NOTE: questa breve fic mi è venuta su guardando un paio di foto e nello specifico quelle che trovate di sotto. In queste c’erano in una Chez con la stessa camicia di Mike, in un’altra aveva i suoi stessi occhiali da sole ed in un’altra lo asciugava dal sudore come di solito fa Mike per scherzare.
Così ho detto: ‘ma guarda che idiota che imita il suo ammmore’. Da qui a scrivere queste quattro righe il salto è stato corto!
Ringrazio chi legge e commenta!
Buona lettura.
Baci Akane
PS: la canzone non è specifica per questa fic, ma siccome ho cominciato a mettere un mp3 a fic continuo... la regola è che siano tutte sui LP! Cliccate sul titolo sotto la foto, aspettate e ascoltate leggendo...

IMPREVEDIBILITA’

camicia uguale
occhiali uguali
chez pulisce mike

/Figure 09/

Ogni tanto me lo chiedo.
Ogni tanto.
Giusto ogni tanto…
Ma cosa passa per la testa a Chester?
Lo conosco da anni, ormai, e sebbene io non abbia mai potuto godere della sua versione fanciullesca da disagio giovanile, penso di sapere più o meno tutto di lui. Insomma, dovrei…
Eppure dopo tutto questo tempo insieme riesce ancora a sorprendermi e non è poco perché io sono il rivoluzionario innovativo per eccellenza. Adoro stupire e niente mi sorprende.
Ma lui ci riesce sempre!
Dopo la volta in cui mi arriva sul palco vestito con la mia stessa camicia -momento epico perché prima di salire si era tenuto su una giacca che ha tolto quando è venuto su, quindi quando mi sono girato ed ho visto che aveva la mia stessa identica camicia non ho potuto che scoppiargli a ridere in faccia. Gli ho chiesto che diavolo gli saltasse in mente e lui ghignante e vittorioso mi ha detto che adora le camicie a quadri. Non ho potuto che spingerlo per non farmi prendere in giro: lui odia le camicia a quadri, non è proprio il suo stile bensì il mio ed è cosa risaputa.- Dopo quella volta, dicevo, ho faticato a rimanere serio quando me lo sono visto affiancato davanti ai giornalisti e ad un sacco di gente con i miei stessi identici occhiali da sole.
Grande fatica.
Però gli ho lanciato una lunga occhiata dopo averlo visto di sfuggita e con qualcosa che nessuno avrebbe saputo definire, ovvero non era proprio un sorriso ma nemmeno la faccia di una sfinge, salutando le persone intorno fra fotografi, giornalisti e fan, gli ho detto malizioso:
- E tu che ci fai con quegli occhiali? -
Lui con sorrisi radiosi rivolti a sua volta agli altri, mi ha risposto con faccia tosta da farabutto:
- Mi piacciono, sono alla moda! -
Non ho potuto fissarlo di nuovo come se fosse un comico di professione:
- Ma se odi le cose alla moda! - Altra cosa risaputa. Non che a me invece piacciano ma questi occhiali nello specifico li ho adorati dal primo momento in cui li ho visti in negozio, quindi li ho presi subito. Li metto persino ai concerti nonostante sia notte!
Il signorino che ha sorriso sornione, invece, li ha insultati subito pesantemente schernendo sia gli occhiali in questione che me che li indossavo anche col buio!
E poi se li è presi!
Ma devo dire che si supera adesso quando verso fine concerto invece che prepararsi al solito finale dove si spreme come sempre, mi viene davanti e proprio mentre gli sto parlando indicandogli di andare dall’altra parte a prendere so io cosa, lui prende l’asciugamano che solitamente uso per asciugarlo e me lo passa sul viso facendo esattamente la stessa identica cosa che io sistematicamente faccio sempre a fine concerto.
Lo pulisco dal molto sudore che gronda ridendo e scherzando e poi lo tiro al pubblico per fare l’idiota -e impedire così che si ammali perché deve sempre girare mezzo nudo anche se è sudato fradicio.-
Ora che lo fa lui con quel sorrisetto infantile sulle labbra rimango inebetito col braccio ancora alzato senza credere che lo stia facendo.
Lo fa con molta attenzione, devo dire, facendomi anche chiudere gli occhi e tenendomi fermo per non farmi scappare.
- Ma che diavolo fai? - Chiedo dimenticandomi di ciò che dovevo dirgli, quando li riapro lo vedo sghignazzare mentre tira senza cura il telo verso il pubblico, non certo con la simpatia con cui lo faccio sempre io, ma lo fa.
- Ti asciugo il sudore, altrimenti poi ti ammali! - Risponde l’idiota. Io allora lo guardo rendendomi conto di quanto stupido sia quando ci si mette e quanto riesca a stupirmi.
- Cos’è, vuoi diventare me? - Inevitabile la mia uscita e lui con una strana e preoccupante luce negli occhi avvicina il viso al mio e all’orecchio mi risponde pieno di malizia:
- In realtà è farmi te, quello che voglio, ma intanto inganno l’attesa rubandoti qualcosa! -
Nella demenzialità che sfodera riesco comunque a cogliere il fra le righe che mi fa sorridere anche se al contempo scuotere la testa.
- In altre parole non sai stare senza di me ed hai bisogno di sentirmi più vicino a te che puoi, così usi questi metodi da adolescente innamorato! -
Qua però riesce di nuovo a stupirmi, come dicevo prima, poiché invece dell’aspettata battuta a triplo senso volta a smontare il lato romantico che ho appena messo in luce, lui ribatte con candore che non penso di avergli mai visto:
- Mi sembrava ovvio… ormai sei la mia nuova droga! - Detto da lui mi inquieta visto il suo passato da tossico… non riesco a ribattere nulla e proprio come mi stavo trovando a pensare un istante prima, riesce ancora a stupirmi dopo anni che lo conosco.
Non so quanto scherzi e quanto sia serio, conoscendolo entrambi, ma onde evitare di cacciarmi io stesso in ulteriori guai dove finirei per dimenticarmi della canzone successiva per lo stupore che mi procura a fiumi ultimamente, lo lascio perdere e lo spingo di nuovo via.
Queste cose non me le deve dire durante un concerto, cazzo!
Dalla risata soddisfatta che fa mentre riprende il microfono, direi che la mia faccia è un capolavoro d’imbarazzo ed emozione.
Al diavolo, stasera in camera butto via tutti gli oggetti che ha preso uguali ai miei, a costo di farlo andare in giro nudo!
Così impara ad imbarazzarmi e a prendersi gioco di me.
Anche se so bene che gioca fino ad un certo punto…
È proprio la persona più imprevedibile che conosca, in certi momenti.
In altri, invece, lo prevedo perfettamente e mi riesce così bene che lui stesso mi chiede come faccio.
Adoro quei momenti… quando dopo averlo stupito gli dico ‘per me non hai segreti, baby!’ e poi godo sulla sua espressione imbronciata ed infantile.
Bè, non c’è che dire… dopotutto siamo proprio una coppia che non si annoierà mai!

FINE