CAPITOLO XCI:
NUOVA DIVISIONE

Mi ricordo cieli neri
fulmini attorno a me
ricordavo ogni bagliore improvviso
appena il tempo cominciò a offuscarsi
come un segno sconvolgente
che il destino mi aveva trovato alla fine
e la tua voce è tutto ciò che ho sentito
e diceva che ottengo solo ciò che merito
allora dammi una ragione
per dimostrare che ho torto
per lavare questa memoria pulita
lascia che le alluvioni attraversino
la distanza nei tuoi occhi
dammi una ragione
per riempire questo vuoto
riempi lo spazio che c'è
fa che sia abbastanza
da raggiungere verità e bugie
attraverso questa nuova divisione
non c’era niente in vista
a parte i ricordi abbandonati
non c'era un posto in cui nasconderli
le ceneri cadevano come neve
e la terra crollò
nel punto dove ce ne stavamo
e la tua voce è tutto ciò che ho sentito
e diceva che ottengo solo ciò che merito
allora dammi una ragione
per dimostrare che ho torto
per lavare questa memoria pulita
lascia che le alluvioni attraversino
la distanza nei tuoi occhi
attraverso questa nuova divisione
in ogni perdita
in ogni bugia
in ogni verità che neghi
e ogni rammarico
e ogni addio
era un errore, troppo grande da nascondere
e la tua voce è tutto ciò che ho sentito
e diceva che ottengo solo ciò che merito
allora dammi una ragione
per dimostrare che ho torto
per lavare questa memoria pulita
lascia che le alluvioni attraversino
la distanza nei tuoi occhi
attraverso questa nuova divisione
dammi una ragione
per riempire questo vuoto
riempi lo spazio che c'è
fa che sia abbastanza
da raggiungere verità e bugie
attraverso questa nuova divisione
attraverso questa nuova divisione
attraverso questa nuova divisione

- New Divide -

Penso che se non fosse andata a buon fine Mike ci avrebbe messo una pietra sopra.
Ho sposato un diavolo di donna, alla fine ne valeva la pena... se non altro per tutte le risate che mi fa fare sempre!
Mike è mortificato, è convinto di aver detto il mio nome mentre lo faceva con Anna, lei ha negato ma alla fin fine poco importa.
Il risultato conta e lei è incinta.
Dio sia lodato!
Ora, se conosco bene Mike, non farà mai più figli ma almeno uno c'è!
Appena la lieta notizia arriva, ha fatto fare il test ad Anna insistentemente ogni santo giorno che Dio ha disgraziatamente mandato su questo mondo, Mike si rilassa.
E per contro cominciamo a diventare matti noi.
Ci basta la notizia.
Grande riunione in pompa magna, tutti e sei presenti in sede, che poi ormai è casa mia e sua.
Tutto felice e contento come una pasqua batte le mani ed annuncia come fosse la cosa più meravigliosa del mondo:
- E da ora, ci mettiamo a lavorare al quarto album! -
Silenzio.
Lo guardiamo cercando di capire come questo possa essere collegato al fatto che Anna è incinta, ma ovviamente non c'è un collegamento. Per loro.
Io invece lo colgo.
- Ora che non hai più da fecondare nessuno puoi dedicarti alla tua vocazione, fare musica? - Lui sorridendo orgoglioso ed entusiasta annuisce e tutti ridono di gusto perchè esce tutto il suo stress per questa storia del fare un figlio.
La gente comune non può capire cosa significa per una coppia che per anni non ha avuto figli, cercare di farne uno tutto d'un tratto.
Cioè cercarlo e non aspettare che arrivi da sé.
Spesso una coppia ha la fortuna che, pur cercandolo di proposito, arriva subito. Per altri questo non succede.
Non arriva.
Si fanno i test, nessuno è sterile, però questo benedetto semino non penetra nessun ovetto!
E ci provi, ci riprovi, ci stra provi.
Diventa un'ossessione, una fonte di stress. Tante coppie si disfano così, non è uno scherzo!
Se non dai la giusta importanza a questa cosa del fare figli e la vai diventare uno stress, allora è la fine.
Devi stare attento, insomma!
- Non riuscivi a concentrarti su altro? Tu di solito sei bravo a fare tante cose insieme! - Sbuffa.
- No, è che aspettavo Chez, però ho pensato un po' a cosa fare con questo nuovo album... -
- Sì, ma senti, sei sicuro che vada tutto bene con Anna? - La domanda è di Joe e Mike capisce al volo cosa vuole sapere.
- Non ti dirò mai come ci sono riuscito quindi smettila e concentrati sull'album! - Joe gli fa la linguaccia e gli altri ridono per la praticità disinvolta di Mike.
Amo questo ragazzo.
- Avanti, spara! A cosa pensavi? -
E' qua che comincia il nostro stress. Appena ne parla capisco subito che periodo di merda passeremo.
Mike si mette in punta sul divano e ci guarda tutti uno per uno.
A posto. Proprio a posto.
Ha gli occhi del demonio.
Io ho paura.
Fa così solo quando si tratta di musica.
- Faremo un concept album. Di quelli seri. Un vero concept album, non come MTM che alla fine aveva solo una specie di tema comune! Decideremo una sorta di storia, ogni canzone sarà collegata l'una all'altra musicalmente e ci metteremo dentro un sacco di cose particolari, non sarà solo musica. Sarà un messaggio, l'album deve essere un messaggio chiaro e preciso ed ogni canzone dare a sua volta un ulteriore messaggio, voglio che sia un trip mentale per chi l'ascolta, che si perda dalla prima all'ultima traccia e che si goda il film che gli proponiamo! Deve essere la cosa più completa mai fatta, cura maniacale per tutto, dai testi, ai suoni, alle musiche. Questo deve essere l'album che lascerà il segno. - Già questo basta per rabbrividire, perchè lui parla in un modo davvero inquietante, preso, assetato di sangue.
Io ho paura a fargli questa domanda.
- E... e che genere più o meno? Tipo i primi due album o più tipo il terzo... o ancora qualcos'altro? - Perchè io lo so, lo so dove vuole andare.
Mike punta gli indici in avanti, sorride sempre esaltato e mi fa una fottuta paura.
- Niente di già fatto. Solo roba nuova. Nuova per chiunque. Nessuno avrà mai sentito niente di simile. Inventeremo un nuovo genere. Di nuovo! - Respiro profondamente.
Questo ci rovinerà l'esistenza.
- Ma scusa, non dovevi scopare con Anna? Quando hai pensato a tutte queste cose? - Chiede Joe che la pensa un po' come tutti. Lo conosciamo.
- Mentre non riuscivo a scopare con lei! - Risponde logico.
- Ecco perchè non ci riuscivi, ti distraevi! - Mike guarda ferocemente tutti quelli che intendono replicare ancora sull'argomento e magicamente si cambia discorso.
- Bene, vuoi fare qualcosa di nuovo, eh? Ma devi avere un orientamento, così può essere tutto e niente. - Brad sa come rimetterlo in argomento.
- Deve essere tutto e niente! - Sospiro, questa volta non so nemmeno io cosa aspettarmi a parte la follia.
- Mike, così non capiamo niente! -
Mike insiste, è fermamente convinto, non cambierà mai idea.
- Non importa, lasciatevi andare, fatevi prendere dalla sacra arte musicale. Sperimentate. La parola d'ordine da ora in poi sarà sperimentazione, innovazione, creatività! Non fatevi fermare dagli soliti schemi musicali prestabiliti. La musica è molto più di quello che uno definisce 'rock', 'metal', 'rap' o quant'altro. Abbiamo delle capacità, dei gusti, delle armi a disposizione. Le useremo tutte. E ne troveremo di altre, ancora più nuove. Voglio l'epicità! - Tutti sono terrorizzati come me, Mike non era mai stato a questi livelli, io ho paura... tanta paura. Molta.
Visto che tutti ci guardiamo e lo guardiamo perplessi ma non reagiamo, Mike chiede quasi minaccioso. Cioè nel suo intento non doveva essere minaccioso... ma alla fine lo risulta...
- Siete con me, vero? - e chi oserebbe dire di no?
Ma non sappiamo cosa stiamo per fare...
- Certo, come sempre! Fino alla morte! - Ecco, io e la mia boccaccia di merda. Che idee da dargli!
Mike creativo al 200 % è proprio questo che farà.
Ci porterà alla morte.
E mentre si alza saltellando felice e ci bacia tutti sulle fronti per ringraziarci, io me ne rendo conto.
Questa è la fine.
- Vi amo ragazzi! - Sì... spero che riusciremo ad amarti ancora anche noi, per la fine di tutto questo.

Dopo i festeggiamenti perchè si dà ufficialmente il via al nuovo album, Brad si interessa alla questione della storia.
- A cosa pensavi per la storia? Hai parlato di un concept serio... - Gli altri smettono di parlare e far casino fra loro e tornano ad ascoltarlo, ora partirà uno sproloquio lunghissimo.
- Non so sai... essendo che cerco l'epico penso debba essere una storia con una guerra in mezzo. Però siccome voglio dare un messaggio preciso al mondo, non può essere niente di buttato lì. Ci devo pensare bene. Io e Chez ci lavoreremo. Ovviamente siete tutti i benvenuti, ma siccome dobbiamo tirare fuori noi i testi dico io e lui... se qualcuno ha idee o... - Chissà perchè le idee si eclissano e quel 'io e Chez' mi sembra un'altra minaccia di morte.
Piccoli bastardi di merda. Me la pagherete tutti. Lasciarmi solo col diavolo.
- L'hai sposato, ora te lo tieni! - Dice Dave di cattiveria quando Mike saltella in cucina a cercare qualcosa da mangiare intanto che arrivano le pizze.
Sarà la fine, me lo sento.
Gli faccio il dito medio e ridono, ma non hanno davvero capito in che stato ci porterà Mike per questa storia.
L'incoscienza regna.
Amen.

Quando restiamo soli è tardi per tornare a casa ed io e Mike decidiamo di fermarci qua a dormire. Lui è al pianoforte e so bene che è lì quando deve pensare.
Non suona niente di preciso, fa note a ruota libera.
Io mi siedo sulla sedia nera con le ruote, imbottita, con lo schienale che si abbassa, e gironzolo per la sala prove fra gli strumenti, qualche volta investo l'asta del microfono che poi si rialza.
Mike ha l'aria persa, lo sguardo fisso in alto. Sta creando.
Penso che a parte la follia sarà bello in un certo senso.
Mike è maledettamente creativo ma alla fine si è sempre dato un freno.
Nei primi album cercavamo testi autobiografici e d'immediato impatto in modo che tutti quelli che li ascoltavano potessero rivedersi in essi. Quindi è stato diverso. Anche la musica... sì, insomma, ci ha messo quello che gli piaceva però era diverso. Forse è diverso perchè è cresciuto. Quella volta, nonostante l'ampiezza mentale che ha dimostrato facendo quello che ha fatto, era limitato. Ora negli anni lui si è ampliato ulteriormente perchè il materiale a disposizione per far musica si è ingigantito.
Quindi lui ha un miliardo di cose da cui attingere e la sua creatività, se prima era a forza dieci su una media di cinque, ora è a forza cento. E la media è sempre cinque. Al massimo sette.
Non parlo così perchè sono di parte, è vero che Mike funziona così. Non esiste nessuno che lo conosce meglio di me e se dico che da ora sarà un autentico capolavoro creativo, sarà così.
Arriverò ad ucciderlo, ma intanto sarà spettacolo.
Me lo sento.
Credo che questa specie di emozione che provo nel vederlo così esaltato sia anche questo.
Sento che questo album segna qualcosa, un salto, un ulteriore cambiamento nelle nostre vite di artisti.
Dobbiamo prepararci a tutto.”

Non avevo dubbi che mi accontentassero. Spero però che tutti si sentano convinti e coinvolti. Ora è presto naturalmente, però voglio che tutti sputino l'anima in questo album come non hanno mai fatto.
Mi perdo nelle note che non seguo e vedo un universo che non comprendo a pieno.
Ci sono miliardi di cose lì ammassate sopra la mia testa, provo a sgrovigliarle.
Non so spiegare, è una sensazione davvero incasinata.
La chiamo ispirazione ma è molto di più.
È qualcosa di sacro, per me.
Perchè sento questo enorme bisogno interiore di creare, non importa cosa e come. Io devo.
Però non so cosa, non so come. E non riesco ad incanalare di preciso questa creatività, questa ispirazione.
Cerco un modo per farmi luce, per prendere una delle svariate idee che circolano lassù e darle un senso.
Però se ignorassi tutto questo, se non cercassi di lavorarci su, se non ci provassi... mi sentirei male. Poi andrebbe via tutto e lo dimenticherei. Io devo coglierlo ora che c'è, non posso smettere. Ci penserò e ci ripenserò e lo farò fino allo sfinimento, fino a che non sarò completamente orgoglioso e soddisfatto.
Sento la presenza di Chester accanto, la mia ancora sul mondo. So che posso vagare liberamente per l'universo, mi riprenderà quando esagero.
Mi serve, Chez. Non posso creare senza di lui perchè poi non saprei più tornare nel mondo. Resterei là, in quell'universo.
Sento distante la sua voce, ma mi arriva. Recepisco la domanda che mi fa.
- Cosa stai vedendo? - Lo sa che quando ho questa espressione vedo qualcosa. Sorrido consapevole ma non stacco gli occhi dal soffitto né le mani dal pianoforte.
- Un macello! - Penso che rida.
- Sai Mike... - credo abbia appoggiato i piedi sul pianoforte.
- Abbassa i piedi. - Non lo guardo e non cambio tono, mi sento sempre lontano ma lo fa e ridacchia. Si alza e mi viene dietro.
È perchè lui è qua con me se io percepisco ancora ciò che succede qua intorno.
Le sue mani sulle mie spalle, mi massaggia ed i neuroni trovano pace nel mio cervello sovraccarico.
- Penso che dovresti concentrarti prima di tutto sul messaggio globale dell'album, cosa vuoi dire con questa storia? -
Ha ragione, è vero. Devo trovare le priorità. Il numero uno è il messaggio.
Le sue dita sulle mie spalle mi roteano i muscoli tesi, i nervi si sciolgono e la musica che suono è più dolce.
- Beh... il mondo sta sempre più andando verso una fine... -
- E' generico. Ci sono tante cose che provocano la fine del mondo ed in MTM ne abbiamo parlato un po'... - E' spietato e non ha paura di me. Per questo adoro creare con lui. Mi sta dietro e mi ferma. Oppure mi spinge.
- La cosa che spicca di più in questo ultimo secolo? - Ci pensiamo entrambi su tutte le svariate oscenità di questo mondo.
Qual è la vera piaga di questo mondo nell'ultimo millennio?
Penso che io e lui siamo connessi, siamo davvero connessi.
Perchè io ho la visione di un abbaglio della portata di mille soli, stringo gli occhi mentre ho questo flash. E lui smette di massaggiarmi.
Lo diciamo insieme con un tono da 'trovato' che risulta anche sconvolto.
- Il nucleare! -
Smetto di suonare e mi giro nello sgabello del pianoforte, lui mi lascia una mano mentre l'altra rimane sulle spalle. Ci guardiamo. Siamo accesi della stessa identica luce.
È come se sapessimo, tramite questa emozione comune, che è questa l'idea giusta.
Mi alzo e lo abbraccio forte di slancio come se fosse suo il merito. È un'idea che ci è venuta insieme, però da soli non ci poteva venire. Quindi lo stringo perchè sono contento in qualche modo.
Penso che queste cose le potremo capire solo noi due.
Questo entusiasmo, questa voglia di fare... questo... questo mondo che si apre davanti a noi... è frenesia allo stato puro.
Lui mi stringe sorridendo e comincio a parlare a macchinetta con l'adrenalina che corre.
- Il nucleare, la bomba atomica. È stata questa la vera rovina del mondo! Quando le nazioni si sono armate del nucleare! Hiroshima e Nagasaki! Il potere di spazzare via un'intera nazione! Questo immenso potere nelle mani di gente che in realtà è solo umana e fallibile! Il potere di Dio nelle mani di un uomo! Chez, Chez è questo, è questo! Deve essere un album denuncia contro il nucleare! -
Penso che non smetterei di dirlo se lui non mi prendesse il viso fra le mani e non mi baciasse sulle labbra.
Solo questo.
Appoggia la bocca. Anzi, la preme forte. Me la tappa.
Trattengo il fiato e poi torno a respirare, il cuore mi dà tregua, stava scoppiando nel petto. Lentamente anche i nervi cedono, saranno le tre di notte, non lo so. Arriva la stanchezza sotto forma di pace. Sono felice. È così.
- Ti amo sempre ma sai quando ti amo specialmente? - Mi dice tenendomi il viso fra le mani e a pochi millimetri dal suo, la luce negli occhi mi cattura, mi fa tornare. - Quando sei felice. Quando sei così felice. Non importa per cosa. Se per qualcosa che crei con la musica o per qualcosa che ti succede o che ne so. Però quando ti vedo così vivo, così felice che salti sul posto e tocchi le stelle... ti amo. Ti amo di più. Perchè sei felice. -
Ora mi sciolgo.
Questo ha il potere devastante di spazzare via tutto, mi prende e mi ingloba in sé. Ecco che torno. Ecco che mi commuovo.
Sono fortunato.
Sono maledettamente fortunato.
Ho avuto un'infanzia felice, degli amici che bene o male mi sono sempre stati vicini, una carriera nella cosa che amo di più in assoluto, la musica.
E la persona che amo che mi ricambia.
Sono fortunato.
Non voglio niente altro.
Sarò padre, ma non è un pensiero fisso nella mia testa, non riesco a realizzarlo, forse lo realizzerò quando lo prenderò in braccio.
Ma riesco a sentirmi così felice che non importa, ora.
Chester mi ama, lo so che mi ama. Però è così bello quando me lo dice e me lo ripete.
Torno fra le sue braccia, nascondo il viso contro il suo collo, le sue mani mi carezzano la nuca sui capelli corti, mi tiene a sé.
- E' merito tuo se sono felice. Prima di te ero contento, facevo quello che mi piaceva, le cose andavano sempre bene in generale. Però è stato quando sei tornato nella mia vita e ci siamo scambiati quelle promesse solenni, quelle vere... che ci siamo amati davvero... ed è lì che io sono stato felice seriamente. Non ho più cercato niente. Perchè ti avevo, finalmente. Prima ero sempre inquieto a cercarti, ora ci sei. -
- Non andrò più via. - Lo sussurra, gli bacio il collo, sto aggrappato a lui, non voglio altro.
Poi mi porta in camera e mi fa stendere sul letto, la luce viene chiusa, ci immergiamo l'uno nell'altro, solo abbracciati ed intrecciati, niente di più.
E ci chiediamo... cosa sia cambiato di preciso.
Perchè è di nuovo successo.
- Quando ci siamo rimessi insieme è scattato il primo vero cambiamento. Abbiamo cominciato a crescere. Perchè ti sei ripulito, sei diventato un uomo, hai chiesto perdono, ti ho perdonato ed io a mia volta ho visto tutti i miei errori. Ci siamo guardati in faccia, insomma. Ed abbiamo cominciato a lavorare sui nostri vari difetti. Quello è stato il primo cambiamento delle nostre vite. Ma sai la cosa strana? Mi sento di nuovo come allora. La sensazione è uguale solo ovviamente non per le stesse cose. Sento che siamo ad un altro punto di svolta delle nostre vite. Uno era quello, uno è questo. Stiamo cambiando ancora... cosa... cosa significa, per te? Te ne sei accorto? -
Non è che ho sempre le risposte. Quando non le ho, le ha lui.
Mi bacia la fronte, mi sento un po' agitato per questa cosa, non so spiegare perchè. Nei cambiamenti è sempre un mistero.
- Sì, è vero. C'è un altro cambiamento in corso, ma penso che sia positivo. -
- Però mi piace capire, sai... quante ne abbiamo passate così allo sbaraglio? Questo nuovo cambiamento per me non ha senso, è così inaspettato... -
- Quante ne abbiamo passate, dici? Tante... troppe... ricordo bene tutte quelle che abbiamo affrontato. Che agonia continua. Noi come coppia intendo. Era come stare in una tempesta continua. C'era sempre qualcosa che non andava fra noi. Tu che non avevi il coraggio di viverci come dovevamo, io che per disperazione sono tornato a drogarmi... i nostri litigi, la nostra lontananza. A volte c'era la luce, sembrava potessimo farcela, poi tornava tutto a crollare. Ricordi quando ci siamo lasciati definitivamente? Dio, che follia... e tu che mi dicevi che avevo tutto quello che meritavo... non ho mai dimenticato le volte che me lo gridavi. E tutto tornava buio fra noi. La mia droga, il mio destino. Ho cercato di scappare ma non è servito a molto, ci sono ricaduto. -
Non credo ne abbiamo più riparlato dopo che ci siamo rimessi insieme.
- Volevi una ragione per dimostrare che stavi sbagliando, che eri tu in errore. Volevi una ragione per ripulirti, volevi una ragione per rimetterti in piedi... -
- Volevo solo colmare la nostra distanza. Ci guardavamo ed eravamo così lontani... -
- E non sai quanto ho pianto... pensavo che se avessi pianto abbastanza, ci saremmo potuti riavvicinare prima o poi... -
- Volevo riempire il mio vuoto, il vuoto che mi avevi lasciato tu. -
- Lo spazio fra noi era sempre più immenso, ci ferivamo perchè eravamo incapaci di perdonarci, di lasciarci andare... di... non lo so... e speravo che sopportare fosse abbastanza. Che riempirti di bugie, fosse abbastanza. Che negandoti la verità che ti amavo, un giorno tu potessi riprenderti. Speravo fosse abbastanza. -
- Ma non poteva esserlo. Non c'era un posto dove nascondere i nostri sentimenti. Ci ferivamo fino a ridurci in cenere e cadevamo di continuo come la neve.
- La Terra ci è crollata da sotto i piedi. È successo là... proprio là... quando ho dovuto sciogliere il gruppo nella speranza che tu ti riprendessi. E non sapevo come altro fare. Però non era sufficiente. -
- E mi ripetevo le tue parole nella testa, di continuo, di continuo. Da solo. Che ho tutto quello che meritavo. Ed ancora non ce la facevo, non capivo, non riuscivo ad uscirne. Non avevo risposte. Ero solo e basta. Stavo male. Non riuscivo a pulirmi. -
- Però sono state le perdite, le bugie, le verità negate, i rimpianti e gli addii... tutti errori troppo grandi da nascondere, a quel punto... per te e per me. Eravamo separati ma passavamo lo stesso rinnovamento. Ripensavo alle volte che non ti ho detto che ti amavo, le volte in cui ti ho gridato che ti odiavo. Le volte in cui ti ho lasciato solo a disintossicarti invece di starti vicino. Le volte in cui ti ho perso... -

- E la tua voce era tutto ciò che sentivo, là da solo. La tua voce sempre. Speravo che lo spazio fra noi venisse riempito e che il mio inferno fosse sufficiente per riempire questo immenso vuoto fra noi. -
- Come in una nuova divisione. -
- Una nuova realtà... -
- Cercavamo un rinnovamento in noi stessi per poter tornare insieme. In un nuovo schieramento, una nuova formazione, una nuova fusione. -
- E l'abbiamo trovata... quando abbiamo visto e accettato i nostri errori. E ci siamo accettati noi stessi. Abbiamo capito cosa dovevamo fare per cambiare e abbiamo deciso che ci meritavamo la felicità... -

Mi alzo sui gomiti e lo guardo nella penombra della nostra stanza. Gli carezzo il viso, è così bello stare in questo modo.
- Dovevamo perdonarci. È stato quello il primo cambiamento. Il nostro stesso perdono. Io mi sono perdonato per averti abbandonato, tu ti sei perdonato per essere caduto di nuovo. -
Lui sorride con gli occhi che brillano nel buio, li vedrei nel nero più nero.
- Sai cos'è questo nuovo cambiamento che viviamo ora? Questa nuova divisione di noi stessi? - Cita le mie parole.
- Cosa? -
- Quando ci siamo riuniti abbiamo cominciato il cammino per diventare uomini, per cancellare i nostri difetti, i nostri errori, migliorarci, rialzarci. - E qua capisco.
- Ora lo siamo. Siamo diventati uomini. - Ripenso anche al fatto che ora diventerò padre.
Credo che dopotutto sia stato maledettamente giusto aspettare. Lo credo proprio.
Ora posso dire di essere pronto per davvero.
Le labbra si ritrovano, siamo contenti della nostra analisi e le nostre parole non le dimenticheremo, perchè non dimentico mai niente. E sono parole belle, d'amore.
Abbiamo passato molte cose, ma ora siamo qua. Abbiamo attraversato l'inferno, abbiamo percorso il purgatorio ed ora stiamo arrivando al paradiso. È questo il nostro secondo cambiamento. Sarà bellissimo. Ne sono sicuro.”

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Per chi non sa...
New Divide è stata chiesta da Michael Bay per il secondo film di Transformers, per cui Mike l'ha fatta per lui. Tuttavia ha detto che nello stesso periodo stava passando un momento di grande cambiamento, come accadeva al protagonista del film, per cui ha riversato il proprio stato d'animo nella canzone. Ci sono effettivamente dei video dove si vede Mike che la canta e la suona al piano a Chez sedutogli accanto, al termine del quale Chez dice che gli piace e dà il suo ok. Dunque New Divide ha un significato particolare per Mike... qualunque esso sia.
Dopo che Chez è tornato dal suo tour coi DBS, si parla del 2009, hanno cominciato a lavorare al loro quarto album, un concept album. A thousand suns. E' vero che hanno fatto qualcosa di totalmente nuovo e diverso da prima ed è vero che Mike ha dato 'il meglio di sé' in molti sensi. Per l'occasione ricordo una dichiarazione di Chester.
'Quando lavori con un genio, lasci semplicemente che lo sia!'
Questo riassume bene tutto il processo che sta dietro quest'album.