CAPITOLO VIII:
PAGARE IL FAVORE
 
Appena da fuori la luce entra apro subito gli occhi, uno sguardo veloce a Sam e poi mi alzo. Devo pisciare come un cammello… mi fiondo fuori e dopo essermi liberato passo in soggiorno per la solita sigaretta. Non sono uno che dorme molto… appena posso mi sveglio subito e quando ho la visuale del divano mi metto a ridere.
È rimasto lì alla fine!
Dopo essere venuto è crollato subito, ho provato a svegliarlo ma ciocco com’era non ci sono riuscito… che ridere!
Mi accendo la cicca e mi appoggio alla finestra che apro, il cane gli dorme sullo stomaco ed è pacifico come lui.
Mister.
Nessuno ha chiesto niente sul cane o sul nome.
A guardarci forse non sembriamo fatti l’uno per l’altro e lo credo anche io però pur ripetendomi che farò quello che mi pare e non seguirò gli ordini di nessuno, faccio sempre quello che vuole lui.
Ed è davvero da troppo poco che lo conosco per ridurmi già così.
Sospiro.
Non lo conosco per un cazzo, è assurdo essere così.
Troppo.
Quando finisco la sigaretta faccio per andare a farmi una doccia ed il cane si sveglia, vedendomi abbaia e scodinzola saltellando sul suo stomaco, Mike ovviamente si sveglia ed io sorrido alla sua espressione stralunata. Vorrebbe solo morire.
Che occhiaie!
Per non dire gli occhi iniettati di sangue!
- Mister… zitto… - Miagola roco, fa pure sesso se parla così!
Ho solo quello in testa ma che vuoi, è così che va…
- Buongiorno! -
Lo saluto e solo ora mi nota quindi fa per alzarsi di scatto ma ovviamente non ci riesce e si butta di nuovo giù strofinandosi il viso. Dopo un po’ che non sa come ritrovarsi, parla mantenendo gli occhi chiusi, penso abbia una paura fottuta di guardarmi, potrei essere nudo!
- Che ora è? -
- Le otto! - E’ anche tardi per i miei canoni ma ero andato a letto poche ore fa.
Mister gli lecca tutta la faccia e lui lo lascia fare senza forze.
- Non arrivo ad alzarmi ma devo piasciare… - Ecco che le cose si complicano… per lui!
Io sogghigno, lui non mi vede, mi avvicino e gli prendo il braccio per alzarlo.
- Ti aiuto? - Ora se ricordasse qualcosa urlerebbe ma visto che non lo fa e si lascia tirare su mite, deduco che non ha un cazzo di memoria del pompino che mi ha chiesto.
Bene!
Quando è seduto, lo circondo con un braccio e viene su in un attimo, mi si aggrappa ed il cane guaisce scendendo.
- Allora, non ricordi niente di ieri sera? -
- Mm… - Mugugna. Immagino sia un no. Che figata! Ora gli dico che abbiamo scopato!
Lo conduco in bagno e una volta qua mi molla e mi chiude la porta in faccia. Che stronzo!
Aspetto davanti che esce e non mi delude, non arriva a fare troppi passi da solo e appena lo vedo meglio capisco che è la testa che lo sta distruggendo.
- Ti riduci sempre così dopo una festa? - Solo per sapere se posso aspirare anche a di più in futuro…
- Sì… no… boh… dipende… cosa… cosa ho fatto? È andata bene? -
- Ti faccio un caffè, prima… - appoggia stanco la testa alla mia, immagino sia un ringraziamento. Che dolce!
Una volta che gli presento una tazza di caffè fumante lui comincia ad annusarlo e si schiarisce un po’ la rughetta fra le sopracciglia. Sembra un cartone animato!
- Con Sam è andata bene? - Lo vuole proprio sapere, allora lo metto alla prova. Vediamo quanto non ricorda.
- Sì direi di sì ma non ci ho parlato… poi è tornata a lavorare ma ha parlato con la tua ragazza tutta la sera… chiedi a lei, dopo… - In effetti sono curioso anche io. - Poi noi siamo andati avanti a divertirci… - Sguardo malvagio, lui non lo nota, è tuffato nel caffè doppio. - Sai… quando siamo rimasti soli tu eri proprio fuori… non ti ricordi? -
- No… cosa ho fatto? - Non sembra molto preoccupato, forse perché non tende a fare cose inenarrabili, di solito. Chissà. Ora ti sistemo!
- Ah niente di che… - Beve. - Abbiamo solo scopato! - Sputa il caffè e tossisce, forse anche muore. Io ovviamente rido.
Cazzo è troppo divertente!
Dopo essere andato all’Inferno torna sulla Terra e nota che piango dalle risate quindi mi chiede con un filo di voce accusatore i cui decibel superano i massimi consentiti dalla legge:
- MA MI PRENDI PER IL CULO?! - Non capisco se sia una domanda o cosa, ma continuo a ridere ed alzandomi gli batto la schiena quindi me ne vado al bagno lasciandolo crudelmente nell’incertezza.
Cazzo è una figata!
 
Quando torno è ancora là dove l’ho lasciato, io sono in accappatoio tutto bagnato. Lo guardo, mi fissa stravolto, non capisce ancora se scherzavo o no ed io torno a ridere. Non mi sono mai divertito tanto in vita mia come con lui. Come fa ad essere così divertente?
- Ma è successo davvero o no? - Me lo chiede con un filino di voce ed intanto noto Mister che gli mangia il dito del piede. Vuole far colazione anche il cane ma lui non lo caga. È così sconvolto?
Che meraviglia! Ho un sacco di potere su di lui!
- Secondo te? - Chiedo malefico. Sono bravo a controllare la mia faccia, non capisce un cazzo quindi a questo punto si alza e sembra che cerchi di sentire qualcosa ma alza gli occhi e quindi non mi è chiaro. - Ascolti Dio? - Sembra in effetti…
- No… ascolto il mio culo! - A questo punto mi trovo per terra a ridere ed il cane passa a mangiare la mia faccia pensando che giochi con lui. - Non mi fa male mi pare sia tutto a posto… allora scherzavi… - Poi nota che rido rotolandomi. Cazzo non può essere vero uno così!
È uno spasso!
- NON PRENDERMI PER IL CULO STRONZO! QUANDO BEVO NON CAPISCO UN CAZZO! -
- L’ho notato! Oddio Mike sei un mito! -
Però non gli dico che poi mi ha chiesto un pompino o non berrà più… se non lo sa potrebbe succedere di nuovo ed allora ne approfitterò!
A parte che comunque posso prendermelo quando voglio…
- Dai, stronzo… mi lavo e poi andiamo dal parrucchiere… facciamoci sta tinta! -
Mi lascia un po’ perplesso… non per la capacità di ripresa impressionante e nemmeno per la definizione azzeccata -sono stronzo davvero- ma per la questione della tinta.
Non pensavo parlasse sul serio ed invece vuole farla con me davvero. Ma perché?
Questa cosa proprio non la capisco ma tant’è che lo metterò alla prova. Vediamo fin dove sa spingersi sto tipo.
Poi in caso penso ai perché!
 
Dalla parrucchiera lui guarda bene tutta la lista delle tinte… non credo che avrà davvero il coraggio di farsela. E poi perché?
Non capisco proprio che senso abbia.
Quando la parrucchiera ci chiede cosa vogliamo fare lui sta ancora guardando ed io rispondo per me.
- Devo fare la ricrescita… - Da solo non posso farla perché la mia base è scura, per farli così biondi me li deve ossigenare ed è un casino da solo se non si sa bene come fare.
Forse vuole fare il gentile offrendomela ma non vuole mettermi in imbarazzo e quindi finge di volerne fare una anche lui.
- Senti Mike, guarda che se non vuoi non la devi fare… chi se ne fotte, io la faccio comunque. Poi te la ripago! -
Mike scatta e mi fissa come se avessi bestemmiato.
- Non voglio soldi, piantala! La voglio fare e la faccio! Ci pensavo da molto ma mi serviva l’incentivo! -
- Ah quindi sarei un incentivo? - Chiedo ironico. È la prima volta che me lo dicono. È proprio strano questo…
- Sì… bè… non sono tipo da tatuaggi o cose così estreme però mi piacciono comunque le cose diverse, nuove… estremizzare un po’… saltare all’occhio… le cose strane… - Ecco perché gli piaccio!
È spiegato!
Sono quello che lui non ha il coraggio di essere completamente, quindi cerca da me il coraggio di fare almeno qualcosa di quel che vorrebbe. E l’affascino per questo. Non gli piaccio davvero. Chissà, forse non prova nemmeno attrazione sessuale… no dai, è gay si vede!
Alzo le spalle.
- Come vuoi! -
Quando me lo rivedo nelle sedie vedo che la parrucchiera prepara la mia stessa tinta e sorpreso lo fisso malizioso.
- Ma allora devo stare attento… non è che magari poi indosserai anche le mie mutande? Guarda che non ne ho molte! - Lui ride e non se la prende, non che fossi serio ma l’insinuazione c’era…
- Io sono più bravo a prendermi ciò che mi piace! - Questa potrebbe avere tanti significati e decido di illustrargliene un paio…
- Spero di essere io fra questi… e non solo quello che ho o che sono… - un ragazzo estremo che vive in modo provocante e dissoluto.
Lui non arrossisce però capisce cosa intendo e mi tira un rivista per sdrammatizzare.
- Non crederti il re del mondo! -
- Mai pensato di esserlo. Però lo diventerò! - E ne sono piuttosto convinto!
La sua risata è rilassante e mi faccio vomitare perché mi piace tanto ma non posso farci nulla.
- Perché la fai bionda? Guarda che da nero a biondo è shockante! Io ho fatto un colore intermedio prima… - Ed io sono io… sono schizzato!
- Voglio fare il tuo stesso colore! -
- Ma perché!? -
- Perché così poi facciamo pandan! - Non me lo dirà mai davvero e così lo mando a cagare. Che si tenga i suoi stupidi segreti.
Comunque mi piace che si faccia come me, chi se ne fotte del perché.
Sto stronzo!
- Allora se mi faccio verde lo fai anche tu? -
- Mm… perché no! - Scherza, scherza… vedrai quanto ti metterò alla prova. Non potrai resistere così tanto… nessuno resiste mai tanto con me. Prima o poi mollerà anche Sam.”
 
Pensi che possa dirti che lo faccio perché voglio integrarti nel gruppo?
Se vedono che noi due leghiamo come due amici sono più disposti ad accettarti e per me è importante.
Senza contare che anche gli altri esterni al gruppo devono pensarlo.
Cioè… se ti vedono come uno di noi non ti fanno la guerra… come faccio a farglielo capire senza che si offenda?
Tutti mi dicono se sono schizzato ad averlo preso.
Sì è bravissimo, mi dicono, ma è davvero fuori… insomma, uno così potrebbe anche essere un tossico!
Questa cosa devo capirla, non ci credo proprio che si droghi, me ne sarei accorto. Fuma ma cosa c’entra? Anche Brad fuma!
Ci tengo che diventi veramente uno di noi… non mi importa come, ma devono accettarlo tutti.
Non mi basta che mi dicano che è bravo come cantante. Io voglio che piaccia!
Non so nemmeno perché ho una fissa del genere, ce l’ho e basta.
Voglio che sia così. Voglio davvero.
Forse il mio è un discorso egoista… voglio che si integri al nostro mondo e per farlo entro io nel suo… che male c’è? A me sembra una cosa bella… forse lui orgoglioso com’è non l’accetterebbe… infatti non glielo dirò mai.
Però lentamente farò in modo che ne diventi parte.
Quando finisce non riesco nemmeno a guardarmi allo specchio.
Oh mio Dio sono orribile!
Penso che per tutto il tempo che avrò i capelli così non fisserò uno specchio… che schifo!
Io biondo!
E dire che a lui sta così bene il biondo… perché lui è trasgressivo… io forse a parte i vestiti e lo stile hip hop sono piuttosto normale, chissà.
Che schifo, Mike!
Lui mi guarda e ride come lo stronzo che è ed io fingo di piacermi ma forse capirà che faccio finta. Bè, il tempo che si veda la ricrescita poi cambierò e mi farò qualcosa di più carino… magari il rosso mi dona di più, che ne so…
Che schifezza…
Ma tu guarda cosa si fa per gli altri!
 
Ok Mike, hai fatto una bella cagata ma almeno lui sembra contento. O forse pare a me.
Quando mi vedranno gli altri rideranno fino alla fine dei miei giorni... che poi forse la tinta è una bella idea ma dovevo scegliere una più adatta a me, magari rosso scuro, blu... boh...
Arrivati a casa Sam è a lavoro e ci accoglie il cane, siccome è già ora di pranzo Chester, continuando a ridere di me come uno stronzo, ha cucinato qualcosa ed è durante il pasto che riprendiamo l'argomento.
- Tu sei suonato! Non serviva che ti tingessi se non lo volevi davvero! - Dice poi dopo avermi osservato per bene.
- Sto così male? -
Torna a ridere, sembra incapace di smettere.
- Stai di merda! Ti starebbe bene il blu a te... -
- Senti senti! E da quando sei un esperto di tinte e capelli? - Lo prendo un po' in giro per difendermi, ma non attacca...
- Da quando ero uno stupido adolescente... una volta tagliati i miei imbarazzanti ricci ho cominciato a fare fottuti esperimenti coi capelli... -
- E tuo padre ti lasciava? - Sono scettico, da quel che ho capito mi pare difficile...
Si rabbuia un po' però mi risponde.
- Nemmeno morto... quando mi vedeva mi pestava a sangue. Ma io me li facevo lo stesso! -
Non so se ridere, faccio una via di mezzo e poi mi alzo per lavare i pietti, evito con cura ogni superficie riflettente e lui lo nota. Ridendo di nuovo, tanto per cambiare. Tanto bello era prima sentirlo, tanto fastidioso è ora. Che stronzo.
- La smetti di ridere di me? - Lo imploro con un tono esasperato, ho esaurito le mie carte. Sono contento che si trovi a suo agio con me ma qua va a mio discapito!
Improvvisamente smette di ridere come un coglione ma sghignazza, ancora peggio!
- Mi sa che devo ripagarti non solo per la tinta ma anche per il tuo gesto generoso di grande amicizia... - La sua voce ironica mi arriva direttamente da dietro e mi fa prendere un colpo.
Sussulto in modo alquanto imbarazzante e mi volto per ritrovarmelo praticamente davanti, appiccicato, che mi blocca con le braccia aggrappandosi ai lati sul lavandino dietro di me.
- C-Chez? - Chiamo con vocina stridula. Sto di nuovo arrossendo. Mi fa un effetto devastante.
Lui lo sa, ne è consapevole e ci gode, si diverte così, a torturarmi. Forse non vuole niente di particolare da me, solo giocare.
- Sei stato molto carino a ridurti così per me... non ne capisco bene il motivo, ma sono fottutamente certo che l'hai fatto per me. - Ed ha ragione!
Ma che gli posso dire?
- Sì bè, non c'è di che... ora... lasciami che devo lavare i piatti e poi andiamo a provare... fra un po' arrivano i ragazzi per provare... -
- Ma come, non hanno detto che prima delle cinque non potevano esserci? - Cazzo è vero, come se lo ricorda? Lavorano e appena staccano vengono qua... solo io sono un fancazzista... no è che ho appena finito l'università e avendo in ballo questo forse contratto discografico, ho deciso di concentrarmi sul demo che dobbiamo incidere per convincerli a pubblicarci.
Ho il culo sfondato che i miei mi finanziano felici di questo sogno che si avvera, dicono che sicuramente li ripagherò con gli interessi, di concentrarmi sulla musica... ma quale genitore farebbe così per il proprio figlio?
E poi devo preparare la laurea...
Gli altri invece oltre a tentare di finire l'università, lavorano... no, so di essere fortunato...
- Allora cominciamo a provare noi, ma mollami! - Meglio sbrigarsi, almeno se canta non può saltarmi addosso.
- Ma io devo ringraziarti per le tue dolci premure. -
E' basso ed insinuante, mi fa accapponare la pelle la sua voce, il modo in cui la usa.
E' fantastico ma non glielo dirò mai!
Lo capisce da solo, forse, ma dalla mia bocca non uscirà verbo.
Anche perchè ora siamo troppo vicini e se parlassi...
- Ecco, l'hai fatto, non c'è di che, ora mollami. - Però sto con le braccia lungo i fianchi e potrei spingerlo via, non mi blocca con la forza. Anche perchè non ne ha molta.
Sorride da maledetto, non se ne va, mi respira addosso ed alla fine... alla fine lo farà?
Mi bacerà di nuovo?
Oddio ho sognato tutta la notte i suoi baci. Mi sento un imbecille...
- Grazie... - Mormora sulle mie stesse labbra.
Ecco, mi annulla completamente, non ce la posso fare. Anche se mi dico cosa dovrei fare, rimango bloccato come uno stupido ed ecco che poi... che poi... schiudo le labbra e accolgo le sue. Combacia il suo inferiore, quello col maledetto piercing che mi dà alla testa, fra le mie ed io glielo prendo, lo succhio e mordicchio questo anellino.
Mi dà alla testa.
Mi dà dannatamente alla testa.
Me ne accorgo quando lo prendo per i fianchi e lo tengo su di me, lui ed il suo bacino contro il mio... e le sue mani che risalgono alla vita, si infilano sotto la mia maglia larga e mi sfiora la pelle. Rabbrividisco, sussulto contro la sua bocca e le nostre lingue ancora non si sono trovate.
Forse gli basta questo... forse... scivola via dalla mia bocca, ho la salivazione azzerata, vorrei baciarlo bene ma prima che possa protestare la sua lingua arriva sul mio orecchio e mi si infila dentro bagnandomelo.
Oddio... che cosa incredibile... ma Anna non me le fa queste cose... con lei siamo molto classici...
- Ah... - Gemo più liberamente mentre gli tengo la nuca con una mano in modo che non osi staccarsi da me.
Io non volevo tutto questo, dovevamo essere solo amici... ma come faccio?
Lo voglio troppo...
- Ti piace la mia lingua su di te? -
Che stronzo a parlarmi così...
- Sì... - Ed io ancora più stronzo a rispondergli!
- E se ti tocco così? - Le mani scendono sotto i pantaloni, sono anche larghi, ci mette poco a raggiungere il mio fondoschiena... mi separo dal lavandino per lasciargli spazio e inarco automaticamente la schiena.
- Oh, sì... - Non riesco a dire altro.
Questa è nuova... si fa largo con le dita dentro di me e riesce a trovare libero accesso. Che io gli lascio ben volentieri.
Come potrei altrimenti?
È così dannatamente bravo... ed è la prima volta che qualcuno mi mette un dito dentro... ed io non sto capendo più un cazzo...
- E non vuoi che rimaniamo solo amici? - Non so nemmeno se le parole che articolo hanno senso, tutto ciò che sento ora è il suo dito medio dentro di me ed io devo anche aver alzato una gamba per facilitargli i movimenti.
- Sì... - Piego la testa in avanti e nascondo il viso contro il suo collo magro, penso che rida di me ma non ne posso far nulla. Mi piace troppo quello che mi sta facendo... poi succede che toglie una delle due mani da là dietro, non so cosa diavolo faccia e torna. Sento il dito bagnato... oddio, l'ha messo in bocca... oddio... dopo che era in me se l'è... oddio... già questo basterebbe a farmi venire ma lui poi decide di muoverlo dentro e fuori con una tale facilità da lasciarmi sconcertato ed alla fine non ho altra scelta che venire in un modo parecchio imbarazzante per me. Nei pantaloni, nei boxer... così, come se mi avesse toccato anche davanti... solo un dito dentro... mosso... oddio, mosso in un modo... però solo un dito.
Gli basta un fottuto dito...e forse l'orgasmo è per ciò che fa, non come. O forse perchè è lui.
Come diavolo penso di fare per smettere?
Non posso... ma come, certo che posso, dannazione!
Mi abbandono su di lui, sfinito, rosso in viso, senza forze... lui mi circonda stupito di questo mio gesto e mi tiene a sé, una mano, quella non utilizzata, sulla nuca, fra i capelli biondi che mi faranno schifo a vita. Però così non è male... se fosse sempre così dolce potrei anche provarci seriamente ma... ma lui non è mai così... o quasi...
- Grazie per tutto quello che fai per me... - E cosa ti devo dire?
- Figurati... - Sussurro. Lui ride ma non per prendermi in giro... credo di piacergli veramente, sotto sotto...
Boh, non so.”

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Per chi non sapesse...


All'epoca in cui fecero questo primo Demo di produzione propria, un Demo che conteneva solo 6 tracce dalla tiratura limitata, erano tutti alle prese con università e lavoro. Mike non si specifica se lavorava ma si capisce che economicamente era messo bene. E comunque in quel periodo stava cercando di laurearsi. Poi ci riesce ma non tutti gli altri del gruppo portano a termine l'università.
All'inizio Mike e Chester avevano davvero sempre le stesse tinte solo che le cambiavano spesso perchè non si piacevano. Ovvero Chester si piaceva col biondo ma Mike no. Alla fine si sono rassegnati a fare tinte differenti per poi, col tempo, smettere per evitare di restare calvi. Però ci sono le foto che testimoniano che si sono fatti entrambi biondi ed entrambi rossi, poi Mike ha fatto anche il blu mentre Chez si è rifiutato ed è passato al nero. Poco dopo Mike ha cominciato con le maches. Prima rosse, e Chez aveva la cresta rossa, poi blu, e Chester era di nuovo tutto scuro. Successivamente a questo, Mike ha smesso del tutto coi colori ed è nero naturale. Che matti...