*Ecco un altro capitolino. Diamo un'occhiata a come se la passano Alessio e Suso in questo nuovo inizio di stagione. In realtà non li vedo particolarmente legati, ma per esigenze di copione per il momento mi servivano nella stessa camera, però penso che entrambi abbiano altri compagni. Comunque le cose cambieranno e si evolveranno, questa fic è solo l'inizio, per vedere come sono i protagonisti della scorsa stagione rimasti e conoscere i nuovi, ma da qui ci saranno molte evoluzioni, infatti ho già scritto molte altre fic. Buona lettura. Baci Akane*

4. NUOVI COMPAGNI DI CAMERA




- Ma non farti problemi, dai... appena finisco il ritiro e prima che inizi la nuova stagione scappo io da te, su... - Gerard sospirò al telefono con aria drammatica.
- Sì, ma mi dispiace non riuscire a venire io... - Suso sorrise stendendosi sul letto mentre Alessio andava dal bagno al terrazzo sempre parlando al telefono:
- Vedrai che viene... -
- Ma no che non viene... e anche se viene cosa cambia? -
- Niente, sono felice che ti affianchi! È un ottimo difensore, ti può aiutare a migliorare, può essere la guida che avevi bisogno... sai, sono contento se fai strada! - Alessio sorrise intenerito sedendosi nelle sdraie a guardarsi uno splendido tramonto in terra di Cina. Se non altro i nuovi investitori organizzavano un ritiro estivo di quelli coi fiocchi!
In quel periodo erano in un albergo in Cina fantastico, camere doppie con terrazze confinanti con le vicine, belle grandi e con sdraie, piscina, palestre, vicini a campi da calcio per allenarsi.
Ormai le partite organizzate in quel posto stavano per finire e sarebbero volati in un’altra città.
- Per me è uguale se viene o no... conta non finire in panchina e fare una buona stagione! - Sinisa rise con la sua tipica risata sexy.
- Quello è certo, ma con Leo accanto hai un buon margine di miglioramento. -
Alessio ridacchiò e si fece malizioso.
- Sicuro che non mascheri ben altro invece? -
- Io che maschero?! E cosa?! - Sinisa non mascherava mai, ma Alessio lo conosceva e lo stava precedendo andando anche a colpo sicuro.
- Beh, Leo ha una personalità forte, come piacciono a me... -
- Se fossi lì non rideresti... - Alessio scoppiò a ridere.
- Dai, sai che mi piaci geloso. -
- Sì, ma non lo sono, non è nemmeno lì! E poi mica tutti a questo mondo possono essere gay! -
- Non si tratta di essere gay, si tratta di voler fare esperienze e passare il tempo in tanti modi... spesso questi modi... sai, sesso fra uomini... chi non prova non sa, ma una volta che provi non ne fai a meno. -
- E chi ti dice che lui abbia provato? - Alessio scoppiò a ridere della grossa.
- Tu sei un gossip man solo del Milan, ma gli altri non li caghi... -
- E che me ne frega degli altri? -
- Ma lui e Gigi... beh, risaputi, eh? - Sinisa sospirò rumorosamente ed insofferente.
- E mi spieghi se sta con lui perché dovrebbe provarci con te? -
- Ma io non ho detto che dovrebbe provarci con me, ho detto che magari potrei trovarmi bene con lui... -
- Ti rispondo quando ci vediamo. - Alessio ridacchiò divertito toccandosi fra le gambe, poi finì con un gemito ed un basso e roco:
- Mmm non vedo l’ora! - Sinisa lo insultò seccato, sapeva che lo faceva apposta per provocarlo, ma a distanza era una tortura. Odiava non poterlo sculacciare quando voleva!
- Vaffanculo! - Ringhiò roco.
- Ti amo anche io, caro! - Rispose divertito Alessio e su questo vide Suso sullo stipite della porta, aveva finito la sua telefonata. Alessio mise giù il telefono ed imprecò, Suso però rise e mise le mani avanti mentre si sedeva nell’altra sdraia.
- Non preoccuparti, anche io ero al telefono col mio ‘caro’! - Lo disse subito per chiarire in modo che non si creassero problemi. Alessio si rilassò dopo che era invecchiato di 10 anni.
- Storie a distanza... se non stuzzichi l’altro, muore subito! - Non che con Sinisa ci fossero problemi di noia, anche a distanza trovava sempre modi per tenerlo bello ‘alto’.
Suso si strinse nelle spalle un po’ malinconico.
- Gerard non è mai stato sicuro di noi... - Fra l’altro Alessio aveva già capito a suo tempo della loro relazione.
Con la partenza dei rispettivi compagni di stanza, i due si erano messi nella stessa camera in coppia ed era finalmente giunto il momento di scoprire le carte.
- La distanza darà una spinta... in un senso o nell’altro... - Non era molto diplomatico a volte, colpa dell’effetto Sinisa.
- Mi sa anche a me. Speriamo in bene... - Suso cercava di essere tranquillo e sicuro al telefono, ma ogni volta che Gerard tirava su scuse per vedersi e organizzarsi, sentiva un pugno allo stomaco. Era bravo a coprire.
Si volevano molto bene e provavano un fortissimo sentimento, ma era nato di recente e dopo un sacco di tempo, perciò non era sicuro di come sarebbe andata avanti.
- Beh, mi sa che intanto Patrick ti tirerà su il morale! - Suso lo guardò subito sorpreso, credendo di aver capito male.
- Patrick? - Alessio lo guardò con aria che la sapeva lunga, divertendosi e sentendosi tanto Sinisa in quel momento.
- Dai che te ne sei accorto. - Suso si mordicchiò il labbro cercando di non ridere come un idiota.
- Che gli piaccio? - Ed Alessio gli diede un calcio con il piede nella ciabatta.
- Se ne sono accorti tutti! - Suso alla fine si rassegnò e rise come un idiota.
- Certo che me ne sono accorto, è difficile il contrario! Ma è tenero! - Alessio rise a sua volta gettando la testa all’indietro, nella mente la voce di Sinisa che diceva ‘sarà un altro anno interessante!’
- Vedi? Ti terrà occupato a non pensare troppo a Gerard! - Suso finì di ridere scuotendo poi la testa.
- Fatico ad impegnarmi, ma una volta che mi ci metto è difficile che tradisca. Se lo faccio è perché in realtà voglio che la storia finisca... - Spiegò Suso che non contemplava minimamente l’idea di stare con un ragazzino di cinque anni meno di lui. Non erano tanti, ma lo vedeva come un piccolo.
- Io col mio ho un patto... non ci consideriamo impegnati, ognuno fa quello che vuole con chi vuole, basta che lo dica subito all’altro! - Suso lo guardò perplesso alzando un sopracciglio mentre il crepuscolo colorava di uno splendido viola il cielo serale. - E la sai la cosa assurda? - Alessio girò lo sguardo sottile e divertito su di lui che aspettava curioso. - Non ci siamo più traditi da quando abbiamo fatto questo patto. - Suso si aggrottò captando il ‘più’.
- Più? - Alessio tornò al cielo distrattamente e alzò una spalla facendosi più serio, non gli piaceva molto quell’argomento.
- Ci siamo traditi. Lui aveva una relazione già da prima e poi si è messo con me solo per sesso, niente impegni insomma. E mi diceva di andare con altri se volevo. Io così stufo di questo ci sono andato e non gliel’ho detto. Lui si è arrabbiato ed ha detto di farlo pure, ma di dirglielo perché è il nasconderlo che lo mandava in bestia. - Suso ascoltò colpito ed interessato da tutto il discorso. - Niente richieste o promesse, solo quello. Da quella volta io non sono andato con altri e lui non vede più l’altro. Non gliel’ho chiesto, ma è così. -
- Interessante modo di vivere le relazioni... - Alessio si strinse nelle spalle alzandosi in piedi e stiracchiandosi guardando l’ora, bisognava andare a mangiare giù in ristorante.
Suso lo imitò.
- Con lui non doveva nemmeno essere una relazione... alla fine ci siamo detti che ci amiamo, pensa un po’... le cose che non vuoi che funzionino, di solito funzionano lo stesso se è destino! - Suso rifletté sul destino e seguendolo pensieroso diede voce al proprio:
- E se non è destino, puoi insistere quanto vuoi... - Alessio prese chiave magnetica e telefono e diede una stretta alla spalla di Suso facendolo uscire per primo.
- Non pensarci, le cose andranno da sole. Devi lasciarti trasportare. Non puoi mai immaginare come andrà a finire. È sempre diversa da come pensavi. - Alessio ormai con Sinisa aveva fatto molte esperienze e poteva dare qualche saggio consiglio a cui arrivavi solo dopo aver vissuto determinate cose.
Suso era ancora perplesso e un po’ triste perché era pieno di dubbi sulla propria relazione con Gerard. Con lui era stato difficile nella stessa squadra ed in tutti gli anni che si conoscevano e si vedevano, figurarsi ora con una figlia di mezzo e due ore di aereo.
Ci avrebbe pensato e ripensato fino allo sfinimento, ma in quel momento fu interrotto da una voce allegra che lo salutò felice come una Pasqua.
Quando si voltò a vedere chi era, Alessio scoppiò a ridere ed un bel sorriso si stampò anche sul viso di Suso che scacciò la malinconia in un attimo senza accorgersene.
Patrick gli stava saltellando dietro e raggiunto si mise a parlare a macchinetta di quanto bello fosse essere lì in quell’hotel meraviglioso, poco dietro Manuel scuoteva la testa contrariato, mentre Gigio sorrideva soddisfatto perché se Patrick si metteva con Suso, non poteva avere mire sul suo ragazzo.
Davide poteva dire quello che voleva, lui non sarebbe mai stato tranquillo con quei due insieme!