CAPITOLO VI:
SORSEGGIANDO UN CAFFE'

Successe poi che James si infortunò piuttosto seriamente, con una prospettiva di due mesi di stop.
Nel frattempo, proprio mentre Cris aveva promesso di risolvere con Riky, ci litigò.
Questo si ripercosse nel suo rendimento calcistico, l'unica cosa in grado di farlo giocare con meno lucidità del suo solito.
Cristiano segnò sui 30 goal solo nella prima parte del campionato, fino a Dicembre. Poi a Gennaio e buona parte di Febbraio, dopo aver ufficializzato la separazione con Irina, la sua ragazza copertina da 5 anni, segnò drasticamente di meno.
Karim era al top della sua forma, in compenso, e trascinò la squadra insieme ad un raggiante Isco.
Purtroppo a calcio successero altri imprevisti che pesarono e le cose non andarono come programmato.
Luka e Sergio si unirono a James nel club degli infortuni gravi e pesanti, pesanti in quanto determinarono un andamento non sempre positivo.
Cris aveva ancora i suoi problemi con Riky e quindi non riusciva ad essere quello delle triplette ad ogni partita, mentre Gareth si stava a sua volta perdendo sempre più.
- Sono felice che almeno tu non molli! - Disse Zizou sorseggiando il caffè che aveva accuratamente mescolato fino a quel momento. Karim si strinse nelle spalle sorridendo orgoglioso di sentirglielo dire.
- Anche io. Mi vedono come la colonna dell'attacco, ora come ora. - Zizou sorrise.
- Ho visto. Le palle passano da te, tu le gestisci. Saresti un eccellente numero 10, sai? - Karim rimase senza parole non aspettandosi tale complimenti da quello che rimaneva il suo idolo.
- Dai, che esagerato... - Zizou rise, ma non mollò.
- Non sto scherzando. Sta uscendo la tua identità. Stai gestendo molto bene l'attacco e per essere un 9 è incredibile, perchè di solito si occupano di segnare e basta e tendono ad essere egoisti. Tu hai una visione di gioco eccezionale. Potresti anche cambiare ruolo, andresti alla grande! - Karim sorrise gongolante, si sentì al settimo cielo, al colmo della gioia.
- Era il tuo ruolo. Sarebbe un onore poterlo ricoprire se lo facessi bene sul serio. - Zizou scosse la testa.
- Certo che sei testardo. Ti dico che lo fai bene! Lo fai già bene! - Karim era imbarazzatissimo.
- Se il mister me lo chiede lo farò. - E a Zizou ed al presidente Karim piaceva tanto per questo, perchè lui faceva sempre quello che gli veniva chiesto, se gli chiedevano sacrifici li faceva, se gli chiedevano di far segnare più Cristiano, lo faceva. Se gli avrebbero chiesto un cambio di ruolo, avrebbe accettato senza fiatare.
Era il giocatore ideale. La cosa che piaceva tanto a Zizou era che il talento c'era sul serio, non era uno che doveva lavorare tanto per avere un rendimento mediocre. Lui lavorava tanto ed aveva un ottimo rendimento, solo che dovendo condividere il posto con una stella come Cristiano, non si prendeva troppo i riflettori.
- Che vuoi, mi sono trovato a doverlo fare e l'ho fatto. Mi è venuto spontaneo. Un giorno il mister mi ha preso in parte e mi ha detto 'Cosa succede a Cris?' Me lo ha chiesto perchè lo conosco da 6 anni, giochiamo insieme da molto e ci vede amici. Io ho detto sinceramente che era in una fase di cambiamento e lui ha detto che se ne era accorto. Così mi ha detto 'dagli una mano in campo'. Io ho risposto che non serviva chiederlo perchè l'avrei fatto comunque. Cris mi ha sempre aiutato molto, anche gli altri anni, quando io stento ad entrare in gioco lui è sempre lì che mi passa la palla e ci mettiamo d'accordo sulle mosse da fare e gli schemi... insomma, mi aiuta sempre. Così l'ho fatto. Ho fatto quello che di solito fa lui. Ho provato un po' a gestire l'attacco vedendo che lui non era sempre lucido. Ed insomma, mi riusciva. Poi gli altri si sono messi a seguirmi, a preferire spesso me nel passare la palla... sono cose che aiutano, mi sono sentito in fiducia ed ho giocato anche meglio di sempre. - Zizou sorrise fiero di lui, ascoltando la sue entusiasta spiegazione. Poi piegò la testa di lato e pensieroso disse dopo un attimo:
- Saresti perfetto come stella di una squadra. - Karim si illuminò di nuovo e si commosse sapendo cosa pensava.
Sentire la fiducia di tutti intorno era importante, ma sentire quella di Zizou era vitale.
Karim fiorì di nuovo, ulteriormente, come se prima la fioritura non fosse stata completa.
Sentirsi apprezzati dalla gente che ti circondava ti faceva giocare meglio, era un effetto domino.
Nel suo caso si rispecchiò anche nella vita privata, nel personale.
Karim si sentì carico e pronto, ma non sapeva bene per cosa. Si sentiva solo pronto.
Si rese conto di piacere agli altri, di fare un certo effetto in diverse persone e che non serviva vivere all'ombra di chi si aveva accanto.
Si decise a chiudere definitivamente con Cloe, la sua ragazza, rimanendole amico per crescere comunque la bambina.
Poi si decise ad aprirsi a qualcosa.
Ritornò sessualmente attivo, ricominciò con le donne.
Sapeva che se si fosse messo con un ragazzo sarebbe probabilmente stato uno della squadra e visto che Jese gli moriva dietro e che non gli dispiaceva, probabilmente sarebbe stato proprio lui, ma lo rispettava troppo per farlo così, giusto per farlo, per tornare alla vita.
Così preferì andare con qualche donna facile, obbligando la ragazza al segreto.
Foto e serate insieme a volontà, ma senza farsi vedere da nessuno e senza pubblicare foto, soprattutto senza spargere la voce.
Queste erano le sue condizioni, altrimenti non si sarebbero più visti.
Lei aveva accettato di buon grado convinta che prima o poi avrebbe cambiato idea, che si sarebbe innamorato.
Ovviamente rimase sempre un passatempo sporadico.

Nel frattempo Cris si riprese e parlò con James da cui ne uscì a pezzi.
Quel giorno Karim era con sua figlia in una delle sue giornate libere, quando ricevette l'sms di Cris.
'Credo d'aver spezzato il cuore di James. Per quel discorso che ti dicevo. Puoi andare a vedere se è intero?'
Cris non ne aveva parlato con nessun altro se non lui, quindi gli parve normale chiederlo a lui.
Sapeva che Karim non era il più indicato per consolare qualcuno, Fabio lo era, ma Fabio l'aveva convinto a fare pace con Riky e a chiarire con James, per cui il suo l'aveva ampiamente fatto.
Karim in quel periodo faceva le sue veci in squadra, in campo, per cui a Cris venne spontaneo chiedere se poteva occuparsi anche di questo.
James aveva ricominciato la fisioterapia e quindi stava meglio riguardo il suo infortunio.
'Ok, vado a vedere.' Non fece domande, era il bello di avere a che fare con lui.
Chiedevi un favore, lui lo faceva. Stop.
Cris lo adorava anche per quello.

Karim era nella fase strana riguardo James. La fase in cui gli piaceva abbracciarlo e averci a che fare, ma l'infortunio ed il vederlo decisamente meno, aveva allentato questa strana voglia.
Solo quando varcò la soglia di casa sua, si rese conto che gli mancava il suo sorriso. E quando vide che non sorrideva, non gli piacque.
- Sei solo? - Chiese Karim guardandosi intorno nella casa silenziosa e spaziosa. Sapeva che era sposato e con una figlia.
James, il quale non aveva idea di che cosa ci facesse lì, annuì disorientato senza la capacità di sorridere.
- Io... sì... loro sono dai miei suoceri per questi due giorni che è il compleanno di... - James si mise a farfugliare la storia della sua famiglia e Karim staccò il cervello sedendosi nel divano.
- Scusa, ho divagato. - Fece con un sorrisino appena accennato. Karim lo fece al suo posto e la cosa sorprese il proprietario di casa, ancora smarrito.
- Vuoi bere qualcosa? - Chiese ricordandosi le buone maniere. Karim alzò le spalle chiedendo un thé freddo che gli venne portato poco dopo. James si sedette accanto a lui, poca distanza fra i due, uno rivolto verso l'altro, quindi seduti a tre quarti.
Si misero a sorseggiare guardandosi, studiandosi.
James molto stupito della sua visita, non osava chiedergli come mai fosse venuto. Karim non aveva idea che bisognava spiegare il motivo della visita che si faceva.
- Come stai? - Chiese poi andando dritto al sodo. James non aveva idea che si riferisse alla questione di Cris, quindi rispose come rispondeva a tutti in quel periodo a causa dell'infortunio.
- Molto meglio, grazie. Ormai che ho iniziato la fisioterapia va praticamente bene. Non vedo l'ora di tornare in campo! Sono così stufo di stare a casa che non hai idea! Le cose stanno andando come avevano detto i medici. - Tornò a fare un lungo monologo per nulla ascoltato da Karim, alla fine lo interruppe.
- Intendevo come stai dopo che Cris ti ha parlato. - Silenzio.
Quel silenzio pesante ed improvviso.
Karim sapeva come fare i colpi di scena!