CAPITOLO LXIX:
TORNARE A CASA

Tornare a casa è fottutamente strano.
Ho avuto paura, non lo nego.
Paura di non farcela in qualche modo.
Rivedere la mia città, il mio quartiere, la mia casa.
Mister è con Sam, ovviamente non l'ha lasciato a casa a morire di fame. Chissà se posso reclamarlo.
Io che penso al cane come prima cosa appena metto piede in casa. Sarò coglione! E mio figlio?
Draven... quanti cazzo di anni ha? Due? Tre?
Che padre di merda che sono.
Mi odierà.
Mike voleva evitare che mi odiasse ed ora mi odierà lo stesso.
Penso cose a casaccio, come vengono, a merda via. Metto giù le quattro cose da viaggio e sospiro guardando la casa vuota, grande, puzza di chiuso e polvere.
Alle finestre i famosi biglietti rosa di quelli che avevo avvertito che me ne andavo, non volevo mi mandassero la polizia a cercarmi.
Li leggo.
Mi pregavano di non andare... come se fosse gente a cui fotteva qualcosa.
Quelli del mio vecchio gruppo attirano la mia attenzione ed un campanello si accende ma lo metto da parte.
Apro vetri e saracinesche, porte e quanto posso e l'aria entra, si fa presto corrente.
Sono qua solo.
Mike mi ha chiesto se volevo compagnia, io gli ho detto che potevo farcela da solo ed in effetti era giusto essere qua da solo.
Vado nell'armadio delle bottiglie, le prendo tutte fra le braccia, vado al lavandino e le svuoto con aria pensierosa.
Penso di non avere vere espressioni mentre lo faccio. Ho sempre pensato a cosa avrei fatto quando e se sarei mai tornato a casa. Pulisco tutto, pulisco davvero da cima a fondo.
Non faccio le pulizie ma tolgo ogni traccia delle mie merde.
Dopo l'alcool vado nei miei cassetti dove nascondevo le mie scorte. Scorte per ogni evenienza.
Pastiglie, polvere, fiale, fumo... tutta la merda possibile insomma.
Schifo!
Butto nel cesso e tiro l'acqua. È una sensazione strana quella che provo perchè non saprei proprio... cioè, mi sto liberando davvero dal mio passato, dopotutto.
È un gesto simbolico.
Provo repulsione per le cose che tocco, poi mi lavo le mani col sapone e mi fisso allo specchio, l'acqua scorre.
Sono pronto per mio figlio?
Sono già pronto?
Storco la bocca.
Ho paura.
Ho di nuovo paura, penso che sia normale.
Sospiro e torno in salotto, vado al piano che mi sono preso quando non lo sapevo nemmeno suonare benissimo.
Prendo i miei spartiti ed i miei testi, nel tour di Mike avevo quasi finito le canzoni. Le rifinisco e provo a cantarle ma mi serve la chitarra, così dopo averla cercata e accordata, ci provo.
Impallidisco.
La voce esce con fatica.
Ho cantato solo alcuni ritornelli facili, fin'ora. Niente di serio.
Abbasso il tono e non sforzo la gola. Devo riabituarmi?
Incupito continuo. In ogni caso possono essere pronte.
Che faccio, un progetto da solista in attesa di tornare coi Linkin Park?
Chiamo Mike. Ho bisogno di sapere cosa ne pensa.
- Senti, cosa dici? Vado di solista, con quelle canzoni? - Mike ci mette un po' a capire che diavolo dico, poi finalmente mi risponde.
- Bè, se vuoi fare un gruppo vero e proprio come ho fatto io... -
Ci penso. Un gruppo... e chi ci metto? Poi il fottuto campanello torna a suonarmi, i biglietti dei miei amici, il mio vecchio gruppo.
- Potrei chiamare quelli con cui cantavo prima... -
- Il tuo vecchio gruppo? -
- Mmm... -
Sta un po' in silenzio poi risponde.
- Bè mi sembra una buona idea, siete ancora amici, ti conoscono e quindi non hai nemmeno da spiegare a cosa si riferiscono i testi... - Ci pensa ancora un po' mentre io faccio altrettanto, poi riprende. - Chester... ma hai modificato i testi o li hai lasciati come erano? - So a cosa si riferisce.
- Li ho modificati un po' in modo che non si capisca proprio bene... - Però sembra conoscermi.
- Mi piacerebbe sentirli in anteprima se ti va... - Non è che non si fida ma mi conosce.
Rido, infatti, senza offendermi. Una volta me la sarei presa e ci avrei litigato.
- In realtà in Give me your name, ricordi quella che parlava di noi e del mostrarci al mondo, ho aggiunto un 'girl' così devio abbastanza... - Mike sospira.
- L'ho fatto anche io con Where 'd you go... - Lo sapevo.
- Me la fai sentire quella originale? -
- Non è registrata da nessuna parte... - Che replica del cazzo.
- Me la puoi fare solo per me... - Sono suadente ora. So come convincerlo. Sento che riesce anche ad arrossire.
- Vedremo! -
Rido, lo convincerò bene dopo che me lo sarò scopato.
- Secondo te andrà bene questa cosa? -
- Il secondo gruppo? - Come diavolo fa a starmi dietro visto che passo di palo in frasca solo lui lo sa, ma lui è Mike, non c'è da stupirsi molto! - Penso che andrà bene... Dio, Chez... non aspettarti di avere il successo dei Linkin Park. Non è che tu uscirai con quelle canzoni e sarà la stessa cosa di prima... io coi Fort Minor pensavo d'avere la strada spianata ma alla fine è stato molto diverso da quello che pensavo. Non era quasi nemmeno lo stesso pubblico. Tu vai e fai ma non aspettarti grandi cose così quello che ti arriva sarà bello a prescindere. - E' un consiglio fottutamente buono. Assorbo tutto quello che mi dice, me ne dà altri che mi appunto mentalmente come fosse vangelo. Per me lui è Dio, ormai non faccio niente senza consultarlo ed è vitale tutto ciò che mi dice. Lo amo proprio, è così dotato e geniale riguardo la musica che anche se mi dicesse di fare una stronzata la farei perchè me la dice lui.
A livello musicale mi fido ciecamente. Ovviamente mi fido anche a livello personale.
- Senti Chez... ma se canti una canzone che parla di una donna ora che ti sei lasciato con Sam... non pensi che la gente si farà delle domande? - Acuto. Cazzo, non ci avevo proprio pensato!
Resto di merda per un attimo.
- Cazzo non ci avevo pensato! - E lo sapeva lui!
- Bè magari non esce subito l'album, prima devi contattare il gruppo, fare ed imparare le canzoni, poi proporle a qualcuno che te le pubblichi... insomma, hai tempo, però pensaci. Penso che sarebbe strano... - Ha fottutamente ragione come sempre, cazzo. Perchè non ci ho pensato prima?
- Bè vorrà dire che mi troverò una donna, mi esibirò un po' con lei per un po' e poi vediamo che fare... potrei anche sposarla. Sai, così mi faccio la copertura. Ora che non c'è Sam rischio troppo. E poi tu stai con Anna e ti sentiresti in colpa se io stessi solo, ti conosco. Sì mi sembra una buona idea trovare una donna. La sposo e vedo anche che sappia recitare bene così in pubblico sembriamo una coppia perfetta! E magari anche che mi ispiri a scopare così faccio pure un sacco di figli! Sai che voglio dei figli? E voglio recuperare con Draven! È come se non l'avessi! Cazzo, sono suo padre... sì è deciso... voglio essere un vero padre e fare tanti cazzo di figli! Quindi deve essere una brava madre ed una bella donna che sappia scopare! -
Mike si perde nel mio entusiasmo e nei miei ragionamenti che forse sono del cazzo, mi aspetto che mi demolisca ma con somma sorpresa ride e risponde contento. Sinceramente contento.
- Dai, finalmente delle belle cose! Era ora che lo dicessi! È da un sacco che ti dico che devi pensare a tuo figlio e tu non ne vuoi sapere! Bene, allora va da lui ora, cosa aspetti? Per la donna penso che sia una buona idea... cioè se non è un peso per te... anche se mi spiace che la inganni così... - Mi fermo, il suo tono si affievolisce e tutto sfuma. Sta per dire qualcosa che mi resterà impresso. Ho questa sensazione.
Resto in attesa ma ancora non dice niente, così provo a dire io qualcosa a caso.
- Magari trovo una per le coppie aperte, sai quante ce ne sono! Le spiego la situazione, quelle che capiscono ce ne sono. Nel nostro ambiente, quello dello spettacolo, ci sono di continuo donne che sanno dei mariti che se la spassano con altre e gli sta bene. Ed è anche fottutamente frequente che siano gay, eh? Perchè fra gli artisti è una cosa normale, non so perchè ma ho scoperto che è così. Forse perchè gli artisti sono più aperti e rivoluzionari. Boh! Insomma, saremmo nella norma... -
Sembra convincersene.
- Sembra che vai al supermercato a prendere della lattuga... invece parli di trovare una moglie disposta a darti figli e quindi a fare da madre oltre che da copertura e di conseguenza comportarsi in pubblico in un certo modo... e che sia disposta anche ad accettare che non la ami e che stai con un altro! -
La fa così complicata!
- Sapevo che non eri disposto a venire per le strade con me mano nella mano, sognarlo è bello ma non te lo chiederei. Riservato come sei sarebbe una violenza psicologica per te. Non voglio che lo sia. Però farò il resto a modo mio. - Sono risoluto, ho le idee chiare.
Mike sta ancora un po' in silenzio, aspetta solo lui sa cosa, pensa a vorrei saperlo pure io e poi alla fine, dopo un tempo quasi infinito, lo dice.
Quel cazzo a cui stava pensando da chissà quanto.
È una cosa che mi aveva detto già una volta ma non ho mai creduto lo dicesse sul serio.
- Chester, voglio dire tutto ad Anna. - E' come se il mondo si cristallizzasse. Il fiato si condensa ma è una fottuta illusione della mia mente.
Il cuore si ferma ma anche questa è un'illusione.
Dio... Mike vuole dire tutto ad Anna...
- Sei... sei sicuro? - Riesco a dire solo questo, sono sotto shock. È una cosa che ho desiderato così a lungo che poi non ho nemmeno più osato pensarci.
Ora ci siamo. Ci siamo davvero.
Posso fidarmi?
Del Mike vecchio no ma di questo si. Questo è onesto finalmente. Cazzo, se lo è!
Giuro che non avrei mai creduto potesse farlo veramente.
- Sì... non voglio più mentirle ma non voglio nemmeno lasciarti perchè non so ingannarla. Ti amo e sarò onesto. Poi deciderà lei cosa fare. Se mi lascerà pazienza, starò attento con te fuori dalle nostre mura. Però non la ingannerò ancora. -
Sì, è proprio così. Il mondo si ferma davvero.
E gli occhi mi bruciano così tanto che li devo chiudere. Sono imbarazzante, cazzo!
- Chez? - Mi chiama sapendo che sono morto.
- Sì... - La voce mi trema. Quanto cazzo si può desiderare una cosa? Lo capisci quando la realizzi.
- Ti amo e questa volta farò le cose per bene, come avrei dovuto fare sin dall'inizio. Ero giovane e spaventato e non capivo cosa mi succedeva. Ora sono adulto e forte, non ho paura. Affronterò tutte le mie colpe, i miei fantasmi e ciò che sono. Sono questo. Un uomo che ama un altro uomo. Affronterò me stesso una volta per tutte. -
Un nuovo regno. Mi viene in mente questa frase, è come un flash... che dire?
Non vedo l'ora.
- Ti amo anche io... e non so dire quanto sono felice ed emozionato. -
Mike sorride, lo sento, e riesco ad immaginarlo nella sua dolcezza. Tutto sta andando lentamente a posto.
- Amore, vai da tuo figlio, sistema le tue cose mentre io sistemo le mie, fai il tuo gruppo, trova la tua donna. Io parlo ad Anna e comincio a pensare ai nuovi Linkin Park. Ci sentiamo e ci vediamo... fammi sapere come va con Sam! - Ha le idee chiare, prende in mano la situazione come sempre e mi spinge per la strada giusta. Lui non sta mai senza saper che fare, a volte ci prende, a volte sbaglia. Però lui non si ferma mai. E mi eccita da morire quando ordina e comanda.
- Una sera di queste mi sodomizzi, cazzo! - Mi esce spontaneo e lui ride. Su questa risata splendida io trovo la forza per affrontare i miei di errori.
È proprio ora, Chester. Una volta per tutte. Fino in fondo.
Devo parlare con Samantah.”


"Alzo gli occhi, penso che sia la cosa più difficile in assoluto. 
Diciamo che ci sono diverse cose difficili e non sono sullo stesso piano, però questa ha una difficoltà particolare. 
Dire tutto ad Anna ed affidarmi alla sua decisione è un azzardo enorme. 
Chester è mansueto come un gattino, mi chiama per chiedermi tutto, ogni parere, poi parla di ogni cosa che gli passa per la testa. Non sono abituato a queste cose con lui, è bello.
Sono d'accordo con l'idea di trovarsi un'altra donna fissa, è ovvio che sarei più tranquillo, non lo posso negare. Se le dedica pure una canzone la gente non pensa proprio a noi per partito preso, nemmeno se ha i cartelli al neon che dicono che io e lui ce la facciamo.
In questo senso è sicuro avere la compagna fissa o addirittura sposarsi... è meschino e da stronzi però se si parla cinicamente è una sicurezza. Basta dedicarle qualche canzone, farsi trovare sorridenti in pubblico e la gente pensa che siamo una coppia fantastica. Anche ora con Anna... ah, le ho dedicato una canzone... chi se ne importa se parla di una crisi fra noi... non è che si vede il fatto che la canzone dice che lei odia la mia carriera perchè me ne vado sempre in giro ed io in risposta metto su un secondo gruppo e continuo ad andarmene in giro per il mondo. Non si considera mica che questo è segno di affondo matrimoniale... a parte che poi la canzone non è su di lei, Anna non mi direbbe mai che odia la mia carriera visto che può venire con me nelle tappe quando vuole... però ho detto 'è per lei' e tutti ci credono. Io mi faccio trovare ogni tanto con lei nelle occasioni pubbliche e tutti 'oh, ma che bella coppia!' perchè? Perchè sorridiamo quando ci fotografano?
Non capisco proprio, la gente è talmente superficiale che mi fa ridere.
Forse sono diventato troppo cinico io... del resto con le cose che ho visto...

A parte che non sputtanerei mai la mia vita privata in questo modo, ho la fobia che la gente sappia i cazzi miei privati, figurati tu se vado a dirli così precisi in una canzone. Che poi quella l'ho fatta per comunicare con Chester visto che non sapevo in che altro modo farlo. Ero come con le spalle al muro.
Lo stomaco è chiuso in una morsa, tornare a casa è stato strano anche per me perchè non sono tornato in città da solo.
Non penso che Anna sappia di Chester, non gliel'ho detto, volevo farlo di persona e spiegarle tutto.
Ora ci siamo, è il momento.
Il cuore batte, la sento rientrare. Sono stato un po' solo coi cani, mi sono rilassato, ho parlato con Chester, ho riflettuto ed ora sono deciso.
Glielo dirò.
Anna mi guarda sul divano e sorride sorpresa, non si aspettava tornassi, in effetti sono venuto un po' prima. 
Mi alzo e l'abbraccio.
- Ma cosa ci fai qua? - Mi chiede. E' molto felice di vedermi, lo si vede. Da quando Chester non c'era mi sono legato tanto a lei, per questo mi dispiace continuare ad ingannarla. Ora faccio sul serio con lui, come non ho mai veramente pensato di fare.

Stringo l'anello nella tasca, lo faccio subito? Più aspetto e peggio è. Via il dente, via il dolore... ok, non ho altri detti da ricordare.
La prendo per le spalle e la separo da me, poi sospiro e mi faccio forza.
- Un thè? - Io sono fissato coi thè.
Anna sorride.
- Certo... devi raccontarmi come è andata! - Ci dirigiamo alla cucina, i cani ci seguono, facciamo il thé e poi seduti al tavolo affronto il discorso. Mi faccio serio ma cerco di non spaventarla con un'espressione troppo seria. Dio, non so nemmeno come dovrei stare.
- C'è una sorpresa enorme. In realtà è più una novità... - Mi incarto sulle parole, il nervoso cresce, lo stomaco è chiuso. Lei capisce subito che c'è qualcosa di importante e si fa attenta.
- Di cosa si tratta? - chiede candida. Sospetta? Ho sempre pensato che lei avesse capito ma siccome non ci vedevamo da mesi io e Chez può aver creduto che fosse finita.
Ora è il momento della verità.
- Anna, è tornato Chester. - Lo dico come una sentenza, ma non di morte. E' come un punto.
Impallidisce, per un istante in lei c'è la lotta fra la gioia di sapere che è ancora vivo e sta bene e quella di sapere cosa significa davvero il suo ritorno.
E' in questo istante, in questo scambio di sguardi intenso e significativo che intercorre fra noi, che ci capiamo.
Lei sa.
La consapevolezza prende la forma delle lacrime nei suoi occhi dolci, si fanno malinconici ma non piange.
La voce le trema.
- E... e tu? - Ecco una domanda breve che riassume tutto.
Bene, Mike. Ora tocca a te.
Vuole vedere se parlerai un volta per tutte o continuerai a mentire come hai sempre fatto.
Sei solo un bastardo in verità.
Solo questo.
Altro che brava persona...
- Io... - Esito, abbasso lo sguardo, mi stringo le mani, storco le dita, muoio dentro. È la cosa più orribile che potessi fare.
Le volte in cui ho ferito Chester consapevolmente lui se lo meritava anche se mi è sempre dispiaciuto e ci sono stato comunque male, ferire Anna è diverso. Lei davvero non lo merita.
Però lo devo fare con onestà, così alzo gli occhi.
Sii uomo Mike. Sei stato meschino e basso fino ad ora. Adesso affronta te stesso, lava via tutto.
- Io credo che tu sappia già tutto e non voglio negare niente... - Ecco, così però è facile.
Anna stringe le labbra, sta dimostrando una forza enorme. Non crolla ancora.
- Cosa significa Chester per te? - Non serve chiederle come l'ha capito, lei è in assoluto la persona che mi conosce meglio, meglio di me stesso.
Continuo senza distogliere lo sguardo, quanto è difficile. Ed ora cosa dico?
Potrei mentirle per non farla soffrire troppo ma non saprei nemmeno che dire. Basta bugie.
Ora sarò onesto.
Non so nemmeno come esprimere ciò che è per me quindi dirò ciò che provo, penso che sarà sufficiente.
- Io lo amo, Anna. E per me lui è tutto. - Colpirla con un pugno poteva essere meno doloroso e traumatico.
Sbatte gli occhi ma non piange ancora anche se le lacrime sono lì, mi sento male, mi sento di merda. Non abbassa lo sguardo e non lo fa nemmeno lei. Stiamo immobili come statue, respiriamo piano, molto piano.
E la voce le trema, è bassa e sottile ma continua.
- Cosa farai ora? - Ci vogliono le palle per fare ciò che sta facendo ma è diverso perchè non è impreparata. Quanto avrà pensato a questo dialogo sapendo che prima o poi si sarebbe verificato?
Sospiro e mi passo le mani sul viso, chiudo gli occhi qualche istante e mi visualizzo Chester. Il cuore è in gola, ora.
- L'ho perso troppe volte, l'ultima stava per morire, era quella definitiva. Ed io ora che l'ho rivisto ho capito che posso sopportare tutto, tutto... persino dichiararmi al mondo, se necessario... ma non di perderlo di nuovo. Io farò di tutto per lui, ora. - Restiamo ancora fermi, lei rigida continua ad infliggersi dolore nell'ascoltare e prosegue con le domande.
- Parlamene. - Vuole sapere davvero tutto? Dio mio, come posso dirglielo? Dovrei mentire? No, non sarebbe giusto.
- Sei sicura? - Chiedo esitante.
- Sì, Mike... prima di decidere voglio sapere tutto... -
Così con fatica comincio. È solo l'inizio complicato, poi le parole fluiscono da me, fuori il mio controllo, un fiume in piena come se non avessi aspettato altro in tutta la mia esistenza di poterlo fare. Poterle dire tutto.
Come è cominciata, come è andata avanti, come si è interrotta, come abbiamo sofferto e come ora ci siamo ritrovati, come siamo cambiati, quanto ci amiamo, quanto giusto è ora il nostro amore rispetto a prima che era malato.
Le dico tutto, tutto.
Anche di più, in effetti.
Le metto sul tavolo l'anello mio e di Chester, lo guarda con poca sorpresa.
- Anche se cercavi di metterlo poco l'avevo notato e sapendo che odi mettere gli anelli perchè ti danno fastidio, ho subito capito che era speciale. Poi quando ho visto che lo mettevi nella sinistra e spesso addirittura sull'anulare, al posto della nostra fede, è stata la conferma definitiva. Ho visto che l'aveva anche Chester, lui lo mette spesso e lo esibisce da prima di quanto abbia fatto tu. Cambia dita e mani, lo mette insieme ad altri anelli ma non cambia che ce l'ha. Anche se lui l'ha mostrato prima di te e non l'avete mai nello stesso momento, mi è stato chiaro che era uguale e che era una cosa vostra. E fra amici non ci si mette anelli uguali, soprattutto non nell'anulare sinistro, non per te che sei così credente. Sarebbe stato più sensato farlo con Rob, ad esempio, che è un sentimentale come te. O magari con tutti contemporaneamente. Il fatto che ce l'ha solo lui non mi ha lasciato scampo. E poi fra amici uomini non si usano questi gesti. Normalmente penso che la gente non noti questi dettagli ma io di te l'ho notato subito. Ho cercato di ricordare dove l'avessi già visto ed in un'intervista di Chester l'ho visto. Eccolo lì. - Un piccolo sfogo? Non so... però libera parte delle sue mille riflessioni chiuse in sé stessa per tutto questo tempo.
Mi dispiace per lei e non sa nemmeno quanto e penso che sia stupido dirlo però è vero.
- Perdonami Anna... io ti ho sposato per combattere questo sentimento per lui, ne avevo il terrore... che il mondo ci scoprisse... e così ti ho sposato... ho sposato te perchè sei l'unica donna con cui potrei vivere tutta la mia vita. Provo un enorme affetto per te, è una specie di amore ma non è... - Esito. Finisco di accoltellarla. Del resto è inevitabile. - Non è la stessa cosa di Chester. Scusami... non me lo sono cercato ma non potevo continuare a mentirti tutta la vita, non ce la potevo fare. -
Silenzio.
È un silenzio pesante e strano quello che intercorre ora fra noi.
Stiamo qua a fissare le tazze del thé, non sappiamo più guardarci, ora.
Le lascio del tempo, dovrebbe dire qualcosa, non lo so.
Non la voglio forzare né farle domande.
Passa almeno un quarto d'ora così. Ognuno chiuso nel suo.
Poi glielo chiedo. Penso sia il momento. Del resto sono qua per questo.
- Anna, cosa vuoi fare? Accetterò la tua decisione. L'unica cosa è che io non lascerò più Chester, non sbandiererò la nostra relazione, lui cerca una donna di copertura e poi vuole farsi una famiglia, cambiare registro insomma. Non metteremo i manifesti, cercheremo di stare attenti. Però staremo insieme comunque. E torneremo a fare musica coi Linkin Park. Questi sono i miei progetti. Fra noi due però mi affido alle tue mani. Devi scegliere, io accetterò ogni tua decisione. - Poi smetto di parlare.
I ticchettii dell'orologio scandiscono il tempo, quanto stiamo ancora così?
Anna si perde nel suo thè ormai freddo, respira piano, è pallida e non ha ancora pianto.
È la donna più forte che io abbia mai conosciuto e non so dire perchè io non sia riuscito ad amarla come meritava. Odio farle questo, poteva essere chiunque che non me ne sarebbe importato così tanto.
Quanto sono terribile.
I secondi scorrono implacabile e di attimo in attimo è sempre peggio, la sua sentenza mi cambierà la vita, potrebbe essere in meglio od in peggio. Non oso immaginare come sarà. Cosa potrebbe dire?
Credo che mi lascerà. Chi resterebbe dopo una cosa del genere?
Potrebbe chiedere l'annullamento. Brad e Rob possono testimoniare che io amavo Chester prima e durante il nostro matrimonio, io posso dichiararlo e lei otterrebbe l'annullamento.
Penso a tutte queste cose convinto che la strada sarà questa. Spero rimarremmo in qualche modo amici, è sempre stata quella che mi capiva meglio, che sapeva calmarmi, una madre, una sorella ed addirittura un'amante, talvolta. Ci sono state volte in cui sono riuscito a fare l'amore con lei perchè stavo così male che ne avevo bisogno... è stato strano...
Alla fine alza lo sguardo, si muove in modo molto lento ed affettato, come se fosse persa in uno stato di trance. Prende un respiro, cerca i miei occhi. Ci guardiamo.
Ecco, Mike. Sta per lasciarti e non sai nemmeno dire come puoi sentirti. Perchè comunque ti dispiace.
- Se per te va bene, Mike, io vorrei continuare ad essere tua moglie anche se poi non lo sarò per davvero... - quello che mi dice mi lascia senza parole visto che pensavo a tutto ma non a questo.
Sbatto le palpebre e la fisso esterrefatto, tossisco, provo a dire qualcosa e dopo un paio di tentativi riesco a dire qualcosa.
- Dio, Anna... è a te che deve andare bene, non a me... sei tu che devi decidere... sai che io continuerò la storia con Chester, vero? - Anna annuisce ma è qua che le lacrime le escono silenziose, non riesce a trattenerle ed il cuore mi si stringe.
- Non sono pronta a lasciarti andare, vorrei poter essere lo stesso tua moglie... è un modo per... non lo so... penso che in molte donne facciano questa scelta nell'ambito della popolarità. Conosco mogli di cantanti o attori famosi che sanno delle relazioni, anche omosessuali spesso, dei loro consorti e che va bene. Loro lo fanno per la popolarità e per poter fare la bella vita, fregiarsi del titolo di moglie di quel personaggio famoso. Io non lo faccio per questo... è che ora come ora non riesco a lasciarti e mi faccio andare bene questo tuo sentimento, è una specie di amore, io lo sento anche se non è quello che nutri per Chester; e poi so che non mi umilierai mai facendo cose equivoche con lui. So che ti conterrai e che andrà tutto bene. Se ci lasciassimo sarebbe uno scandalo, passerei il doppio dei brutti momenti e mi sentirei veramente umiliata. Per il momento non sono pronta ad affrontare tutto ciò che conseguirebbe dalla nostra separazione. - E' una spiegazione esauriente ma la fa fra le lacrime, mi sento un verme. Poi, dopo un po' di pianto silenzioso, dice ciò che resta, ciò che sapevo anche io.
- E poi io lo sapevo da tempo di voi due. Sapevo che non mi amavi. Si sente quando sei amata. Tu mi ami ma in modo diverso, io l'ho sentito dal momento in cui è arrivato Chester. Quando sei stato tanto male dopo che se ne è andato, ho capito che era amore e non solo qualcosa di fisico; me lo sono detto ed è stato lì che ho cominciato a guardare in faccia la realtà, ho cominciato ad abituarmi, ci ho pensato e ripensato. Se un giorno lui sarebbe tornato e tu ti fossi rimesso con lui e me l'avessi detto? Sai, sono una che pensa ed immagina molte cose... prima mi dicevo che ti avrei lasciato, poi che ti avrei obbligato a lasciare lui... poi sono lentamente giunta all'unica verità. Io non amerò più nessuno e non vorrò nessun altro uomo. Ed anche così il nostro rapporto è bello e forte e può andare avanti lo stesso. Io non riesco a spiegare bene questa cosa, mi capisci? Voglio semplicemente rimanere tua moglie, venire ai tuoi concerti quando vai in qualche bella città e magari un giorno avere dei figli. Di tempo per accettare ed abituarmi ne ho avuto, se mi avessi preso alla sprovvista me ne sarei solo andata ma non sono una sprovveduta. Ti conosco troppo bene. Lo sapevo da tempo. -
È così che mi alzo dalla sedia, vado da lei e l'abbraccio. Le bacio la fronte e poi la cullo mormorando dolcemente.
- Come vuoi. Farò tutto quello che posso, per te. Te lo meriti. E mi dispiace davvero per ogni cosa. -
Penso che torneremo a parlarne e a snodare ogni cosa. Come ad esempio parleremo di cosa pensava lei dell'enorme lasso di tempo che ho impiegato per decidermi a sposarla. Stavamo insieme dal liceo e l'ho sposata dopo così tanto tempo. Sicuramente se lo sarà chiesto.
Ma per ora va bene così.
Questa sua decisione cambia tutte le mie aspettative.
Se anche Chester si sposa davvero di nuovo... Brad aveva ragione.
Io e lui potremmo stare insieme serenamente avendo mogli che ci proteggono e la carriera proseguirebbe a gonfie vele senza il problema dei pregiudizi perchè la gente non crederebbe mai che certi abbracci sono equivoci. Siamo due uomini sposati...
Per un momento la gioia per ciò che mi aspetta è tale che le lacrime si affacciano anche su di me ma le trattengo per rispetto ad Anna.
Il cielo è veramente splendido, nonostante la pioggia che è appena caduta.”

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Per chi non sa...
Proprio in questo periodo Chester comincia a mettere su il secondo gruppo, i Dead By Sunrise, che è formato dai membri della sua vecchia band con cui era rimasto in contatto.
Chester, quando ha deciso di metterli su, si è consultato con Mike e lui gli ha dato molti consigli, le cose che ho scritto nel capitoli a tal proposito sono vere. Chester parlando dei suoi suggerimenti, dopo che l'album era uscito, ha detto che lo ascolta sempre e che segue sempre i suoi consigli e che farebbe di tutto per Mike poiché lo ama un sacco, è un ragazzo super talentuoso. (le parole nell'intervista in questione). Da questo si evince che si consulta per molte cose con Mike e che lo segue in tutto e per tutto.