CAPITOLO XXIX:
UNA SCELTA IMPORTANTE

 

Guardo il suo sms onestamente incredulo.
'Mi hanno fatto firmare.'
Solo questo.
Sono sotto shock non lo nascondo.
Nel momento in cui l'ho letto il cuore ha cominciato ad andare veloce come fosse impazzito, l'aria mi è parsa irrespirabile.
Ok, Cristiano. Ok.
Riky è del Real Madrid ora.
A parte che sarà a pezzi, tu prima di occuparti di lui devi vedere di te.
Devi. Vedere. Di. Te.
Cosa farai?
La trattativa con Perez è ancora aperta, o la rifiuti fino alla morte o l'accetti. Ora che hanno lui non insisteranno troppo per avere anche te, ti hanno fatto una proposta esorbitante.
Però puoi davvero lasciare Riky là da solo?
E non è nemmeno una questione che lui sarà là da solo e starà male.
No.
E' proprio che lui ora è là ed io potrei raggiungerlo.
Ho la possibilità concreta di stare nella sua stessa squadra ed improvvisamente questo mi sembra il sogno più grande, per un istante persino la Champions va in secondo piano.
Potrei essere nella sua stessa città.
Però devi lasciare la tua squadra, i tuoi amici. La tua famiglia, la tua casa. Perchè è questo che loro sono per te.
Sei pronto per una cosa del genere?
Hai sempre detto che volevi restare qua per sempre, ti adorano, li adori. Qua ti proteggono tutti e ti capiscono anche se fai cazzate. Ed hai un mister che è come un padre, che ti ha fatto crescere come calciatore.
Sei pronto davvero ad andartene?
Da piccolo sognavo la maglia bianca, non lo nascondo. È vero.
Ma poi quando sono andato qua mi son trovato così felice che non ci ho più pensato.
Quando ho conosciuto Riky ho avuto un solo desiderio.
Poter vederlo di più.
Ridurre in qualche modo la distanza che comunque anche così non è molta.
Cosa devo fare?
Dio mio, cosa devo fare?
Sono pronto ad andarmene così?
Respiro, penso a Riky, a quella notte a Roma. Potremmo averne molte altre. Ora lui è confuso ma se vivessimo vicini, se mi vedesse sempre sarebbe diverso.
Quante notti così potremo avere? Quante?
Le voglio, le voglio tutte.
L'emozione all'idea mi sale come dell'acqua bollente. Non posso resistere oltre. Non ce la faccio davvero.
Se questa è un'occasione per afferrare l'amore, potrebbe essere l'unica della mia vita. Non la posso sprecare. Non la sprecherò.
Non sono uno che lascia andare le occasioni.
C'è solo un colpo, lo devo sparare. Devo.
Per quanto doloroso sia io devo.
Lui sarà là e mi aspetterà.
Allora prendo il telefono e chiamo il mio agente.
- Ho cambiato idea. Voglio accettare. Organizza tutto e tratta come ti pare, non mi interessa niente. Io ci voglio andare. -
A tutti dirò che il Real Madrid era da sempre il mio sogno e che mi dispiace lasciare casa mia, ma davanti a certe occasioni non si può rifiutare.
Diranno che lo faccio per i soldi, non me ne importa. Meglio così, almeno non capiranno mai che lo faccio per lui.

È l'11 giugno che viene dato l'annuncio. 80 milioni di sterline. 94 milioni di euro.
Un miliardo di clausola rescissoria. Contratto fino al 2015, come Riky. Stesso periodo anche se lui l'ha fatto fino a quella data perchè poi ha programmato il suo ritorno al San Paolo per finire la carriera ed io avrò ancora degli anni prima di concluderla e non so nemmeno dove penso di andare. Teoricamente potrei anche stare al Real a vita se mi trovo bene. Però ho voluto il suo stesso anno perchè potrei voler andarmene, dopo, senza di lui. Non so, ho pensato a questa cosa assurda.
Un miliardo è per assicurarsi che io non venga acquistato da nessuno, chi ha un miliardo per prendermi senza possibilità di rifiuto?
Ora come ora questi dettagli non mi interessano davvero, quindi dal nove che la notizia di Riky è stata resa pubblica ad oggi che è l'11, io non mi sono fatto vivo con nessuno, ho solo chiamato Riky.
Era distrutto, arrabbiato, deluso. Io non gli ho detto niente della mia idea.
Prima devo firmare. Se va a monte per qualche motivo, pensavo, non posso illuderlo.
Così ora che ho firmato voglio essere io a dirglielo.
Non so se essere felice o triste perchè in effetti non riesco a capire come mi sento. Tagliare il cordone con il Manchester è stata dura, firmare mi ha fatto tremare. Però pensavo che mi sarei unito a lui.
La mano mi trema di nuovo mentre prendo il telefono e lo chiamo.
- Pronto? - La sua voce è sottile, è così giù. Certo che poi quelli sono dei veri bastardi, comunque. Se non voleva potevano anche considerare la sua volontà.
Usarlo così...
- Riky... tu credi che Dio ci dia dei segnali per farci percorrere la strada migliore? - Questa non so come mi viene, ho pensato così tanto a come glielo avrei detto che non ho mai capito come sarebbe successo.
Spaesato cerca di capire cosa dico e risponde senza pensarci molto.
- Sì... di solito sì... se non sappiamo leggerli e sbagliamo ci presenta altre possibilità. Non smette mai di provarci. - Amo la sua fede. E penso di amare anche lui, chi lo sa.
- Anche io lo penso. E penso che questa volta l'ho letto bene il suo segnale. Sai, spero di non sbagliarmi. Me lo dirà il tempo. Però penso che Dio mi abbia dato una grande occasione e non potevo sprecarla. - Riky si perde senza capire, io mi fermo e guardo casa mia che sarà presto in vendita.
- Cosa stai dicendo? - Non capisce.
Io sorrido e chiudo gli occhi perchè voglio immaginare la mia nuova casa.
- Ho firmato per il Real Madrid. - E lo sento chiaro chiaro trattenere il fiato.
Non respira per quanto?
Non parla nemmeno... penso sia sotto shock...
- Mi... mi prendi in giro? - Dice piano con un filino di voce. Sorrido per la dolcezza di questa reazione.
- No, sono serio. Ci vedremo a Madrid e staremo insieme, con un po' di fortuna, per sei anni. - Io onestamente mentre glielo dico vorrei saltare. La sento ora la felicità perchè prima ero in fase di stallo. Non capivo proprio un cazzo.
Adesso che glielo dico comincio a provare l'euforia nella mia pelle, cammina sotto e risale fin sopra.
A questo punto lo sento sorridere sotto shock.
- Sai... è assurdo... penso che questo ci complicherà molto la vita eppure... è l'unica cosa positiva di tutto questo! Che almeno avrò te laggiù. - Sentirglielo dire mi fa volare diretto su nel cielo, fra le nuvole dove mi immergo e non penso che tornerò più giù.
- Lo penso anche io. - Cerco disperatamente di contenermi per non esagerare, ma è difficile.
- Come ti è venuto in mente di firmare? Potevi facilmente risparmiarti, ormai avevano me, non avrebbero insistito tanto con te... - Sorrido con un pizzico di materialismo.
- Mi hanno dato un miliardo di clausola rescissoria, questo è un record. Penso che non avrebbero mollato comunque... alla fine mi volevano troppo. 80 milioni di sterline. Capisci? 94 milioni di euro, con te che ne hai fatti 67 hai idea di quanto ha speso per averci entrambi? Questa è follia. Per questo dico... se Dio voleva che finissimo là insieme per forza, si è dato molto da fare. Cioè la vedi la coincidenza incredibile di tutto questo? Perez che non sa niente di noi e dei nostri precedenti che decide che insieme saremmo una coppia d'oro in campo e che spende una follia per averci. Quanto era difficile strapparci ai nostri club? Sembravamo blindati. E noi stessi non ci saremmo mai mossi... -
- Sì ma tu poi hai accettato... -
- Sì ho accettato perchè tu ormai avevi firmato. Ma io voglio dire. È pazzesco. Eppure io ho visto tutto questo come dei segni. Non potevo sprecare l'occasione. Chissà se sarebbe tornata? Magari se io dicevo di no prendevano un altro top player e non sarei più potuto venire! - Sono molto preso ed euforico da questa cosa, come se non stessi per lasciare nessuno.
Tanto che Riky sorride ancora sentendomi e sono sollevato perchè lo sentivo così cupo.
- Se hai sentito di doverlo fare hai fatto bene, è vero. Certe occasioni non si devono sprecare, possono non tornare più. - Dice pacato. Lo sento sorridere alla mia felicità.
- Mi dispiace che tu non sia felice come me. Anche a me spiace lasciare i miei compagni, ma ho una prospettiva che... wow, potrebbe essere tutto, per me. - Lo dico perchè lo penso, è vero che non è felice come me ma è normale, non lo posso pretendere.
- No ecco io... ora per me è impossibile esserlo. Magari un giorno lo sarò, me lo auguro. Però adesso sono distrutto. Sto predisponendo tutto a tempo di record e a giorni ci sarà il mio saluto a Milanello, ai tifosi, alla squadra. Io sto malissimo alla sola idea. Mi dispiace. Sono contento che almeno ci sarai tu. E penso di essere incosciente visto quello che è successo. - Lo sapevo, mi piace che sia onesto. Deve esserlo.
Non dico niente e sembra che pensi a qualcosa. Io stesso non so che dire, vorrei poterlo tirare su ma sarei indelicato.
- Sai, non ti nascondo che ho potuto fare tutto quello, a Roma, anche perchè sapevo che vivendo separati avrei avuto modo di recuperare in qualche modo. Che con un po' di fortuna potevo cancellare e rimettermi in carreggiata. Mi illudevo di poterci riuscire. Ma se è vero che Dio traccia il nostro destino in modo che sia giusto, devo accettare questa enorme complicazione fra noi. Nella mia vita. Sicuramente sa cosa fa. Sicuramente pensa che ce la possa fare. Che... non lo so, qualunque cosa succederà là andrà bene. Penso. E penso anche che comunque, per assurdo che sia, tu sei ora come ora l'unico pensiero che mi dà sostegno. Sono incosciente? È così. Non ci posso fare niente. - Amo il modo in cui è sincero con sé stesso.
Dopo tutto quel tempo passato a negarsi ha deciso di essere onesto.
È fantastico.
- Riky... ricordi quella partita? Giocavamo uno contro l'altro. Ci siamo salutati e fatti i complimenti dandoci la mano in quel modo... lo ricordi? Non è un modo comunque per salutarsi, specie fra avversari. Non ci conoscevamo molto. - Cosa mi viene in mente di dire? 
- Sì, lo ricordo. È venuto spontaneo. - Dice piano.
- E' stato così bello. - Non so se voglio dire qualcosa di particolare, volevo solo che lo ricordasse.
- La prossima volta lo faremo da compagni. Entreremo insieme e ci prenderemo per mano così. - E' lui quello sentimentale e mi piace. Mi piace così tanto.
Grazie.
Mi strofino le labbra e trattengo il fiato. L'idea di ciò che mi aspetta. L'idea di farlo. L'idea di poterlo prendere di nuovo per mano è... non posso immaginarlo, mi scoppia il cuore.
Mi spiace davvero che lui non sia felice come me e mi sento anche stronzo ad essere tanto contento all'idea di lasciare i miei attuali compagni, ma ho fame di lui.
Sento che sarà tutto fantastico.
- Lo faremo. - Sorride? Non riesco proprio a percepirlo. Ma la mia è una promessa.
- Quando è prevista la presentazione per te? -
Alzo le spalle.
- Non ne ho idea, penso ai primi di Luglio. La tua? -
- Fine Giugno. -
- Ascolta, che programmi hai per le vacanze? - Corro troppo, lo so, però io penso che abbia bisogno di distrarsi un po' ed almeno un mesetto è meglio se lo prenda. Coi suoi vecchi amici non si distrarrebbe. Di nuovi non ne ha. Ha me.
- Oh non ne ho più idea. Carol è in Brasile con Luca, io quando finisco tutto dovrei raggiungerla e poi non so, penso andremo per qualche isoletta del sudamerica. Non so, sai? Prima devo andare a Madrid, scegliere la casa, vedere del trasloco, sistemarmi, fare non so nemmeno io più cos'altro... -
Cerca di essere pratico, almeno si distrae un po', avrà tempo di essere depresso.
- E' vero, la casa! La scegliamo insieme? - Dico spontaneo senza pensarci. Lui si ferma e boccheggia un attimo.
- Insieme cioè la stessa? Non possiamo andare a vivere insieme, Cris! - Esclama alla fine. Io rido.
- No ma cosa hai capito! Intendo ognuno sceglie la sua ma insieme. Ne prendiamo due vicine? Ti va? - Sorride.
- Ah ok... ma sì perchè no... Carol ha chiesto se voglio che torni, ma le ho detto di no che non serve assolutamente. Lei ha insistito ma ho detto che non voglio stressarla, in questo periodo sarò pesante e triste e voglio che si rilassi il più possibile e che pensi a Luca... - Non so perchè mi dice queste cose, credo non lo sappia nemmeno lui.
- Tradotto non la vuoi fra i piedi! - Mi mordo la lingua appena lo dico, la mia insensibilità è davvero atroce infatti fa uno strano verso.
- No non è questo è che io sono emotivo e quando sto male divento terribile! Lo vedrai! -
Ridendo mi scuso e cerco di sdrammatizzare:
- Dai, scherzavo. Comunque non vedo l'ora di vederlo davvero... - Forse sono un po' troppo allusivo, gli viene un colpo e non faccio che sorridere di continuo come uno scemo. Visto da fuori penso di essere così idiota che di più non si può.
- Tu cosa fai per le vacanze invece? - Mi chiede poi, è stranamente interessato e la cosa mi fa piacere.
- Avevo già cominciato coi miei amici, li ho piantati in asso e penso riprenderò. Sono nella mia villa in Portogallo, è vicino al mare e possono prendere la barca e fare la giornata in mare alla ricerca di qualche spiaggetta isolata e tranquilla. Pensavo a questo tipo di vacanza, poi magari quando mi stufo mi sposto, non so. -
- I tuoi amici? - Questa cosa mi spiazza. Alzo un sopracciglio e penso se sia già il caso di lavorarmelo, ma poi mi rendo conto che non è esattamente il momento. È molto stressato ed è meglio che non tiri molto la corda.
- Sì... li conoscerai... senti, mi è venuta un'idea... ci troviamo a Madrid, vediamo delle nostre case insieme, predisponiamo per il trasloco e tutto e poi vieni con me qualche giorno nella mia villa in Portogallo. Ho una piscina bella grande ed è a due passi dal mare, ci facciamo qualche giro in barca, ti rilassi per bene e poi vai da tua moglie, ti va? -
Se la progettavo non mi veniva meglio ovviamente, io sono un uomo che improvvisa, quando penso faccio danni.
Resto in sospeso ascoltando la sua risposta, ci pensa, realizza che avere una mano in generale gli fa comodo e si rende conto che poter rilassarsi liberamente un po' prima di andare da sua moglie è l'ideale. Si, ammettilo. Sono una manna dal cielo. Andiamo.
Mi mangio tutte le unghie che posso mentre aspetto che si decida ed alla fine parla.
- Mi sembra una buona idea... - Salto di gioia come un coglione e faccio il pugno, mi sento un bambino alle prese con le prime cotte. Forse è così più o meno.
- Grande. Ora vedo di informarmi sulle cose pratiche, penso che minimo qualche notte a Madrid la passeremo, no? Ci diamo appuntamento ad un albergo. Poi ti scrivo i dettagli, vedo io di tutto così poi tu devi solo fare valige e biglietto aereo. -
Sono come un treno che viaggia a mille, l'adrenalina a palla e la gioia incontenibile.
Io e lui un paio di giorni soli isolati dal mondo. Nessuno saprà che siamo là a scegliere casa insieme. Nessuno saprà che viene qualche giorno nella mia villa. Lo terrò nascosto come il mio piccolo principino. Sorrido al settimo cielo all'idea e con enorme furbizia lo saluto e lo lascio andare pensando già di scaricare i miei amici in mare da qualche parte. Gli ordinerò di filarsela per il periodo che ci sono io. Anche perchè sono tutti gay, se li vede capisce subito e non è il caso di farlo già ingelosire, prima me lo devo godere come si deve.
Non vedo l'ora. Penso che sarà fantastico, lui triste per la partenza, confuso per tutto quello che è successo fra noi, io che lo consolo, noi due soli. È perfetto.
È tutto perfetto. E forse lo è perchè preferisco non pensare a ciò che sto lasciando ma a ciò che troverò. Perchè se penso al saluto a Wayne il cuore mi si aggroviglia e non sono tipo da piangersi troppo addosso. A meno che non perdo una finale o mi pianta il moroso, per il resto odio piagnucolare.
Ma forse odio gli addii e salutare quello che per me è come un fratello è davvero dura.
Ho cercato di concentrarmi su Riky per soffrire di meno, però la verità è che sì ho guadagnato qualcosa di splendido ma ne perderò un altro.
Non pensarci non serve a molto.
Messo giù con Riky mi faccio serio, sospiro e mi rendo conto della rogna che mi tocca ora.
Lui non me lo farà pesare, perchè è fatto così. Però ci resterà di merda.
Scorro la rubrica e fra le chiamate veloci, dopo Riky appare il suo nome.
So che mi mancherà moltissimo.”

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E' vero che...
Cristiano firma col Real Madrid l'11 Giugno, qualche giorno dopo Riky. Sembra quasi che abbia firmato di proposito dopo aver saputo se Riky lo faceva. Ovviamente non ci è dato saperlo.
E' vero che il Real è sempre stata la squadra dei sogni di Cris, però poi si era legato moltissimo al Man U, lasciarla è stata dura però essendo che andava in un'altra che aveva sempre desiderato, la partenza è stata sopportabile. Riky, al contrario, non aveva mai sognato altre squadre e non avrebbe mai voluto andarsene. I dati tecnici del contratto di Cris sono veri.
È vero che Cris ha una super villa sul mare in Portogallo ed una barca dove va spesso in giro con gli amici.
È vero che Cris e Riky hanno preso casa nello stesso periodo e nello stesso quartiere, sono vicini di casa. Sembra quasi che l'abbiamo scelta insieme, naturalmente non ci è dato saperlo con certezza.