CAPITOLO CXV:
BOMBA ATOMICA


E' quel ticchettio, lo sento quasi costantemente. Di solito grazie a Riky e ai soliti amici fedeli riesco a distrarmi e a domarmi, ma in questi giorni è stato impossibile.
Non sono mai e dico mai riuscito a placarmi, mai rilassato.
Arrivo alla partita molto nervoso di mio, gioco male, giochiamo tutti male, ci serve una ventata d'aria fresca, ci serve qualcuno che ci dia una scossa e che dia inventiva.
Serve lui, ce lo diciamo tutti.
Lui che in Champions ha fatto benissimo, così come in tutte le amichevoli. Lui, ci serve. Lui che continua a non considerare titolare.
E lui non arriva.
Non lo mette nemmeno stasera.
Eravamo finiti, ci serviva qualcosa, ci serviva lui ma i cambi li ha fatti, solo che non ha messo quello veramente utile.
Il problema è che a volte non giriamo. Succede.
Ma non è questo il dannato punto.
Il dannato punto è che ci penso e ripenso. Stiamo perdendo un sacco in Liga e Riky non gioca, mentre siamo andati alla grande nei gironi di CL ed ha giocato Riky. Perchè diavolo non se ne rende conto?
È assurdo. Ed io ci penso molto, ho la testa su questo, guardo nervosissimo Riky ogni secondo e noi qua non giriamo, io non giro e non girano gli altri. Ci serve qualcuno che abbia il potere di scuoterci. Ci serve Riky, io ne sono troppo certo, cazzo! Lo so che è così!
Ma guarda un po' cosa succede?
Non lo mette e perdiamo.
Doveva metterlo dall'inizio, ma visto che sei idiota lo puoi mettere anche durante il secondo tempo.
Scuoto la testa amaro uscendo dal campo. Questa volta non ce la faccio.
Andremo a fondo, sta mandando a puttane la squadra per questa sua assurda presa di posizione.
Non li dovevamo perdere questi punti, cazzo.
Non dovevamo!
È come se godesse quando andiamo male, è come se ci odiasse! È come se volesse dare motivo a Perez di mandarlo via!
Porca puttana!
Sono al limite estremo, la pressione è al massimo, non riesco a sciogliere i muscoli del corpo, rimango teso e tutti mi guardano attenti, spaventati, pronti.
Riky c'è, Riky c'è sempre.
È quell'uomo che non c'è.
E quello che mi brucia è la delusione cocente, perchè mi piaceva, pensavo davvero che fosse uno dei più bravi allenatori, mi aveva conquistato, mi fidavo.
Ed invece mi sbagliavo.
Quando mi tolgo la maglia rabbioso, poco dopo la sua voce mi raggiunge alle spalle ed io chiudo gli occhi respirando a fondo, tutti vedono questo mio gesto di profondo nervosismo. Tutti sono pronti.
Non alzerei mai un dito, ma immagino nessuno sia capace di chiudermi la bocca.
Me la sono chiusa da solo per un sacco di tempo, ma sento come se ora non ne fossi più in grado. Io non sono mai e dico mai stato zitto su niente, se ora l'ho fatto è stato come fare violenza su me stesso. Ed è da mesi che va avanti questa storia.
- Non avete niente da dire? - Dice con la sua arroganza, provoca lui... lui pensa che basti provocare per ottenere quello che vuole.
Ora glielo do io quello che voglio.
Riky è qua vicino a me e mi guarda e prega che non lo faccia, ma ormai è tardi.
- Sì, io una cosa ce l'ho! È una domanda! - La voce è sostenuta e penso d'avere uno sguardo di fuoco, quello di Mourinho non è da meno, tutti trattengono il fiato e ci fissano, tutti si fermano, è come se fosse un blocca immagine completo.
- Avanti, ti ascolto! - Dice lui con le mani ai fianchi pronto ad una discussione. Mi sfida a provocarlo, mi sfida a dire una volta per tutte quello che penso perchè sa che mi sto trattenendo per lui e gli manda in bestia che io faccia la cosa giusta solo per Riky!
- Perchè non ha messo Riky? Serviva! Serviva lui questa sera ed è parso chiaro a tutti! Non mi sono mai messo in mezzo alle sue scelte e lei lo sa, però stasera serviva, serviva lui! Perchè non l'ha messo? - E' la prima volta che gli faccio questa domanda così diretta ed accusatoria. Non gli ho mai parlato direttamente della questione. Mai in questo modo.
Riky trattiene il fiato terrorizzato, posso vederlo sgranare gli occhi con terrore, gli altri sono ancora immobili, non ci possono credere che alla fine io glielo abbia davvero chiesto.
Mou stesso non ci crede, ma si riprende subito dallo stupore e tasta il terreno, vuole vedere fin dove so spingermi.
- Non devo discutere con te le mie scelte di allenatore! - Ah, beh questa è facile. Mi metto a ridere in quella mia maniera fastidiosa, la testa all'indietro, una forte grassa risata di presa per il culo, poi ironico rispondo:
- Chissà perchè sapevo che avrebbe detto così! Non so perchè chiede se qualcuno ha qualcosa da dire se poi non risponde! - Con questo gli volto le spalle e continuo a spogliarmi, per me la discussione è chiusa qua perchè so che non risponderà mai sul serio. Penso che questo mio ignorarlo e dargli del codardo lo mandi in bestia, si potrebbe considerare un soddisfacente punto a mio favore. Ed è per questo che la sua voce si leva da dietro di me forte e chiara. È furioso. Lui è furioso? Lui?!
- Riky non ci avrebbe aiutati! Vi serviva un miracolo stasera per scuotervi e farvi giocare a calcio invece che a tetris! - Qualcuno chiude gli occhi rassegnato sapendo cosa succederà, Riky si alza subito prevedendo il resto, ma non mi fermo. Mi giro, gli vado davanti e lo sovrasto in altezza, poi col mio solito dito puntato dico categorico. Non urlo ma è solo rimandato. Sono così furioso che il ticchettio ormai si è fermato perchè la bomba sta per esplodere.
- No, ci serviva Riky! E lei lo sa benissimo! -
Mou è sorpreso del mio tono accusatore ed aggressivo, ma ovviamente non si tira indietro.
Si fa avanti a sua volta e fa il dito allo stesso modo, ci puntiamo a vicenda furiosi.
- Smettila di ridurre sempre tutto a lui! Il mondo non gira intorno a lui! Se vuoi diventare un grande calciatore devi fare a meno di lui, di pensare sempre a lui, di fare tutto quello che fai per lui! Dipendi troppo da lui! Non esiste solo Riky! - E' assurdo, non ci posso credere che stiamo avendo davvero questa conversazione e come me anche gli altri non credono alle nostre orecchie. Un giocatore che risponde al mister?
IO CHE RISPONDO A MOURINHO?! È tutto pazzesco e le mani di Riky si posano sulle mie braccia per tirarmi via, ma non posso fermarmi, non posso.
- Io posso essere un grande calciatore anche amando qualcuno! Lei non è obiettivo! Si fa offuscare dai propri personali gusti! Per qualche ragione non le piace Riky e lo tratta di merda, ma non lo merita! Perchè nelle partite che gli ha fatto giocare che considerava facili o di serie Z, la squadra ha sempre vinto! Ha sempre avuto ottime prestazioni e siamo primi nel nostro girone! Mentre in Liga che non gli ha fatto mettere piede stiamo perdendo un sacco di punti! Lei se ne sta rendendo conto da solo di quanto abbia sbagliato, ma è troppo pieno di sé per ammetterlo. Se lo facesse giocare regolarmente come meriterebbe, farebbe una colossale figura di merda davanti al mondo che gli tiene gli occhi addosso per questa storia! Per cui a costo di far affondare la squadra, lei non lo farà mai giocare! Ma non c'è una motivazione tecnica, come ci vuole far credere! È solo che gli sta sui coglioni perchè è troppo a posto e troppo diverso da lei! A lei piacciono quelli più sporchi e ribelli, Riky è troppo pulito, l'ha detto lei stesso! Ma non come gioco, Riky è troppo pulito come persona! - E penso d'aver buttato fuori tutto quello che avevo da dire. Penso che nessuno avrebbe mai osato, ma tutti lo pensavano.
Sento una tensione assurda tutt'intorno, la voce di Riky che mi chiama e mi tira per farmi smettere, gli altri agghiacciati e sorpresi. Una tale forza da dire cose simili ad uno come lui... come posso? Come oso?
Dio, come sono fuori di me! E mi prudono le mani!
- Non dire stronzate! Tutte le mie scelte sono sempre tattiche e mai personali, sono un professionista, per chi mi prendi? Mica come te che metti davanti le tue simpatie per giocare bene o male?! - Potesse cadere il cielo in questo momento resterei qua comunque a gridargli di tutto in faccia. Non grido davvero ma ho un tono sostenuto e lo punto ancora col dito, sono davvero incazzato nero.
A questo punto vedo anche Karim e Sergio avvicinarsi mentre Iker non muove un passo. Si mettono con Riky pronti per chissà cosa, cercano di portarmi via ma è impossibile.
- Perchè non sono solo un calciatore ma anche una persona e per le persone non conta solo il calcio, ma prima di tutto i rapporti! Come può dire che Riky non rientra nei suoi piani di punto in bianco? Come diavolo può? Lo ha sostenuto per questi due anni difficili, l'ho visto io che l'aiutava... ed ora che finalmente non ha problemi... non rientra nei suoi piani? - Avanti, cazzo, rispondi a questo. Esita un istante perchè è una domanda davvero che c'entra il punto, sta per arrivare l'innesco finale, ce lo sentiamo tutti.
Karim tira di qua e Sergio e Riky di là ma io sono piantato e lui non potrebbe darmela vinta, per cui risponde.
- Non è una cosa di punto in bianco! Ho sempre saputo che non rientrava nei miei piani! Avevo la mia visione di calcio, Riky non l'avevo richiesto io! Era una rosa imposta che ho cercato di modificare secondo i miei piani, ma al presidente piaceva Riky e non ha transito su questo! - Qua mi fermo io perchè non capisco, qualcosa manca, qualcosa che mi fa fermare. Karim e Sergio smettono di tirarmi ma Riky sa che non è finita. È come se lui sapesse già le risposte, sento le sue dita stringere fortissime il mio braccio.
Un ronzio nelle orecchie, la pressione ormai mi fa scoppiare la testa.
- E allora perchè così di punto in bianco? Se è vero che ha subito capito che Riky non sarebbe rientrato nei suoi piani... perchè non è stato subito onesto con lui come lo è stato quest'estate? Perchè quest'estate lo è stato e prima no? Prima ha fatto il falso fingendo che le importasse ed invece non era così! Perchè? - e questo è il famoso innesco. Quello vero. Quello che Riky sapeva, Riky lo sapeva dal primo istante in cui si sono parlati.
- Perchè quest'estate eri pronto tu. - mi viene in un flash in mente il dialogo che ho avuto con Riky dopo che Mou è arrivato.
Disse 'è come se tramite me volesse parlare di te'.
- Che cosa? - chiedo con sguardo sottile e voce bassa, sembro calmo, sembra che la tempesta sia scampata ma non è così. Perchè adesso sta per succedere il peggio e Riky tira più forte, gli altri si chiedono perchè lo faccia, sembro calmo. Ma lui sa perchè deve farlo.
- Perchè prima tu l'avresti presa troppo male ed avresti avuto un calo, soffrendo per la sua situazione. Ora tu sei pronto per affrontarla con distacco professionale. Resti comunque il campione che mi serviva avere. Avete un rapporto maturo da resistere a tutto, anche ad una separazione. Prima no. Beh, per lo meno quest'estate ne ero convinto. Vedendo come giochi alcune partite, ora, solo perchè pensi troppo a lui mi sa che dopotutto avevo torto su questo. -
Ed ecco l'esplosione.
Quella atomica.
Se non gli vado davvero addosso è perchè Sergio, Karim e Riky fanno un ottimo lavoro e non sembra che lo voglia prendere a schiaffi, però continuo a dirgli di tutto con quel tono forte e furioso.
- Lei è la persona più falsa e meschina che io abbia mai incontrato! Io l'adoravo! Lei era riuscito a farsi amare da me, mi fidavo! L'ascoltavo per tutto! La consideravo uno dei migliori ma la verità è che è uno che usa gli altri e quando non hanno più niente da prendere, li scarica come delle merde! Ma queste sono persone che, piacciano o meno, meritano rispetto! Lei non è più di nessun'altro! Non gliene importa niente di noi, ha fatto tanto per farci credere che ci avesse a cuore ma la verità è che vuole solo i titoli, non gli importa niente di noi! E quando si renderà conto che non possiamo più vincere nulla perchè una squadra senza allenatore dalla propria parte, una squadra con un allenatore che non fa davvero le scelte migliori per vincere ma solo per simpatia personale, per non perdere la faccia... quando si renderà conto che una squadra così non può vincere un cazzo, ci scaricherà come ha fatto con Riky! Ora va in giro a dire che sono di un altro pianeta e che sono il più bravo e appena se ne andrà la prima cosa che farà sarà parlare male pure di me! Non merita nulla! Per quanto mi riguarda ha chiuso con me! Prenda pure i provvedimenti che vuole! Non ho rinnovato per dare un chiaro messaggio al mondo! Non mi piace questo posto, non mi piace lei, non mi piace quello che succede! Nessuno tutela i giocatori solo perchè han paura di lei! Ma lei non è nessuno perchè da solo non vincerà nemmeno mezzo titolo e lei ormai è solo! Mi tenga fuori! Riveli al mondo quanto sono presuntuoso ed arrogante! Non me ne importa un cazzo! Ma lei con me ha chiuso! -
A questo punto mi rivesto in fretta e furia sfuggendo dalle loro prese, poi senza lavarmi vado verso la porta.
- Avanti, esca e mi insulti, riveli al mondo quanto è bravo a gestire lo spogliatoio, quanto siamo tutti uniti, quanto lei è bravo nel suo lavoro! Faccia vedere quanti problemi ha coi calciatori. Con me! -
So il peso che ho nella squadra e nel mondo del calcio. So che ho tutti i riflettori puntati addosso, è sempre stato così.
Dopo questa minaccia per cui Riky impallidisce come altri, esco apparentemente normale agli occhi degli altri.
Fuori dalla porta qualcuno ha sentito voci concitate fra me ed il mister, sicuramente la voce si spanderà a macchia d'olio e se lui non maschera bene la cosa sarà la fine. Pensa al putiferio che ne uscirebbe.
Per un momento lo spero.
Uno scandalo in tal senso... il mister che litiga con i giocatori. Nemmeno Perez rimarrebbe indifferente!
Ne va della faccia del Real e Perez tiene più a questa che ai titoli in sé.
Quella bella faccia, Mourinho gliela sta facendo perdere e nemmeno se ne accorge.
Non so cosa si dicono là dentro, non so cosa succede.
Penso che Iker prenda in mano la situazione, non so se Riky lo farà.
Si sente responsabile, ma onestamente cosa poteva fare?
Quell'idiota deve prendersi le sue responsabilità.
Non intendo fingere proprio per un cazzo!
Ormai vaffanculo! Si merita quello che si merita!


Riky mi raggiunge sulla corriera, si siede vicino a me perchè qua i vetri sono oscurati e da fuori non si vede dove si siede, qua non passa nessuno a far foto, solo sull'aereo, di solito, ne fanno.
Per cui non deve sedersi in altri sedili per mascherare la cosa.
A volte sono così stufo di preoccuparmi delle apparenze per tutto e tutti.
Vorrei dire al mondo che io e lui stiamo insieme e fanculo!
Ma capisco che poi sarebbe l'inferno, perchè a questo mondo non si può amare e scopare con chi si vuole!
Scuoto la testa e sospiro innervosito da tutto, tremo ancora. Mi prende la mano, intreccia le dita e con l'altra attira la mia testa alla sua, in questo suo gesto dolce che fa tipicamente sempre, io mi rilasso di schianto, chiudo gli occhi e mi schiaccio il cappellino sulla faccia in modo che nessuno veda la lacrima che faccio scendere.
Scivolo con la testa sulla sua spalla, mi accoccolo nell'incavo del suo collo e sempre con cura che nessuno veda, lascio che il nervoso si sciolga in pianto.
Non l'avevo fatto, non avevo ancora pianto. Non avevo nemmeno mai gridato. Non avevo fatto nulla.
Ero stato bravo. Avevo quasi realizzato tutta la promessa.
- Mi dispiace, l'ho rotta... - Dico con voce smorzata, fatico a parlare.
- Cosa? - Chiede dolcemente mentre mi tiene la mano con entrambe le sue e me le carezza, la testa appoggiata ancora alla mia.
- La promessa. Ti avevo fatto la promessa di non intromettermi e non fare piazzate... ma non ci sono riuscito... quando ho sentito quello che... - La voce torna a rompersi e riprendo a piangere. È solo nervoso, mi capita quando è tanto. Lo sfogo gridando, infuriandomi e poi piangendo.
Ma lui è così dolce con me. Così tanto.
- Va bene lo stesso. Sapevo che non avresti resistito tanto. Non dovevo fartelo promettere. Non dovevo pretendere nulla da nessuno. Ognuno è responsabile di sé ed è giusto che agisca come ritiene giusto... - Quando salgono gli altri ci zittiamo, specie perchè non voglio che Mou senta. Mi alzo, mi asciugo gli occhi ma tengo il cappellino basso. Faccio finta di non avere niente perchè non voglio dargli altre soddisfazioni, ma appena siamo a casa la scena si ripete.
Lui con una dolcezza sua di cui non potrei fare a meno ora, mi abbraccia da dietro, mi circonda con tutto il suo corpo, si annoda intorno a me, appoggia la testa sulla mia, guancia contro guancia, il torace sulla schiena, i bacini aderiscono, le gambe intrecciate, le mani strette tutte e quattro insieme davanti al mio viso. I corpi nudi si scaldano ed io piango perchè non posso crederci che sono stato la causa della rovina di Riky.
Riky ha avuto la sua esperienza peggiore a calcio e superati gli infortuni, se avesse avuto un allenatore sano e serio sarebbe tornato a giocare ed avrebbe recuperato tutto tornando alla sua gioia del calcio. Invece ha trovato uno che l'ha demolito e gli ha tolto questa gioia, una gioia che per ritrovare deve andare in un'altra squadra.
E tutto perchè quello là lo odiava per qualche ragione, forse non gli stava simpatico, non era abbastanza cattivo come persona. Ma non è mai stato onesto con lui, lo ha illuso per nulla. Se avesse detto subito che non intendeva farlo giocare invece che fare buon viso a cattivo gioco, il presidente gli avrebbe permesso subito di andarsene a giocare altrove e non avrebbe buttato via tanto tempo. Certo sarebbe stato brutto per noi, ma ce l'avremmo fatta. Comunque Riky qua ha rovinato il suo calcio. Io ho rovinato Riky. Se non fosse stato per me, se non fosse stato che non voleva farmi avere cali dalla sofferenza della sua lontananza, perchè vivevamo in simbiosi in modo malato, Riky sarebbe stato fatto andare via prima e non avrebbe patito tutto questo.
Non ci posso credere, non ci posso pensare.
- Cris... - Mormora poi sul mio orecchio, le sue labbra si spostano per baciarmelo. - Non è colpa tua... - Dio, come fa a conoscermi fino al punto da sapere per cosa piango?
- Ma è così... senza di me quello ti avrebbe già fatto mandare via, invece ti ha leccato e coccolato solo per dare l'idea che tu potessi rimanere. Ma voleva solo che io fossi pronto a separarmi da te. Perchè non pensava mai di farti giocare seriamente. Ti ha rovinato tramite me. Per colpa mia! Solo mia! Ha fatto tanto il falso con te e tutti hanno creduto che tu potessi rimanere, specie tu. Non sei andato via pensando di avere spazio ed invece non ce l'avevi... ed hai perso la gioia di giocare a calcio, la tua forma fantastica... hai... - Riky mi sposta stendendomi sulla schiena con forza, mi guarda in viso, una mano sulla guancia e con l'altra si appoggia. Mi guarda da sopra ed è molto serio e severo.
- Smettila! Sono arrivato a questo punto perchè non ho un fisico forte e perchè non piaccio a Mourinho! Non per colpa tua! Non sarà mai colpa tua! Non è colpa tua la stupidità di un altro! - Non sarebbe nel suo stile dirlo, sicuramente ha pensato a cosa avrebbe detto Roby ed ecco qua!
Questo mi aiuta, faccio un sorrisino perchè non è una cosa che direbbe lui per cui mi distrae. Sospira e continua con dolcezza perdendosi nei miei occhi che brillano di questa luce triste, le lacrime si sospendono e me le asciuga sistemandosi meglio un po' su di me ed un po' sul letto, una gamba incrociata alla mia, le mani sul viso bagnato. Mi perdo nei suoi occhi neri, premurosi, preoccupati, ma anche sicuri e pieni d'amore. Sa cosa dice, pensa quello che dice. E mi tranquillizza.
- Ti amo, non piangere pensando di avere delle colpe per i miei problemi. Io risolverò tutto, ho sempre risolto tutto e se non dovessi riuscire ad andare via ora e dovessi fare altri cinque mesi di panchine e partitelle, allora va bene così, significa che andava bene così. Che dovevo prendermi cura di te ancora per questa parte di anno. C'è sempre un motivo per tutto e sempre si esce da tutte le brutte situazioni. - Questo è il risultato del mio duro lavoro di questi anni.
Lo capisco di nuovo.
Riky sarebbe stato malissimo in una situazione simile, sarebbe stato lui qua a piangere ed invece è molto fermo e risoluto ma non solo, è ottimista e sereno.
È un sogno.
- Penso che comunque ne sia valsa la pena... al di là del calcio che è stato un disastro... - Penso arriveremo a fare questo discorso mille altre volte e penso sarà sempre uguale. Fino a che se ne andrà. Ed io so che succederà, ma va bene.
- Ne è assolutamente valsa la pena... - Ripete infatti dolcemente.
- Ti ho regalato il vero te stesso, era importante che tu ti scoprissi, che ti accettassi, che ti vivessi... che arrivassi ad essere così forte, così te stesso... non pensi? - Cerco conferme di quel che penso, voglio che lui sia sempre d'accordo e con una mano si stacca dal viso e scende sul mio collo e poi sul mio petto.
Abbiamo solo i boxer addosso, siamo ancora allacciati. Mi carezza con questa sua dolce lentezza, appoggia su un gomito, mi guarda pieno d'amore e certezze.
- Non sarei mai stato felice al Milan nello stato in cui ero. Sarei stato felice a livello calcistico, ma sentivo sempre più che qualcosa mi mancava, dopo che Andriy se ne è andato è stato difficile non capirlo, ma ho nascosto la testa sotto la sabbia. Ma al di là del rapporto con te che mi ha dato la spinta, mi sarei accorto di non amare Carol, di fare una vita non mia... non so come avrei fatto in quel caso. Sei stato importantissimo, per me. Hai dato un senso a me, alla mia vita... e mi hai regalato il vero amore, mi hai mostrato come ci si ama davvero. - Questo ha il potere di sbaragliare tutto il malumore e la sofferenza. Dimentico Mourinho e mi perdo in lui, mi aggrappo in lui, ora c'è solo lui.
Quell'uomo non può capire, lo penso mentre le sue labbra si uniscono lentamente alle mie, con dolcezza le lingua si intrecciano e giocano piano.
Lui non può capire perchè evidentemente non ha una persona come Riky è per me ed io per lui. Non ha un rapporto come questo che ti rende uomo e ti cambia. Ero una persona egoista, troppo attaccata al divertimento perchè per anni, da ragazzo, avevo solo sofferto e dopo aver ottenuto successo e soldi, ho vissuto la vita che pensavo di volere. Ma mi sbagliavo. È che non sapevo quale fosse la vita che volevo, dovevo assaggiarla.
Riky è arrivato nella mia vita come un angelo che scende dal cielo, mi è arrivato addosso e non sono più riuscito ad estirparlo da me. Ha fatto radici e mi ha dato un'anima, un cuore, una testa. Mi ha dato un me stesso accettabile, serio, coscienzioso. Mi ha fatto capire com'era davvero la vita.
Sentendo il bisogno di dirglielo, mi separo brevemente da lui mettendogli una mano sulla guancia, gliela carezzo col pollice e perdendomi nei suoi occhi offuscati dal piacere di questo bacio, mormoro vicinissimi come siamo.
- Anche tu mi hai dato un'altra vita. Una vita degna di essere vissuta. Hai dato un significato a me. Hai dato un senso a quel che facevo. Mi hai riempito di qualcosa di prezioso, prima di te ero vuoto, mi ero perso nel successo, non ero una persona degna. Tu mi hai reso uomo, mi hai dato qualcosa che nessun altro mi ha mai dato. Qualcosa di prezioso. Mi hai fatto capire che nella vita si può anche amare, che per amore si cambia, che per amore si farebbe di tutto, si metterebbe da parte qualunque cosa, si potrebbe arrivare a qualunque gesto. Ero convinto di essere uno da scopata e basta, uno vuoto, uno che poteva solo divertirsi. Invece oggi sono qua ed amo e quello che sono riuscito a diventare per te, a fare per te... non ho potuto per nessuno né mai lo farò. Ora ho te, sto con te e solo con te da tanti anni e voglio solo te per sempre. Io che arrivo a pensare ad una cosa simile? Dio, Riky... mi hai cambiato l'esistenza. Ti amerò sempre! - E sempre andrà tutto bene.
Troveremo sempre soluzioni. Arriveremo sempre ad ogni traguardo. Riusciremo sempre a fare tutto.
Andrà tutto bene.
Andrà sempre tutto bene.
Le sue labbra tornano a scivolare nelle mie, ci intrecciamo e le mie mani dal viso scendono sulla sua schiena, giù all'elastico dei boxer, mi infilo sotto, stringo e l'attiro a me, poi spingendo il bacino contro il suo mormoro sulle labbra, gli occhi chiusi, la voce carica di desiderio.
- Prendimi tu... tu come quella prima volta... fallo, ti prego... - La nostra prima vera volta è stata così, lui che mi prendeva, lui che mi possedeva. Lui.
Si eccita all'idea, lo sento attraverso le nostre parti che si strofinano, così mi giro fra le sue braccia e gli do la schiena che inarco, lui scende tracciando la strada che lo porta dal collo al sedere. Mi toglie i boxer aderenti dopo che sento fa altrettanto ed adoro sapere cosa mi sta per fare, adoro sapere che mi desidera al punto da riuscire a prendermi, adoro che sarò suo.
Quando mi prende mi fa morire, è una cosa che mi piace tantissimo.
Le sue mani mi carezzano il sedere, poi scende ed apre, si succhia le dita che infila, poi si alterna e lecca, quando lecca si stimola da solo, mi torco col busto e lo vedo mentre si masturba col viso immerso in me.
Con la mano scendo fra le gambe a fare la stessa cosa, la visione che mi dà mi fa impazzire, mi eccita un sacco.
Lo sento che mi lecca e lo vedo che si dà piacere da solo, vedo che il suo cazzo cresce come il mio nella mia mano.
Vederlo è qualcosa di assurdo, vedere quello che riesce a fare per me, perchè gli piaccio al punto che fa le cose che non farebbe mai e poi mai e le fa solo per me.
Torna ad entrare con le dita che si lecca e la seconda volta gli prendo la mano e me la porto alla bocca, gliela lecco e la succhio e gliela lascio, torna a penetrarmi con le dita lubrificate da me, lo fa sempre con maggior agio e mentre lo fa con le dita, mi lecca sulle curve del mio sedere, gli piace come sporge, le fossette subito sopra. Gli piace il mio corpo, lo lecca e mi uccide.
- Oh Riky ti prego... devo sentirti dentro... - Così risale con la lingua come ha fatto prima scendendo, percorre la schiena, mi riempie di brividi, sulla spalla succhia e mi bacia, poi il collo, l'orecchio che lecca anch'esso, si prende tempo mentre sento che continua a masturbarsi come faccio anche io.
- Entra... - Ma mentre lo dico la sua lingua passa anche sulla mia bocca, tiro fuori la mia e ci intrecciamo, giochiamo prima di unire le labbra ed ecco che poi lo facciamo. Il bacio è lento ed erotico, sappiamo cosa sta per succedere. Fremo dall'impazienza, sono così maledettamente pronto che sto per venire senza di lui, ma lo voglio.
- Fammi vedere quanto mi vuoi, fammi vedere dove puoi arrivare per me... - E' una cosa tipica mia che lo manda in tilt.
Infatti con una scarica fortissima d'eccitazione si tira su, piego la gamba di lato, inarco la schiena, gli do me stesso e lui con una mano sul fianco e l'altro braccio a reggersi di lato, entra in me.
È una posizione particolare, siamo a tre quarti, io sotto di schiena a lui che, sopra, scivola dentro. Mi tiene solo un fianco, con l'altra mano si punta ed entra più a fondo. Si alza col busto e lo sento mentre viene più in dentro ed io premo il viso sul cuscino per il piacere.
I brividi mi ricoprono dalla testa ai piedi, sento le scariche attraversarmi ogni sistema nervoso, persino le ossa.
I gemiti si uniscono, i suoi colpi aumentano di volta in volta e non mi serve toccarmi per eccitarmi.
Lo sento duro dentro di me, è lui. Ogni tanto apro gli occhi, giro la testa e lo vedo così preso, la testa abbandonata dietro e lui che spinge in me, spinge in me sempre più forte, preso dal piacere che gli faccio avere, un piacere che è uguale in me.
- Di più... di più... - Chiedo. Aumenta così il ritmo e l'intensità che sale alle stelle e non vorremmo finisse mai, ma è così bello, tocca dei punti incredibili, si alza e si abbassa come se cercasse di farsi inglobare in me e sa che lì c'è quel punto, chiedo che vada più dentro e continua fino a che mi alzo puntando la mano ed il gomito, mi alzo verso di lui perchè mi sta facendo arrivare al culmine, lui appoggia i denti sulla mia spalla ed è qua il colpo di grazia. Il suo piccolo morso di piacere.
Vengo prima io per poi sentirlo dopo che m'inonda.
Lui, il suo piacere, il suo amore.
Il livello a cui l'ho fatto arrivare io nessuno mai potrà in nessuna vita, mai.
Questo è il mio Riky ed io sono il suo Cris. E sarà così per sempre. Potrà capitare di tutto, potranno arrivare lotte di ogni tipo, calcio, non calcio... non importa... affronteremo tutto e basta.
Tutto e basta... così, come siamo ora... allacciati uno all'altro... e lo supereremo...
- Ti amo... - mormoro adagiandomi giù. Poco dopo mi giro e lui si appoggia su di me, il viso sul petto ad ascoltare i battiti. Dopo un po' si alza e mi bacia.
- Ti amo anche io... e per sempre... lo sai, no? Per sempre. Non importa quanti salti mortali faremo... lotterò per farla andare avanti ad ogni costo. Non importa. Non potrei mai fare a meno di te. -
Perchè se si molla per la distanza è solo una scusa per concludere una relazione già logora e destinata a fallire. Significa che c'erano già altri problemi prima.
- Se ci saranno problemi li supereremo, non useremo mai la lontananza come scusa. Perchè si può fare qualsiasi cosa se lo decidi. -
Sorride, mi torna a baciare, annuisce.
- Andrà tutto bene. Saremo pronti quando succederà. Andrà tutto bene. -
- Lo so. -
E sarà davvero così. “

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E' vero che...
Cris a Gennaio 2013 o giù di lì ha avuto una discussione accesa con Mou, non si sa bene di preciso cosa si sono detti, ma c'è stata e da lì la spaccatura fra i due è stata ufficiale ed evidentissima. Cris ha iniziato a parlargli solo lo stretto necessario e ad ignorarlo per lo più e Mou lentamente si è isolato da lui e da tutta la squadra.
E' vero che nelle partite giocate da Riky la squadra non ha mai perso, mentre quelle in cui non giocava, la squadra non andava bene.