EPILOGO:
SERENITA’
 
Ormai il campionato era loro, non potevano dire che fosse stato piacevole uscire in semifinale di Champions, ma almeno avere la Liga dopo aver superato di gran lunga il Barcellona, sia come punti che nello scontro diretto, era stato davvero benefico e curativo.
Con tale soddisfazione, sapendo che quella sera dopo la partita avrebbero festeggiato, Cris aprì gli occhi con un sorriso già splendente di suo. Divenne davvero luminoso solo quando si posò su Riky, addormentato al suo fianco. Era a pancia in giù e dormiva con la mano sotto la guancia come i bambini...
Aveva un'espressione estremamente rilassata, gli sembrava un sogno vederlo così.
Per tutto il periodo in cui non aveva parlato a Fabio, José non l'aveva messo in campo. Non era una punizione, era stato semplicemente perché nel non essere sereno, Riky anche in allenamento non giocava bene... in partita sapeva che sarebbe stato praticamente assente. Lui era un giocatore di cuore, funzionava così, ormai lo conoscevano...
Ora, comunque, era l'ultima partita di campionato e non valeva la pena utilizzarlo dopo che aveva fatto poco e niente in quell'ultimo periodo, per colpa dei suoi screzi con il compagno di squadra.
Cris la vedeva comunque come una specie di punizione e non era per niente d'accordo ma a Riky andava bene, non si lamentava, dopotutto aveva ragione nel dirgli che doveva separare le due cose... vita privata e problemi personali dal lavoro. Riky non ci riusciva mai, ma non per questo era meno apprezzato.
Era comunque venuto nonostante sapeva non sarebbe stato messo in campo, Cris glielo aveva chiesto ed avevano passato una delle notti più belle.
Non c'erano più ombre nel suo sguardo dolce, ora era autenticamente sereno e rilassato e Cris non aveva mai dormito meglio.
Entrambi parlavano di nuovo come niente con Fabio, certo c'era sempre qualcosa di strano ma era normale, erano fiduciosi nel futuro. Prima o poi sarebbe stato dimenticato anche quello.
Fabio aveva sbagliato ma non l'aveva fatto per odio verso Riky ma per amore verso Cris, Riky aveva saputo vedere la differenza ed era stato il primo a passare una notte intera solo con lui a parlarne. A Fabio era parso un sogno, si era sentito peggio nel capire quanto male gli avesse fatto ma ora potevano ricostruire tutto da capo e meglio di prima, con onestà e sincerità.
Poi Cris, semplicemente, senza fare discorsi di alcun tipo con lui, aveva ripreso a trattarlo come prima.
Era un po' difficile però si sforzava, voleva perdonarlo anche lui, Riky glielo aveva chiesto.
Per questo passava ancora molto tempo con lui, si confidava sulla maggior parte delle cose, scherzavano e quando Riky non poteva venire con lui in macchina, Cris passava a prendere Fabio perchè abitava vicino a sua volta.
Sembrava che lentamente le cose stessero tornando a posto.
Quella notte Cris ne ebbe piena consapevolezza e aveva la certezza che nel risolvere i problemi, anche quelli da cui si scappava, poi si stava meglio. Cominciava a capire meglio Riky e la sua mania del perdono a tutti i costi.
L'accarezzò con dolcezza.
Era bello riavere il suo amore intatto come un tempo perchè anche se lui aveva paura di essere cambiato e peggiorato, la verità era che la sua purezza, la sua parte più importante era rimasta sempre invariata.
Quella luce niente gliel'avrebbe spenta. Mai.
Poteva essere diverso in qualche modo ma la sua essenza sarebbe sempre stata vera ed autentica.
Sentendo le sue carezze, Riky si svegliò ed ancora prima di aprire gli occhi fece uno dei suoi dolcissimi sorrisi.
"Ecco cosa conta davvero. Non dove gioca, non quanto gioca, non come gioca, non se mi sta vicino o lontano. Conta solo che stiamo insieme in ogni caso, in ogni modo, anche nelle difficoltà. Conta che ci amiamo. Contano queste cose. Ma soprattutto conta che sorrida così. Ovunque voglia non importa. Che sorrida. E lui sorriderà sempre. Ma il sorriso che riserva a me sarà sempre diverso da quello che riserva agli altri e lo posso sapere solo io! Ti amo amore. Ti amerò sempre."
Con questo Cris baciò leggero la fronte di Riky che aprì gli occhi velati di sonno e spostò la testa come faceva lui, nascondendola in qualche angolino sicuro del suo compagno.
Quando lo faceva Cris impazziva.
Abbracciandolo lo strinse a sé e ringraziò il Cielo o chiunque fosse stato a farglielo incontrare.
Si cambiava?
Sì, si cambiava, era possibile per questo dava fiducia a Fabio.
Però solo per amore si poteva cambiare davvero e loro due ne erano la prova vivente.
Ce l'avrebbe fatta anche Fabio, sarebbe andato tutto a posto come ormai già lo era.
- Buongiorno amore. - Mormorò Riky piano contro il suo collo.
Sereno.
- Buongiorno amore... - Fece allora Cris con una gioia senza pari. Niente gliel'avrebbe tolta, nemmeno la distanza.
 
FINE