CAPITOLO XXIV:
LE COSE CHE NON PENSI

Si può riuscire a piangere tanto per un ragazzo che teoricamente non è un fidanzato?
Perchè io non ho mai pianto così per un rapporto e non so se posso chiamarlo amico. Con gli amici non faccio certe cose. Però non stavamo insieme. No?
Dio, sono così confuso.
Premo il viso contro il cuscino e dopo un po' che singhiozzo riesco a trovare il numero di Roby per qualche miracolo. Quando prende la linea singhiozzo ancora.
- Riky? - La sua voce è brusca, stava dormendo.
- Roby... se sei ancora a Milano ti prego vieni... sono... sono dove mi hai lasciato ieri sera... sto malissimo... - Sente che piango e non ha tempo, non c'è.
- Arrivo, sono nella camera accanto! - In effetti bussa dopo due secondi, io scendo giù dal letto ed apro, non lo faccio quasi entrare. Mi butto al suo collo e piango amare lacrime atroci.
Che male.
Dio che male.
Roby spaesato mi abbraccia ed entra chiudendo la porta.
- Riky ti prego dimmi cosa è successo! - Scuoto la testa. Non riesco a parlare. - Riky, Cristo Santo, dimmelo! Mi stai facendo morire! Ti ho lasciato ubriaco e ti ritrovo in lacrime! Non è finito l'effetto dell'alcool? Ma non ti avevo fatto bere così tanto! - Non sa cosa pensare e per evitare di farlo partire mi decido con fatica.
- Stanotte... ho fatto di nuovo quella cosa con Cris. L'ho chiamato. Gliel'ho chiesto. Sta andando oltre, gli ho detto che lo voglio e gliel'ho detto quando avevamo finito. E gli ho detto che volevo addormentarmi ascoltandolo. Io non riesco più a gestirla, so solo che mi aiuta tantissimo a calmarmi e che... che... - inghiotto perchè non so più cosa dire a riguardo. - E lui stamattina mi ha lasciato. Ha detto che non dobbiamo sentirci perchè sta male, io gli do le briciole e lui non può accontentarsi. Non vuole forzarmi a fare una scelta che non so fare, però lui deve vedere di sé e... - Riprendo a piangere più di prima. Non so perchè mi faccia tanto male, non riesco a capacitarmene, per me non ha senso!
- Stavate insieme?! - Esclama senza capire. Scuoto la testa.
- No... è per questo che... - non riesco a finire.
- Ma l'altro ieri ci eravamo visti e mi aveva detto che aveva tutto sotto controllo e che ti stava lavorando per riuscire ad avere tutto e che non ti poteva mettere fretta. Che sapeva aspettare, che sapeva cosa stava facendo... ed oggi ti lascia così! Il giorno dopo il tuo compleanno! -
è sconvolto ed io lo sono a sapere che si sono parlati.
Mi separo e lo prendo per le spalle, affondo le dita senza accorgermene ed uso una forza assurda che lo stupisce.
- Cosa vi siete detti? - Roby incredulo mi stacca e mi fa sedere sul letto, poi si siede vicino a me e mi spiega la loro conversazione dove Cris ha detto che aveva tutto sotto controllo.
- Ma lui prova qualcosa per me o no? - Chiedo non capendoci più nulla. Sospira impaziente.
- Riky ma come fai a non capirle da solo le cose? È così evidente! Chi farebbe una cosa simile solo per... per cosa pensi che lo facesse? - Mi stringo nelle spalle mentre ci ripenso.
- Non so... non me lo sono mai chiesto... non me l'ha mai detto ed io... - Mi sento così tremendo. Sono così egoista e chiuso in me stesso da non aver mai visto niente di lui!
Ecco chi sono!
Altro che splendida persona altruista!
- Riky, davvero... non ti sei mai chiesto perchè lo faceva? Se è solo per sesso, vedendo che non gli davi il culo mollava, credimi. Solo per sesso non si fa tutto quello che fa lui! - Le lacrime tornano come cascate, sembro incapace di smettere.
- Però non so come funzionano queste cose, non ho esperienze, ho solo una moglie per cui provo un grande affetto e... - Non so nemmeno cosa sto dicendo.
- Provava qualcosa per te ed era chiaro nel momento in cui è andata avanti. -
- Io pensavo si divertisse e basta! Che gli piacesse fare quelle cose per telefono. È un maniaco e pensavo che fosse tutto qua! E di essere un amico o qualcosa del genere. -
- Fra amici non si fanno queste cose! -
- Sì ma lui è diverso. Pensavo amici speciali ma non altro! Non abbiamo mai parlato di cosa proviamo. Cioè io sì ma... - Smetto di parlare e mi strofino il viso, non ne vengo più fuori, è tutto un caos e non so dove sbattere la testa, come fare chiarezza. Non ne ho idea. Ora tutto si sta mescolando.
- Allora. Per la cronaca e per il futuro. Fra amici non si fa sesso telefonico. Puoi aver pensato che lo facesse per divertimento, perchè è un maniaco. Questo ci sta, te lo concedo. Però non potevi pensare che ti sopportasse per amicizia. - Sgrano gli occhi e lo fisso senza capire.
- Tu mi sopporti. -
- Sì però il più delle volte mi addormento mentre parli. - Lo ammette e la cosa mi fa sorridere, me ne accorgevo.
- Comunque è diverso dal modo in cui lo fa lui. Lui ti aiuta in tutti i modi che può, tira fuori una gran pazienza, ti fa quei giochini erotici... tu dovevi farti delle domande. -
- Ma pensavo fosse divertimento, per lui! -
- Ripeto, anche io sono un maniaco e sono tuo amico, ma non facciamo sesso telefonico! - Arrossisco rendendomi conto di cosa ho fatto. Ero ipnotizzato?
Come mi è saltato in mente?
È come se mi stia svegliando solo ora dopo tanto tempo che dormivo. Ma è tardi.
- Cosa eravamo? - Lo chiedo a lui, non so più cosa pensare.
- Hai pianto un sacco, cosa ti sembra di essere? - Lui parla come se fosse tutto semplice e ovvio ma per me non lo è!
- Non lo so, mi è dispiaciuto un sacco, mi brucia e mi fa male perderlo. Non so più niente, non capisco più niente, è un casino e vorrei solo poterlo chiamare e dirgli se possiamo tornare come prima, ma ripenso a com'era prima e non lo so. Non eravamo nulla! Abbiamo cominciato subito con questa cosa sessuale fra noi ed io... adesso ho le idee troppo confuse! So solo che mi dispiace lasciarlo così! - Sono alterato e seccato perchè sembra che tutti sappiano tranne me e mi sento arretrato a non arrivarci. Ma forse so tutto e non ho il coraggio di dirmelo.
- A te servono solo le palle di ammetterlo. Hai detto che stai affrontando la tua natura e che non è facile per te che credi in Dio e che sei sposato. Bene. Però quanto pensi di stare lì 'ad affrontarla'? - Fa con le virgolette nell'aria. È seccato per la mia ottusità. Che ci posso fare?
Sono così.
- Io non riesco a fare le cose alla leggera. Mi ci vuole tempo e risposte e riflessioni e devo essere sicuro e pronto e... - Sospira e mi ferma.
- Per me ci puoi mettere tutto il tempo che vuoi ma non piangere quando gli altri si stufano. - Però è dolce mentre lo dice perchè si rende conto che è una cosa dolorosa, quindi mi carezza la testa sui capelli arruffati e scuote il capo in un sorriso dispiaciuto.
- Devo arrendermi in questo modo con lui? - Glielo chiedo sperando abbia una risposta ma alla fine sono l'unico che può dire tutte queste cose.
Si stringe nelle spalle e le alza con quell'aria così da fratello.
- Lo puoi dire solo tu. - Ecco. Non ne dubitavo.
Mi rattristo e mi guardo le mani ripensando a lui, non piango più ma mi sembra che sia tutto un incubo.
- Mi dispiace di avergli fatto tanto male. Si sta innamorando di me e non me l'ha mai detto. Ed io sono così insensibile da non averlo mai capito. Ed ora... ora non può più aspettare. Quando gli ho detto che era un sistema per distendere i nervi devo averlo ucciso. Come vorrei vederlo e scusarmi... - Sono sincero e lo capisce perchè lui mi capisce sempre. Appoggia la fronte contro la mia, mi prende la nuca e me l'accarezza fraterno, io sospiro, mi lascio andare e chiudo gli occhi.
- Non è il momento ma un giorno lo potrai fare. Ora lascialo in pace. - Apro gli occhi ricordandomi un particolare.
- Puoi tornare da lui e scusarti per me? - Apre gli occhi anche lui e ricambia, sembrano quelli di un cerbiatto. Mi fa sorridere sempre.
- Lo farò. Tu però fa una cosa per te. Non smettere di pensarci anche se ora non vi sentite. Ora lui ti ha tolto dai casini. Sei gay ma sei sposato e siccome credi in Dio non puoi lasciarla. Non hai niente altro da fare che far andare bene il matrimonio. Non c'è altro. Nessuna distrazione, nessun rapporto da decifrare, nessun'altra persona che ti prende. Hai solo quello su cui concentrarti. Ed un vibratore da usare per 'distendere i nervi'. - Aggiunge ridacchiando malizioso. Però ha ragione. Mentre lo dice mi rendo conto di quanto Cris abbia fatto per me e non so nemmeno se lo sa.
Mi raddrizzo e lo realizzo sconvolto.
Quanto può arrivare a fare una persona per un altro senza nemmeno saperlo?
Ho idea che nemmeno io lo so davvero.
- Ma non smettere di pensarci. Che c'è qualcosa lo stesso in te che non è come pensavi e come dovrebbe. Prima o poi questa cosa ti chiederà il conto e quando succederà starai di merda. Per allora devi essere pronto. - Non ho idea di che cosa voglia dire ma nel realizzare che forse gran parte dei miei enormi casini sono risolti, mi tranquillizzo.
Ed è solo merito di Cris.
Tutto. Persino una cosa sciocca come 'lo sfogo'. Tale chiamo la sfera sessuale che mi fa tanto diventare matto ogni tanto. Guardo il sacchetto dove c'è il suo regalo e mi chiedo se funziona anche se sono solo.
Secondo lui sì.
Lo saprò a tempo debito.
Potrebbe davvero avermi risolto ogni cosa. Quanto gli devo? Tutto.


Dopo un giorno Roby mi scrive dicendomi che si è scusato con Cris, lo chiamo e viene fuori che hanno bevuto un caffè insieme e che hanno parlato un po', gli ha chiesto cosa gli fosse saltato in mente di lasciarmi, che pensava avesse un piano perfetto. Cris ha detto che ha agito d'impulso seguendo ciò che sentiva e che di solito non se ne pente.
Roby ha detto che era molto giù però non si è sbilanciato molto, non si è proprio confidato.
Ma ha accettato le mie scuse e mi ha detto tramite lui di vivere la mia vita serenamente, che lui sta bene. Ma non so se posso crederci.
Io starei male.
È una cosa per cui stai male.
Ho deciso di lasciargli i suoi spazi così non insisto, ma darei tutto per poterlo risentire e vedere come sta davvero. Cosa nasconde, come sta, come si sente. Però lo devo rispettare come lui ha rispettato me. Alla fine l'ha fatto.
Se la gente sapesse che persona è davvero...

Il momento che arriva è davvero brutto, mi ritrovo ad affrontare uno strano crescendo di tensione che si accumula in ogni fronte. Ovunque mi giri c'è qualcosa.
A calcio continuano tutti a dire che me ne andrò, che la proposta del Real Madrid è troppo alta per non accettare e che il presidente alla fine cederà.
La squadra non va proprio a gonfie vele, quest'anno. Anzi.
Si vocifera che se ne andrà anche il mister.
Sembra che tutto debba precipitare da un momento all'altro. Io ripeto che non voglio andarmene nemmeno per tutto l'oro del mondo, perchè mi trovo troppo bene qua, questa è casa mia, è la mia famiglia, ho firmato un contratto per molti anni ancora e non intendo venire a meno... però la verità è che se vogliono farlo ti cacciano.
Sto vivendo questi mesi finali di campionato come fossi un condannato a morte, l'ansia cresce giorno dopo giorno perchè sono terrorizzato dall'andarmene ed io non voglio.
Quindi nemmeno mi godo questo tempo.
Ho scoperto delle persone incredibili, altre le conoscevo già.
Persino il grande David Beckham è una persona fantastica che mi fa ridere un sacco.
Mi ha parlato di una relazione seria che ha a Madrid e mi ha detto che ci sono un paio di giocatori in gamba che prima di tutto sono dei ragazzi speciali.
Che uno di loro, soprattutto, ce l'ha dentro.
Io gli ho chiesto se sia tornato a giocare in Europa per potergli essere più vicino, lui mi ha detto di sì.
Non ha voluto dirmi chi fosse ma io ricordo che Roby me ne ha parlato.
Casillas.
Sorrido.
Gli lascio la loro privacy, è giusto che ce l'abbiano.
Lui mi guarda con invidia quando dicono che potrei andare là. Lui farebbe la firma al posto mio, ma quando qualcosa si rovina e finisce non c'è più niente da fare.
È di questo che io ho paura.
Il mio fisico non è forte, comincia a cedere, ho problemi alle ginocchia. Che vogliano scaricarmi prima del tracollo?
Paranoie su paranoie mi vengono e non so che farci. Ne parlo coi miei amici e loro cercano di tranquillizzarmi ma tutti hanno la stessa paura. Lo leggo in tutti.
Nel privato non è che vada meglio.
Con Carol non litighiamo mai ed è questo il punto. Io penso che non abbiamo un vero rapporto. Facciamo la coppia della pubblicità. Amore perfetto, è questo che sembra. Mai un litigio, io che le chiedo il permesso per uscire con gli amici e che la consulto per tutto, l'avverto per ogni cosa e sembriamo così innamorati.
Foto di continuo di noi insieme mentre ci baciamo, ma sono delle pose, naturalmente.
Lei ricerca moltissimo queste cose ed io gliele do perchè so che lei le vuole per paura, non mi sente più davvero qui con lei ed io allora accetto tutte queste cose perchè spero che la convincano e le bastino. Ma so che non è così.
Quando siamo soli parliamo normalmente come farebbero due amici e non ci tocchiamo. Non ci tocchiamo davvero.
Mi chiedo... mi chiedo cosa pensi. Ma glielo leggo.
Non è come credevamo. Allora è meglio fingere che vada tutto bene, che ci amiamo, che quei baci e quegli abbracci siano sinceri e vadano bene, che bastino.
Ma non bastano.
Lo sappiamo.
Non facciamo l'amore da... boh, mesi. E non mi manca.
Usiamo la scusa di Luca, lei l'accetta perchè altrimenti dovrebbe affrontare il fatto che non riesco ad avere un orgasmo con lei.
Dovrò fare in qualche modo.
Dall'altra parte le mie voglie crescono. Le voglie vere.
Sono un uomo in carne e sangue, è normale. Ho bisogno di sfogare gli istinti ma siccome li reprimo, mi ritrovo in extremis ad usare... il regalo di Cris... ed uso pure la sua foto. E mi sento così sporco... così sbagliato.
Faccio tutto da solo, penso ad un altro, penso a lui, uso il suo regalo e trovo la pace per un po', qualche giorno. Tutto torna ad essere sopportabile.
Mi chiedo quanto andrò avanti.
Allora il calcio diventa il mio rifugio dai problemi seri che ho a casa e con me stesso, però a calcio c'è Andriy. Il tempo sta scadendo, io non ho ceduto con lui, lui è sempre più nervoso e triste e mi dispiace. Non so perchè deve essere così e non so cosa posso fare per lui.
È stato molto importante per me.
Però non è il mio uomo.
Non dovrei averne, ho una donna.
Che non amo.
Le voglio un bene dell'anima ed è la sola con cui potrei stare. Con lei mi trovo alla perfezione su tutto, è me al femminile.
E penso sia questo.
È troppo simile a me.
Sospiro e mi lascio andare contro il sedile del pulmino che si porta via da Milanello per la partita.
Non voglio lasciare tutto questo ma mi sento soffocare.
Da Andriy, dalla mia natura, dal mio matrimonio, dal lavoro.
C'è una via d'uscita?
Come mi manca Cris.
Non so perchè né come sia possibile, ma mi manca in un modo esagerato.
Non è normale.
Non pensavo potesse essere così e resto confuso riguardo lui.
Non era un semplice amico ma... ma cosa?
Ma poi mi rispondo che è inutile cercare risposte. Ormai non mi vuole più sentire. L'ho usato ed anche lì mi sono sporcato.
Non sono per niente un angelo come mi vedono gli altri. Sono una persona da biasimare.
Questa è l'unica verità.

Per questo quando mi dicono che un paio di loro intendono andare a Roma a vedere la finale di Champions, io cado letteralmente dalle nuvole. Però c'è uno strano tuffo dentro di me.
Non lo capisco subito, solo quando mi dicono le squadre.
Non è che non ho seguito il campionato ma ho avuto così tante cose per la testa che ho registrato vagamente i dettagli.
Un dettaglio è che si gioca a Roma, la finale. E l'altro è che le finaliste sono Barcellona e Manchester United.
Il terzo dettaglio mi viene scaricato addosso dai miei amici che mi impongono di venire.
- Visto che c'è il tuo grande amico Ronaldo, sarai in prima fila! - Cos'è, scherzano?
Poi capiscono che si riferiscono a quella volta che l'ho difeso a spada tratta ed arrossisco.
Non lo sento da un mese... ma è meglio non dica nulla. Se comincio non mi fermo più e non è il caso.
Certe cose non le deve sapere nessuno.
Così per non spiegare perchè non voglio andare a vedere la finale con loro, alla fine accetto.
Tanto mica lo incontrerò!”

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E' vero che...
La finale di CL 2009 si gioca davvero a Roma e davvero fra Man U e Barça.
Non so naturalmente se loro c'erano a vedere ma è facile che siano andati, si prospettava una finale storica...
E' vero che Roby in quel periodo era al Man City ma non so se vivesse vicino a Cris o uno di loro, né se fosse in qualche rapporto.
L'atmosfera in quel periodo era proprio questa... il campionato del Milan non è stato dei migliori e Riky era continuamente associato al Real mentre lui negava di continuo la sua volontaà di partire...