DISCLAMEIR: i personaggi non sono miei ma di loro stessi perchè reali, io immagino e basta.
NOTE: questa è il seguito di Before i die... ci sono delle incongruenze volute fra quella fic e questa, che è sempre dalla parte di Coby. Dovrò fare quella dalla parte di Jerry per far capire come sono andate le cose per davvero. Qua Coby pare aver cancellato certi dettagli avvenuti nei momenti narrati in Before i die. Come che Jerry gli dice che fa tutto quello perchè lo ama ad è disposto a tutto pur di tenerlo in vita. Anche farsi usare. Coby, in questa fic, si chiede perchè Jerry lo faccia. Si ricorda solo certe cose, non tutto. Colma quello che non ricorda con le sue logiche (!!!) deduzioni. Però, ad esempio, ha cancellato che Jerry ha detto che l'amava. Perchè quella volta lui era talmente fuori di sé che ha dei buchi veri nella memoria. Ho dovuto spiegarlo perchè altrimenti sembra che io sia quella suonata, no, è Coby! Ci sarà la versione di Jerry che spiega bene tutto.
Buona lettura.
Baci Akane

LA TUA CANZONE

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=g8AdZKlSH9k


Di più, di più, mi serve di più.
Ne voglio ancora.
Così non è sufficiente.
Non è assolutamente sufficiente.
Voglio ancora.
Dio, dammelo, ti prego.
Non mi basta.
Spingo più forte, penso di fargli male, non mi controllo più.
Entro ed esco e lo faccio veloce, fino a non capire più un cazzo, solo che è maledettamente giusto e perfetto.
Lo prendo, lo tengo per i fianchi e continuo a spingere e spingere e spingere senza fermarmi.
I gemiti riempiono l'aria, la mia voce mi arriva lontano, la testa all'indietro, gli occhi chiusi, abbandonato al godimento più fottutamente incredibile che io abbia mai subito.
Sì, così... è solo così che io riesco a trovare la pace.
Finalmente l'esplosione arriva, la follia dilaga in ogni particella, sono fottuto, fottutissimo.
E mi sciolgo in lui, tremando di piacere mentre le scosse mi fanno rantolare, quasi.
Sì... sì... va bene...
Penso di dirlo con la mia voce tipica da scopata.
Bassa, roca, graffiante.
Quella che a lui fa impazzire.
La uso spesso perchè so che gli piace.
Solo dopo un attimo vedo la macchia bianca davanti a lui che ha schizzato.
È venuto anche lui.
Dio Cristo, come fa a venire mentre me lo sbatto con tanta violenza?
Mi sento una bestia. E lo sono.
Quando me lo scopo divento una bestia allo stato brado. Non capisco un cazzo... del resto ne ho bisogno o non lo farei.
Sono quei maledetti momenti in cui sento che sto per andare giù di testa, mi sento esasperato. Il segnale è quando comincio a gridare con tutti.
Oppure, semplicemente, a volte ho solo voglia di scopare, tutto qua.
Né più né meno, direi.
Ho solo voglia di scopare.
E Jerry mi ha promesso di esserci tutte le volte che mi serviva.
Dice che è la mia medicina, io penso che sono un pezzo di merda che lo uso ma non capisco un cazzo di quello che faccio, in realtà.
È solo che non riesco a smettere.
Una volta che ho cominciato non so fermarmi, è questo il mio più grande difetto.
Il mio assoluto non controllo.
Ma come diavolo ha fatto a venire mentre lo scopavo come un animale?
Non ho badato a lui, all'inizio ci provo, ma non ce la faccio. Poi parto proprio...
gli piace così?
Me lo chiedo mentre mi sciolgo da lui e mi lascio cadere su una sedia poco più in là.
Mi tiro su i boxer e mi riallaccio i pantaloni, li avevo aperti e basta.
Solo l'atto della scopata. Non siamo nemmeno in una camera.
Eravamo in attesa di cominciare l'intervista dove dovremo fare due canzoni in acustico davanti ad un paio di fan fortunati che hanno avuto l'accesso.
Così mi sentivo nervoso per qualcosa che non so nemmeno più.
Non capisco il meccanismo di queste cose. A volte semplicemente devo farlo e basta. Chi se ne frega.
Comunque l'ho preso, me lo sono portato in una stanza a parte e fanculo. Ho scopato. L'ho sbattuto letteralmente sul tavolo, piegato in avanti, abbassati i pantaloni e me lo son fatto. Brutalmente. Proprio in mio pieno stile.
Lui si sistema a sua volta, è sfinito, ansima quanto me e si appoggia sul tavolo pieno di cose, mi guarda in un modo che non so interpretare ed io inarco le sopracciglia chiedendo cosa abbia.
Lui alza le spalle e fa col viso 'niente'.
Scuoto la testa.
So che ha qualcosa ma tanto non me lo dirà.
Non abbiamo più parlato dopo quella volta.
Ho tentato il suicidio perchè Kelly mi ha lasciato e mi ha fatto capire che razza di uomo di merda ero diventato. Un porco schifoso.
Mi facevo vomitare. Mi sentivo un perdente.
Ed improvvisamente ho capito che non era perchè l'amavo e non potevo vivere senza di lei. Cazzo, l'ho tradita un sacco. Era solo perchè lei era la parte pulita di me.
Non avevo più niente di pulito ora.
Jerry mi ha trovato in tempo e mi ha salvato.
Non ho idea di come cazzo siamo finiti a scopare.
Come l'abbiamo fatto?
Parlavamo del perchè la tradivo, io dicevo che ho solo bisogno di scopare e lo faccio con la prima persona che ho sotto mano, lui era arrabbiato perchè diceva che così mi buttavo via e non dovevo. Io però devo, ho bisogno. So di essere sbagliato ma sono questo.
Devo scopare in certi momenti. Mi annullo. Mi spengo. Mi sfogo e poi sto bene. Cazzo, come sto bene.
Così Jerry ha detto di farlo solo con lui. Quando mi serve, quando sento che sto impazzendo. Di prenderlo e farmelo. Solo con lui.
Di usarlo per questo sfogo.
Sono malato. Penso di essere solo malato di sesso e lui alimenta la mia malattia invece di curarla, solo che mi impedisce di andare con troie e di buttarmi.
Di conseguenza è una relazione di sesso, quella che ho con lui.
Non abbiamo altro.
Ho scritto Before i die in quell'occasione.
La musica mi ha salvato, lo devo dire.
Quest'album deriva dalla mia rinascita, infatti mi sono cambiato radicalmente.
Mi sono messo a mangiare come Dio comanda e sto dimagrendo, faccio movimento, mi sono disintossicato da tutto, non bevo più, sono tornato del mio colore originale, non scopo con tutti, solo con Jerry.
In qualche modo mi tengo sotto controllo così, mi sono un po' calmato.
Però non so che modo sia questo di fare.
Non ne ho idea.
So solo che devo farlo.
Non abbiamo mai parlato di sentimenti né penso che mai lo faremo.
Jerry è molto chiuso in questo senso. Però si lascia usare come uno che è innamorato.
Crede che sia stupido?
Non penso che gli piaccia il modo brutale in cui lo sbatto. Anche se prima è venuto.
Altre volte è venuto.
Ci fissiamo intensamente così, seri, senza dire niente di particolare.
Sospiro, ho questa espressione così illeggibile che lo metto a disagio. Lo vedo.
Dannazione, vedo tutto, non lo capisce?
Pensa che basti non dire niente per non farmi sapere le cose?
- Spero tu sappia quello che fai. Perchè io non so fermarmi. - Con questa frase chiara e sibillina allo stesso tempo, mi alzo e me ne vado di là a prepararmi per le riprese.
Jerry rimane colpito da questa frase e raggiunge me e Tobin dopo un po'. Saremo solo noi tre, dobbiamo fare due canzoni in acustico, risponderò ad un paio di domande, ci registreranno e basta.
Non ci parliamo più, lui è molto chiuso e pensieroso, mi osserva attento e serio con quel suo modo penetrante che mi piace. Mi fa sentire al centro del suo mondo.
Penso che sia questo il punto maledetto. Che so che mi ama e non me ne fotte che lo ammetta. Mi fa sentire amato. Per questo scopo solo con lui e mi basta.
Non so nemmeno più che senso abbia questa cosa delle scopate. Prima era un modo per limitare i danni del mio non controllo sessuale, ora... ora mi piace e basta. E mi piace che sia solo lui. Però non so essere dolce. Mi scattano i cinque minuti e devo entrargli dentro. Ma non desidero altri. Mi basta lui.
E non parliamo di cosa cazzo stiamo facendo. Non ne parliamo mai. Assolutamente. Non mezza parola.
Nemmeno per sbaglio.
Lo prendo, lo isolo, lo scopo, ce ne andiamo. Niente altro.
Poi al di là di questo si ride e si scherza senza problemi. A posto.
Quando alla fine ci fanno la domanda della nostra canzone preferita dell'ultimo album, mi prendono alla sprovvista, su due piedi non so cosa dire e rispondo Where did the angels go anche se non è proprio quella, infatti si capisce che un po' la sparo. Ma ultimamente mi sta piacendo.
Prima avevo fatto rispondere a Tobin e poi lo chiedo a Jerry. Lui non deve pensarci perchè lo sa già e dice Before i die. La mia reazione è spontanea.
Faccio l'espressione da 'cazzo!', sono sorpreso.
Come dire... 'che canzone particolare!' cioè non so cosa possano aver capito gli altri, io penso che però sia chiaro.
Ho pensato questo.
Cazzo, Jerry. Ti stai dichiarando?
È la mia canzone quella.
Cioè dovrebbe esserlo.
Come puoi scegliere la mia canzone?
Quella del mio tentato suicidio?
Tutti lo sanno, se ne è parlato in lungo ed in largo che l'ho scritta quando ho tentato il suicidio.
E lui la sceglie come la sua preferita.
Non aveva dubbi, lui sapeva che è quella.
Resto di merda, onestamente, e quando andiamo dietro le quinte continuo a fissarlo, lui fa l'indifferente come al solito e poi veniamo strappati via per una sessione di autografi, così niente.
Ma ci penso e ci ripenso.
Anche se non fossimo stati insieme in quel momento. Anche se non fosse stata la nostra prima volta.
Come puoi scegliere quella?
Dire Before i die è come dire Coby. È la stessa cosa.
Le scrivo tutte io e sono tutte mie però quella è la mia per eccellenza.
È una scelta pazzesca.
Era questa la mia espressione.
Così ci penso tutto il giorno ed alla fine, tornando a casa, decido di parlargliene.
Guidava lui, siamo venuti insieme. Abbiamo lasciato a casa Tobin ed ora sta lasciando me.
Prima di scendere gli chiudo il motore della macchina e gli prendo le chiavi.
Sono serio.
Maledettamente serio.
E restiamo in macchina per un po', al buio.
Ci guardiamo in attesa. Siccome non dico niente lui inarca le sopracciglia in attesa.
Sempre questo nostro modo di parlare.
Io indico con la testa di venire dentro, lui nega, non so nemmeno perchè.
- Dai, entra. - Insisto piano.
- L'abbiamo già fatto, ora sei calmo. - E' vero, si vede.
Malizioso però ribatto.
- Non ti va? Non ti sei mai rifiutato. - Si lecca le labbra e distoglie lo sguardo. Lo metto in soggezione.
- Non me l'hai mai chiesto due volte in un giorno, ho i miei limiti anche io. Non ne hai bisogno ora. - Laconico.
Lo fisso intestardito e senza dire niente scendo portandomi dietro le sue chiavi della macchina.
Ovviamente non ha scelta e mi deve seguire, sbuffando.
È la prima volta.
Penso abbia capito cosa voglio.
Non è scopare.
È parlare.
Una volta per tutte.
Entro e lascio la porta aperta, poco dopo arriva e la chiude. Ho ancora io in mano le sue chiavi, ci gioco, poi me le metto in tasca e vado in camera come se lui non ci fosse.
Vivo solo ma questa è come la casa di tutti, ci sono sempre venuti come volevano. È il punto di incontro.
Ci fermiamo in soggiorno, è appoggiato al mobile della televisione gigante, aspetta. Le braccia incrociate al petto e l'aria d'attesa.
Non è che ho quello in testa, eh?
Però penso che alla fine lo faremo. Visto che ci siamo...
- Coby, cosa vuoi? - Chiede alla fine stufo vedendo che devio in cucina per prendere qualcosa da bere e mangiare.
Aspetta che torni, gli tiro una birra che prende, io vado di coca cola.
Bevo un sorso e rutto, lui non apre la sua, l'appoggia.
- Coby... - Insiste.
Allora mi decido.
Mi siedo sul divano, sono molto sicuro di me. Lo fisso ancora, la testa piegata di lato, pensieroso, penetrante.
- Perchè hai scelto quella canzone? - corruga le sopracciglia ed io lo precedo. - Avevi sempre detto Leader of broken heart! - Lui stizzito ribatte.
- Anche tu! Hai pur cambiato! - Alzo le spalle.
- Era per non dire sempre quella! - Risposta del cazzo.
- Anche io! - Rido da stronzo. Pensa di cavarsela così?
- Dai, tu lo sapevi. Tu lo pensavi. L'hai detto con maledetta intenzione! - poi ripeto deciso. - Perchè? - Lui è con le spalle al muro, mi fissa torvo per la prima volta, vorrebbe andare via ma ovviamente non può senza chiavi ed alla fine fa una cosa che normalmente non farebbe. Cerca di deviare.
- Dove sono le chiavi? Sono stanco e voglio andare a casa! - alzo le spalle.
- In camera. - sono passato a cambiarmi le scarpe e mettermi in ciabatte e le ho lasciate là. Fa per andare a prenderle ma ovviamente lo seguo e mi chiudo dentro con lui. Mi fermo davanti alla porta e gli impedisco di uscire. Mi viene davanti e abbassa le spalle stanco.
- Coby... - Dice perentorio. Io faccio l'espressione da culo.
- Sì? -
- Levati! - Continuo a fare lo scemo.
- Prova a spostarmi! - Per un attimo ci sta.
- Non sei più un peso massimo, stai dimagrendo bene! - Sorrido contento.
- Mi trovi bene? - Non me l'ha mai detto, si ferma stupito che glielo chieda ansioso di saperlo, come un bambino.
E si scioglie.
- Sì... non te l'ho mai detto ma ti vedo... - Sì, non è uno che fa complimenti. Mai. Però a me piace sentirli. Fortunatamente Tony ci pensa anche per lui e Tobin.
- Mi vedi come? - Ora lo stuzzico un po'. Lui gioca con le sue chiavi e mi osserva, arrossisce, ne sono sicuro.
- Bene. Dimagrito, in forma, anche il viso è più vivo, hai uno sguardo molto più presente. E stai bene coi capelli così. Sembri più tu. Sei... sei meno... sei meno tormentato... - Ci sta pensando molto.
Faccio quel sorrisino indecifrabile. Ogni tanto mi viene. Quando voglio escludere tutti.
- Ti piaccio? - Diretto come al solito.
Imbarazzato cerca di superarmi ma non mi muovo e non osa toccarmi. Sto appoggiato alla porta.
- Dai... - Insisto. Alla fine cede e sospirando risponde esasperato.
- Sì... sì che mi piaci. Mi piaci veramente... lo sai... - però qua mi ribello, senza arrabbiarmi. È vero che sono cambiato.
- No che non lo so. Non me lo dici mai. Io non so perchè vieni sempre con me... - Lui apre gli occhi incredulo che lo dica. Per lui è ovvio, per me no.
- Come fai a non capirlo? Pensi che verrei con te se... - ma non finisce, è più forte di lui, non riesce a dirlo.
Impaziente mi faccio avanti e lui indietreggia.
- Non lo dici! Non lo dici mai! Accetti e basta! Cosa cazzo ne so di cosa pensi, di cosa provi? Io penso di saperlo ma magari sono così fottuto che non capisco un cazzo! Prima non capivo un cazzo! -
Jerry è un'anima in pena, vorrebbe sparire, non gli piace parlare di questa cosa ed alla fine finisce sul letto, si ferma prima di caderci ed io gli vado a pochi centimetri.
Lo fisso penetrante e lui si inquieta. Odia quando lo guardo così.
- Coby... cosa vuoi? Se lo sai io... non mi piace parlarne... lo faccio, non è chiaro? - Non osa nemmeno usare le parole giuste.
A me piace invece. Piace farlo. Provocante, ammiccante, lo dico.
- Ti piace scopare con me? Prima sei venuto, ho visto, pensavo di essere stato violento ed invece sei venuto... - Lui è molto accaldato, ora. Si toglie il copricapo che aveva e continua a giocare con le chiavi che gli tolgo di nuovo di mano. Se le fa prendere. Le butto sul comodino.
- Sì, mi piace. - Lo dice finalmente.
- E ti piace solo questo? Scopi con me solo perchè ti piace? -
- So che ti è utile per calmarti e lo faccio anche per questo. -
- E non è che ti piaccio? - Boccheggia. Spera di sparire. Annullo la distanza, le mie mani sui suoi fianchi, sussulta. - Perchè ti piace quella canzone, Jerry? - non respira, lo sto per baciare. Non ci baciamo mai perchè scopo e basta. Però a volte vorrei baciarlo.
- Perchè sono innamorato di te e quella è la tua canzone. È la nostra, dal mio punto di vista. Eravamo insieme. È stata la nostra prima volta. - Le labbra sulle sue, ormai. Perchè voglio farlo e non mi chiedo mai perchè, faccio solo le cose e basta. Per questo spesso faccio dei gran casini.
Le sue mani sono lungo i fianchi. Non mi tocca. Ancora in piedi davanti al mio letto.
- Sei innamorato di me? - Annuisce.
Finalmente l'ha ammesso. Ce ne ha messo di tempo.
- E non pretendo che tu lo sia. So che sei incasinato e... - Ma non lo faccio finire. Apro la bocca e divoro la sua. Ma lo faccio più piano. Me lo godo alla grande. È un bel ragazzo, mi piace, ci scopo bene.
E questo bacio... questo bacio mi divora l'anima.
Le mani risalgono sul suo corpo ed arrivo al viso, lo tengo a me.
Dio, penso che sia quasi il primo. Non lo so più.
Mi brucia tutto, sono caldo fino sotto e penso che potrei anche stare così a baciarlo per sempre.
È bello.
È fottutamente bello.
Dopo un istante quasi infinito, finalmente mi prende per i fianchi ed accetta, ricambia e finisce che le lingue si intrecciano e giocano, risucchiate in un altro mondo.
Penso che non mi sia molto chiaro la mia stessa posizione, finchè continuerò a fare le cose senza sapere perchè sarà così.
Però non me ne fotte. È lui.
Se è lui va bene.
È sempre stato così.
Se è lui va bene.
Ed alla fine scivoliamo sul letto e me lo riprendo, questa volta bene.
Spogliandoci, carezzandoci, sentendoci, scaldandoci, divorandoci, leccandoci, assaggiandoci, schiacciandoci, succhiandoci.
Ci diamo e ci prendiamo e lo facciamo davvero come si deve. Completamente. Senza ritorno.
Per questa notte siamo noi e basta e non ne parliamo più.
Lui non mi chiede nulla, volevo solo sapere cosa provava perchè l'avevo capito. Ora lo so. Mi sento contento.
E sa che io però sono ancora confuso, quindi non me lo chiede.
Per questo lui va bene. Sa sempre come prendermi.
Anche se, in effetti, a volte lo prendo io.
Ecco, mi sta bene.
Se dovesse chiedermelo direi così.
Tu mi stai bene.
Ma non me lo chiede e forse è meglio così, credo sarebbe una risposta del cazzo.
Però per il momento è il mio meglio, sto migliorando, mi ci vuole ancora un po' di tempo. Penso di essere vicino.
Mi piace dormire con lui.
È bello.
Spero succeda ancora.

FINE