NOTE: breve fic dopo la mia mega scoperta. Cris è in vacanza a Miami, in Florida, con i suoi soliti amici che vede ogni estate che si vede benissimo da che parte 'pendono'. Senza Irina. Riky ha fatto dei giorni al Walt Disney World prima per un evento 'professionale' con dei bambini che hanno vinto una giornata con lui e con Mickey Mouse, poi con l'intera famiglia per il compleanno di Luca che faceva 5 anni. Hanno fatto alcuni giorni lì. Sapete dov'è questo parco? Ad Orlando, in Florida. 3 orette in macchina da Miami. Poi Riky è andato a visitare la città di Orlando quindi si è trattenuto in Florida. Difficile pensare che non faccia tappa nella mitica Miami. Facile immaginare perchè ho scritto la fic...
Buona lettura.
Baci Akane

COME SEMPRE...

http://mistercriky.tumblr.com/post/53020040788/cris-and-riky-holiday-in-florida

Era pigramente steso al sole quando arrivò la sua chiamata. Si guardò intorno nella spiaggia privata dove c'erano solo lui coi suoi soliti amici, si stese sulla schiena e rispose mentre continuava tranquillamente a crogiolarsi al sole.
- Tesoro! - Rispose Cris con un tono allegro.
- Cristiano! - Ok, era arrabbiato. Quando Riky lo chiamava col nome intero invece che 'amore', 'tesoro', 'cucciolo' o 'cris', significava che era arrabbiato con lui. Così si mise a sedere e rimase attento.
- Che succede? -
- Dimmelo tu! - Cris inarcò le sopracciglia, era proprio in tono furioso. Riky ormai arrivava a quei livelli di rado e solo per qualcosa che lo riguardava.
- Qualcuno ha parlato male di me? - Chiese col suo egocentrismo marcato che ormai era un gioco voluto per far ridere Riky. Di solito funzionava. Ormai non era più egocentrico a quei livelli, col tempo si era 'calmato'.
- Sarebbe stato meglio! - Risposte Riky davvero piccato.
Quando lui lo era parlava secco e veloce ed usava un accento molto molto marcato del suo dialetto locale. Il portoghese brasiliano di certe città era un po' diverso da quello del Portogallo, però era questione di accenti e qualche parola.
- Cosa... cosa ho fatto? - Si rassegnò preoccupandosi, non voleva fare le vacanze arrabbiato con lui. Il suo broncio lo adorava ma solo quando poteva vederlo. Capitavano come ad ogni coppia normale i litigi, ma essendo vicini di casa e compagni di squadra, lo vedeva e gli piaceva. Era un po' sadico, non certo un santo.
- Tu. Che parli con me al telefono e vicino a te ci sono quei tuoi amici... - 'quei tuoi amici' era a dir poco sprezzante.
Riky con quel tono era una specie di capolavoro dell'esistenza mondiale, non sapeva descriverlo ma si eccitava e gli veniva da toccarsi.
Per quanto privata fosse quella spiaggia, non era il caso di farlo lì.
- Parli di ieri quando ti ho chiamato? -
Riky aveva le labbra strette, non lo vedeva ma lo sapeva, assumeva un modo di parlare preciso.
- Sì! -
- Mi spiavi? - Che domanda scema.
- Ho visto le foto dopo su internet. Tu che parli con me e loro lì vicino! - Cris si era comunque perso. Cioè era geloso, sapeva che lo era sempre di loro perchè erano suoi amici d'infanzia, li vedeva appena poteva ed erano tutti gay come lui, con alcuni aveva scoperto le prime gioie del sesso omosessuale.
Per cui Riky ce l'aveva con loro, non facevano mai le vacanze insieme.
- Faccio le vacanze con loro... - Asserì circospetto Cris.
- L'avevo intuito! E Irina? - Cris si mise a ridere, mossa azzardata.
- Ho litigato. E poi mi pare che abbia qualche impegno di lavoro, ci raggiungerà se la principessa si degna di scendere con la plebaglia... -
Lui che si definiva plebaglia era il top.
Riky sospirò.
- Fai subito pace con lei e falla venire! Non mi piace che tu stia solo con quelli, sperano sempre di poterti saltare addosso! Se lei è lì non fanno niente! - Cris non poteva smettere di ridere e finì per piangere.
- Iri è il tuo segugio? Mi tiene d'occhio al tuo posto? - Riky aveva un sacrosanto istinto omicida.
- Non dico niente quando fate le vostre gite in barca tutti insieme solo perchè c'è lei. So che devi amoreggiare con lei perchè sei costantemente seguito da paparazzi, lei mi sta bene perchè è una relazione finta che avete costruito per la notorietà e per comodità. Però al di là di lei il resto mi dà fastidio! Tu e tutti i tuoi amici come te che cercano di saltarti addosso! - Cris cercava di evitare i singhiozzi. Il suo amore così geloso... era da un po' che non lo era.
Se il mondo l'avesse visto in quelle vesti avrebbe cambiato idea sulla sua angelicità!
- Sanno che sto con te... - Provò a calmarlo poco convinto, gli piacevano le sue piazzate, il suo ego cresceva bene!
- E non lo reputano un problema! Ti sbavano dietro! - Cris li guardò nuotare in acqua e si morse il labbro. Sapeva che erano sempre disponibili alle gioie del sesso con lui, però non l'aveva mai tradito Riky. Non poteva. Non l'avrebbe mai fatto.
- Non mi interessano, sono come fratelli per me. Li conosco da quando ero ragazzino, ho scoperto di essere gay con loro. Non potrei mai... -
- Ma lo facevi in passato... - Riky non mollava, era testardo. La gente non aveva idea di quanto lo fosse ma solo per il fatto che avesse resistito quattro anni in una squadra in cui aveva sempre avuto problemi per un motivo o per l'altro (prevalentemente di salute per poi concludere con il mister), significava che era molto più forte e testardo di quanto tutti potevano pensare.
Ovviamente Cris ne era orgoglioso.
- Da quando sto con te non l'ho più fatto. Lo sai. E sai che non ti tradirei mai. - Lo sapeva infatti il suo tono si sgonfiò come per magia, parve avergli staccato la spina. Fu la sua voce conciliante e dolce.
- Mi dà fastidio che sei lì solo con loro... scusami, so che sono egoista, io sto con Carol e faccio un sacco di foto da sposini e tutto il resto e... e pretendo che tu... però sai, non riesco a controllare sempre questo lato. Quando ho visto che parlavi con me e loro ti stavano così intorno... - Cris sorrise dolcemente stendendosi a pancia in giù per coprire la bocca mentre parlava con lui, il tono un sussurro suadente.
- Ti vorrei qua con me. Soli sulla mia barca in mezzo all'oceano. Lontano da tutti i paparazzi del mondo. Sai cosa farei al chiaro di luna con le stelle che si specchiano sulla superficie, mentre cadono? - Riky si era completamente sciolto, era liquido puro.
- Cosa? - Il tono era il medesimo.
- Ti spoglierei nudo e ti chiederei di spogliare me. -
- Lì fuori? - Chiese Riky il quale faticava comunque a ragionare fuori dagli schemi. Cris fece un risolino poco virile.
- Esposti al mondo intero. Ma di notte, con nessuno che ci vede. -
- E... e cosa mi faresti dopo? - a Riky piacevano enormemente quelle cose.
- Mi stenderei giù e ti farei sedere a cavalcioni sopra di me, ti muoverei su e giù, mi accarezzerei col tuo stesso corpo, col tuo inguine teso... - le parole spinte facevano uscire completamente di testa Riky. A livelli abnormi. Per cui non le usava quando non poteva sfogarsi per bene. Riky che diventava volgare a sua volta perchè eccitato, non lo poteva perdere.
E lì era in spiaggia coi suoi amici a poca distanza.
- Cris... - La sua voce era già un fremito e Cris fece sparire una mano sotto il proprio corpo premuto sulla sabbia. Si massaggiò l'inguine di cui aveva appena parlato e lo sentì indurirsi facilmente.
- E' duro anche il tuo? -
- Mi manchi già... - Cris sorrise.
- Ce la possiamo fare. E sai perchè? - Silenzio. Un gemito. Riky si stava masturbando ascoltando la sua voce strascicata ed intima. E lo stesso stava facendo Cris. - Perchè ci facciamo venire tanta voglia così, distanti. E poi ci sentiamo per telefono e lo facciamo a voce. E poi quando ci rivediamo scopiamo come non abbiamo mai fatto! Perchè quando viviamo insieme e ci vediamo ogni giorno diventa automatico a volte. Il desiderio è diverso. Quanto mi vuoi, ora? - Era vero, il desiderio di quando erano separati e si potevano sentire solo per telefono, non aveva eguali. Nonostante vedersi ogni giorno, toccarsi e abbracciarsi e vivere in simbiosi fosse fantastico ed impareggiabile, quel genere di cose erano altrettanto fantastiche.
- Tantissimo... troppo... parlami ancora... - Supplicò Riky mentre si stava eccitando e toccando chiaramente.
Cris si succhiò le labbra e aumentò i strofinamenti personali, dopo di che si decise.
- Mi sto toccando anche io, anche se siamo in spiaggia. Gli altri sono lontani... e mi sto toccando pensando a te. Ascoltandoti. Lo stai facendo anche tu? -
Riky gemeva.
- Ti desidero come prima di venire insieme al Real. Quando ci vedevamo sognavo di poterti saltare addosso. E quando siamo venuti qua insieme mi sono dovuto trattenere... ma ora... ora sei mio... e posso avere il tuo corpo quando voglio. Come ho già il tuo cuore. Tu appartieni a me. - Parlava fra i suoi stessi gemiti, ansimando, carico di un desiderio palpabile che demolì completamente Riky.
I gemiti si unirono ed entrambi alla fine raggiunsero l'orgasmo agognato.
La pace dei sensi poco dopo, ansimi soddisfatti per uno e sconvolti per l'altro.
- Dio mio... nell'altra stanza ci sono gli altri... - Si lamentò Riky con sé stesso. La risata poco sexy di Cris lo fece sorridere.
- Ti amo. Tu e le tue crisi mistiche del dopo sesso... - Riky tornò a rilassarsi.
-Ti amo anche io. Tu e i tuoi sistemi per farmi ingelosire. Ed il tuo lato maniaco! - Soprattutto quello.
- Quanto stai ancora nel parco? - Chiese Cris allora cambiando discorso, evitando di alzarsi per non mostrare il capolavoro fatto nell'orgasmo.
Riky era stato in quei giorni al Walt Disney World, ad Orlando, Florida. Per il compleanno di Luca che aveva appena fatto 5 anni. Poi era andato a visitare la città e la squadra di calcio annessa.
- Domani ti raggiungo, passeremo qualche giorno a Miami. -
Cris fece un sorriso larghissimo.
Aveva scelto Miami come prima tappa delle sue vacanze apposta, sapendo che in quel periodo lui sarebbe stato al Disney World. 3 ore di distanza in macchina, meno in aereo, e si potevano vedere mentre lui si crogiolava al sole coi suoi amici in attesa di vederlo.
- Vuoi ancora che Irina venga? - Chiese malizioso Cris. Riky rise.
- Se Irina c'era stava con Carol... -
- A me basta che ci sia tu. - Fu la sua risposta.
Con la prospettiva di vedersi il giorno dopo e fare un po' di giorni insieme, si salutarono e Cris andò a farsi una lunga nuotata per cancellare le tracce del suo amore addosso.
Per il resto della giornata Cris fu raggiante.

FINE