CAPITOLO LXVII:
LE DUE FASI

Lo sfido.
Che faccia la maledetta cosa giusta per tutta la vita, vediamo se riesce a non saltarmi addosso. Lui mi ama e mi desidera, ha ceduto perchè non ce la faceva, non per capriccio, pensa che ora che ha scopato con me un bel po' può resistere per sempre?
No, certo che non resisterà!
Lui tornerà quando non ce la farà più e mi riprenderà e poi quando non resisterà più senza Dio, tornerà da Lui. Ma pensa che vada bene fare tira e molla così? Prenderci e lasciarci così come gli fa comodo?
È uno stronzo, ecco cos'è!
Crede che al suo Dio vada bene così?
È egoista!
Dio preferisce uno onesto ad uno che finge di fare la cosa giusta un mese sì ed uno no perchè ogni tanto ha bisogno anche di stare con chi ama davvero.
Lo sta prendendo in giro, non se ne rende conto?
Gli darò io una lezione!
Gli farò capire che non può stare senza di me e quando vorrà tornare gli chiuderò la porta in faccia! Che si fotta!
Ma chi si crede di essere?
Mi sono rotto il cazzo!
Ovviamente invito un po' di gente a casa, sono pochi quelli con cui ho legato così alla fine faccio venire solo Marcelo, Pepe e dico a Karim di portare Gonzalo se gli va.
Iker penso sia roba di Riky.
Alla fine vengono solo i miei due fedeli fratelli e Karim, è arrabbiato con Gonzalo quindi non c'è.
Finiamo per parlare di tutti i problemi sentimentali ed affini.
Ognuno tira fuori le proprie esperienze e Marcelo e Pepe dicono che solo ora va bene fra loro.
Li invidio, stanno bene insieme. Cioè Pepe è brutto però non significa niente, è molto simpatico e ci si sta molto bene insieme.
Karim è più simile a me. Non vuole storie, non vuole relazioni, non vuole cose così. Solo divertirsi e per divertirsi intende scopare. Chiede se sia così difficile scopare e basta.
Alla fine Gonzalo vorrebbe avere una storia vera e Karim non ci pensa minimamente, però ogni tanto Gonzalo torna, fanno pace, scopano e poi Karim lo scarica quando lui comincia ad essere troppo appiccicoso.
Non è facile nemmeno uno come lui... lo capisco, però.
- E' paura di legarsi. - Concludo alla fine come parlassi a me stesso. È la prima volta che oso ammetterlo. Marcelo e Pepe sono andati a casa, avevano voglia di farne una. Io gli ho proposto una camera, ma loro hanno detto che preferivano andare.
Penso che stavamo diventando pesanti io e Karim.
Abbiamo lo stesso sentimento distruttivo, ora come ora.
Karim verso Gonzalo ed io verso Riky.
- Però tu vuoi... è Riky che scappa... - Puntualizza Karim.
Stringo le labbra e scuoto la testa mentre allungo i piedi sul tavolino e Karim fa lo stesso, seduto accanto a me.
- Sì, io ero disposto con lui. Ma sai quanto ci ho messo ad accettare che non era solo sesso e che lo amavo? Non ho mai amato in vita mia ed ho sempre pensato che non si potesse... poi lui arriva e mi convince, me lo fa provare. Mi fa lottare così tanto per averlo che... cazzo, sono più le lotte che ho fatto che le scopate! Io non so davvero perchè cazzo mi sono impuntato tanto! Ed ora fa un mese con me ed un mese lontano. Cosa pensa, che mi vada bene? Che sono al suo servizio? Non è amore, questo. È usarmi. Che usi la sua mano, se ci tiene! Io non sono più disponibile! - Mi altero e sparo a raffica un sacco di parole, Karim se ne perde la metà ma capisce il senso, mi ascolta e poi fa un sorrisino malizioso con cui mi guarda.
- Lo sai che lo sarai sempre. Se è l'unico che hai mai amato non gli volterai mai davvero le spalle... - Faccio il broncio e seccato lo fisso con la voglia di ucciderlo. Metto giù i piedi e mi rivolto meglio verso di lui.
- Ti sbagli! Adesso basta! Se dico no è no! Mi sono rotto il cazzo. Io mi piaccio e mi amo, non mi faccio calpestare più! Non sono un motel a ore che quando serve mi paghi e mi faccio usare. - Che paragone. Karim ride un sacco nel sentirlo perchè lo capisce, mi spiazza e dopo un po' si avvicina nel divano, mi si attacca e mi mette il braccio intorno al collo per poi dirmi malefico.
- Vuoi dire che se lui torna, ti si struscia addosso, ti si inginocchia davanti e ti fa un pompino tu lo rifiuti? - Ovviamente vorrei dire di sì, ma so che ha ragione. Cazzo.
E mi dà fastidio. Mi dà così fastidio che voglio picchiarmi, ma preferisco dimostrargli chi sono davvero.
Al diavolo l'amore, non sono consacrato a Riky cazzo!
- Sono io che decido da chi fare pompini. - Karim forse capisce cosa ho in mente, alza un sopracciglio scettico mentre mi fissa, ma se non fosse chiaro lo è quando metto la mano ai suoi jeans e glieli apro. L'ultima volta mi ha rifiutato dicendo che non voleva mettersi fra me e Riky perchè anche lui era amico suo.
Ora vediamo che farà.
- Lo fai solo per dimostrarmi che puoi andare con chi vuoi e che non aspetti lui... - Dice senza opporsi. Ormai gli ho aperto tutto ed infilo la mano sotto ai boxer. Sta ancora un po' fermo a guardarmi mezzo divertito.
La mia mano comincia a muoversi sul suo cazzo che prendo e stringo nel pugno. Ora come ora è ancora moscio ovviamente, ma so come fare.
- Certo che è per questo, ma ti faccio vedere come sono bravo a togliermi dalla testa qualcuno che non mi merita. Adesso basta Riky! - Alla fine lui alza il braccio e lo mette sullo schienale, dietro di me, in una specie di invito. Io gli tiro fuori il suo cazzo e mi chino su di lui. Lo guardo un attimo, sta già venendo duro. Sogghigno un istante mentre muovo su e giù la mano stringendo. Dal fatto che sta zitto penso proprio che non gli importa di mettersi in mezzo a noi due. È strano Karim.
Tiro fuori la lingua e gli lecco la punta. Ecco che si fa più duro. Mano a mano che muovo e lecco è più rigido.
Lecco tutta la lunghezza che è quasi il doppio di prima e poco prima di metterlo in bocca lo guardo di nuovo. È tutta un'altra cosa. È una forma perfetta. Cazzo, questo scoperà da Dio!
Ok, non significa niente averlo grande e bello, però associo un bel cazzo a Gerard e lui scopava davvero bene. Comunque aiuta, questo è sicuro.
Lo metto in bocca con piacere ed esito cercando di farmi un'idea della profondità della mia gola.
Se riuscivo a mettere in bocca tutto quello di Gerard, ce la farò anche con lui!
La mano di Karim mi fa capire di sbrigarmi, infatti mi schiaccia la nuca ed io comincio a muovere la testa e succhiare, tiro con le labbra e si sentono i risucchi ed il rumore della saliva.
Adoro sentirlo così duro e grande contro il palato, lo modello con la lingua, lo cerchio e poi torno a succhiare di nuovo e tirare come se potesse triplicarsi ancora.
Karim sospira fino a che geme. Mi piace quando gemono perchè gli faccio dei pompini fantastici e so di saperli fare.
Così mi eccito anche io e con l'altra mano mi apro i miei jeans e tiro fuori il mio cazzo così mi masturbo.
Al diavolo Riky. Al diavolo tutto.
Non mi serve lui. Scopo con chi mi pare, non mi lego a nessuno così poi non soffro, sono molto più equilibrato e felice da solo.
Al diavolo davvero!
I nostri cazzi crescono insieme, il mio con un leggero ritardo, ma quando mi sento eccitato aumento il ritmo e lui mi accompagna di nuovo perchè ne vuole di più e me lo ficco fino in fondo alla gola, vuole sentirmelo tutto in bocca e la mia eccitazione sale alle stelle.
Così come la sua.
Per un istante penso di smettere, abbassarmi i pantaloni e piegarmi per farmi scopare, però è un pensiero troppo tardivo.
O forse non sono davvero pronto.
Infatti veniamo e basta, ma va bene anche così.
Mi alzo e mi appoggio all'indietro, nello schienale. Ansimiamo entrambi dopo l'orgasmo raggiunto e sorrido malizioso mentre lo guardo sfinito a sua volta come me, mi pulisco la bocca e lui non fa una piega.
È malizioso, si morde le labbra, che sono pure maledettamente belle, e improvvisamente mi eccita. Ha una carica erotica sua, è un tipo. E' affascinante.
Mi avvicino di nuovo a lui, ha ancora il braccio dietro di me, sullo schienale. Quindi è facile accoccolarmi su di lui, una mano sul suo petto, risalgo il collo e poi gli giro il viso meglio verso di me. Gli mordo le labbra. Quello sotto, così gonfio.
Tiro e lo succhio, non faccio altro.
Karim è il classico attivo che a guardarlo nessuno direbbe mai gay. Mentre io appena mi si guarda si capisce e non mi importa nulla.
Staremmo bene insieme.
Però tanto lui non vuole storie e nemmeno io. Si potrebbe scopare ogni tanto, ma ho paura che se lo facciamo troppo poi ci leghiamo, non funzionerebbe. Perchè i legami non funzionano mai.
Penso a queste cose mentre mi godo il suo labbro e la sua mano dal divano è passata sulla mia nuca, scende sul collo e poi sulla schiena. È infastidito dalla maglietta infatti si infila sotto dal colletto. Questo contatto elettrico mi accende.
Potremmo farlo.
Aspettare un po' e farlo.
Smetto si succhiarlo e lo guarda da vicino così come siamo, sorrido malizioso.
- Scopiamo? - Se glielo chiedo significa che non ne sono sicuro e per me è strano, lui mi mette l'altra mano sulla guancia e smette di toccarmi sotto la maglietta. Così sorride in modo strano.
- Penso che stasera non sia il caso... - Corrugo la fronte.
- Perchè? - A lui non dovrebbe importare...
- Sei completamente fuori e non voglio scopare con uno fuori.. - Mi fa strano questo suo codice insensato.
- E allora perchè ti sei fatto fare un pompino? L'altra volta mi hai detto che non volevi metterti fra me e Riky... ora che è cambiato? - Karim mi allontana con decisione ma senza essere brusco, miracolo.
A questo punto ci sistemiamo entrambi e lui senza guardarmi alza le spalle.
- Non si sta comportando bene con te. L'altra volta non sapevo niente di voi e di come stavano le cose. Riky è troppo indeciso, non può pretendere che tu stia qua ad aspettarlo. Mi infastidiscono quelli così... - Con stupore mi fermo e lo guardo di nuovo, lui ricambia ed è qua che mi rendo conto a chi somigliano i suoi occhi.
A quelli di Riky. Sono neri uguali. Solo che Riky li ha puliti e dolci, i suoi sono bui e maliziosi.
- Si però non voglio che chiudi con lui per una cosa che riguarda noi. Cioè mi sta bene se ti va di scopare con me, a me servono amici con cui farlo senza legami di alcun tipo. Però non... non essergli ostile. - Con questo distolgo lo sguardo dal suo perchè sta intendendo troppe cose, ne sta capendo più di me e non mi piace. Mi strofino le labbra e vado in cucina a lavarmi la mano che si era sporcata del mio sperma, lui in silenzio mi fissa insistente e mi mette a disagio.
- Karim... - Dico implorando chiaramente di piantarla.
Sento che scuote la testa e si alza stiracchiandosi come un gatto.
- Lo vedi che ho fatto bene a non farlo ora? Finchè lo ami significa che non hai chiuso. Quando non ci sarà davvero niente fra voi, sarò disponibilissimo. - Lo guardo mentre va alla porta e recupera il telefono ed il portafogli che aveva piantato nel mobile.
- Pensi che lo faremo? - E' una domanda a trabocchetto. In realtà gli sto chiedendo se pensa che dimenticherò Riky... non so se lo capisce, in realtà non mi sembra così sveglio. Però scrolla le spalle e poi si gratta la nuca; alla fine, dopo averci pensato un po', si gira e mi guarda con un'aria buffa.
- Non si può mai sapere niente nella vita! - E' come dire tutto e niente, odio queste risposte del cazzo. Dì che non lo sai, è meglio! Storgo la bocca e non rispondo al suo 'a domani'.
Che palle, ed ora sono qua da solo a pensare a Riky... e a quanto vorrei la sua dolcezza tutta per me...

Perchè mi ha fatto questo?
Non me lo meritavo.
Lui nemmeno si rende conto di quello che mi ha fatto.
Pensa solo a sé e a sopportare i suoi giorni. Perchè non capisce che non può prendermi e lasciarmi così?
Che lo amo e mi fa soffrire?
Non può farsi amare e lasciarmi così.
Non può.
L'angoscia sale giorno dopo giorno e non riesco a vederlo in allenamento e far finta di niente. Sto sempre lontano da lui più che posso, ma non è facile per me perchè lo adoro e vorrei solo poterlo abbracciare e basta. Vorrei perdermi in lui ed io... io non so come andrò avanti ancora.
Se non lo vedessi più, ma lo vedo ogni giorno.
Marcelo e Pepe non mi lasciano solo un secondo e fanno battute di continuo, questo mi aiuta, riesco a distrarmi, ma appena lo rivedo ci ricasco ed è tremendo.
Karim passa da momenti in cui è un micio amichevole ad altri in cui è un gattaccio selvatico. A volte sembra che la tigre si stia per svegliare, ma non succede mai.
Credo che Gonzalo per quanto lo stressi non riuscirà mai a tirare fuori la sua tigre, ho quest'idea.
Però non mi interessa molto.
Karim esce con me in compagnia degli altri, ma non abbiamo più fatto niente perchè mi guarda ed ogni volta dice che non è ancora cambiato niente.
Ed io penso che arriverò al punto di esplodere e gridare. Però non so cosa griderei. Niente.
Forse che voglio solo poter amare Riky. Chiederei che c'è di male.
Non sono nemmeno arrabbiato con Dio. Riky è fatto così, come ho fatto ad innamorarmene?
Non andrà mai, mai... ed io non so nemmeno di cosa mi sono innamorato.
Mi sta facendo così male che sto impazzendo, sono distratto e anche in questo stato gioco bene, solo che per i miei canoni non sono al top.
Riky è anche peggio. Lo vedo completamente sballato... e poi mi pare abbia qualche problema fisico, fa spesso allenamenti a parte diversi per rafforzare e penso che sia una manna dal cielo.
Non potrei reggerlo.
Anche se poi nelle trasferte è una tortura averlo a disposizione e non poterlo toccare, non poter perdermi in lui.
Io ne ho bisogno. Ho bisogno di lui e non so più come togliermelo dalla testa. Viaggio come un'anima in pena senza meta.
Quando arriva il primo classico non ho la testa lì e non ho passato nemmeno un minuto a pensare a cosa significhi.
Non solo mi scontrerò di nuovo con Messi, ma capita qualcosa, in questo stato psichicamente instabile.
Sono altamente stressato e rivolto ad ogni negatività riguardante Riky.
In parole povere sto sempre più di merda, voglio sbattere la testa contro il muro, nemmeno Marcelo e Pepe sanno più che fare.
Affrontare il Barcellona in questo stato mi porta a due cose.
Sguardi astiosi verso Messi che mi ha preso il titolo di Champions League quest'anno e a grandi litigi nervosi in campo.
Non è il mio stile, sono una persona corretta che gioca il suo, certo ho scatti nervosi perchè mi vengono sempre addosso e gli arbitri non mi calcolano mai, però sono quasi abituato. Si fanno influenzare dalle notizie che girano di me e dall'opinione come persona. Non è che io sia un pezzo di merda come pensano, però.
Ad esempio sono quello che soffre come una merda.
Ad esempio.
E all'ennesimo litigio scatta il putiferio.
Avevo intravisto Gerard, ma non l'avevo messo veramente a fuoco, non avevo messo a fuoco nessuno in realtà.
Ero come io che lottavo con me stesso alla ricerca della rabbia. Meglio la rabbia che la depressione.
Questa era la mia lotta.
Quando vince la rabbia, litigo, si mettono in mezzo altri ed in poco qua non si capisce più niente, nessuno riesce a fermarsi e non si capisce per cosa diavolo stiamo tutti discutendo come matti.
Spintoni, parole, strattoni, sono al centro della bolgia e mi sto odiando profondamente per questo. Io non sono questo qua, dannazione. Non sono così. Lo sono solo se proprio me le tirano dietro.
Però fra tutti spicca qualcuno che si para davanti a me e cerca di allontanarmeli tutti come un matto. Quando registro che la maglia non è bianca, ma colorata e che quindi è del Barcellona, mi viene un colpo.
Il nome sulla sua schiena alta e spaziosa mi blocca il respiro e mi spengo. Funziona così.
Leggo Pique e mi spengo.
Smetto di strattonare e spingere e grazie a lui che allontana i suoi stessi compagni di squadra e tutti gli altri da me, la bolgia cessa anche se con fatica.
Lo guardo mentre si gira sorpreso quanto me. Ci fissiamo e non sappiamo cosa dire. Lui è shockato dal mio comportamento, non mi riconosce, pensa che sia un altro.
Io mi vergogno. Mi vergogno così tanto che ho voglia di andarmene e piangere.
Non ho pianto per tutto questo tempo, ho resistito, ed ora lo vedo. Vedo i suoi occhi chiari sorpresi e... e mi viene da piangere.
Perchè è così?
Vorrei essere espulso e correre da Riky.
Vorrei poter farla finita.
Ma perchè non posso? Perchè?

Quando la partita finisce è un sollievo, mi vergogno di me e vorrei poter tornare indietro nel tempo e inventarmi un'influenza per non giocare. Però non sarebbe da me. Niente può togliermi il calcio.
Niente me l'ha mai tolto. È sempre stato il mio rifugio, deve continuare ad esserlo. Non può essere un peso.
Sto cambiando troppo ed è solo colpa sua...
Negli spogliatoi mi lavo e mi cambio subito per poi scappare via dagli altri, spaventato di sfiorare Riky che ha la posizione vicino alla mia. 8 e 9. Fantastico, no?
Così nessuno osa dirmi nulla ed io cerco di raggiungere il pullman della squadra per nascondermi. Non c'è ancora nessuno se non qualche membro dello staff.
Sto per salire quando un fischio mi ferma, chiudo gli occhi e spero solo che non sia Riky o qualcuno che non voglio assolutamente vedere.
- Cris... - La sua voce mi fa respirare.
Chiudo gli occhi e li riapro per poi girarmi verso di lui.
Gerard non sorride, ha l'espressione stranita di prima. È sempre limpido nelle sue espressioni, non manca mai di esserlo.
Cerco di sorridere per salutarlo e abbracciarlo, ma non mi viene niente di particolare, gli prendo la mano e spingo la spalla verso di lui. Non convinco per nulla. Sono spento, sono maledettamente spento.
- Devi tornare con loro o possiamo andare via per conto nostro? - La sua domanda mi sorprende, è ovvio cosa vuole fare e per un momento penso che non sia male come idea. Con lui mi starebbe bene.
Non so, ho sempre pensato a lui in modo particolare. Chi lo sa, se fosse rimasto e l'avessimo vissuta diversamente... se non ci fosse stato Riky... tanti se...
- Avverto un attimo... - Gerard fa altrettanto e dopo una mezz'oretta siamo a casa mia, Gerard ha chiesto il permesso di fermarsi a Madrid, il giorno dopo c'è il riposo.

- Non ti ho chiesto di passare del tempo insieme per questo... - Dice dopo che si è ripreso. Io ridacchio e mi appoggio sul suo petto, mi accomodo e allaccio la gamba alla sua.
- Ah no? E se volevi solo questo che facevi? Mi legavi e abusavi di me? - Arrossisce, credo. Fa quella tosse imbarazzata che mi fa ridere. Ora i miei nervi sono stesi e rilassati e riesco anche ad essere lucido.
Scopare con Gerard è sempre stato terapeutico. Per questo quando mi ha chiesto se potevamo andare via insieme ho pensato che con lui potevo riuscirci.
A me il sesso ha sempre aiutato ma a parte quella notte con quella puttana e quel pompino a Karim, non sono più riuscito a fare niente. Mi ci voleva Geri. È che lui... è il suo ruolo.
Distrarmi dalla sofferenza di Riky.
Per questo quando l'ho visto, poco fa, ho pensato che con lui andava bene. Per questo ci sono riuscito.
Sto meglio in qualche modo, ma sto sempre di merda.
La sua mano mi carezza la schiena sudata.
- Mi hai riacceso i vecchi istinti... non posso certo dimenticare com'era fra noi... -
- Intendi il sesso? - Annuisce ed io ridacchio. - Ovvero fantastico! - Ride anche lui. È vero, è sempre stato fantastico. Ha un gran cazzo e scopa da Dio.
- Hai un talento per scopare, dovresti fare la porno star, faresti più soldi che come calciatore! -
- Vuoi dire che non sono bravo come calciatore? - Dice fingendosi offeso, io rispondo sempre divertito.
- Certo che sei bravo, ma saresti meglio come porno star! - Ridiamo ancora un po'.
- Anche Zlatan me lo dice! -
- Ibra? - Chiedo sorpreso della sua 'entrata in scena'.
Mi tiro su sul gomito.
- Te la fai con lui? - Lui arrossisce e ridacchia imbarazzato. È anche tenero!
- Sì ma solo sesso... come era con te... penso che ispiro solo queste cose, non so proprio perchè... -
- Te l'ho detto! Hai un gran cazzo e scopi benissimo! - E' vero, sono sincero. Però si fa un po' triste e smette di scherzare e divertirsi.
- Però vorrei avere anche qualcos'altro, sono andato via da Manchester perchè non mi bastava il sesso e mi sentivo svenduto... e stavo soffrendo perchè ero il solo a provare qualcosa... - Ecco, queste cose sono peggio degli schiaffi in faccia. Mi faccio serio ed impallidisco, mi staccano i fili e per un istante credo che il mondo sia finito.
- Provavi... - Non riesco a dirlo. Non ci avevo mai pensato o forse non volevo pensarci. O forse non me ne fregava.
- Dai, te l'avevo detto chiaramente, quando me ne sono andato... era ovvio! - Corrugo la fronte cercando di ricordare quel dialogo che mi aveva dato tanto fastidio. - Non lo ricordi? - Arriccio la bocca.
- Ricordo come mi sentivo... come uno incompleto. - Geri fa qualcosa con gli occhi, non capisco cosa. Credo gli dispiaccia. Capisce come mi ha fatto sentire.
- Mi dispiace, non volevo, però io stavo male... - Scuoto la testa e sospiro cercando di rischiararmi ma non sono molto bravo, il mio stato d'animo è devastante.
- Dai. Non importa. È solo che hai dato per scontato che non potessi darti quello che volevi perchè mi reputavi superficiale. Ed è quello che pensava di me anche... - Mi fermo mentre il caos mi colpisce. Glielo avevo detto?
- Cris, me ne sono andato perchè io mi stavo innamorando e tu mi usavi per dimenticare un altro. È questo che è successo. Ricordi che ti ho detto che se volevi avere qualcosa dovevi prima essere disposto a darla? E che amare non era male? - Questo non l'ho mai dimenticato. In qualche modo è stato lui a spingermi a provarci con Riky, però è stato disastroso.
Gli occhi mi diventano lucidi, sto per piangere, credo legga della sana disperazione. Impallidisce e sorpreso lascia che nasconda il viso contro il suo collo. Però riesco a non piangere. Ce la posso fare. Devo essere più forte.
- Ti fa ancora soffrire come quella volta? - Non diciamo nomi.
Annuisco.
- Molto di più. - Mormoro solo.
Mi carezza ancora. Sa essere dolce. Potevo innamorarmi di lui. Forse eravamo ancora al Manchester e avremmo vinto la seconda Champions di fila...
- E perchè lo permetti? - Amarezza.
- Non riesco a togliermelo dalla testa. Ogni volta che ci provo lui torna ed io non so dire di no... ma non ce la sto facendo più. Geri... - Credo di fargli pietà o impressione o tutti e due. Non piango, ma è come se lo facessi. Sono sfinito, non ce la faccio più.
Non resisterò ancora.
- E così alla fine ci sei riuscito... - Inarco le sopracciglia e lo guardo senza capire rialzandomi sul gomito. Lui sorride consapevole. - Ad amare. - Mi mordo il labbro, voglio piangere. Non devo. Mi sento oppresso nel petto, schiacciato, il respiro mi manca.
- Fa male, però... - La voce è incrinata. Se dirò ancora qualcosa scoppierò, lui lo capisce e sa che non voglio. Così sorride dolcemente e mi carezza il viso.
- Non sarà sempre così. - scuoto la testa sconfitto. Non puoi saperlo. Lui mi bacia la fronte e mi fa accomodare sul suo petto di nuovo, mi carezza e mi tiene a sé con dolcezza.
- E' fortunato Ibra... - Dico alla fine, dopo che mi sono calmato.
- Non mi ama. È come te, vuole solo passare del tempo. -
- Io dovevo dimenticare qualcuno... - ammetterlo è strano, mi fa sentire meglio in qualche modo. Lui sorride.
- Lui deve scappare dalla sua vita oppressiva di casa, una vita che non gli piace se non per i figli. E poi... credo che nel club in cui era prima abbia lasciato qualcuno... - Nemmeno lui ce l'ha facile con quel tipo.
Mi perdo nei suoi begli occhi, mi sono sempre piaciuti. Così intensi.
- E tu ti stai innamorando di nuovo... perchè ti innamori sempre? - Stringe le spalle.
- Non si può scappare sempre... la vivrò finchè ne avremo e poi quando finirà soffrirò e aspetterò che mi passi. Passa sempre tutto, prima o poi. -
- E' così? Si aspetta che la sofferenza passi? E per cosa? - Mi sento angosciato e perso di nuovo, come in un'altalena. Lui è molto più adulto di me perchè ci è passato per primo.
- Per il prossimo amore. Ce ne sarà sempre uno. - Che ottimismo. Sorrido amaro e scuoto il capo.
- Dici? - Annuisce.
- Vedrai... -
Solo il tempo gli darà ragione o torto.
Io però penso che certe persone non siano nate per amare ed essere amate. Tutto qua. Io sono fra queste.”


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E' vero che...
Gerard Pique e Cris erano compagni al Manchester United e tutt'ora Geri è forse l'unico del Barcellona che difende sempre Cris o che ha delle belle parole per lui, nonostante quelli che giocano con Messi dicano sempre che è lui il migliore, Gerard ha sempre avuto il coraggio di parlare bene anche di Cristiano, che è pazzesco ed inarrestabile, dice che l'ammira e lo rispetta. In campo quando si affrontano si salutano sempre con sorrisi e abbracci, in alcune occasioni si sono consolati a vicenda e la volta di cui ho parlato nel capitolo è vera, perchè c'è stato un classico, ma non ricordo quale, dove Cris era nervosissimo ed ha dato il via ad un super litigio in cui poi sono arrivati tutti quanti, c'era una ressa furiosa intorno a lui e Gerard era il solo del Barça che difendeva Cris e che mandava via tutti i suoi stessi compagni da lui, come ho descritto qua. Mi ha colpito molto.
Gerard, in quell'anno (2009-2010) giocava con Zlatan Ibrahimovic ed è stato l'anno in cui è uscita la famosa foto d'amore. A parte la foto, loro avevano davvero un bellissimo rapporto. Però, per amor di cronaca, poi Ibra è andato via l'anno successivo e... è arrivato Fabregas (non so se subito o l'anno dopo ancora). Fabregas è suo grandissimo amico di infanzia, erano insieme nelle giovanili del Barça (se non ricordo male) e si considerano come fratelli. Ovviamente una volta riuniti è stato amore. Così ora sapete che anche il caro Geri ha la sua bella storia d'amore!
Avevo scordato di dire nello scorso capitolo che Riky ha fatto davvero costruire la chiesa evangelista, non era una cosa che mi ero inventata.