NOTE: ebbene in breve alle 3 di notte visto che non riuscivo a prendere sonno ho visto per l’ennesima volta la famosa intervista di Riky caro di quando difendeva strenuamente Cris suo dicendo che era un giocatore più completo, sottolineando la differenza sostanziale fra il dire che era il più completo ed il più bravo. E’ stato adorabile ed ho voluto sottolinearlo con una breve fic dalla parte di Cris, sì perché vi immaginavate la faccia sua mentre la vedeva? Carini, loro… Buona lettura. Baci Akane
DICHIARAZIONI D’AMORE

criska

/ We found love - Rihanna /

Cristiano era lì a guardarsi l’intervista e ci poteva credere solo perché lo stava vedendo.
Non che fosse effettivamente incredibile di suo, però una cosa simile nemmeno da Ricardo se la sarebbe aspettata. Non così plateale e strenua.
Eppure la sua difesa con quel giornalista estremamente rompipalle che voleva costringerlo a parlare male del suo compagno facendogli dire che non era il miglior giocatore, fu la fine del mondo…
- Dimmi un giocatore che è completo come Cristiano Ronaldo. - Aveva fatto ad un certo punto Ricardo esasperato. Il suo tono era fermo e risoluto, l’espressione calma ma sul punto di trasformarsi in una bestia. Si vedeva che gli aveva rotto in abbondanza l’anima con quel discorso…
Il giornalista a quel punto rispose senza nemmeno pensarci:
- Messi, Neymar… - Quindi Ricardo l’interruppe e serrato chiese:
- Quanti goal su calci di punizione ha fatto Neymar quest’anno? - Ovviamente il giornalista rimase in silenzio non sapendo cosa dire dal momento che la risposta era pochi e nessuno. Poi Ricardo imperterrito e con lo stesso tono risoluto continuò: - Quanti goal di testa ha fatto Messi quest’anno? - L’altro uomo continuò il suo silenzio accompagnato ad un’eloquente espressione da ‘in effetti hai ragione’, al che Ricardo poté concludere più calmo di prima, riuscendo a mettere una volta per tutte a tacere quel tipo fastidioso che ce l’aveva proprio con Cristiano. - Non sto dicendo che lui è migliore di entrambi, sto dicendo che Cristiano è bravo in tutto quello che si fa col pallone. - In pratica, e poi continuò ad esprimere il concetto, che era più completo di tutti gli altri giocatori.
Era una cosa oggettivamente vera e chi ce l’aveva tanto con Cristiano perché era una persona scomoda, su questo punto espresso in quella maniera logica e realista, non potevano ribattere.
Era vero. Basta.
Questo non toglieva niente alla bravura degli altri ma elevava comunque in modo sottile e al tempo stesso di netto Cristiano e la cosa finalmente sembrò lasciar soddisfatto più Ricardo che il diretto interessato che, attraverso la televisione, ascoltava la sua intervista.
Inorgoglito per il fatto che il suo compagno l’avesse difeso in quel modo tanto adulto e severo quanto tenero -e forse dipendeva dal fatto che lui vedeva Ricardo tenero in ogni istante, anche se andava in bagno ad espellere i propri bisogni!- si ritrovò a sorridere come un perfetto idiota col figlio in braccio che gli pizzicava le guance perché non lo stava calcolando.
Quell’aria beota rimase sulla sua faccia a lungo, anche dopo che Ricardo lo raggiunse a casa dopo la sessione di fisioterapia. Avevano i riti anche per gli orari.
In quel periodo in cui Ricardo non si allenava con loro per l’ennesimo piccolo infortunio, fortunatamente niente di grave, quando finiva con le fisioterapie e gli esercizi speciali passava da casa di Cristiano prima che dalla propria. Lui tornava sempre poco prima dagli allenamenti pomeridiani e l’aspettava.
Quando gli aprì, aveva ancora quell’espressione estatica sul viso e Ricardo capì subito che doveva aver visto la sua intervista, quindi entrando rise di gusto.
Si era immaginato una reazione simile e prendendo in braccio il piccolo Cris J che stava urlando perché ignorato, se lo baciò divertito.
- L’hai vista? - Chiese senza dire il soggetto che era ovvio.
Cris lo seguì in casa propria che ormai era come se fosse sua, quindi sempre con aria trasognata rispose:
- Sì… - Aveva uno di quei sorrisi a trentadue denti, qualcosa di impagabile. Per Ricky era quasi impossibile smettere di ridere!
- Immagino ti sia piaciuta la parte in cui ti ho difeso! -
Cristiano a quel punto brillò addirittura, i suoi occhi erano pure lucidi.
Ricardo dovette fermarsi e mettere giù il bambino che aveva già trovato un interesse migliore e lasciandolo correre da un’altra parte della casa, poté avvicinarsi meglio per guardarlo come si doveva:
- Ma ti sei emozionato per una sciocchezza simile? - Chiese esterrefatto, non poteva crederci, magari lo stava prendendo in giro… ma alla stretta nelle spalle del compagno, Ricardo si sciolse e stringendolo di slancio, fece con stupore:
- Ma Cri, sei tenerissimo! - Cosa stranissima da dire a lui ma estremamente vera in quel momento. Era strano anche come spesso i ruoli cominciassero a scambiarsi ultimamente. Da quando erano tornati dalle vacanze dove era successo per la prima volta, Ricardo era diverso. Non più maturo, lo era sempre stato, però più consapevole di sé nei confronti della loro relazione.
Cristiano, al contrario, lo stava riscoprendo per l’ennesima volta e si trovava estremamente bene a farsi gestire dalle sue sicurezze. Per aver passato due anni a guidare lui il rapporto con una fatica immane viste tutte le crisi di Riky per la sua forte emotività ed insicurezza, vederlo ora così era talmente appagante che ci si crogiolava proprio.
Era bello e basta e a Ricardo stesso piaceva potersi coccolare così il suo compagno, difenderlo, proteggerlo, sostenerlo, incoraggiarlo e tutto quello che serviva.
- Non mi aspettavo che dicessi niente su di me, di solito quando ti fanno domande simili tu glissi abile perché non vuoi dare l’idea di essere troppo legato a me, stai sempre molto attento a cosa dici in pubblico. - Era vero in effetti e Ricardo, una volta lasciatolo, convenne con lui.
- Hai ragione ma mi è venuto spontaneo. Sai, mi ero proprio stufato… sono tutti a parlare del nuovo fenomeno Neymar e come sempre di Messi. Mi piacciono, sono ottimi giocatori, per carità, ma quello che mi ha dato enormemente fastidio è che quel giornalista voleva spingermi a dire qualcosa di brutto su di te, a denigrarti o comunque a metterti sotto a Messi. Capisci? Non puoi manovrare il mio pensiero! E sono obiettivo nel dire che comunque tu sei più completo come giocatore perché è un fatto obiettivo che Messi non segna, che ne so, di testa oppure che Neymar, appunto, non su calci di punizione, ad esempio. Mentre tu fai sia questo che quello e molto altro ancora! Cioè, non voglio togliere niente al loro talento però tu hai questa caratteristica e gli altri non lo possono negare. Mentre loro eccellono come giocatori nel proprio stile di gioco ma non fanno proprio tutto col pallone, tu invece sì. Eccelli come giocatore e fai tutto col pallone! E non lo possono negare, infatti quel tipo non ha replicato! - Si era di nuovo infervorato all’argomento e Cristiano era tornato ad emozionarsi. Non sapeva spiegarsi perché, ma gli era successo prima ed ora di nuovo. Ricardo aveva un modo di difenderlo che era dolcissimo a modo suo ma soprattutto… non sapeva dire, forse si era talmente abituato alle critiche che sentire parole del genere era quasi una novità nonostante sapesse di essere bravo e non avesse certo problemi di autostima.
Ricardo tornò ad abbracciarlo incapace di smettere nel momento in cui faceva quelle espressioni perse, non era da lui e si inteneriva tantissimo, si scambiavano i ruoli ed aveva una gran voglia di farlo suo. Naturalmente la consapevolezza che c’era il piccolo pargolo per casa glielo impediva.
- E si può sapere come mai sei così sensibile alla mia difesa? - Era effettivamente insolito per lui.
Alla fine Cristiano dopo aver pensato alle varie opzioni ne tirò fuori un’altra che gli venne sul momento e gli parve forse la più probabile.
- Amo le tue dichiarazioni d’amore. Mi commuovono sempre. - Alla fine, doveva ammetterlo, probabilmente era proprio così.
Ricardo sorrise rendendosi conto di averne fatta giusto una in televisione davanti a chissà quante persone avrebbero poi visto quel pezzo.
E doveva accorgersene solo ora?
Scosse il capo sospirando sconsolato… gli era venuto talmente spontaneo che non aveva proprio pensato più a niente.
Bè, che poteva farci? Ormai era fatta, no?
Alla fine, baciandogli affettuoso la punta del naso con fare adulto, disse con la sua solita dolcezza:
- Ed io amo quando riesco a commuoverti. - Era vero anche questo.
Riuscirono solo a baciarsi un paio di secondi prima di essere interrotti dalla furia di un anno e qualche mese che era la copia in miniatura di Cristiano, quindi quando passò in mezzo per gelosia pura e semplice, i due sorrisero rassegnati e divertiti al tempo stesso.
Comunque anche quello era bello.
Tutto della loro relazione lo era, ogni singolo istante, ogni tassello che la componeva, tutto ciò che avevano e vivevano.
Amavano ogni cosa e per questo l’evoluzione di loro stessi andava in perfetta concomitanza con quella del loro rapporto.
Per questo poi veniva anche spontaneo difendersi davanti a una marea di persone come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Non avrebbero di certo mai smesso.