17. NONOSTANTE TUTTO



Il giorno dopo mi sveglio solo e aggrotto la fronte, guardo il cellulare e lo prendo istintivamente per chiamare James. Poi mi fermo e ricordo il dialogo con Zizou.
Devo superare la paura di perderlo, di non farcela senza di lui, che le cose vadano male e che io poi lo ami al punto da stare così male, così male da morire.
E nascondermi in James non è certo un modo sano di affrontare quella paura, specie perché a lui fa male, il piccoletto ne soffre.
Mi alzo, vado in bagno sbuffando mi sciacquo sempre sbuffando ed ancora sbuffando torno in camera dove prendo dei boxer colorati che mi infilo.
Dopo di che, seduto sul letto, riprendo il cellulare che avevo buttato stizzito nel letto e gli scrivo.
Sbuffando.
‘Ti va di passare da me ora?’
E’ un sms normale, fra noi due.
Se l’aspettava probabilmente.
Lui mi risponde poco dopo con un ‘sì’ con lo smile.
Sospiro e stringo le labbra dispiaciuto. Non mi piace fare questa parte onestamente, odio scaricare anche se ormai sono abituato e lo faccio piuttosto regolarmente da un bel po’!

Mi preoccupo di vestirmi e spero solo di non finire per scoparlo mentre lo consolo, perché quelli come lui piangono sempre quando chiudi con loro.
Che casino, ma come ho fatto?
Io odio fare queste cose! Perché mi ritrovo sempre così?

James arriva in tempo da record, peso che si aspettasse il mio sms e anche questo non va bene, deve cercare un po’ di amor proprio, quel ragazzo si sta perdendo.
Lo accolgo con un sorriso forzato, quei sorrisi che premettono una chiacchierata scomoda. James fa finta di non vederlo, mi abbraccia e cerca subito la mia bocca, io lo tiro dentro e chiudo in fretta la porta, ma non riesco a staccarlo.
Le sue labbra morbide si attaccano alle mie, si aprono cercando la mia lingua, ma giro la testa e sorridendo lo prendo per la vita separandolo a forza da me.
- Ti ho fatto venire per parlare, in realtà! - James cade dalle nuvole e con la sua tipica espressione ingenua mi guarda senza capire.
- E di cosa? Hai qualche problema? L’infortunio è più grave del previsto? -
Mi stringo nelle spalle.
- Quello probabilmente sì, ma lo vedrò dopo. - James mette giù le braccia e si decide a seguirmi in soggiorno.
- Io ho bisogno di un caffè, lo vuoi? - Lui annuisce confuso e preoccupato, mi segue in cucina e si siede sulla sedia mentre preparo.
- Sicuro che va tutto bene? - Sorrido di circostanza.
- Il problema non è mio. - Introduco cercando le parole più diplomatiche che conosco. Sono brutale, devo ricordarmi di essere tenero. Non diretto.
- Allora un problema c’è! - Non molla, è agitato e versione mastino!
Poi lo guardo mentre aspetto che il caffè salga. Beh, cucciolo di mastino.
Rido fra me e me e annuisco.
- Dobbiamo parlare. - ripeto. - Mi sono reso conto di una cosa ed è ora che l’affrontiamo. - Sono molto fermo col tono, lui è sempre più incupito.
- Di cosa? - Chiede piano con una vocina sempre più flebile.
Il caffè è pronto, così mi giro e prendo le tazze da sotto la macchinetta e gliene porgo una. Io soffio un po’ perché odio il caffè bollente, lui fa altrettanto ma solo perché è chiaramente nervoso.
Quando lo inghiotte fa una smorfia ed io rido.
- Non l’ho zuccherato! -
- Potevi dirmelo! -
- Ero soprappensiero! - Bevo il mio e poi torno in soggiorno, James sempre dietro di me. Si siede nel divano accanto, si toglie le scarpe e tira su i piedi raggomitolandosi verso di me, la schiena all’angolo del divano.
In attesa, preoccupato e nervoso che si mangiucchia l’unghia del pollice in un atto così innocente che mi attrae un sacco. Stai buono Karim.
- Allora? - Chiede di nuovo. Sospiro e mi decido, ma ancora non so che parole userò.
- Si tratta di te, mi sono accorto che non è solo più sesso di ripiego quello che fai con me. - Forse va bene, mi dico. Lui sgrana gli occhi come se cadesse dalle nuvole.
- E cosa… cos’è? - Sorrido.
- Devi dirmelo tu! Io mi sono accorto che quando scopiamo per te è diverso. -
- Beh… - Ci pensa guardando in basso. - Ne abbiamo parlato, no? E’ qualcosa di speciale, ma non è amore… tu ami Zizou ed io Cris e… - Sospiro e annuisco, ma lo fermo un po’ spazientito.
- Sì, ma è diverso. James, uno lo sente quando c’è del sentimento. Non è solo una predilezione vicendevole… è di più, almeno da parte tua. - James tira fuori il labbro inferiore e non dice nulla, così mi avvicino a lui, piego una gamba fra di noi e gli prendo le sue ginocchia con le mani. Il mio piede al di là dei suoi stretti.
Abbasso la testa per farmi guardare da lui e penso di avere un’espressione molto addolcita.
- Ehi… devi essere onesto con te stesso. Ti stai prendendo? Non voglio dire che mi ami quanto Cristiano, ma è un amore, è qualcosa lo stesso. Io lo sento… - A questo punto si morde convulsamente il labbro ed io gli prendo il viso fra le mani e con il pollice glielo tiro giù in modo da non farglielo mordere più.
- Va tutto bene, voglio solo capire. - Ma non è vero.
- Sì… penso di sì… mi obbligo a non pensarci, ma è più che uno stare bene con te perché non penso a lui. E’… è che mi piace stare con te, come mi fai sentire e… non lo so bene. Ma è vero, forse mi sto prendendo troppo. Forse non sono capace di fare sesso senza coinvolgermi! - Sospiro. Lo sapevo.
Zizou ci vede sempre giusto, non so come fa cazzo!
- Allora non possiamo più farlo, perché il patto era che se tu ti prendevi, avremmo smesso. - James salta su subito come investito da un’ondata improvvisa.
- Era che lo facevamo finché io ce la facevo! Ed io ce la faccio! - Sorrido.
- Certo che ce la fai, ma non ti rendi conto che stai male? Sei distratto, consumato, confuso, pensieroso… hai la testa altrove perché sai che io non provo la stessa cosa, e nemmeno Cris e ora non sai come uscirne, dove trovare quell’amore che cerchi disperatamente… ma io non sono quello che può dartelo e così facendo ti butti via, ti accontenti di qualcosa ma non è quello che meriti, non è quello che vuoi! -
James comincia a scuotere forte la testa nel panico, capendo cosa voglio dire.
- No, non è vero, a me sta bene! Ne sono consapevole e mi basta, non voglio altro! A me basta! - Gli riprendo il viso con le mani e lo fermo sicuro.
- No James, e lo sai. Stai male per questo. Si riversa nel calcio il fatto che non sei sereno. Mi dispiace, è colpa mia, dovevo capire come sei, che non potevi essere in grado di scopare senza metterci mai del sentimento. Non… non dovevo nemmeno iniziare! Mi dispiace, perdonami… - A questo punto gli occhi di James si riempiono di lacrime ed ovviamente è come un colpo al cuore, per me. Era quello che volevo evitare, ora come vado avanti?
Cazzo! Lo lascio e mi faccio indietro separando i piedi dai suoi e lui a questo punto piange ancora di più. Le grosse lacrime che si affacciavano ai suoi occhi da cerbiatto scendono sulle guance ed io non so che cazzo fare. Non volevo farlo piangere, non volevo portarlo a questo!
Che grosso imbecille che sono!
Potevo allontanarmi senza dirgli nulla, piano piano. Ma forse sarebbe stato peggio e non è da me fare così.
James si stringe le mani sulla bocca cercando di non singhiozzare, di implodere, ma ovviamente sta peggio e le lacrime sono peggiori ed io non ce la faccio.
- Non lasciarmi anche tu. - Ovviamente si riferisce al fatto che Cris deve aver fatto marcia indietro quando si era illuso per bene che potesse esserci qualcosa fra loro.
E poi al fatto che comunque non ha mai potuto averlo.
Sono un ripiego e riesce a provare un tale sentimento…
Sospiro e alla fine non resisto. Lo abbraccio. Avvolgo le braccia su di lui, metto il piede oltre lui, fra il fianco e lo schienale e lo tiro verso di me per stringerlo. Si arrampica su di me come se stesse cadendo, affogando.
Mi lascio andare all’indietro sul divano e mi stendo portandomelo sopra, lui si stende su di me e mi prende la maglia sul petto, stringe coi pugni e nasconde il viso contro il collo.
- Non fare così… - Ma lui singhiozza, mi piange addosso e i brividi che partono per le sue lacrime sulla pelle sensibile del collo sono incontrollati. Lo stringo e gli bacio la tempia, lui poi risale col viso verso il mio, cercando il mio sguardo, continuo a baciargli la guancia, gli prendo il viso fra le mani e gli asciugo le lacrime. Lo guardo da vicino, ci respiriamo ancora e lui sta male, così male per colpa mia. Come posso lasciarlo?
Mi sto odiando così tanto.
- Non lasciarmi… - Implora.
- è per il tuo bene, ti faccio solo del male… - Mormoro continuando a strofinare i pollici sulle sue lacrime copiose.
- Non è vero, me ne fai se mi lasci. Non chiudere, ti prego… io sto meglio se sto con te… -
- Ma ti scopo e basta, tu hai bisogno di qualcuno che ricambi i tuoi sentimenti, hai bisogno di essere amato e te lo meriti! -
- No, non importa, quello che mi dai basta! -
- Ti stai solo illudendo. - Ma James in risposta preme le labbra sulle mie con disperazione ed il suo bacio sa di lacrime.
Cazzo. Cosa faccio ora?
è un bacio così disperato, le sue labbra tremano così tanto.
Cerco di tirarlo via, ma non sono molto convinto, i suoi singhiozzi mi tirano via il respiro mentre piange e mi bacia ed io glielo do aprendo le labbra e prendendo le sue fra le mie.
Non farlo Karim.
Le sue mani sul mio viso. Infila la lingua nella mia bocca, io l’accolgo e ricambio. Non baciarlo, Karim.
Piega la testa di lato, preme ancor di più la bocca. Si arrampica su di me, si sistema a cavalcioni e con le mani scende sotto, mi alza la maglia e mi tocca il petto.
Oh cazzo… cazzo…
Le sue mani tremano, piange ancora.
Scivola fuori dalla mia bocca e va all’orecchio che mi prende fra i denti tirando disperato, poi è lì che mi sussurra.
- Scopami… fammelo sentire dentro… scopami come fai sempre… scopami… - Comincia a ripetermelo mentre scende anche sul collo e parla lì facendomi impazzire, poi va giù sui capezzoli che tira coi denti e lo ripete, e continua mentre si alza sulle ginocchia e si abbassa i pantaloni solo per scoprire una minima parte, la sola che mi interessa. Fa altrettanto con me, che mi tira fuori il cazzo che è già maledettamente duro.
- Lo vuoi anche tu… senti come è duro… scopami, Karim… scopami e basta… ti prego, ne ho bisogno… - Ed io ormai con le braccia larghe non ho la forza di respingerlo, la testa all’indietro, gli occhi chiusi. Io abbandonato a questo folle piacere mentale quanto fisico.
Lo voglio da morire solo perché non devo. Lo voglio come le altre volte, perché mi manca Zizou, perché Zizou ha osato andarsene, lasciarmi qua perché ha la sua famiglia. E se un giorno sarà così per sempre, se un giorno mi lasciasse, se se ne andasse, se me ne andassi io, se non funzionasse io dovrei rinunciare a lui e stare male da solo, piangere, disperarmi e uccidermi perché non ho nessuna alternativa? Perché gli ho permesso di prendere tutto di me senza tenere niente per me?
Ci penso mentre cerco una motivazione per non scoparlo, ma James non mi lascia più tempo. Si prende il mio cazzo e se lo indirizza dentro, mi si siede sopra e nonostante siamo entrambi vestiti e lui ha i pantaloni abbassati ed io ho unicamente il cazzo fuori, eccolo lì.
Lì che se lo infila dentro, lì che mi si siede sopra.
Si tiene con una mano allo schienale, a lato di noi, con l’altra gamba è sul bordo. Questa posizione eretta su di me, che mi cavalca, mi dà alla testa. Mi sta uccidendo.
Si muove con gli occhi chiusi, le lacrime cristallizzate sul suo viso rosso e la bocca carnosa aperta che sospira, invece che singhiozzare.
Finalmente non piange più e finalmente stiamo meglio tutti e due.
Non è facile smettere di scopare da un momento all’altro, non è facile affrontare la realtà. Che ho solo Zizou e senza di lui sono io solo nell’incertezza del suo ritorno.
Non dubito di lui, ma ho questa maledetta paura. E Quando scopo James lo dimentico.
Lui è il mio ripiego.
L’ondata d’eccitazione mi invade e presto non mi basta che lui si muova su di me.
Lo prendo per i fianchi e cerco di aumentare il ritmo, ma così non va, non basta.
- Fanculo… - Dico a denti stretti, poi mi tiro su con la schiena, punto un piede per terra, piego l’altra gamba e lo prendo per la vita, lo spingo e me lo stacco. Lui è preoccupato, mi guarda un istante pensando che lo mandi via, ma non ci penso proprio.
Mi tiro su, lo giro di schiena, lo metto sulle ginocchia, poi volgare lo spingo in avanti prendendolo per il collo con una mano e per il fianco con l’altra.
Dopo di questo torno ad entrare di nuovo, i pantaloni più bassi di prima.
Così va meglio… oh, cazzo, sì, così va meglio.
Torno ad entrare ed uscire e rientrare e le spinte sono profonde, veloci, quasi violente. La frenesia si impossessa di noi, mentre mi viene incontro ed io lo scopo senza respirare più. I gemiti riempiono la stanza ed io dritto dietro di lui getto la testa all’indietro mentre l’orgasmo mi attraverso con una scarica elettrica folle.
Non penso a nulla, non a quell’insoddisfazione, non a quella paura, non alle mie insicurezze. Penso solo a quanto è bello stargli dentro.
Mi svuoto dentro di lui, lui che accoglie tutto e si rilassa contro di me. Deve essere venuto anche lui.
Mi accascio mentre esco, lui si abbandona in avanti, ansimiamo sfiniti e mi siedo meglio tirandomi di nuovo su tutto, come se non avessi fatto nulla.
James si tira su sulle ginocchia e si gira, si alza anche lui gli indumenti e noto che si è sporcato perché è venuto nei pantaloni che non si era tolto del tutto lì davanti.
- Vuoi una tuta? - Chiedo mentre si siede su di me molto democraticamente. Io lo prendo e me lo sistemo, James mi avvolge la testa con le braccia e mi nasconde il volto contro il suo petto, poi piega il capo sul mio e si allaccia così in silenzio, respira sempre meno ansimante e rimane così in silenzio, senza dire nulla.
Io lo tengo a me per un tempo infinito, non lo respingo, non dico nulla.
Non so onestamente quanto tempo passiamo così, ma dopo un po’ si scioglie l’abbraccio e mi guarda prendendomi il viso fra le mani.
- So che hai ragione. Era solo l’ultima. Volevo. So che è meglio che non lo facciamo, perché è vero… io mi sto perdendo e non capisco più cosa provo, cosa voglio, chi sono. E… - Sospira alzando gli occhi al cielo. - in che misura amo te e se amo ancora Cris. Ma tanto non importa perché voi non amate me ed io devo imparare ad andare oltre davvero, a non arenarmi a questo. Non è facile perché ci vediamo ogni giorno, ma ce la farò in qualche modo. Devo affrontare la realtà. Mi nascondevo scopando con te, per non pensare che Cris non mi ama. Per non sentire quanto male facesse. E mi sono innamorato anche di te. Ma non farò lo stesso errore. Adesso basta affrontare le cose così. Si vive, si soffre per le delusioni e si scopa solo se c’è un sentimento ricambiato! è così che si deve fare! - Sorrido fiero di lui che ha un piano migliore del mio.
Non ho mai avuto queste intenzioni, per me si scopa solo se non ci sono sentimenti.
Poi è arrivato Zizou e mi ha rivoluzionato completamente. Se lui mi lasciasse io… davvero non so cosa farei… ed ora la paura torna. Mi pizzicano gli occhi e sento il bisogno di lui, solo di lui. Voglio lui, cazzo, tutte le volte che scopo con James voglio Zizou, ma non posso averlo in quel momento e prendo James perché invece posso ed è qua.
Ma voglio Zizou ed anche ora… Dio come voglio Zizou.
Perché questa fottuta paura?
Perché?
è così bello quello che stiamo vivendo…
- Andrà bene anche fra di voi. Non devi avere paura. Se ti abbandonerai ad un rapporto a due vedrai quanto sarà bello… imparerai a fidarti, a fidarti davvero… e quando ci riuscirai sarà tutto diverso. Il rapporto, il sentimento… sarà così bello che non immagini. Vedrai. Devi solo riuscire a fidarti. -
Scuoto al testa chiudendo gli occhi.
- Ma lui è sposato, non avremo mai una relazione a due, lui non ci sarà mai sempre per me… - James mi prende il viso fra le mani, è sereno, ora. Sorride mentre torno a guardarlo.
- Ma sarà sempre con te comunque. Sarà comunque lì con te, un rapporto a due e basta. Comunque a due. Perché lui non ama lei in questo modo. Ama te. Ama solo te e se ti fiderai vedrai quanto sarà bello. - Mi mordo il labbro spaventato.
- E se finirà? -
- Lo supererai. Perché comunque quello che avete vissuto ne sarà valsa la pena. - Mi bacia di nuovo, io lo accolgo e intreccio la lingua alla sua, giochiamo un po’ con dolcezza e dopo si separa. - E comunque ricorda che non tutto finisce. C’è anche qualcosa che dura per sempre nonostante tutto. -
Dovrei saperlo, visto che Cristiano e Ricardo sono tornati insieme nonostante tutto.
Sorrido.
- Nonostante  tutto. - Ripeto. Lui sorride ed è più sereno. Forse voleva salutarmi a modo suo, forse gli serviva, non lo so.
- Nonostante tutto. -
E, nonostante tutto, si alza, si scioglie da me, si ricompone. Io non mi muovo, lui non torna. Si limita a guardarmi, una volta che è rivestito anche con la giacca. Mi sorride malinconico ma con un luccichio dolce nello sguardo.
- Guarisci in fretta. - Con questo se ne va lasciandomi solo.
Non mi sento in colpa per averlo scopato per l’ultima volta.
Perché ora sono pronto per provarci.
Provarci con Zizou senza paura, fidandomi che andrà tutto bene e che ce la farò ad affrontare tutto. Che anche se non può essere sempre e solo mio, comunque torna e sarà di nuovo tutto perfetto.
Prendo il cellulare e gli scrivo.
‘Mi manchi già!’
‘Gli hai parlato?’ E lui sa. Perché lui è Zizou e lui sa.
‘Ha pianto. Avevi ragione.’
‘Mi dispiace.’
‘Quando posso vederti?’
Anche se ci siamo lasciati stanotte.
‘Oggi c’è il giorno libero, ma trovo il modo per venire da te più tardi. Ti scrivo quando riesco’
Ed il sorriso torna.
Perché anche se ha mille ruoli, io sono fra questi e non si dimenticherà mai di me.
Devo fidarmi.
Nonostante tutto.
In fondo è questo amare.

FINE

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Note Finali: ebbene una benzizou resta benzizou fino alla fine, ma la parentesi kames mi ha conquistata. Sono molto turbata da questi due rapporti speciali che Karim ha sul serio, bellissimi entrambi eppure diversi. Non posso negare l'esistenza di uno o dell'altro, eppure o sta con uno o sta con l'altro. Perciò ormai questa fic era iniziata con Zizou ed è finita con lui. Ma ho deciso di soddisfare il mio lato kames (e quello delle altre che sono kames fans), scrivendo una fic su Karim e James. Perciò chi è rimasto deluso dal finale per questo motivo, so che ci sarà qualcuno, è avvertito che voglio farne una apposta, l'ho già iniziata.
 
Ogni volta che un mio amico mi viene a dire che il suo ragazzo è sposato o fidanzato ma che va con lui perchè ama lui e non l'altro, dico sempre 'non farti fregare, se amasse te e non lui, lascerebbe l'altro.' Tendo sempre ad essere cinica. Un amante resta un amante, una scopata. Eppure sono qua a scrivere continuamente di amanti che si amano più che fra sposati... insomma, predico bene e razzolo male! Alla fine l'amore è una cosa complicata e strana, ma soprattutto imperfetta. Chi lo sa davvero dove sta l'amore nelle relazioni a tre (dove il terzo è l'amante di uno dei due sposati) e se effettivamente ci sia?
Una mia amica geneticamente infedele ma sempre tassativamente impegnata in relazioni 'serie', dice che tradisce perchè dall'amante ha una cosa che dal compagno non ha, ma non riesce a lasciare il compagno perchè anche da lui ha qualcosa che l'amante non le dà. Ed entrambe le cose che ottiene, per lei sono necessarie per stare bene ed essere felice.
Sostiene che le relazioni monogame sono incomplete e che chi le ha e non tradisce è perchè si accontenta, non perchè ha tutto in un unico compagno.
Io non so chi ha ragione, sono fra quelle che non si fida di anima viva, perciò è difficile. Ad ogni modo... il mondo è bello perchè è vario e credetemi. è davvero molto vario!
Un bacio ed alla prossima!