15. REAZIONE ALLA PAURA




- Che ci fai qua? - Chiedo sorpreso di vederlo seduto che traffica al cellulare alla sua postazione. James alza gli occhietti dal suo telefono e mi sorride, sono con un asciugamano alla vita e per il resto tutto bagnato e gocciolante.
- Pensavo ti sarebbe servita una mano! - Sorrido divertito e mi fermo davanti a lui.
- Che tipo di mano? - Lui arrossisce, non penso si riferisse a quello, era davvero genuina la sua offerta d’aiuto.
- Beh… quello che vuoi… - Io rido e mi apro l’asciugamano passandomelo piano sul corpo, per quel che riesco visto che certi movimenti sono effettivamente difficili.
- Un po’ di amor proprio, James. Fai quello che vuoi fare, non farti dire dagli altri. Non eseguire perché sì. - James arrossisce, mi prende l’asciugamano e me lo passa sulle cosce e sulle gambe, come molta dolcezza. E’ un momento strano.
- Lo so, se lo faccio è perché lo voglio. Ogni cosa. - So a cosa si riferisce.
- Vorrei capire perché lo vuoi. - è una delle cose che ogni tanto mi chiedo, anche se non mi sono mai preoccupato di chiederglielo, ma solo di chiarire la mia posizione.
Alza le spalle e non mi guarda, concentrato nell’operazione di asciugatura.
è così strano. Così piacevole farsi prendere cura da qualcuno.
- Lo voglio perché mi piace quello che ricevo. -
Aggrotto la fronte e glielo chiedo senza mezzi termini e per nulla delicato.
- Il cazzo? - Che a proposito di quello gli sta a pochi centimetri dal viso.
Lui ride alla mia uscita, lascia giù l’asciugamano e prima di prendere dei boxer puliti dal mio borsone, me lo guarda con l’aria un po’ maliziosa.
- E tu? - Inarco un sopracciglio, lui alza gli occhi, ha uno sguardo particolare. - Perché me lo dai, se ami tanto Zizou? -
Sorrido amaro.
- Perché Zizou mi ama, ma non è solo mio e non potrà mai esserlo. Nel momento in cui devo condividerlo con la sua famiglia io ci sto male. E poi… - Ripenso a quel che ha detto Cris l’altro giorno.
- E poi? - Chiede James senza toccarmi, io gli rimango nudo in piedi davanti.
- E poi è vero quello che diceva Cris. Che con Zizou faccio la donna e con te l’uomo. Da entrambi ho qualcosa di diverso. Se mi bastasse una cosa, non cercherei l’altra. - James si strofina le labbra, abbassa lo sguardo e lo punta sul mio cazzo a riposo davanti al suo viso.
- Ma ami lui. -
- Amo lui. - Alza le mani e mi sfiora le cosce, risalendo con le dita aperte, lentamente, verso l’alto.
Io trattengo il fiato per la sua delicatezza.
- Ed io? - Che bastardo. Me lo chiede mentre mi pregusto la sua lingua sul mio cazzo.
- Mi piaci. - Non so nemmeno cosa dire.
- Solo così? - Le dita aperte lo incastrano nel mezzo.
- Mi piace scoparti. - è la risposta che ho sempre dato.
- Come ti piace farti scopare da Zizou? - Che domande.
- Sono piaceri diversi. Per questo non riesco a rinunciare ad uno dei due. -
Avvicina il viso al mio, mi parla sulla punta che alza prendendolo ora bene in mano. L’altra mano risale sul ventre e gira sul fianco.
- E’ diverso perché lui lo ami e ti fai scopare. Ma in me cosa trovi? Potresti avere altri buchi. - E centra il punto, suppongo.
Il piccolo bastardo. Che puttana. Mi mordo il labbro perché voglio che lo prenda in bocca.
- Il tuo è dolce. - E poi non lo so onestamente. Forse è facile, ecco tutto. Altri sarebbero più facili. Ci sono certe ragazze che lo sono molto. A volte ci provo. Avere una ragazza sarebbe facile, passerei le giornate con lei, scoperei per passare il tempo perché mi piace farlo e non m sentirei solo quando non posso stare con Zizou.
Però non è la stessa cosa di farlo con James quando voglio.
James tira fuori la lingua e stuzzica la punta, io spingo verso di lui e lui si ritira in attesa di altro.
- è solo per questo? - Io sono davvero messo male, ora, e ragionare col cazzo che comincia a tirare non è facile.
Gli prendo la nuca con la mano, tiro i capelli corti e spingo.
- è anche perché mi piace avere te. -
James parla con quello sulle labbra.
- Me in particolare? -
Dio, se non si sbriga vengo e basta.
Lecca la lunghezza, finalmente. E chiudo gli occhi abbandonando la testa all’indietro, ma si ferma in attesa della risposta che do stralunato senza nemmeno sentirmi.
- Te. Te in particolare. Hai qualcosa di speciale, non so cos’è. Non ti amo, ma non è solo perché mi piace scoparti. è che in te ho qualcosa che mi piace e che non potrei mai avere con Zizou, anche se darei la vita per lui e affronterei l’inferno perfino dichiarandomi al mondo! - Questo lo sconvolge, credo, ma era quello che voleva sapere.
James ha qualcosa che Zizou non ha e che mi piace, mi piace avere. Non lo amo, non è amore, lo distinguo molto bene.
Però è qualcosa che voglio comunque avere.
- Adesso succhia perché non ho la forza di scoparti! - E questo mi secca.
La mano di James sul fianco passa dietro, si infila nella fessura con le dita e stringe.
Poi con la lingua risale e lo mette finalmente in bocca, tutto e fino in fondo.
- Oh cazzo! - è esattamente questo in effetti. Me lo succhia e lo stringe per bene, lo bagna, si muove veloce ed esperto fino a che si indurisce e si ingrandisce e gli arriva in fondo alla gola, il rumore del risucchio mi fa impazzire, con la mano sulla nuca accompagno i suoi movimenti e gemo sempre più forte.
- Sì… sì, bravo… bravo, ecco… - La sua bocca sembra nata per succhiare e forse non è così, ma in questo momento lo fa e lo fa maledettamente bene.
Dimentico tutto e mi lascio andare in uno di quegli orgasmi che mi accompagneranno per un bel po’.
Sconvolgente.
Splendido.
Maledetta puttana.
Cos’è che ha lui e che non ha Zizou, ma che voglio a tutti i costi comunque?
Fra lui e Zizou non avrei dubbi, mi butterei sotto un treno per Zizou, affronterei ogni giudizio mediatico e mondiale se dovessi dichiararmi per lui. Solo per lui.
Però James ha qualcosa che mi fa arrivare sempre alla sua bocca o al suo culo. Si pulisce la bocca e mi guarda soddisfatto mentre mi mostra la mano con cui si è masturbato mentre mi faceva il pompino migliore degli ultimi tempi.
Io gliela prendo, lo alzo in piedi e gliela lecco, sporca di lui. La succhio e poi lecco la sua bocca, dove infilo la lingua e lui mi viene incontro.
Lo stringo fra le braccia e la sensazione che mi trasmette mentre lo tengo contro di me, esile e arrendevole, è una strana scarica elettrica.
Sono cose completamente diverse quelle che mi trasmettono e che ho da uno e dall’altro, belle entrambe, vitali forse. Ma di uno dei due non potrei mai fare a meno.
- Perché lo fai, seriamente? - Chiedo poi sulla sua bocca, tenendolo a me che sono ancora nudo e lui invece è tutto vestito. Lui capisce a cosa mi riferisco e decide di essere sincero. Si stringe nelle spalle e mi circonda il collo con le braccia, piega la testa pensieroso e mi osserva.
- Perché hai qualcosa di speciale. Sei così diverso da Cris che me lo fai dimenticare per quei momenti che son con te. O forse mi piace come mi prendi senza pietà e mi fai fare quello che vuoi. Con te è facile, è così facile stare bene. Non pretendi nulla, non chiedi nulla. -
Forse non finiremo mai di farci questa domanda.
Forse non ci sarà mai una risposta definitiva.
Lui non mi ama davvero, come io non amo lui, ma entrambi troviamo uno nell’altro qualcosa di speciale che troviamo solo in noi due. Ed è comunque bello.
Lo bacio senza bisogno di altro. Poi lo lascio, lui si accuccia e mi aiuta ad infilarmi i boxer ed i pantaloni, poi mi siedo con la gamba tesa come prima e mentre mi metto la maglia e la felpa, lui mi prepara le scarpe aperte. Sorrido.
- Sei proprio uno zucchero! - Lui, inginocchiato davanti a me, si protende con quel suo sorriso tenero ed io devo solo sporgermi un pochino per baciarlo.
- Mi dispiace che domani non ci sei. -
- Segna anche per me. -
Poco dopo entra Cris, stanco e sudato.
James si alza, mi sorride, saluta Cris e se ne va.
Cris mi guarda un po’ strano, io mi alzo e prendo piano il borsone con un certo sforzo.
- Secondo te è possibile desiderare altro quando stai con la persona che ami? - La domanda a bruciapelo lo prende in contropiede, si ferma, ci pensa. Sicuramente gira la domanda a sé stesso. Si stringe nelle spalle.
- Dipende da come viviamo la relazione con chi amiamo. A volte stiamo insieme, ma ci sono mille difficoltà. Ci sono casi, insomma. Attenuanti. -
- Tu hai mai desiderato altro stando con Riky? -
- Quando ci siamo lasciati sono andato con altri. - Lo ammette. - Cose così, senza senso e con gente conosciuta con cui non ho mai approfondito nulla. - Scuoto la testa.
- No, mentre stavate insieme. Ora per esempio che va di nuovo tutto bene. Senti uno strano incontrollato assurdo desiderio di altro? Andresti con una persona magari diversissima da Riky? - Scuote la testa decisa senza dubbi.
- Certo la distanza… e poi a volte non è facile, lui ha un caratterino… ed io sono molto fisico, vorrei averlo sempre qua… però no, è come se… sai, è come se non esistesse altro che lui, come se non potendo avere lui non voglio nessun altro. - Era quello a cui pensavo io.
Che amore è il mio che mi fa volere James perché è diverso da Zizou?
Abbasso lo sguardo, sospiro e scuoto la testa di nuovo, faccio per uscire, ma Cris mi ferma.
- Ma io e te siamo diversi. Io sono capace di vivere le relazioni a pieno, quelle lunghe, quelle assolute, quelle che prosciugano. Tu sei molto diverso da me. E’ come se… come se fossi allergico ai legami… - Sa a cosa mi riferisco, lui lo sa. Ed io sono ancora un po’ turbato da questo mio andare con James solo per ricordare a me stesso che io non sono di nessuno, che sto con Zizou perché voglio, ma non ne sono dipendente. Perché lui non è solo mio e quindi io non sono solo suo.
- Ma non dovrei volere un piano di scorta. Non dovrei volere altro. - Cris a questo punto non sa cosa dirmi, perché per lui è così, ma siamo diversi e non sa più cosa dirmi. Se non questo. E mi fa riflettere.
- Forse hai solo paura. Perché hai ottenuto quello che hai sognato da tutta la vita, esattamente come lo sognavi ed anche meglio. E quando lo si ottiene, ed io questo lo so bene, hai paura ogni giorno che finisca, che qualcosa si rovini. E con quella paura ognuno reagisce a modo suo. Questo è il tuo modo. - Questa risposta mi dà da pensare e mi soddisfa più di tutte le altre.
Ci rifletto, poi lo guardo un po’ più sereno e lo saluto.
- Buona partita. - Con questo me ne vado.
Forse è vero.
Forse ho solo paura e James è il mio modo di affrontarla o di pararmi.
Forse dovrei solo parlarne a Zizou e dirgli che sono terrorizzato dal fatto che finisca tutto. Ma cosa potrebbe dirmi?
Nessuno garantisce sul futuro e noi non potremo mai essere una vera coppia a tutti gli effetti. Mai.
E forse, dopotutto, questa è la mia risposta.