMPEGNI

Mike anello:
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=vBiEat10fL4
Chester anello:
http://www.youtube.com/watch?v=dHtwZ07N1ic

     



E' da un mese che ci penso. Lo faccio o non lo faccio, cazzo?
E poi fanculo, mi dico. Io lo faccio.
Perchè sono felice ed è solo merito suo, sto bene, non ho voglia di farmi, ho smesso di fumare quasi del tutto, mangio più o meno regolarmente... insomma... sto bene... sto fottutamente bene ed è merito suo.
Ed io voglio stare così per tutta la vita e voglio che lo capisca quanto cazzo lo voglio e quanto cazzo sono serio.
È da mesi che andiamo avanti così, senza considerarci fidanzati. Ma lo siamo, anche se di nascosto al mondo ma lo siamo.
Per lui non è così perchè siamo impegnati con altre donne ma deve essere onesto e capire. Siamo noi quelli che ci amiamo, è così punto e basta. Non c'è proprio niente da fare.
Avevo detto di vedere come andava con il gruppo. Cazzo, sta andando bene. Ci hanno pubblicato... quando abbiamo finito di incidere l'album e la Warner ha cominciato con la campagna pubblicitaria... e tutto il resto... ho capito che comunque sarebbe andata, in qualche modo.
Allora dovevo.
Dovevo farlo.
Non esiste che me lo faccia scappare.
Mike fissa gli anelli che ho scelto non dopo essere diventato matto.
Volevo una cosa ben più grande ed evidente ma alla fine ho deciso per uno così perchè lui l'avrebbe messo.
A guardarli sembrano acciaio con in mezzo una striscia di brillantini. In realtà è argento e diamanti, mi sono costati tutti gli stipendi accumulati e mai usati per una macchina nuova che prenderò un altra volta. E sono felice.
Voglio che capisca quanto lo sono e quanto lo voglio. Lo voglio come uno stronzo!
I suoi occhi si riempiono di lacrime e vorrei capire che cazzo di reazione è, penso bella trattandosi di lui.
Mike mi fissa e poi fissa i due anelli.
Allora ne prendo uno e gli afferro la mano. Trema. Oddio, è anche dolce.
- Dovresti dire qualcosa in questo momento, prima che te lo metta. Perchè quando l'avrai sarai fottutamente mio a vita. - E' una specie di matrimonio per noi visto che non ci sposeremo mai davvero. Ma è un impegno serio. Sono schizzato, sono pazzo, sono davvero incosciente... magari mi sono fatto di qualcosa e non me lo ricordo... però dai... è così... guardalo... lui, i capelli neri e le maches rosse... e mi fissa così dolcemente. Io e la mia cresta rossa sui capelli rasati corti e neri. Cerchiamo sempre un punto di connessione anche se ci facciamo schifo alla fine perchè facciamo disastri coi capelli.
- Così non dovremmo più tingerci per forza i capelli allo stesso modo per sentirci connessi e fottutamente legati. - Si mette la mano sulla bocca, quella libera. Ora lo mangio tutto!
Ha una reazione da donna, ma si può?
Ha vissuto non so quanto pensando di essere etero, come ha fatto a non accorgersi che era destinato ad un uomo. A me?!
Appena mi ha visto l'ha capito subito ma ha passato venti anni ad illudersi di essere etero.
- Allora? - Aspetto perchè se dice di no glielo ficco in gola e lo uccido.
Alla fine si decide a dire qualcosa, si schiarisce la gola. Vuole farmi ragionare, ne sono sicuro, ma sono pronto a rispondergli che anche se sono sposato con Sam io non voglio rinunciare a lui. E che nemmeno lui dovrebbe rinunciare a me nonostante le stramaledette regole della società del cazzo che decidono che bisogna essere etero e fidanzati o sposati con una donna e morire infelici, in caso, ma secondo le regole della fottuta società che non sa un cazzo di noi.
Ho tutte le risposte.
Però lui ormai piange e lo vuole, lo vuole tantissimo. Così prova a dire qualcosa.
- Non me l'aspettavo, Chester. Mai avrei pensato un gesto simile da te. Tu... tu sai cosa stai facendo? Perchè sappi che io non ne ho idea. Potrei star dicendo di sì quando magari un giorno scapperò. Tu sai che potrebbe andare tutto a puttane? È una relazione difficile, è una sfida non solo a noi stessi ma al mondo ed alla società perchè la vivremo nascosti da tutto e da tutti ed io non so ancora che cazzo fare con Anna e... - Alla fine di cose da dire ne trova ed io rido.
Gli prendo il viso fra le mani mettendo giù l'anello e lo stringo, fronte contro fronte, occhi negli occhi. E ridendo rispondo.
- Lo so io per entrambi cosa stiamo facendo. E se andrà in merda come il novanta percento della mia vita amen, sono abituato. So che comunque le cose belle non mi durano ma questa volta voglio provare ad impegnarmi un po' di più... almeno un po' di più delle altre volte. Ti amo Mike. Lasciami provare, ti prego. Anche se è una fottuta storia diversa dalle altre, contro tutto e tutti, nascosta e sofferta. Lasciami provare. Perchè lo vuoi anche tu o non piangeresti. Non tremeresti. Non ti batterebbe il cuore così forte. - Lo sento. Lo capisci che lo sento?
Dai, Mike... non prendermi in giro...
E Mike non mi prende in giro quando, in risposta, appoggia le labbra sulle mie.
Ha una paura che non ho mai visto in nessuno, una paura pura, però è coraggioso. Non ne esistono più avventati. Io forse lo sono. Ma lui mi viene ben dietro.
Quanto è incosciente? Tanto... tantissimo... e la gente lo scoprirà presto con la sua musica.
- Cazzo, in macchina in statale... non potevi scegliere un momento ed un modo più romantici? - Dice poi. La voce gli manca, gli trema. È un sì. Cazzo, è un sì!
Poi ci penso un attimo. In effetti ora non posso scoparlo come meriterebbe. Merda, Chez, a volte pensa prima di fare le stronzate!
Bene. La definisci già una stronzata!
- Chez? - Mi richiama mentre penso peste e corna di me. Mi mette le mani sulle guance e mi sorride timidamente. Si fa forza. Vuole provarci. Ne sono certo. Ora lo dirà.
- Yoda direbbe 'fare o non fare, non esiste provare.' ma tutto quello che so dire ora è questo. Spero ti possa bastare... proviamo? - Era molto più di quello che mi aspettavo ed è il mio maledetto turno di piangere.
Cazzo, sono proprio fottuto ormai. Mi basta poco e frigno!
Mike penso che sorrida con quella sua dolcezza quando mi prende la mano e cerca l'anello.
Prendo il respiro.
Non è normale quello che stiamo facendo ma poi non è che esista il normale.
Non mi ha detto che mi ama, penso non me lo dirà mai a parole ma a fatti mi ama già da moltissimo tempo. Da quando mi ha salvato. Mi ama da mesi... mi ama... e amerà così solo me. Solo me.
La sensazione del metallo sulla pelle dovrebbe essermi familiare eppure mi sembra fottutamente diversa dalle altre. Il cuore non mi è mai battuto tanto. Sono così stupido.
Ma la felicità di questo momento non la dimenticherò mai.
Prendo io l'altro anello e glielo infilo. Va subito su, sull'anulare sinistro. Ha scelto lui questo dito. Copre la fede di Sam che ho tatuato. Non me ne è mai fregato niente di questo anello tatuato. Perchè è solo uno dei tanti segni che ho sul corpo, mi interessa quello che c'è ora.
Alziamo gli occhi in contemporanea dalle nostre dita che ora hanno gli stessi anelli. Cazzo, lo scopriranno di sicuro subito, forse non dovremmo portarli insieme ma chi se ne fotte. Intanto li abbiamo.
E non sono mai stato più felice di così. Mai.
Sorrido e libero la mia luce. Mike è la mia luce, anche lui sorride così.
Non potrei mai vivere senza di lui. Quando mi lascerà mi ucciderò, però penso che forse, con un po' di fortuna, posso vivere ancora qualche anno.
Le sue labbra sono dolci e salate insieme, morbide, umide. Lacrime si confondono. La lingua si intreccia alla mia e gioca poco, è molto ferma, non riesce a fare molto. Nemmeno io, del resto. Penso di non aver mai sentito un fuoco simile dentro. Sono emozionato. Sono fottutamente emozionato.
Grazie di essere entrato nella mia vita di merda. Grazie. Sarei morto un anno fa o quanto è che ci conosciamo se non ci fossi stato tu.
- Ti amerò per sempre anche se tu non mi amerai più... - Mormoro per fargli capire il livello in cui sono arrivato. Lui lo capisce e trema, quindi mi abbraccia e mi stringe forte nascondendomi il viso contro il suo collo.
Lo respiro. Prega, Mike, visto che tu ci credi. Prega che vada bene il più a lungo possibile. Perchè io morirò davvero il giorno in cui mi lascerai. Prega che quel giorno sia il più tardi possibile.
Sei la mia unica luce.
- Andrà tutto bene. - Mormora contro il mio orecchio, sfumato. Mi aggrappo a questa sua promessa. Fa in modo che vada bene perchè se la infrangerai sarà la fine.

È passato lui alla guida, non riuscivo più.
Stranamente si è calmato lui ed io mi sono agitato fino al punto da non capire che cazzo di strada dovessi fare. Cerca di scherzare sul fatto che la prima volta è stata in macchina così come lo scambio degli anelli.
Mi sento idiota a pensarlo. Una cosa così sdolcinata. Scambiarsi gli anelli e promettersi di impegnarsi... insomma... però è anche vero che poi in macchina, in strada... bè, mi sono ripreso. Rimango pur sempre io. Così ho bilanciato.
Mi appoggio alla sua spalla e tiro su le gambe, la fronte sul suo braccio e chiudo gli occhi sospirando.
Dove sono arrivato?
E tutto per amore. Il vero amore.
- Non dobbiamo indossarli quando siamo insieme. Dobbiamo stare attenti. Sai quanto sarà dura? Viviamo di nascosto e per di più una relazione contro le altre che abbiamo già... siamo... siamo così sbagliati... come diavolo facciamo ad essere così felici nell'essere tanto sbagliati? - Riflette a ruota libera, so che pensa questo ed io sospiro un po' insofferente.
- Magari sono gli altri sbagliati a non accettare i gay, no? E pensi che Sam e Anna non sappiano? Sam lo sa dal primo giorno che ti ho conosciuto, non gliene frega, sta con me per interesse. Vuole che le dia una vita degna di essere vissuta ed io gliela devo. Ma non c'è amore. Non gliene importa. Mentre Anna... dai, è troppo sveglia quella donna. Sono sicuro che sa. Perchè non ti ha mai chiesto cosa c'è che non va e perchè la vedi così poco? Accetta tutto... non dovrebbe... -
Mike si stringe nelle spalle.
- Lei è così... non si è mai imposta, ha sempre aspettato che facessi io il primo passo... o che mi aprissi per primo... perchè sono riservato e sa che se non dico le cose per primo non c'è verso che ne parli se uno me lo chiede... cioè mi conosce bene... -
- Appunto! Ti conosce troppo bene! Vuoi che non abbia capito niente? Però sta lì ed aspetta! - Cazzo, davvero... smettila. Ci siamo appena impegnati seriamente. Anche se siamo dei figli di puttana e non possiamo davvero impegnarci seriamente col nostro amore perchè abbiamo delle donne... bè, l'abbiamo fatto consapevoli di tutto. Fammi godere di questo momento perfetto, con le nostre canzoni che vanno in radio ed il futuro che ci promette qualcosa di buono almeno da qualche fottutissima parte.
Penso che lo capisca. La smette e alzando il braccio che dovrebbe stare sul cambio, me lo porta intorno alle spalle, io mi accuccio contro di lui e sospiro. Devo prendermi tutto ciò che viene perchè non sarà per sempre. Le cose belle non sono mai per sempre. Però ora sono felice e me lo merito, fanculo. Dopo la vita di merda che ho vissuto fino ad ora me lo merito. Fanculo chi dice il contrario. Fanculo chi sa meglio di me cosa dovrei fare. Fanculo tutto.
Fanculo tutti.
Io amo Mike. Non me ne fotte di niente altro.”

Non me lo sarei mai aspettato e dopo il primo shock ho provato a ragionare. Alla fine gli ho detto di sì consapevole che è tutto sbagliato ma che è la sola cosa che voglio. Non gli ho ancora detto che lo amo, non veramente, non come si deve, non ufficialmente; non so se lo amo ma il sentimento che provo per lui è così forte che senza di lui non respiro bene, sono nervoso, sono ossessionato dal fatto che possa essere a fare chissà cosa e sono maledettamente geloso di sua moglie e di tutte le donne ed i ragazzi che gli girano intorno. Perchè lui palpeggia e ci prova sempre con tutti, perchè è un molestatore ed è ninfomane, è così e non può smettere solo perchè poi di nascosto sta con me... ma sono cose che mi servono a capire quanto io lo... lo ami?
È amore? C'è un momento in cui si capisce che il forte sentimento è diventato amore?
Rob ha sempre detto che è una cosa che nasce subito ma che si sviluppa con calma, col tempo... si rafforza dopo molte prove. Però se due sono destinati, la cosa nasce nell'immediato, non dopo anni di una sana amicizia. Non esiste proprio. Quindi ok, vediamo dove finiamo. Però sono lucidamente consapevole che sarà davvero un inferno, siamo due ragazzi, lui è sposato ed io... boh, dovrei decidermi con Anna... sono angosciato quando penso a lei. Perchè diavolo non la lascio? Non lo so proprio... è come se fosse la mia riserva... se fallisco con lui ho sempre lei, no? E poi voglio dei figli. Ho sempre pensato di volerne tanti mentre Chester dice sempre che non ne vuole perchè sarebbe un pessimo padre... mah... alla fine la famiglia ce la può dare una donna. E poi come dice lui cinicamente, se stiamo con due donne possiamo essere più liberi di fare ciò che vogliamo, la gente non viene a chiederci perchè stiamo sempre insieme, perchè abbiamo gli stessi anelli. Possono sempre pensare che scherziamo, che giochiamo, che non siamo seri anche se io sono una persona che non scherza mai su certe cose. Siamo compagni di gruppo, siamo amici... non c'è altro, mentre se fossimo single penserebbero subito a qualcosa di strano.
Bè, sono cose a cui penso costantemente. Non è bello quello che faccio ad Anna ma ho troppa paura che con Chester finisca tutto, però so che un giorno avrò bisogno di lei, ne sono certo, me lo sento dentro. O forse è la mia fissa di avere sempre mille piani di riserva per ogni evenienza. Non la amo ma è comunque l'unica donna con cui potrei stare per tutta la vita.
Sospiro.
È davvero dura però è pazzesco quanto io sia felice e... bè, penso d'aver capito come ci si rende conto quando si ama. Quando dall'affetto si passa all'amore.
Prima, quando mi ha dato l'anello l'ho capito. Ho pianto... non lo fraintendi un sentimento simile. Non lo travisi, non ti puoi sbagliare. C'è ed è forte e non lo puoi ignorare.
Semplicemente c'è. Punto.
Penso che Chester l'abbia capito e percepito da prima, sin dal primo momento, forse è più sveglio di me, più pronto, non lo so... a lui è bastato pochissimo mentre io mi sono fatto tante paranoie e non è che ora non ne abbia...
Qualunque cosa sarà ormai sono seriamente in ballo e lui è con me. Ed è felice. Questo, ora come ora, mi dà la forza di non mollare assolutamente e di andare avanti.
A qualunque costo.

L'incontro con suo padre è come me lo aspettavo, mi sembra di conoscere mio suocero. Ci siamo tolti l'anello ovviamente, ma lo teniamo in tasca.
Suo padre è un ex poliziotto ed in quanto tale mi fa il terzo grado, non capisco quanto sia normale... insomma... in quanto compagno sì ma in quanto collega... cioè, in teoria siamo solo amici, cantiamo insieme ma stop. Non sa altro di noi due, però mi fa domande come se lo sapesse.
Mi viene il dubbio che glielo abbia detto ma da come sbuffa Chester e gli chiude la bocca seccato capisco che il suo rapporto con lui non è molto idilliaco.
Ci offre il pranzo ma cucina Chester perchè lui non è ancora capace di farlo. Vive solo in una specie di letamaio, mi chiedo come faccia a sopravvivere in effetti. Mi viene voglia di pulirgli tutto ma mentre un odorino delizioso si leva fra l'odore discutibile che regna, questo poco adorabile Hitler prosegue col terzo grado.
Se sono sposato o fidanzato o singole. Perchè sono fidanzato da tutto questo tempo e non sposo la mia ragazza. Perchè canto. Perchè sono credente. Perchè ho tanti amici. Perchè disegno. Perchè sorrido. Perchè ho preso Chester.
Ok, qua la cosa diventa complicata.
- Mi ha colpito subito appena l'ho sentito... - Dico cercando di mantenere tutto su un piano professionale. Parlando di lui mi viene molto difficile.
- Cosa ti ha colpito di uno scellerato simile? Hai visto che è un ex tossico, no? Si capiva subito un anno fa, era uscito da poco... - Bene, senza peli sulla lingua. Fantastico! Ha una considerazione di suo figlio che mi commuove!
Tossicchio e mi allargo il colletto sperando che Chester, in cucina, si sbrighi. Sto per morire.
- Non... non mi è sembrato un tossico... cioè... magari che non stava bene sì ma... bè... - Sono seriamente in difficoltà, non so proprio cosa cazzo dire per non sembrare uno che ha preso un colpo di fulmine per lui.
- Andiamo, avevi il prosciutto sugli occhi? E poi non è così bravo da essere notato! - Qua salto su come una molla, nemmeno mi avessero toccato il figlio -che non ho!-
- Come non è bravo? È pazzesco! Lui incarna tutto ciò che ho sempre cercato in un cantante! Cioè ho gusti molto ampi ma le idee chiare e quando pensavo ad un cantante che mi affiancasse per questo progetto alternativo, pensavo sempre ad uno così. Che cantasse come fa lui. È pazzesco davvero! - Non so se mi sente, di là. Penso di sì in effetti.
Il padre ride e lo schernisce. Piego le labbra stizzito, ora gli tirerei un pugno.
- Dai, cosa cazzo dici?! Ti avrà fatto pietà al massimo! Ma che lui fosse bravo... - Ma questo non si è mai accorto di niente di suo figlio? Del resto non credo che sappia che è gay -bè, tecnicamente bisex- che è stato violentato e Dio solo sa cos'altro gli è capitato che lui ignora. Però sa che si faceva!
Ma come cazzo può essere suo padre?
Mi alzo di scatto, ho voglia di spaccargli il vaso in testa ma stringo i pugni e sbotto fra i denti, cercando di non gridare. Voglio solo dirgli che lo amo e che non capisce un cazzo di lui, ma figurati se posso, dannazione!
- Invece è il cantante migliore che io abbia mai incontrato, ha una voce che mi toglie il fiato e canta come non ho mai sentito fare a nessuno! E vivo di musica da quando sono nato! Ho imparato a suonare il piano a 4 anni, so di cosa parlo! - Questo è vero, mia madre insisteva nel dire che ero un bambino prodigio riguardo la musica. Ho imparato subito a suonare e ben presto ho imparato anche con tutti gli altri strumenti.
Però non ho mai cantato, non come lui, non in modo davvero soddisfacente. Io... non potrei fare altro che ciò che faccio ma non potrei mai e poi mai farlo come lui.
- Chester è unico nel suo genere ed è una persona eccezionale! Scrive dei testi che colpiscono come proiettili e li interpreta come non saprei fare nemmeno io! Diventerà qualcuno e l'ho capito dal primo istante in cui l'ho visto. Dannazione! -
Esclamo alla fine ruggendo seccato!
Lui mi fissa come avessi bestemmiato ed io arrossisco, ci mancava solo che dicessi che me ne sono innamorato e che ci siamo scambiati l'anello, cazzo! Lo fisso rosso e mi gratto la nuca annaspando, poi una tossita ci interrompe.
- Il pranzo è pronto. - Chester è alla porta e ci giriamo di scatto, lui ha gli occhi lucidi, non si aspettava un mio scoppio simile...
- Vado a lavarmi le mani! - Sguscio via veloce verso il bagno tirando mille respiri per calmarmi. Non ci ho visto più quando ho sentito come lo trattava! Che considerazione scarsa di lui, ma come può? Non sa nemmeno come canta bene!
Poco dopo spunta Chester e chiudendosi in bagno con me mi abbraccia da dietro nascondendo il viso contro il mio collo, mi sciolgo e rimango così per un po', in silenzio, le mani nell'acqua e lui così. È emozionato?
- Mi dispiace, non volevo scoppiare ma non ce l'ho fatta... lui non ha mai capito un cazzo di te! Non ti conosce nemmeno ed è tuo padre! Come diavolo... -
- Nessuno aveva mai detto niente di simile su di me, specie a lui! Grazie. - Mormora alla fine contro il mio collo. Rabbrividisco ma chiudo il rubinetto e mi volto. Scivola fra le mie braccia e gli prendo il viso fra le mani per alzarlo e guardarlo. Sono serio, devo capire bene...
- Davvero nessuno ti ha mai difeso? - Non che la cosa mi stupisca ma mi dispiace... più ne so di lui più mi turba: quanto solo è stato questo ragazzo?
Scuote la testa e mi fissa come se fosse colpevole, allora gli bacio la fronte con dolcezza.
- Ti difenderò io. Sempre. - E lo farò davvero.
Chiude gli occhi e sussurra piano.
- Ti amo. - Sarebbe il momento per dirglielo ma non ci riesco, lui non se lo aspetta, sa che fatico a dirlo... gli rispondo con un bacio che lo può vedere in molti modi, alla fine è più sereno ed usciamo insieme dal bagno. Non so cosa diavolo sappia od abbia capito suo padre ma onestamente non me ne frega e lui comunque non dice più molto. A Chester non fa mai una sola domanda se non, alla fine, a quando i nipoti. Gli dice che non vuole saperne di figli perchè ha avuto un esempio di merda e non vuole rischiare di fare la stessa cosa, allora chiede a me se ne voglio ed io rispondo di sì, tanti. I bambini mi piacciono.
È vero... ne voglio... però mano a mano che vado avanti con Chester li vedo sempre più lontani e la mia voglia di diventare padre sempre più debole.
Chissà poi che sarà!
Siamo sempre tutti bravi a farci i nostri piani ma sto vedendo che saltano sempre. Per questo ho paura di quello che ci stiamo facendo ora.
E se salta?
Sarò pronto?
Non voglio che salti, gruppo a parte io lo amo... lo amo davvero... voglio che vada avanti tutto così per sempre. Lo voglio davvero. Ma la vita è così lunga... troppo...

Abbiamo affittato una camera in un ostello da queste parti, partiremo domani mattina, abbiamo voluto approfittarne. E poi Chester non sarebbe rimasto un secondo di più in quella casa. Non so perchè abbia insistito tanto per presentarmelo, è un po' stronzo in effetti. Non gli ha nemmeno fatto mezza domanda, ha parlato un sacco con me... e poi niente su Samantah, come se sapesse perchè non era lei qua con me.
- Perchè hai voluto venire a trovarlo se non vi siete calcolati quasi per niente? - Chiedo alla fine mentre mi preparo per dormire.
Lui si toglie la maglia e la mette nella sedia, mi aspettavo la tirasse. Lo fisso alzando un sopracciglio mentre infilo i pantaloni.
Alza le spalle, allora sospiro provando ad indovinare.
- Volevi presentarmi mio suocero? - Lo dico scherzando ma lo penso davvero e da come alza le spalle capisco che è proprio così. È tenero a modo suo solo che se ne vergogna e non sa come fare... sorrido addolcito e mi metto in fretta la maglia mentre lui armeggia con la sua.
Lo raggiungo e gliela tolgo di mano per poi stringerlo. Gli prendo la nuca e guido il suo viso contro il mio collo.
Lui si accoccola.
- Sei stato molto coraggioso... - Mormoro delicato capendo lo sforzo inumano che gli è costato tornare qua, a casa sua, dove avrà sicuramente sofferto molto.
Non dice niente, io gli carezzo la schiena nuda. È ancora molto magro ma non ai livelli di quando l'ho conosciuto.
- Non ha nemmeno notato che non sono più anoressico e che non ho le occhiaie... - Borbotta con amarezza. Mi si stringe il cuore a questa sua delusione e continuo a percorrere la sua pelle liscia, suoi tatuaggi. Infila le mani sotto la mia maglia larga che ho messo per dormire.
Ci siamo rimessi gli anelli appena risaliti in macchina, è una cosa bellissima poterlo fare... non... non pensavo potesse esserlo tanto. E quando sento l'ostacolo del suo anello su di me mi viene in mente quello che non ho ancora avuto occasione di dirgli.
Mi viene perchè vorrei solo andare da suo padre, scuoterlo e gridargli 'ehi, tuo figlio ce la sta facendo e sta diventando un uomo incredibile, perchè non lo guardi?'... Dio, mi manda in bestia capire che infanzia ha passato. Totalmente ignorato da lui che, forse, qualche volta gli ha fatto il terzo grado da poliziotto e non da padre.
Vorrei poter cambiare tutto e togliergli questa tristezza che ha. Inevitabile.
- Mi dispiace, penso che ti aspettassi qualcosa di più, vero? Volevi dimostrargli che alla fine ce l'hai fatta a venirne fuori, che hai inciso un album, che sei pulito da un anno... - Lo capisco, non se ne stupisce. Sospira e alza la testa dalla mia spalla, mi fissa coi suoi grandi occhi sul viso comunque sempre magro. È deluso. Cazzo, come vorrei poter farlo sorridere. Come posso fare? Mi sembra di impazzire a vederlo così. Non è giusto. Ci siamo scambiati gli anelli, prima, promettendo di provarci seriamente a portare avanti questa storia e... ed ora lui è di nuovo così abbattuto.
- Non serve ad un cazzo, lui mi vedrà sempre come un fottuto buono a nulla... un perdente del cazzo... solo che ogni volta brucia... ci speravo un po', questa volta... - non fare così, ti prego. Non farlo.
Gli prendo il viso fra le mani, glielo accarezzo e dispiaciuto mi faccio forza io stesso e gli sorrido. Non so come ci riesco, credo sia la voglia di farlo stare bene ed allora alzo la mano con l'anello davanti al suo viso, lo tocco col pollice e lo muovo mostrandoglielo, poi con risolutezza dico.
- Non importa cosa sarai ai suoi occhi, importa cosa sei ai miei, no? Abbiamo promesso di provarci... iniziamo da subito? Proviamo ad essere felici insieme... io ti amo, Chester, e voglio solo che tu sorrida sempre... vorrei far fuori chiunque ti abbatte, cancellare il tuo passato e regalarti un futuro splendido e sicuro. Però posso solo provare a farti stare bene stanotte, se ti può bastare. Mi credi se ti dico che ti amo? - Glielo ripeto, forse non ha capito e da come mi fissa, forse, è anche sotto shock.
Bene Mike, l'hai ammazzato!
Tu e le tue dichiarazioni! Non sbagli mai i momenti, eh?”

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Per chi non sa:
Allora, col padre di Chester i rapporti non erano idilliaci, di preciso non si sa molto però era divorziato e poliziotto e non era un uomo facile. E' vero che non si è mai accorto di quanto stesse male suo figlio e di tutto quello che ha passato, tanto meno della violenza. Ho dedotto che fosse una convivenza molto difficile.
Ribadisco. Gli anelli esistono davvero, sono identici, li hanno solo loro due, mai insieme nello stesso momento, Mike cerca di nasconderlo di più mentre Chester tende a mostrarlo facilmente. Di solito, ma non è una regola, Chez lo indossa durante i concerti mentre Mike nelle apparizioni pubbliche. Ovviamente non è una cosa fissa. Però questi anelli in Meteora c'erano già e sono restati costantemente fino ad oggi che li indossano ancora.