CAPITOLO CVII:
PREPARANDOSI AD UNA PROMESSA IMPORTANTE



Mi alzo dal letto con l'idea fissa numero uno e prima ancora di alzarmi e andare a pisciare, prendo il telefono e grattandomi poco finemente sotto ai boxer, chiamo Iker.
La sua voce è assonnata, poi l'ascolto meglio e mi correggo. È roca.
- Iker? Ti ho interrotto? - Aggrotto le sopracciglia per poi ascoltare i suoi gemiti.
- N-no... - Ma ovviamente rido.
- Sei un pessimo bugiardo! -
Sospira.
- Beh, è un orario critico... - Esclama fra un gemito e l'altro.
Guardo l'orologio e mi rendo conto che è molto più presto di quel che pensavo, per cui chiudo un occhio come se gli chiedessi scusa a distanza, ma senza farmi vedere e continuo.
- Ho un disperato bisogno di un tuo favore! -
- Alle sei del mattino? - Chiede cercando di non apparire troppo scorbutico, non potrebbe mai esserlo. Mi stringo nelle spalle.
- Alle sei del mattino ci penso... dovevo chiedertelo prima che ti organizzassi. Sei a Madrid, vero? Mica sei a Milano da David! -
- David è infortunato, non gioca al Milan... è venuto a trovarmi a Madrid... - A questo mi batto la fronte, me l'aveva detto che era spesso qua, io gli ho chiesto di farmelo vedere ogni tanto perchè è sempre un onore incontrare il grande David, ma credo sia geloso. O forse David vuole essere solo del suo Iker.
- Ok... ho bisogno che oggi tu prima degli allenamenti prenda Riky e lo porti da qualche parte, lo devi tenere occupato! -
Questo sembra strano, infatti anche se sta scopando mi chiede perchè, così gli spiego il resto.
- Oggi è il nostro anniversario ed io ho passato venti giorni a pensare a cosa regalargli e cosa fare perchè doveva essere speciale e... e mi ritrovo oggi con ancora un cazzo in mano! Lui sicuramente ha già preso qualcosa e sicuramente me lo vorrà dare stamattina, prima degli allenamenti. Però io non ce l'ho, lo devo prendere. Per cui visto che poi abbiamo gli allenamenti e che poi ci fermiamo a dormire al centro sportivo, devo assolutamente prenderlo di mattina! -
Iker forse si perde nel suo orgasmo e temo di dover ripetere tutto. Lo sento gemere bello forte e per un momento mi viene voglia di andare da Riky e saltare tutto quanto per mangiarmelo come David sta facendo con Iker, ma il bisogno di prendergli un regalo supera il sesso. Non voglio che rimanga male se non gli do niente quando lui me lo darà.
- Iker, diavolaccio, hai sentito o devo ripetere tutto? - Ringhio seccato. Lui fa uno stano verso irriproducibile, poi la sua voce cambia.
- Certo che ha sentito, non è deficiente! Ho sentito anche io! Ci occuperemo noi del piccolo Riky, ora lasciaci in pace che dobbiamo finire! - David, l'inconfondibile accento e la sua voce che, ammetto, è la cosa più sexy io abbia mai sentito.
Boccheggio per un istante, non ero preparato al cambio di persona.
- Ciao David, come stai? - Chiedo di riflesso perchè in effetti voglio saperlo.
- Bene, grazie... ormai sono quasi guarito, sto facendo molta riabilitazione, ma siccome io sono io la posso fare dove voglio. Anche a Madrid! - Scuoto la testa. Non mi stupisce per nulla.
- Dovrebbero incoronarti re! - In qualche modo riesce sempre a fare quello che vuole. Lo invidio.
Forse un giorno riuscirò anche io a fare quello che fa lui.
- Come, non lo sai? Io sono già re! - Il fatto che si metta a disquisire con me mentre sento che bacia Iker è davvero da premiare. Si dice che solo le donne possano fare due cose insieme e che gli uomini siano settati solo per una per volta. Gli statistici non conoscono bene David Beckham!
Lo ammiro sempre di più e ridendo non posso che concordare.
- Mi ero perso l'incoronazione... -
- La mia corona la sto baciando... - Oh, ma quanto è dolce nella sua megalomania spropositata... sta dicendo che Iker lo fa sentire il re del mondo! Ma è dolcissimo!
Questa me la segno, la devo dire a Riky e farla passare per mia, gli brilleranno gli occhi!
Così pimpante mi assicuro che abbiano davvero capito e che non mi lascino piombare l'amore della mia vita in casa alle otto.
- Sì, però avete capito? Alle otto Riky uscirà di casa per venire da me e passare tutta la mattina con me, non ho avuto il coraggio di dirgli che non potevo altrimenti mi avrebbe chiesto perchè ed io a lui non so mentire. Non avevo cuore di dirgli 'non ho ancora scelto un regalo degno di te!' -
David sospira e Iker ride. Che due...
- Penso che fosse chiaro la prima o la seconda volta che l'hai detto... - Dice Iker paziente.
- Senti, ma cosa gli prendi, alla fine? - Questo è David, il curioso. Alla fine forse rinunciano al sesso. Credo. In effetti li sento muoversi.
- Beh... pensavo ad un classico che non abbiamo ancora sfruttato perchè non osavamo, od eravamo in rotta, o c'erano mille altri impedimenti... -
Rimbrotto.
David Capisce subito.
- Un anello? Oh, io adoro gli anelli! Fa la foto e fammelo vedere! -
- Ma ve li scambiate uguali? - Chiede Iker, suppongo abbiano il viva voce.
- No no, non lo metterebbe mai se sa che ce l'ho anche io. Sarebbe felice, però non lo indosserebbe per paura che qualcuno li noti. Io voglio che lo abbia sempre addosso... -
- Beh, resta sposato, dovrà mettere anche la fede credo... - Alzo le spalle.
- Bah... per quello che è il loro rapporto, ormai... - A questo Iker si drizza, lo immagino mentre si mette a sedere di scatto e spinge in parte David che non gradisce e si lamenta.
- Cosa? Si lasciano? Riky e Carol?! Ma stai scherzando? - Infatti questa sarebbe la reazione tipo di chiunque altro sulla faccia della Terra. Sospiro infastidito, questo argomento è delicato per me perchè fino ad ora avevo ammirato molto Carol, ma adesso mi sta crollando. Lentamente sto diventando insofferente verso di lei e se solo osa venirmi a dire qualcosa... guai!
- No figurati! Mai! Lei non lo lascerebbe mai libero! Poi sai che scandalo? La coppia più accreditata del mondo, due santi in Terra, che si lasciano? Guai! Passerebbero l'inferno e lo farebbero passare ai figli. Senza contare che ci rimetterebbe pure la prestazione a calcio di Riky, emotivo com'è! -
- Non potrebbe mai sopravvivere ad attacchi e critiche come fai tu... - Dice Iker concordando, più tranquillo per la spiegazione.
- No, infatti... però comunque sono separati in casa, fanno la parte della coppia felice un po' per i figli e le loro famiglie, un po' per il resto del mondo. Ma di fatto... beh, non va bene! - Gli dico la versione breve, ma Iker percepisce fastidio nella mia voce.
- Non ti sta bene? Tu con Irina fai la stessa cosa... - Mi fa notare senza paura ma con tatto.
- Lo so, ma non mi dà fastidio il fatto che fingano... a me... a me dà fastidio lei! - Lo sento sorridere.
- E' normale... -
- Non è gelosia... potevo esserlo prima, ma ora so che lui ama me e che per lei prova al massimo affetto o sensi di colpa. È che lei... non so... Irina sa com'è e si costruisce in un certo modo con consapevolezza, volendolo! Non è ipocrita! Per questo mi piace. Carol no... Carol pretende che con la sua falsa perfezione che ora costruisce di proposito perchè sa di non esserlo più, di esserlo davvero, capisci? Lei si sente perfetta solo perchè fa la perfetta. Irina sa di non essere perfetta e di essere una falsa perfetta. Non ha la pretesa di esserlo davvero! Non so, mi sa di ipocrita e falsa! Uno che sa di essere falso e che lo fa di proposito, non lo è davvero. - E' un pensiero contorto che viene dopo aver annusato il profumo di caffè.
Iker sospira e non so cosa capisca perchè poi il sospiro sfocia in gemito, David deve essere tornato all'attacco.
- Beh, dai, sono le sette, avete un'ora per prepararvi e catturare Riky appena esce di casa. Se gli fate capire che siete d'accordo con me, ve ne pentite! -
David ride ed Iker acconsente, prima di salutarmi però aggiunge una cosa al volo.
- Cris... -
- Mmm? -
- Non essere troppo severo con lei, non è facile vivere nelle scarpe degli altri e tu sei il migliore che può capire questo concetto, visto quanto ti criticano per motivi infondati. - Sospiro. Come sempre Iker è Iker.
- Lo so che hai ragione, ma quando si tratta di lui non ci posso fare niente, è più forte di me, io... io non sopporto le cose che lo possono turbare in qualche modo! E lei lo turba! -
- Dovete trovare il vostro equilibrio ora che Carol sa tutto. - Conclude calmo ed indulgente.
- Sì... ma penso che lei finirò sempre più per detestarla! Credo sia più forte di me! - Iker ridacchia e David chiude la comunicazione.
Sospiro ripensando al dialogo appena avuto e proprio con Carol e la sua falsa dolcezza in mente, suonano alla porta. Apro il citofono e guardo il display della persona che, fuori dal cancello, suona alle sette del mattino.
E rimango paralizzato.
Carol!
Oh cazzo, ed adesso che diavolo faccio?
Che diavolo ci fa qua?
Per un momento ho l'istinto di chiamare Riky e chiedergli cosa devo fare, ma poi mi freno.
Se sa che Carol è qua la prima cosa che fa è precipitarsi e non può stare con me, stamattina.
Mi mordo il labbro e fisso il suo viso mentre torna a suonare. Ha un sacchetto in mano e sembra la vicina cordiale che tutti vorrebbero avere.
In realtà è una serpe, ecco cos'è!
Falsa, ipocrita e doppiogiochista.
Ok, Cris, frena. Non è davvero così male, solo che io sono di parte. Molto di parte.
La vedo un po' come Ade, il re degli Inferi che tiene il mondo dell'Aldilà chiuso.
Ma se pensa di potermi allontanare in qualche modo da Riky si sbaglia di grosso!
Non ho idea di che cosa voglia da me ma non ne ho paura. Sono pronto ad affrontarla.
È solo la prima volta che succede.
Mi sta bene.
Fanculo Carol!
Riky è mio!
Sono io che l'ho amato sul serio per quello che era, con tutti i suoi difetti... difetti che sono stato il primo a scoprire. Sono io che ho visto il suo vero volto e che ho fatto venire a galla il vero diamante che aveva dentro.
Io che lo amo sul serio!
Io che ho fatto l'impossibile per lui, per aiutarlo, per non perderlo.
Apro la porta e l'accolgo in mutande come sono, senza turbarmi per nulla di lei o del fatto che la moglie di Kakà è a casa mia. Se qualcuno vedesse sai che film si farebbe.
Fortuna che qua i fotografi non arrivano.

Carol varca la soglia di casa mia dopo un po' e si ferma appena mi vede mezzo nudo, io inarco le sopracciglia strafottente senza salutarla, sono pronto alla guerra che sono convinto sia venuta a fare, ma a questo punto, memore di tutti gli sguardi micidiali che mi ha sempre mandato di nascosto in questi ultimi tempi, fa una cosa che mi lascia senza parole.
Abbassa lo sguardo ed arrossisce imbarazzata.
Cosa?
Questo mi smonta immediatamente e la voglia di combattere va completamente a quel paese.
- Cosa... cosa c'è? - Chiedo vacillando.
Lei tossicchia e cerca di dirlo.
- Ecco... ecco io... ho bisogno di parlarti. So che non ci siamo rivolti la parola da quando... da quella volta... e mi ero ripromessa di non farlo mai. Volevo limitarmi a gestire la mia parte di vita in modo che voi non me la rovinaste però... per farlo davvero ho bisogno di voi. - A questo punto il gelo mi sale da dentro ed esce facendomi impallidire. È venuta ad implorarmi di lasciare Riky per permetterle di ricominciare con lui? Ma lo sa che anche se lo facessi, e non lo farei mai, lui comunque non l'amerebbe mai? È me che continuerebbe a chiamare ed implorare, non lei.
Però poi alza gli occhi, i suoi grandi occhi da cerbiatta, e speranzosa chiede:
- Potrei... potrei fare colazione con te mentre te ne parlo? Ho preso delle brioche! - E' davvero sfacciata... e davvero brava nel tentativo di impietosirmi! È l'attrice più brava che abbia mai visto.
Così le indico di accomodarsi in cucina e ancora profondamente incerto sul modo in cui io debba pormi, le dico che vado a mettermi qualcosa addosso.
Quando torno ha messo su il caffè, si scusa per averlo fatto ed i nervi mi saltano. Sono stato bravo fino ad ora, non potevo fare di meglio.
- Senti, smettila con questo atteggiamento da falsa buona e remissiva! Non ho mai incontrato una con più palle di te! Sii semplicemente te stessa, trattami come ti va di trattarmi e se devi insultarmi fallo! So che mi odi! So che per te sono la somma dei tuoi guai e che se io non esistessi tutto sarebbe perfetto per te! Per cui smettila di essere tanto carina e gentile! Tu mi stai odiando e non serve che lo nascondi! Dimmi quello che hai da dirmi! - Carol rimane basita dalla mia reazione, non aveva ancora fatto niente. Comunque alza le mani e sgrana ancora di più gli occhi sperando di salvarsi.
- No tu mi hai frainteso, non verrei mai qua ad insultarti... però ho bisogno di parlare con te perchè... - Altro sospiro insofferente, scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo.
- Carol! - Con questo si zittisce e abbassa lo sguardo. Sta in silenzio per un po' e questo è anche peggio.
Vuole farmi credere che mi sbaglio di grosso?
Ma lo so! Io so benissimo che cosa ha dentro, perchè glielo leggevo negli occhi quando mi guardava in queste settimane.
Non sono idiota!
Al silenzio che non sblocca per niente, mi avvicino snervato e abbassandomi per guardarla in viso e farmi guardare a sua volta, dico perentorio e senza pietà.
- Guardami. - Le ordino. Lei lo fa spaventata ed io con occhi sottili e furiosi, continuo. - Lo so che mi odi. Dillo e sarà il primo passo verso la vera te stessa che stai cercando. Dimmi quel cazzo che pensi una volta per tutte. Trattami come vorresti fare. Fallo... perchè questo falso buonismo mi manda in bestia! Odio le persone false che si convincono di essere davvero brave e che fanno di tutto per convincere il mondo! -
Continuo fino a che lei esplode e mi guarda completamente trasformata, quasi feroce, una tigre ferita. Altro che cerbiatto. Stringe le mani sul bordo della cucina a cui è appoggiata per dietro, alza gli occhi e sono pieni di risentimento e astio, i lineamenti duri come la pietra.
- Certo che ti odio! Non ho mai odiato niente in vita mia come ho odiato te! Mi hai rovinato la vita! Se non fossi arrivato ad aprire gli occhi a Riky non sarebbe successo nulla! Avrebbe ignorato la sua natura per sempre e sarebbe potuto essere sempre quel ragazzo di cui mi sono innamorata! Quindi ogni volta che ti vedo vorrei solo cancellarti! Tu, prepotente, viziato, egoista esemplare di ragazzino che pensa che solo perchè desidera qualcosa, se la può prendere schioccando le dita! Tu che non sapevi cos'era l'amore prima di Riky, che eri vuoto e povero di spirito, prima di Riky. Tu che devi tutto a lui... ciò che sei, se sei un uomo, se sei qualcuno, se hai un cuore lo devi a lui, a lui! Tu che me l'hai portato via! - Dice tutto a denti stretti e sibilando, quasi non la sento, a volte addirittura ringhia, mi fa paura. Se mi morde mi avvelena. Però non muovo un passo, rimango davanti a lei e la fisso vittorioso. Sapevo che era questo che pensava, che era così che voleva guardarmi e trattarmi. E se potesse mi picchierebbe, ma è troppo educata per farlo.
- Non hai sbagliato su niente! Ero un'autentica merda e me lo sono preso per egoismo, però mi ha reso uomo, mi ha dato un'anima ed ora non esiste niente che non farei per lui. E vuoi sapere una cosa? Anche se non esistevo non ti avrebbe mai amato sul serio! Un giorno vi sareste guardati ed avreste capito quanto vuota sarebbe stata la vostra vita! Perchè io e solo io sono la persona destinata a lui. Ad essere amato da lui. E nessuno al mondo né ora né mai saprà amarlo quanto me! E di questo ne sono sicuro! Non intendo cedere di un passo, Carol. Se eri venuta per impietosirmi e spingermi a mettermi da parte ti sbagli! Riky ha scelto me e lo farà ogni giorno della sua vita! - Lo so. Ne sono troppo sicuro e mentre lo dico incisivo e furioso, trattenendo a stento l'esplosione, Carol è come se si bloccasse e se vedesse senza il vetro smerigliato che aveva prima davanti agli occhi.
Da affilata e severa diventa shockata e sospesa, fino a che mi guarda senza capire, senza capacitarsene di come io possa avere ragione, in qualche modo. O di come possa dire queste cose. O non lo so.
A questo punto si fa forza, si capisce che si costringe e con una fermezza che comunque trema, dice piano:
- Sono qua per sapere come hai fatto a tirargli fuori il vero sé stesso e a far sì che si accettasse... perchè io sono qua che sto cercando di capire chi sono e come accettarmi prima di rovinare la sola cosa che mi sia rimasta, la più importante. Ho paura di perdere i miei figli se non... se non accetto me stessa... se non capisco come sono... se non trovo il mio equilibrio in questo nuovo caos... come... come ha fatto Riky. E visto che l'hai aiutato tu, devi dirmi come hai fatto. - Questo mi sega completamente le gambe perchè mai avrei pensaro che era qui per questo, ma capisco che è onesta e che non sta fingendo.
Ok, ora cosa le dico?
Bella domanda...
Mi lascia basito, senza parole, sconvolto. La fisso e lei fissa me e per un momento vorrei anche non essere stato completamente stronzo. Poi la mia bocca si apre.
- Se me l'avessi chiesto un secondo fa ed in un altro modo, ti avrei detto che sei una falsa ipocrita e che non puoi fare nulla per questo. - Lei spalanca ancora gli occhi, sta per piangere. Sono un mostro se mi ci metto. Ma poi mi ammorbidisco. - Vorrei che parlassi con Irina, avete più cose in comune di quanto sembra... io... sai, anche lei fa delle cose per apparire in un certo modo preciso. Ma lo fa apposta, coscientemente. Tu... tu non hai coscienza di te. Non sai chi sei ma sai ciò che vuoi essere. Però devi capire chi sei davvero, prima di essere chi vuoi. - Ma che bravo che sono. - Lei ha trovato il suo equilibrio e penso potrebbe aiutarti. Io non so come ho fatto... ho solo visto Riky e me ne sono innamorato. Ho solo lottato per ottenere ciò che volevo più di ogni altra cosa, cambiando me stesso per primo, scendendo a tutti i compromessi del mondo pur di averlo, pur di farmi accettare da lui. Io... ho camminato con lui... è così che siamo arrivati a questo punto. Non ho fatto niente di speciale. L'ho visto per quel che era e l'ho amato con tutti i suoi difetti. Così lui è riuscito ad amare sé stesso. - Non so come mi esca e non so se l'aiuti, in tutta onestà spero di sì perchè per quanto mi dia fastidio e mi urti, alla fin fine è in una tarda fase di cambiamento e non è certo facile... non credo proprio... ma ci siamo passati tutti e l'abbiamo superata. Persino io sono passato da egoista infantile ad adulto capace di amare.
Se ce l'ho fatta io... e se ce l'ha fatta Riky... ce la farà anche lei.
Non ho soluzioni concrete, non so cosa dirle per aiutarla. So solo che prima o poi capita a tutti qualcosa che ci fa scontrare con la dura realtà e che ci fa vedere per quel che siamo. Poi accettarci o meno è tutto un lavoro personale.

La scelta dell'anello non è facile perchè io vorrei qualcosa pieno di brillanti ed appariscente, adoro l'oro bianco ed i diamanti piccoli, vorrei una cosa di questo tipo, enorme.
Però naturalmente Riky non è tipo da queste cose, è molto discreto nei gusti e già ha il problema della fede di Carol, se gli presento questa roba non lo indosserebbe mai!
Sospiro spazientito mentre vaglio tutti gli anelli ed alla fine viene a servirmi un gioielliere di quelli super checche a cui manca solo una scritta in fronte.
È super effeminato, super gesticolante e super qualunque altra cosa.
Mi riconosce, mi fa i complimenti, mi lecca alla grande e si capisce che darebbe un rene per leccarmi davvero ovunque, io paziente aspetto che finisca col suo orgasmo per poi cominciare.
- Premetto che non sono qua per me. Ho delle indicazioni precise da parte di mia sorella che mi ha commissionato un anello particolare da trovare... solo che mi ha dato degli ordini che proprio non sono di mia competenza, io ho i gusti completamente diversi. - Vediamo se sono abbastanza abile da fargliela bere. Penso che da come mi guarda berrebbe qualunque cosa da me.
Se è gay e mio fan, sicuramente sa che lo sono anche io, ma non voglio certo mettermi in piazza così o Riky mi uccide.
- Ok... spiegami un po' cosa ti ha detto... -
- Il suo ragazzo è un tipo molto mite e discreto ed ama le cose discrete. Dunque dovrebbe essere un anello comunque maschile e comunque non sfarzoso. Però nemmeno una semplice fedina come tutte le altre. Anche se sfora un po' dallo stampo fedina va bene, perchè è uno un po' fuori dalle righe, ma non eccentrico. Non so se mi spiego... - Lui mi osserva con attenzione e forse si perde nel mio bellissimo viso.
Questo sistema è perfetto per chi sa che sono gay e che cerco un anello per il mio ragazzo, perchè lui lo capisce ed io non lo ammetto ma so che lo sa.
Infatti penso capisca.
- Comprendo bene. - Dice infatti. - Niente fede classica, ma niente cose appariscenti, qualcosa di maschile ed un po' diverso dal solito anello, un tocco di originalità ma non troppo eccentrico, che al tempo stesso sappia di discreto ma che abbia un'impronta di chi lo regala. - Questo ragazzo ha proprio centrato il tutto. Lo guardo con ammirazione mentre capisco perchè fa questo lavoro e perchè di solito sono sempre gay.
Loro sono imbattibili in questo settore.
- Perfetto! - Dico infatti illuminandomi. Non nominiamo più mia sorella e il 'lui' del regalo diventa qualcosa di definito e nebuloso insieme.
Tira fuori un paio di anelli e sono piuttosto buoni, in effetti ha capito bene. Potrebbero andare bene per Riky.
- Ecco, vanno bene ma... sai, io pensavo a qualcosa che anche se è discreto è meno comune lo stesso... non so, con un particolare che non si vede spesso. -
- Escludendo categoricamente brillantini, hai detto... - Dice pensando mentre apre cassetti e cofanetti. Io annuisco e dopo un po' di ricerca trova quello che voleva. E che volevo.
Appena lo vedo capisco che è lui!
Sorrido a trentadue denti e lo prendo fra le dita infilandomelo. Cosa darei per averne uno identico e poterlo indossare anche io. Però se l'avessi avrei la tentazione di metterlo sul serio e non è il caso.
L'anello è in argento ma sembra acciaio per la forma abbastanza spessa, ma non troppo. In mezzo c'è una piccola striscia nera. Questo è quanto. Ma è perfetto perchè è maschile, non sembra una fede, non è appariscente ma nemmeno troppo comune e lui potrebbe tranquillamente metterlo.
Mi emoziono appena lo vedo e sospiro.
- E' lui! - Si capisce da come lo tengo fra le dita che è per il mio ragazzo e lui incrocia le mani sotto il mento e sorride estasiato. La cosa diventa imbarazzante, per cui alla fine decido di liquidarmi da solo e vado oltre.
È perfetto.
Quando glielo darò si scioglierà, poi dovrò solo convincerlo ad indossarlo. Tanto Carol sa tutto, basta che quando sono insieme in pubblico abbiano le loro fedi e per il resto è perfetto!
Ora devo solo aspettare stasera ed il gioco è fatto. Sono sicuro che è perfetto per lui, che rientra proprio nel suo gusto perchè è estremamente sobrio!
Come sono felice, felicissimo!
Non vedo l'ora.”