CAPITOLO XX:
NUOVI TEST

I giorni successivi cominciammo a fermarci dopo la sessione ordinaria, con noi c'era anche qualcun altro, non eravamo i soli, ma Zizou in quell'oretta in più era tutto per me, solo mio.
Non aveva occhi e attenzioni per altri.
C'erano Cris, Bale, Jese e qualcun altro qua e là che si alternavano. Cris e Bale avevano i loro esercizi, Cris a volte stava in palestra, altre in campo. Stessa cosa Bale, ma non lo seguiva, faceva le sue cose senza infastidirlo.
Jese aveva chiesto una serie di esercizi mirati sudi sé da eseguire da solo e così li faceva.
Ci osservava, così come sentivo gli occhi di Bale ogni tanto, ma per me in quell'ora sparivano tutti.
Lì eravamo solo io e Zizou e capii piano piano cosa intendeva quando diceva che per me esisteva solo lui e che si sentiva davvero al centro del mio mondo.
Non ero aperto come Cris, quando a Cris era piaciuto Riky tutto il mondo se ne era accorto. Però nel mio essere chiuso, rendevo evidente, sempre a modo mio, chi mi piaceva. E Zizou era il mio preferito in assoluto.
Mi sentivo l'uomo più fortunato del mondo a poter allenarmi da solo con lui. Certo, altri erano lì intorno, ma nessuno ci disturbava, nessuno osava romperci le palle.
Credo che dall'esterno fosse sorprendente il modo in cui ci isolavamo.
Quando eravamo con la squadra non ci parlavamo, non facevamo molte cose insieme se non quando magari capitavamo nello stesso gruppo, ma non era mai una cosa fra me e lui.
Però quando tutti gli altri se ne andavano e partiva l'ora extra, Zizou aveva occhi e parole solo per me ed io per lui, non esistevano altri, non esisteva nulla ed era proprio lì, proprio in quell'esclusione universale che si capiva quanto ci adorassimo.
Perchè eravamo sempre controllati, chiusi e sulle nostre per tutte le ore della giornata, ma bastava stare soli che la magia scattava, tutto cambiava, noi cambiavamo. Diventavamo altri solo in presenza uno dell'altro, da soli... o quasi...
Non facevamo niente di speciale, però si capiva che poteva avvenire l'apocalisse che noi non ce ne saremmo accorti.
Eravamo proprio assorbiti uno dall'altro.
Lui mi dava molti consigli, mi perfezionava la tecnica ed io ascoltavo ed eseguivo tutto. Era molto chiaro in quel che mi diceva, parlava in francese e questo ci isolava ancora di più.
Poi quando riuscivo a capire una tecnica o qualcosa che cercava di migliorarmi, mi sentivo al settimo cielo perchè era lui ad essere contento di me.
Si capiva quanto ci tenesse a me, quanto volesse che io riuscissi a calcio.
Mi sembrava d'aver sprecato un sacco di tempo, fino a quel momento.
Se solo l'avessi avuto sempre con me.
Due anni fa l'avevo avuto, infatti ero migliorato molto, ma non mi aveva mai allenato in modo così personale. Ora non toglieva il suo tempo agli altri, ma se ne ritagliava in più per darne solo a me. Mi rendeva davvero speciale, non faceva una cosa del genere con altri.
Ci teneva, ci teneva tantissimo e non solo perchè mi voleva bene, ma era anche una questione calcistica. Vedeva in me qualcosa e voleva farla emergere.
Sentirmi speciale in questo senso mi rendeva così tanto felice che questo si rispecchiò subito nel calcio, dopo quel periodo cominciammo a fermarci sempre un po' di più dopo la sessione normale, divenne un nostro rito e questo ovviamente mi aiutò a migliorare enormemente a calcio, arrivai a segnare almeno un goal a partita, quasi. Non era una cosa normale per me, io ero famoso per la mia incostanza, passavo lunghi periodi senza segnare e giocare bene, adesso anche se magari non giocavo sempre benissimo, comunque segnavo e se non segnavo, almeno giocavo bene aiutando molto gli altri. Riuscivo a compensare sempre.
Stavo andando sempre meglio ed io sapevo che era merito suo.

Dal punto di vista personale, non insistetti più. Cosa straordinaria per me visto che quando mi fissavo su una cosa non me la toglievo dalla testa.
Sapevo che per lui era un discorso delicato la storia con me, quello che stava succedendo con me non era facile da affrontare e vivere per lui, specie perchè si ritrovava quel carattere così preciso ed inquadrato. Così lasciavo che vivesse giorno dopo giorno quel che si sentiva, come con me, non lo obbligavo a fare nulla. Lo lasciavo libero sapendo che prima o poi mi avrebbe dato tutto quel che mancava.
Ero sicuro e sereno anche se la voglia di fare sesso con lui era davvero grande.
Comunque quando eravamo insieme a dormire col club, stavamo ormai nella stessa camera, ci davamo piacere in vario modo senza mai andare oltre e poi dormivo su di lui o accanto. Dormire con lui era qualcosa che mi piaceva molto, lo sentivo mio comunque anche se desideravo essere suo in ogni senso.

Zizou era stato comunque geloso solo una volta ed era stato un mezzo disastro, avevo capito che non potevo tirare la corda, per cui decisi di non farlo più anche se sapere che era stato geloso era stato il massimo godimento per me.
Speravo che qualcuno ci provasse con me davanti a lui per vedere la sua reazione, anche se pensavo si sarebbe trattenuto senza problemi. Però io non mi sarei mai cercato rogne ovviamente.

Successe però qualcosa che in questo senso lavorò a mio favore.
Nel periodo in cui in campo mi riusciva tutto bene, capitò la stessa cosa anche a Jese, il piccolo fece una notevole esplosione e visto che lui ricopriva tendenzialmente il ruolo di ala e che quindi io e lui eravamo destinati a giocare in coppia, quando c'era, mi trovai a fare delle giocate in combinazione con lui e ad aiutarlo a segnare.
Anche Cris l'aiutava, gli piaceva spedirlo in rete, lo trovava soddisfacente e capivo il motivo.
Quando uno riusciva ad eseguire quello che tu avevi in mente era fantastico, ti esaltava e ti spingeva a farne ancora di cose così, giocate in combinazione.
Così Jese passava dal farne con me al farne con lui e penso che la cosa lo facesse godere parecchio.
Del resto il talento l'aveva e lo stava prontamente dimostrando.
Ad uno degli allenamenti, proprio quando chi voleva fare gli esercizi in più si apprestava a farlo, Jese mi fermò prima di immergermi nel mio magico mondo con Zizou e, palla al piede, mi chiese una cosa riguardo ad un'azione che aveva in mente.
- Ascolta, stavo pensando ad una specie di schema, ma ho un dubbio su una cosa... - Io parlavo comunque volentieri con lui anche se non facevamo grandi conversazioni. Non lo trovavo fastidioso e la cosa era un evento visto che si trattava di me, però era lui bravo a non rompermi i coglioni. Cioè veniva da me ogni tanto, mi diceva qualcosa e poi se ne andava, non mi si appiccicava come una cozza.
- Dimmi... - Dissi infatti disponibile. Con la coda dell'occhio vidi Cris mettersi a palleggiare dall'altra parte del campo, Bale che si asciugava il viso di lato, poco distante da me, e non molto lontano Zizou che beveva portando sotto braccio una bottiglietta per me. Si fermò fingendo di bere mentre logicamente ascoltava e feci un sorrisino fra me e me.
Misi le mani ai fianchi e mi piegai leggermente verso di lui per ascoltarlo con attenzione, Jese era un bel ragazzo e non era molto più basso di me.
La cosa sorprendente che saltava davvero all'occhio era che non aveva timore nei miei confronti, non era intimidito per niente e tutti bene o male lo erano le prime volte, specie i giovani.
- Quando siamo in area in due e metti che magari Cris è lì fuori che si appresta a fare un cross per noi, come faccio a sapere se mettermi in traiettoria o no? Cioè potrei intralciarti, a volte ci si deve mettere da parte per facilitare il goal, solo che spesso in quei casi non c'è tempo per capire e valutare... mi chiedevo come fare, non vorrei intralciarti... - Rimasi colpito dalla sua domanda, io feci un sorrisino perchè di solito fra attaccanti compagni di squadra non c'era di questi problemi. - Voglio dire... vedo che tu e Cris vi capite molto bene al volo senza intralciarvi mai... come fate? - Mi grattai la nuca anche un po' imbarazzato cogliendo un velo -forse più di un velo- d'ammirazione.
- Ecco... non so, sono cose che vengono spontanee dopo un po' che giochi con qualcuno... ci conosciamo bene, sappiamo che in certe situazioni e posizioni uno è meglio dell'altro. Per esempio Cris è formidabile nelle palle alte, quindi quelle gliele lascio e non lo intralcio anche se ho una buona elevazione anche io. Io sono più bravo a cogliere le palle davanti alla porta, quelle in mezzo al casino, quando ci sono un sacco di persone lì che cercano di prenderla e non c'è ordine. Io lì riesco a cogliere meglio la palla e a ficcarla in rete, quindi in quei casi lui sta pronto, però me la lascia vedere da solo. Perchè io sono più brutale di lui... sono come un carrarmato e se si tratta di prendere una palla in mezzo a cinque, sono capace di fare una strage, ma non mi faccio spingere via! In quel caso lascia che me la veda da solo. Non so come dire, scatta la conoscenza reciproca. - Jese ascoltava attento ed anche Bale e Zizou poco più in là.
- Per cui in un caso come ti ho descritto cosa devo fare? Come faccio a valutare la mossa migliore in così poco tempo? -
Sospirai e cercai Zizou per vedere se intendeva fare il suo dovere e spiegarglielo lui, ma Jese non mi staccava gli occhi di dosso e penso volesse saperlo proprio da me, così continuai da solo.
- Se ti senti sicuro, se pensi di poterla mettere dentro, devi cogliere l'occasione e provarci. Io ragiono da punta, l'unica cosa a cui penso io quando sono lì è segnare, non importa come! Non penso mai al modo più sicuro per mettere la palla in rete, per cui è raro che valuti se altri sono messi meglio di me e la passi a loro. Io sono del tipo: palla e porta. Stop. Mentre Cris, ad esempio, è del tipo 'vediamo un po' che fare di questa palla'. La cosa è diversa. Devi vedere come ti senti tu. Una punta tenterà sempre egoisticamente il tiro in porta senza pensare ad altro. Zizou ad esempio aveva una visione più ampia e completa, lui riusciva a considerare il percorso migliore in assoluto e lo realizzava. Che fosse lui o che si servisse di altri. Aveva schemi, conosceva benissimo il gioco di tutti i suoi compagni, sfruttava ogni cosa pur di far finire la palla in rete, alla fine. Io non ne sono capace. So solo provare il tiro in porta. - Erano dei consigli che non mi ero mai trovato a dare, nessuno me li aveva mai chiesti, nessuno mi aveva mai considerato un veterano a cui chiedere pareri sul calcio, ma in effetti ero lì da molto, ero fra i più anziani dopo Iker, Sergio, Pepe e Celo che erano lì da prima di me. Mi sentivo euforico in quelle vesti e credo che Zizou vide questo.
Quando Jese annuì andando a fare i propri esercizi, poco dopo Zizou mi raggiunse dandomi l'acqua, cosa che fu notata da Bale e che lo allontanò nel giro di poco.
Mi dispiaceva un po' non considerarlo, ma non ero tipo da sforzarmi solo per pietà o cose simili.
Se ci parlavo era perchè volevo farlo, altrimenti non andavo là da lui solo per farlo contento.
Però lo vedevo splendere ogni volta che lo facevo e la cosa mi lasciava perplesso, non capivo se mi facesse piacere o meno. A volte in effetti mi infastidiva.
Ma io sono il gatto per un motivo.
- Allora che ti pare? - Chiese Zizou mentre bevevo. Io inarcai le sopracciglia senza capire e lui con un sorrisino malizioso, rispose: - Avere una matricola che ti chiede consiglio per migliorare! - Credo che a lui queste cose fossero successe un casino, sapeva come ci si sentiva. Pensandoci però feci un sorrisino e misi giù l'acqua.
- Strano... bello... - Ammisi con pochi giri di parole e diretto come sempre. Credo che questo giocò a mio favore, volevo che Zizou ogni tanto fosse geloso e forse con quella risposta spontanea e semplice ottenni quel che volevo.
- Comunque riesci sempre a mettermi in mezzo! - Con questo Zizou prese la palla dai miei piedi e la calciò calmo avviandosi alla porta dove avremmo lavorato, io stupito capii che quella era una specie di frecciatina per farmi accorgere di un dettaglio che forse mi era sfuggito.
Andandogli dietro sfiorai Bale che mi guardò senza dire nulla.
Non l'aveva notato solo Zizou che lo mettevo sempre in mezzo nei miei discorsi... Bale era ancora lì che sperava in un mio gesto, ma ero troppo coerente per invitarlo ad allenarsi con noi solo per gentilezza. Io gentile? E perchè mai?
Con Jese ogni tanto lo ero perchè di fatto non mi dava motivi per trattarlo male. Non che Bale me ne desse, ma non mi dava nemmeno motivi per essere gentile.
Cioè... io detestavo avere troppa gente intorno e lui era sempre nei paraggi miei, in qualche modo. Non mi tartassava, non osava, penso fosse un po' timido. Però non era nemmeno dall'altra parte di dove ero io. Tutte le volte mi bastava girarmi per vederlo nei miei pressi. Persino un caprone come me se ne accorgeva. Questo per me era profondamente fastidioso.
Almeno non mi parlava. Almeno quello.

- Potresti sforzarti per legare un po'... - Disse Zizou una volta raggiuntolo. Questa poi. Lo guardai sorpreso. Mi stava mettendo alla prova? Voleva vedere se ci potevo provare?
- E perchè dovrei? -
Scosse il capo.
- Perchè è un tuo compagno! - A questo mi corrucciai.
- E allora? - Fu così che si mise a ridere. Io non volevo fare una battuta ma evidentemente per lui risultò così.
- Senti un po' tu! - Dissi subito realizzando una cosa solo in quel momento. Lui smise di ridere e mi guardò divertito. - Perchè diavolo mi spingi sempre da Bale e mai da Jese? - Questo lo stavo notando. Certo con lui serviva essere acuti, ma lo stavo diventando.
Zizou non si esprimeva in modo chiaro e canonico.
Quando non approvava qualcosa cambiava argomento, se invece la voleva, diceva ogni tanto una frase che pareva del tutto normale ma che in realtà non lo era, perchè lui parlava solo di cose che lo interessavano.
Ora. Io sapevo che a lui non importava molto di Bale se non in qualità di giocatore. Per cui che mi dicesse di legare con lui era strano, visto che poco prima quando avevo detto che mi piaceva che Jese mi chiedesse pareri, lui aveva subito cambiato discorso ponendosi da solo al centro del nostro dialogo.
Zizou meravigliato dalla mia domanda, si mise in posizione prima di cominciare lo stesso esercizio che avevamo fatto il giorno prima. Io feci altrettanto ma senza l'intenzione di muovermi. Questa la volevo sentire e capendo che non mi sarei mosso senza una risposta, alzò le spalle e fece finta di nulla.
- Non capisco proprio di cosa parli! - Ah questa poi!
Allargai le braccia e risi in modo teatrale imitando Cris.
- Dai Zizou! Lo sai! Quando nei nostri discorsi capita in qualche modo Jese tu cambi subito ed invece Bale sei tu a metterlo in mezzo! - Questo riassumeva molto bene la questione, lui si mise a palleggiare a poca distanza da me facendo finta di essere attento alla palla e non al nostro dialogo. Io ovviamente sapevo che stava cercando un modo elegante per uscirne.
- Non me ne sono accorto. Pensi che ti spinga da Bale e ti allontani da Jese? - Beh, restava pur sempre lui. Si difendeva attaccando e questo era una specie di attacco. Metteva tutto sul tavolo e vedeva cosa facevo io, mi rigirava le cose contro insomma.
Io storsi la bocca ed alzai le spalle.
- Dimmelo tu. Lo fai? Sembra così! - Non ero tipo da giochetti, Zizou sì ma io no. Volevo andargli davanti, prenderlo per i polsi e costringerlo a guardarmi ma non eravamo soli e non potevo. Mi girai brevemente verso gli altri per capire chi ci guardava e notai che ci tenevano d'occhio Jese e Bale. Certo che avere una relazione a due con altri che ti giravano intorno era complicato. E lo era comunque averla con Zizou figurarsi se poi si mettevano in mezzo altri.
- Qua stiamo solo perdendo tempo, cominciamo altrimenti passa l'ora e non abbiamo fatto nulla. - Così scossi il capo ridacchiando con tutta l'intenzione di schernirlo.
Non contento, non frenai la lingua.
- Sei sempre il solito! Quando non sai che dire o non vuoi scoprirti, chiudi tutto! Ma fa come vuoi! - Non ero seccato, però non poteva stuzzicarmi e poi ritirarsi.
Zizou non approvò la mia frecciata e nell'allenarmi fu particolarmente duro.
Non mi fece passare mezzo errore, la cosa mi aiutava a migliorare e non mi lamentavo, ma sul momento ebbi la fortissima voglia di strozzarlo.
Da lontano sembrava che Zizou fosse molto esigente con me, cosa che mi rendeva speciale. Chiaro che fosse vero, però dietro c'era un battibecco irrisolto che non aveva niente a che fare col calcio.

Finito il tempo a disposizione, andammo tutti negli spogliatoi, lui nel suo ed io con gli altri.
Cris non si era accorto di nulla e mi parlava a macchinetta di cose riguardanti le rovesciate che lo ossessionavano, gli altri due ascoltavano e provavano ogni tanto ad interagire. Io avevo totalmente la testa altrove.
Sotto le docce, Cris e Bale intavolarono un loro dialogo sempre riguardo le tecniche delle rovesciate e Jese approfittò per avvicinarmi e chiedermi la mia saponetta per lavarsi.
Una volta lì, vi rimase.
- Grazie per prima... - Disse poi dopo poco mentre si lavava. Io mi stavo già sciacquando, non volevo perdere tempo. Volevo andarmene e continuare la discussione con Zizou, ma sapevo che per beccarlo dovevo sbrigarmi. Una volta fuori da qua sarebbe corso a casa.
- E di cosa? - Chiesi senza realizzare davvero a cosa si riferisse. Lui sorrise.
- Per i consigli! - Allora ricordai la nostra conversazione e alzai le spalle.
- Figurati! Non è stato niente di che! Forse dovresti chiedere a Zizou o al mister, loro di sicuro sono più adatti a risponderti a certe cose! Io non sono proprio esperto. Sono molto istintivo, in campo! Ragiono poco anche nella vita... - Poi pensai a Zizou. - Quasi nulla in effetti. - Aggiunsi cupo. Lui non capì a cosa mi riferivo ma lo trovò divertente e ridacchiò.
- Fa parte del tuo fascino, no? - Questo mi spiazzò. Era il primo 'attacco' effettivo che mi faceva. Prima era stato abilmente pronto, ma non si era mai scoperto, adesso sembrava provarci.
Lo guardai alzando le sopracciglia incerto di quel che avevo sentito e lui rise più forte.
- Le persone istintive sono sempre quelle che piacciono di più! - alzai le spalle non sapendo cosa rispondere. Che tipo mi piaceva? Mi piaceva Zizou che non era un tipo. Era Zizou, insomma!
- Non saprei... - Con questo chiusi l'acqua ed il discorso ed uscii.
Jese si affrettò a finire e mi rincorse facendo finta di aver solo finito. Non poteva fare anche lui il Bale della situazione!
Mi asciugai in fretta mentre lui se la prendeva comoda sventolando il suo corpo nudo davanti a me e nel frattempo continuava l'argomento.
- A te non piacciono quelli istintivi? - In effetti Jese non sapeva che stavo con Zizou, forse stava indagando se c'era qualcuno nella mia vita e su che genere mi piacesse. Dopotutto era legittimo, non era nemmeno particolarmente fastidioso. È che lo stava facendo... era questo che mi faceva scappare. Ero davvero fatto male, mi dissi realizzandolo.
Odiavo essere rincorso, era questo il punto. Dovevo essere io a rincorrere.
- Boh... penso che se uno è istintivo di suo, non può prendersi da uno uguale, no? - Non ne ero certo, io e Zizou ci somigliavamo in tante cose anche se su altre eravamo diversi.
Alla fine finivo sempre per pensare a lui.
Finito di asciugarmi, mi vestii notando come soffermava insistentemente lo sguardo sul mio corpo ed in particolare sulle mie parti intime, lui rimaneva sempre lì davanti a me ad asciugarsi.
- In effetti penso che tu abbia ragione, è che io subisco molto il fascino di quelli impulsivi quindi non riesco a valutare in modo diverso... - Qua mi persi proprio e corrucciato provai a capire cosa intendeva, così con un sorrisino spiegò meglio. - Se a me piacciono le persone di un certo tipo, non riesco a concepire che a qualcuno possano non piacere. È un atto di egocentrismo che mi viene spontaneo! Penso che a tutti piacciano quelli che piacciono a me! - Così era chiaro. Volevo chiedergli chiaramente se gli piacevo io, ma non era arrivato a provarci strenuamente con me, era la prima volta che dava delle avvisaglie. Decisi di dargli altro tempo prima di metterlo a posto.
Avevo i jeans infilati ed ero a torso nudo, quando vidi sfilare Zizou fuori dalla porta e guardare dentro proprio per vedere a che punto ero.
Rallentò nel vedere come Jese mi stava nudo dietro e mi parlava con uno sguardo puntato sul mio culo. Sapevo che me lo stava fissando, ero cretino ma non così tanto.
Dando le spalle a Jese in quella frazione di secondo, incrociai lo sguardo di Zizou che fu una specie di capolavoro, un misto fra il 'sul serio?' ed il 'come osa!'.
In ogni caso mi sentii splendidamente ed amai per la prima volta Jese!
Si conquistò il diritto a vivere.
Così divertito feci l'occhiolino a Zizou con enorme malizia e lui, senza dire nulla, andò via.
- A te che tipi piacciono, insomma? - Tornò a chiedere Jese senza mollare la presa.
Alla fine Zizou era andato via, sapevo che una volta che passava non mi aspettava.
Rassegnato, decisi di premiarlo con una risposta.
- Quelli misteriosi. - In pratica, Zizou.
Con questo finii di vestirmi e senza aggiungere nulla, salutai genericamente tutti che ricambiarono e me ne andai.
Alla macchina comunque Zizou non c'era e guardando il telefono vidi se mi aveva lasciato sms. Ovviamente no. Decisi di non scrivergli niente.
Stavo per salire in auto che Cris mi raggiunse e con un colpetto sulla schiena, mi disse malizioso.
- Poi non dire che ho ragione, eh? - Ovviamente sapevo a cosa si riferiva e scuotendo il capo lo spinsi via.
- Va a cagare! - La sua risata mi accompagnò finchè non salii in macchina e non andai a casa.

Il giorno dopo la scena si ripeté.
Jese tornò alla carica senza esagerare, ma nemmeno con discrezione. Cominciava a provarci davvero. Fino a quel momento aveva testato la situazione e soprattutto mi aveva studiato. Ora doveva aver deciso per qualche ragione che gli andavo bene e forse convinto che non ci fosse nessuno nella mia vita, decise di avere chance. Del resto gli rispondevo sempre ogni volta che mi chiedeva qualcosa!
Capivo che potevano essere segnali positivi per lui, ma in realtà non gli stavo assolutamente dando via libera.
Ero uno che se volevo farmi uno lo facevo senza corteggiamenti di mezzo. Ma lui questo non lo sapeva.
Naturalmente aveva frainteso e naturalmente non sapevo come tirarmene fuori senza farlo rimanere male.
Dopo che fu chiaro che ci provava con me e dopo che pensai che mi dispiaceva in ogni caso traumatizzarlo con un 'non provarci con me', ci pensò Zizou.
No, niente elettroshock o testate.
Zizou ormai era cresciuto e maturato, aveva capito l'arte della diplomazia.
Senza discutere con me, cosa che non gli piaceva, e senza scoprirsi con Jese, cosa che gli piaceva ancor meno, dopo l'oretta extra di allenamento, passando davanti alla sua porta di spogliatoio dove stavamo sfilando tutti insieme, Zizou con naturalezza disse entrando.
- Karim, devo parlarti, vieni per favore. - Cris si mise a sghignazzare, io lo guardai malizioso e Bale probabilmente fece la sua espressione più funerea.
Jese fu l'unico a pensare che per me ci fossero guai in vista.
Zizou che voleva parlare con me?
Sicuramente cose poco piacevoli, la sua fama lo precedeva!
Eh... a volte la fama era una grande alleata, dipendeva dai momenti e dai casi.

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E' vero che...
Karim e Zizou hanno fatto allenamenti extra per perfezionare i movimenti in attacco. E' vero che Cris ha sempre fatto allenamenti in più, essendo che Bale ha sempre imitato Cris ho dato per scontato che anche lui lo facesse, ma non è una cosa confermata da nessuna parte. Jese nei mesi invernali ha avuto un'esplosione di talento incredibile, per cui ho pensato che anche lui potesse aver fatto allenamenti in più. Penso che in questi casi comunque ognuno faccia per sé, non stanno a farli in gruppo, anche se sono fisicamente insieme.