CAPITOLO XV:

DI NUOVO IN CAMPO INSIEME



Avevano finito la palestra e stavano andando nello spogliatoio ad asciugarsi e cambiarsi per la sessione di allenamento col gruppo, quando incontrarono James arrivato qualche minuto prima per le sue sedute a parte, sempre nello stesso orario degli altri.
Ormai il ragazzo andava sempre meglio, ma era da tutto quel periodo che Cris lo evitava. Capitava di incontrarlo, lo salutava, ci scambiava qualche parola in tutta allegria fingendo che tutto andasse bene, ma non passava del tempo vero e proprio con lui. Non giocava più.
Quel giorno fu strano.
Karim stava giusto pensando a lui quando se lo ritrovò davanti. I tre quasi si scontrarono e quando videro chi avevano davanti, a Karim e James cadde l'acqua che avevano in mano. Il tonfo fu perfettamente sincrono, così come le espressioni ed il guardare Cris. Stesso movimento, stesso momento, stesso sguardo attento.
Cris, che non era scemo, si accorse immediatamente della cosa e li fissò salutando James incerto.
Il ragazzo ricambiò abbassandosi contemporaneamente a Karim senza vedersi e si scontrarono con le teste, si raddrizzarono massaggiandosi col broncio, imbarazzati. Alla fine fu Karim a prendere le bottigliette per entrambi e porse a James la sua che la prese con un sorriso meno teso e strano.
Il tutto davanti agli occhi inquisitori di Cris.
- Tutto bene? - Chiese poi cogliendo l'attimo ideale per inserirsi e testare il terreno. Quello era il momento. Nel mezzo della loro stranezza.
James avvampò e balbettò perdendosi in lui, in un attimo Karim venne spazzato via e lui si incupì andando oltre, entrando nello spogliatoio da cui James era appena uscito bloccandoli.
Cris e James rimasero un po' fuori a parlare della riabilitazione e di come procedeva. In realtà i due si vedevano ogni giorno da un po', ma solo incrociandosi oppure col gruppo, era la prima volta che avevano un momento per stare tranquilli e da soli.
Karim buttò la bottiglietta nel cestino anche se era mezza piena, si tolse scarpe e vestiti e si asciugò rabbioso ed infastidito.
Poi si insultò.
Cris entrò in quel momento di imprecazioni francesi che capì perchè parlava anche lui francese.
Si fermò con la testa piegata di lato e poi gli tirò l'asciugamano con aria di rimprovero.
- Brutto cretino! - Karim se lo tolse rabbioso e stizzito.
- E questo per cosa è? - Cris lo puntò col dito concitato.
- Non provarci! Lo sai per cos'è! - Karim si morse il labbro imbronciato e rimase seduto a fissare prima per terra e poi Cris che si toglieva l'abbigliamento della palestra per mettersi quello da campo. - Perchè diavolo non me lo hai detto? Stavamo parlando di questo e me lo nascondi? Pensavo fossimo amici! Quel genere che si dice tutto! Sei davvero uno stronzo! - Karim non riusciva nemmeno ad inserirsi per spiegargli cosa che nemmeno lui sapeva come spiegare. - Cosa pensi che me ne importi se te la fai con lui o con un altro? Credi che voglio che James sia consacrato a me? Che sia off limits? A questo mondo c'è solo uno off limits ed è Riky! Ti ho chiesto di consolarlo perchè mi sentivo in colpa d'averlo illuso, pensi che non ti conosco, che non sapevo che c'era la possibilità che te lo portassi a letto? Avrei chiesto a Marcelo o Pepe se non avessi voluto che questo succedesse! Per chi diavolo mi prendi? Sono contento se esci con lui! - Karim finalmente riuscì ad infilarsi e lo fece alzandosi in piedi di scatto a braccia larghe, in mutande colorate e asciugamano in mano.
- Quindi l'hai fatto apposta? Volevi che scopasse con qualcuno, che si distraesse da te? Per questo hai detto a me, perchè sapevi che sarebbe successo, che te lo avrei tolto più velocemente dai piedi? - Non aveva mezzi termini, specie se si accendeva. Non era proprio arrabbiato, ma un po' seccato sì. Cris si calmò e lo guardò facendo spallucce con la sua aria monella.
- Lo immaginavo, non lo sapevo. Ci ho sperato. So che il sesso è la via migliore per togliersi uno dalla testa e so che tu eri in quel periodo lì, che volevi ricominciare ad attivarti... senza implicazioni sentimentali. - Karim sospirò e decise di lasciar perdere, scosse il capo e lo scacciò con la mano tornando a sedersi mentre cercava la divisa per allenarsi.
- Tu dovresti fare lo sceneggiatore di una telenovela... i tuoi macchinismi sono così contorti e fantasiosi che è un peccato che li conosca solo io! - Cris scoppiò a ridere e gli si avvicinò mettendogli una mano sulla testa dai capelli corti.
- Mi sentivo in colpa, ho cercato di rimediare. Il sesso con te è un bel regalo, non trovi? - i due non ci erano mai andati insieme, nonostante le occasioni non fossero mancate, ma il rapporto era troppo amichevole per farlo.
Karim rise tirandogli uno schiaffo nel sedere che schioccò.
- Come sei altruista! E come lo sai che il sesso con me è un bel regalo? - Cris lo guardò divertito.
- Marcelo ha la bocca larga... -
- Su questo non ci sono dubbi, ma non sono stato nemmeno con lui! -
- Beh, lui è amico di tutti... specie di Gonzalo, ricordi? - Karim si rese conto che aveva ragione e annuendo sorrise.
- Gonzalo... chissà come sta... è da quando se ne è andato che non lo sento... mi aveva chiesto se ci saremmo sentiti e visti qualche volta, gli ho detto quel sì che tutti sanno sarà no... - Cris sorrise un po' malinconico.
- Lo sapeva da solo che sarebbe andata così... - Karim si mostrò dispiaciuto. - Starà bene, vedrai. - il francese lo guardò con aria strana, infilandosi i pantaloni.
- Lontano da me è molto probabile. Sono tutti rinati lontani da me. - Quando lo disse Cris gli ricambiò lo schiaffo al sedere che gli aveva dato prima e Karim alzò le spalle. - E' vero! Persino Mou! - Cris scosse il capo.
- Sei tu che te la facevi con la gente sbagliata. - Sguardo interrogativo. - Gente che non era destinata a te. -
- Si chiama sesso per questo. Altrimenti si chiamerebbe amore. Ma ho amato solo una persona. - Precisò Karim infilandosi la maglia, mentre Cris pronto lo anticipava fuori dallo spogliatoio.
- Però prima eri infastidito quando James mi ha fatto gli occhioni. - Karim in risposta gli diede un pugno sul fianco che tolse l'anima al povero Cris per qualche minuto. Quando si riebbe il francese era arrivato al campo e stava tirando con sé una palla.
- Prova ad essere dolce, vedrai che troverai giovamento! - Karim sbuffò.
- Sciocchezze! - Cris rise ed insieme iniziarono a palleggiare con la palla senza impegno, mentre iniziavano ad arrivare gli altri.

James era effettivamente combattuto, rivedere Cris e parlarci lo aveva destabilizzato, vicino a Karim poi era stato devastante. Per lui non era facile capire cosa succedeva, ma semplicemente voleva poter unire Karim a Cris.
Voleva fare con Cris quello che faceva con Karim, voleva che Cris fosse libero e disponibile come Karim. Purtroppo però i due erano due entità ben distinte e per il momento non ci sarebbero stati sviluppi di alcun tipo, se non un costante caos.

Cris dal canto suo decise che avrebbe aiutato i due per cui provava un grande affetto e l'avrebbe fatto facendoli innamorare.
Fare da cupido era la sua specialità, l'aveva fatto con Luka e Gareth con ottimi risultati.
Nello stesso periodo, lui e Sergio avevano fatto una scommessa: chi sarebbe stato il cupido migliore.
Lui con Luka e Gareth e Sergio con Alvaro Morata e Isco.
Alla fine Luka e Gareth si erano messi insieme prima di Alvaro e Isco perchè questi ultimi avevano avuto l'interferenza di Nacho, il terzo innamorato di Isco e grande amico di Alvaro.
Sergio era riuscito a fare solo danni, ma Iker aveva usato la sua bacchetta magica ed aveva messo pace nel mondo.
Per cui, sostanzialmente, la scommessa l'aveva vinta Iker e non Sergio.
Ed in ogni caso Cris era stato più veloce.
“Karim ha bisogno di innamorarsi di un altro al di là di Zizou, storia difficile se non impossibile. James ha bisogno di innamorarsi anche lui di un altro al di là di me, visto che con me non succederà mai nulla. E visto che lo trovo una compagnia piacevole e mi diverto con lui, prima si innamora di un altro, prima posso tornare a fare l'amico e divertirmi con lui senza dovermi frenare e stare attento. Io sono una persona fisica e fondamentalmente stupido, se sto con un altro come me, finisce che facciamo gli scemi. Con James è così come è con Pepe e Marcelo. Però adesso sono frenato, è tutto strano e non so come pormi, non posso fare come farei con loro. Per cui prima James e Karim si innamorano e meglio è. E, visto che il denominatore comune di entrambi sono io perchè comunque mi sono amici tutti e due, mi basterà attirarli sempre entrambi a me, in un modo o nell'altro. Il tempo passato insieme farà il resto e sarà perfetto. Perfetto!”
Cris ne era così convinto che iniziò a fare sempre in modo di fare tutte le cose con entrambi, se la faceva con Karim, chiamava James con qualche scusa idiota, ridendo e scherzando. Se James era già lì appiccicato a lui perchè l'abitudine e la speranza erano dure a morire, chiamava Karim con qualche scusa meno articolata. Con Karim serviva poco.
In poco tempo, i tre cominciarono a passare prevalentemente il tempo insieme, in campo e nelle occasioni della squadra al di fuori del calcio.

Karim notava che James saltellava felicemente intorno a Cris, quando era troppo svenevole arrivava e lo spingeva via cercando di restituirgli la sua dignità. Dal suo punto di vista lo stava aiutando ad uscire dal gorgo chiamato Cris.
Non si era accorto che quest'ultimo aveva un piano. Ovviamente.
Nemmeno James se era per quello.
Aveva notato che Cris non lo evitava più e che era tornato a scherzare con lui come prima, in modo molto attivo e fisico, e la cosa gli aveva restituito la gioia. Oltre a questo, gli piaceva vedere come Karim si preoccupava per lui e cercava di aiutarlo a modo suo. Aveva capito che voleva impedirgli di appiccicarsi troppo a Cris, lo trovava carino e premuroso al punto che, ad un certo punto, si chiese se non ci fosse qualcos'altro dietro tutto quello.
Perchè lo faceva?
Perchè cercava di aiutarlo ad uscire dal circolo Cris?
Cosa gli importava?
Dopo quella notte passata insieme, non c'erano state vere occasioni per i due, Karim si allenava sempre molto ed era sempre con Cris, i loro orari coincidevano e Cris non cercava più di evitarlo, per cui sostanzialmente non finivano più per stare soli.
Di occasioni non se ne crearono e loro non le cercarono, ma notava le sue premure e gli piacevano molto.
Infatti non riusciva a non abbracciarlo, sorridergli, parlare tutto il tempo con lui se lui era lì ed era disponibile.
Insomma, anche Karim ricambiava i contatti in pubblico. Abbracci in allenamento o prima di scendere in campo, nulla di eccezionale, ma notava che ne faceva solo con lui.
La cosa lo faceva sentire speciale e confuso.
Forse gli stava piacendo?
“Ecco James, lo stai facendo di nuovo! Solo perchè la gente piace abbarbicarsi a te e giocare con te in un certo modo, non significa che provi qualcosa! Devo sempre ridurre tutto all'amore? Karim si è affezionato a me, ma non prova nulla. È stato chiaro. E poi cosa me ne importa? Sono ancora innamorato di Cris. Sarebbe ancora un ripiego, come lo è stato le altre volte. Devo darmi una regolata.”
Per lui era difficile non tradurre tutto in amore, non concepiva altri generi di rapporti. In sua difesa poteva dire che non aveva mai fatto sesso fine a sé stesso e cominciare ora non era facile. Separare le cose non era sempre automatico.
Insomma, il caos dilagava tanto in lui quanto in Karim, il quale non capiva perchè gli desse tanto fastidio che lui sbavasse talvolta dietro a Cris, brillando di luce solo perchè a volte gli parlava.
Se lo abbracciava in campo, poi, era la fine.
Decisamente, la parola caos faceva da sovrana.