*Ecco il nuovo capitolo, un po' tardi. Qua vediamo la conclusione del discorso di Riky e la tragica reazione di Cris. Quando un emotivo va in fase negativa vede tutto nero e peggio di quel che è, anche quello che nero non lo è, è un cane che si morde la coda e Riky non si sottrae. La cosa che di lui mi piace tanto è che pur sembrando perfetto, in realtà non lo è ma non si mostra lo stesso in debolezza. Mai. Anche quando stava nel suo peggior momento, se veniva incrociato sorrideva lo stesso. Parentesi chiusa. Qua introduciamo... beh, sorpresa! Il prossimo capitolo si torna su quel disastro vivente di Riky. Lo metterò mercoledì. Buona lettura. Baci Akane*

CAPITOLO LXXXV:

PROGETTI PER IL FUTURO

La domanda mi spiazza completamente e devo dire mi spaventa, come mi spaventa lui e questi suoi sbalzi di umore terribili.
È il buio più completo e poi la luce.
Ieri ridevamo insieme ed oggi è così giù. Non l'avevo ancora visto così. Ho visto tanto di lui, tutte le sue insicurezze a calcio, la sua convinzione che non sarebbe riuscito a giocare bene in questa nuova squadra, i pianti e le lagne sull'argomento. E poi le gioie perchè riusciva a segnare. Quanto riusciva a splendere, poi.
Riky è un caleidoscopio in continuo mutamento, ogni movimento c'è un aspetto nuovo che colpisce e devasta.
Ora cosa significa 'se sono felice'?
- Certo che lo sono! - Rispondo senza pensarci meglio, ma lui ha uno sguardo diverso da prima ed è questo che mi spaventa.
- Cris, - mi prende il viso fra le mani con forza ed altrettanta torna a dire. - sei felice? - batto le palpebre spaesato.
- Con te? Intendi se sono felice con te? - Annuisce.
- Certo che lo sono! Ti amo, non ho mai desiderato niente come stare con te e lo sono. Non c'è niente che voglio più di te. Sono felice, ho tutto quello che mi serve. - Lo dico con foga prima che gli vengano strane idee in testa, la paura mi raggela, mi blocca, non riesco più a pensare, a ragionare. Non ce la faccio proprio.
Ho il terrore, in effetti.
- Cris, non sei felice. Come fai ad esserlo? Ogni momento ti porto qualche problema, io che piango per questo o per quello, io che ti lascio per un sacco di motivi, io che ti peso addosso, io depresso, io indeciso. Sei sempre tutto per me, ti fai in mille, ti faccio diventare matto, ti faccio male, di faccio piangere... senza di te io non sorrido quando sto male, sei l'unico che voglio vedere quando sono così. Ma non può andarti bene, non può essere bello e leggero. Ti costringo a volare basso, a tirarmi su di morale, ad ascoltare i miei piagnistei... non puoi stare bene, non si sta bene così! È una relazione faticosa, io sono faticoso, sono una zavorra per te! È questa la verità! - Non riesco a respirare.
Spalanco gli occhi e comincio a tremare dal panico, dalla rabbia, da tutto.
Come può farmi un discorso del genere proprio ora?
Ci sono mille cose a cui pensare, mille problemi e lui se ne crea altri in più?
- Io non capisco che problema hai, lo sai? - Chiedo improvviso alzandomi per evitare di traumatizzarlo di più. Lui mi fissa spaesato, così camminando per la stanza nervoso continuo gesticolando.
- Hai problemi di salute, problemi a calcio e problemi con tua moglie, l'unica cosa che ti va bene è la relazione con me, il solo con cui non hai problemi, per miracolo, sono io. E tu te ne devi creare? Proprio ora? Che hai che non va? Devi per forza stare male a trecentosessanta gradi? Cos'hai, insomma? Sei masochista? Devi diventare martire? È Gesù che ti insegna di privarti di tutto per innalzarti? - Forse è troppo però sono furioso e parlo sempre più arrabbiato e veloce e lui paralizzato sul divano assiste alla mia scenata che prosegue. - Sono felice perchè ti amo e stiamo insieme e tu devi per forza dire che non sono felice! Perchè? Io lo sono! Però se ti dico che non lo sono hai la scusa perfetta per lasciarmi di nuovo? Così non devi affrontare questa cosa scomoda e difficile con Carol? Non la devi lasciare, no? Puoi fare tutti i figli che vuoi, tornerai ad amarla o a fingere meglio di amarla e tutto andrà a posto! Risolvi il problema con tua moglie eliminando me. Del resto è logico, da che mondo è mondo ad essere sacrificato è sempre l'amante, no? Dovevo aspettarmelo! È che penavo che se tu, tu, proprio tu, dicevi che mi amavi... che fosse per davvero. Di potermi fidare. Che non scappavi alla prima difficoltà! E per essere precisi non è nemmeno la prima. Siamo di nuovo a quel periodo? Il periodo in cui cerchi un modo per lasciarmi? Cos'è, ti piace essere pregato? Ti stufi? Sei masochista? Ti annoi? - Ripenso a quando siamo tornati insieme in autunno e a cosa mi ha detto. Di lottare se sarebbe impazzito di nuovo. Facile così. Facile far fare sempre tutto a me. Magari ora vuole farla passare come una cosa mia, no? Sono io infelice per colpa sua quindi ci lasciamo per questo!
Non ci posso credere. Tremo dalla rabbia, tremo. Sono fuori di me e vorrei picchiarlo. Non ce la faccio a lottare per lui, so che avevo promesso, so che dovrei, ma mi sta facendo di nuovo troppo male e sono forte solo se lui sta con me, non se cerca un modo per lasciarmi.
- Cris non hai capito, non è una cosa che riguarda me. Io sono preoccupato per te perchè ogni volta hai un mio problema da affrontare e risolvere, mi sopporti, ti porto giù e tu mi porti su! Non ti faccio bene! Come puoi dire di essere felice con me? - Ripete questo concetto da malati di mente ed io scoppio, l'acqua straripa dal vaso. È uno schema fisso il nostro?
Bene, lo facciamo finire.
Così gli vado davanti, mi chino verso di lui e furiosamente sbotto:
- No mio caro, tu hai paura ancora di vivere te stesso ed i tuoi sentimenti, hai paura di vivere ciò che provi per me. Parlarne a lei lo renderebbe ufficiale nella tua vita e tu hai paura di questo! Forse magari pure ti vergogno di me, di noi, di questa cosa. Ti piace un uomo! Lo ami! Ma hai paura! Sei un vigliacco, ecco cosa sei! Sei solo un codardo perchè stai cercando un modo per non affrontare i tuoi problemi, stai solo cercando di scappare e sei una cosa? Ci stai riuscendo davvero bene! Spero che ne sia valsa la pena! Vieni a dirmi come ti senti, fra un paio di anni, quando avrai una squadra di figli che non saprai guardare in faccia perchè sai che li hai ingannati e li odierai e odierai te stesso per non esserti mai accettato! Sei solo un codardo! Ma va da Carol, fai pure figli, fa sesso tutte le volte che la principessa lo desidera e auguri con gli orgasmi, sai! Sii felice nella tua menzogna! - Con questo me ne vado e sbatto la porta senza lasciargli il tempo di replicare.
Carol al piano di sopra non ha sentito cosa ci dicevamo, ma ha percepito le mie urla, mi guarda sorpresa, io mi scuso e la saluto.
Che se la veda lei con suo marito, che lo aiuti, se ci riesce!
Se pensa che basti mollargliela e fare figli auguri anche a lei!
Riky è l'essere più complicato mai nato, non sarà mai sufficiente. Niente. Perchè per qualche motivo ha bisogno di stare male. La cosa più incredibile è che da fuori sembra la persona più felice di questo mondo. Sorride sempre, lui. E tutti si chiedono come fa. Glielo dico io, come fa!
Perchè poi si chiude in camera e si piange addosso rifiutando tutti i sistemi per stare bene, tutte le soluzioni ai suoi problemi.
Non so cosa vuole e non lo sa nemmeno lui!
Mi ama, mi ama dannazione! Io lo so che mi ama!
Però ha paura di questo nostro amore e non ne ho idea del perchè!
Ma è comodo dire 'lotta quando tornerò a questo punto' perchè così scarica tutto nelle mie mani e non è giusto. Che vada al diavolo!
Deve crescere, ecco cosa deve fare!
Non si può scappare dalle cose che ci spaventano!
Deve dirlo a Carol, smetterla di ingannarla, affrontare le conseguenze e viverla con me come si deve, per davvero.
Nessuno dice che deve trasferirsi da me e renderla pubblica, per carità! E poi chi è in grado di giocare a calcio in mezzo a fischi e cori?
È difficile ora, figurarsi se poi mi affibbiano il marchio di bestia che ha rovinato e deviato il dolce bambino d'oro.
Non voglio questo. Voglio solo che lo accetti sul serio al cento percento. E per lui, dirlo a Carol e smetterla con questa farsa, è il solo modo.
Lui scappa.
Io sono infelice con lui, eh?
È il ballista più grande che io abbia mai incontrato.
Ipocrita e stronzo!
Sembra buono, ma i buoni stanno in cielo e sono solo due.
Sono Dio e suo figlio. Tutti gli altri di sicuro i loro peccati li hanno commessi.
Nessuno è perfetto e Riky è un gran pezzo di merda.
Deve crescere e assumersi le sue responsabilità.
Può anche far finta di amare Carol tutta la vita, ma non può lamentarsi che la inganna, allora. Se si lamenta che la inganna e non le sta bene, allora glielo dice.
Sono solo due le scelte.
Non ce n'è una terza!
Al diavolo!
Al diavolo davvero!
Ho chiuso!


Distrarmi è quello che mi ci vuole, quando sono così arrabbiato devo immergermi nella gente, nelle feste e distrarmi, non pensare più a niente. Mi rincoglionisco con la musica e con le persone che mi ubriacano coi loro saluti ed i complimenti.
Era un evento per non so quale sponsor di cui faccio parte, per cui ero invitato a partecipare, ho colto l'occasione al balzo e ne sono contento. È pieno di bella gente.
Riky può impiccarsi, non esiste solo lui. Sono un bel ragazzo anche io, troverò qualcuno con cui passare del tempo.
Guardo i ragazzi automaticamente e, come da copione quando litigo con lui, li schifo anche se sono davvero belli, la maggior parte sicuramente gay.
Però all'idea di ficcarmi in un'altra relazione, seppure solo sessuale, con un altro ragazzo, mi fa vomitare, così guardo le ragazze.
Mi perdo nel loro splendido e scintillante mondo e riesco finalmente a distrarmi dal pensiero di quello stronzo che a casa se la fa sotto all'idea di dire a sua moglie perchè non è il momento di avere altri figli! Non le deve mica dire che sta con me, può aspettare anche tutta la vita. Per quel che me ne importa può stare con me e scopare con lei e fare una squadra di calcio. È lui che non ce la fa a fare entrambe le cose. Ma chi se ne frega?
So che un matrimonio è un matrimonio, per noi che siamo personaggi pubblici è ancora più importante rimanere sposati o cercare una donna con cui avere una facciata pulita e a posto. Sono cose normali.
Nel suo caso capisco ancora di più perchè non vuole ferirla e c'è Luca.
A me non importa cosa fa con lei in casa, mi importa cosa fa con me. Possibile che non riesca a stare con entrambi?
Possibile che debba sempre sacrificare me?
Può dire quello che vuole... che non è una cosa sua, ma che è preoccupato per me, perchè si sente un peso e tutte queste palle qua, ma la verità è che questa storia è venuta fuori ora che lei gli ha chiesto un altro figlio! Il significato è solo uno!
Sta scappando.
Capisco l'importanza delle donne, anche se siamo gay siamo calciatori famosi, non possiamo fare tutto quello che vogliamo, non davvero. A meno che non ci sputtaniamo come ho fatto fin'ora.
Ricordo un discorso con Riky... se sei da solo puoi essere te stesso e fregarti delle conseguenze, ma se hai qualcuno da proteggere non puoi.
Lui ha Luca, è normale che non voglia portargli uno scandalo. Non solo sarebbe traumatico avere i genitori che si separano, ma sarebbe umiliante se si venisse a sapere che suo padre se la fa con un altro.
Quando mio figlio crescerà e vedrà tutte le storia che girano su di me cosa penserà? Si vergognerà... avrà una vita di merda, tutti lo additeranno e insulteranno lui per insultare me.
Mi viene la pelle dritta, devo impedirlo.
Già ora non lo faccio uscire di casa perchè i giornalisti sono appostati lì per fotografarlo. Intendo proteggerlo in tutti i modi, ho fatto un casino per la foto scappata di Junior che ora quella foto è stata oscurata. Conosco i diritti d'immagine, specie quelli di un bambino.
Il padre decide ed il padre pretende che la sua faccia venga tenuta lontano dai giornali.
Già le teorie su come l'abbia avuto si sprecano.
Affittato un utero, messo incinta una cameriera, pagato la madre per sparire... beh, non si allontanano poi tanto dalla realtà, solo che sono affari miei.
Fanno apparire la cosa come una cosa oscena.
Non sono fiero del modo in cui l'ho concepito, ero fuori di me come lo sono stasera, però stavo male.
Poi ho affrontato i miei errori e sono andato avanti, mi sono assunto le mie responsabilità. Ora voglio proteggerlo, non avevo l'istinto paterno, non ho mai sognato di essere padre ma lo sono, sto cercando di fare del mio meglio, sono stato onesto nel dire che non potevo crescerlo da solo, mia madre lo fa per me ma tocca a me proteggerlo.
Non ha fatto niente di male, non è giusto che patisca. Sono un fenomeno per i media, faccio audience ma esigo che non facciano la stessa cosa con mio figlio, non lo useranno per vendere giornali!
Per questo faccio tanto la guerra, ora. Prima non me ne importava molto ma adesso tengo il segreto sulla sua storia con gelosia e, sempre con gelosia, faccio attenzione che non venga fotografato.
Però non penso sia sufficiente.
Comunque la mia reputazione è la prima cosa che lo rovina.
Dovrei smetterla di fare sempre quello che mi pare. Dovrei mettere la testa a posto. La gente pensa che siano a posto solo quelli sposati o con una ragazza fissa, altrimenti sono degli spostati, peggio se gay.
Devo cercare di togliermi questo marchio che mi sono messo addosso. Non mi importava nulla, ma non sono più solo.
Io capisco Riky... però non capisco perchè mi deve escludere... non è vero che io non capisco se lui si fa una famiglia. Se lui ha la vocazione del padre, se fare figli lo rende felice, che faccia! Va benissimo!
Io non ho problemi.
Però usa un sacco di scuse per non affrontare del tutto sé stesso. Dopo un periodo che ci prova, molla e torna indietro.
Sono stufo. Stufo.
Devo pensare a me stesso, a crescere, a dimostrare che posso mettere la testa a posto ma non per me stesso o la mia immagine. Solo per mio figlio.
Mi concentrerò solo su di lui. È l'unica cosa che conta, ora. Riky si fotta e si fottano pure i media. Io ho il calcio ed ho mio figlio, il resto non conta.
Quando la vedo è come avere un abbaglio.

Mi fermo e smetto anche di bere frenetico i miei analcolici.
Sembra una dea, è una regina ed in questo momento non c'è nessuno che non la guardi. Credo sia la donna più bella che abbia mai visto.
Quelle labbra così carnose saranno vere? Potrebbe essere. Gli occhi, poi, così spettacolari. Verde chiaro.
I lineamenti semplicemente perfetti.
Se fossi una donna, cosa su cui spesso fantastico, vorrei essere lei.
Per un istante l'invidia mi parte, è al centro dell'attenzione come lo sono stato io fino a poco prima, ora che è arrivata lei gli occhi sono tutti lì.
È un viso noto, ma non ne sono sicurissimo al cento percento, da come si muove e posa è una modella. Mi avvicino a qualcuno che conosco e chiedo di chi si tratta e mi dicono che è una modella russa che sta per andare alla ribalta. È Irina Shayk.
Mai visto niente di più bello.
Il corpo è divino, il viso è divino, i capelli sono divini, il portamento è divino, il vestito è divino.
Perchè non sono nato come lei?
Lei potrà avere tutti gli uomini che vuole senza doversi preoccupare delle conseguenze, alla luce del sole. Niente facciate, niente finte, niente polemiche, niente critiche.
Lei sì che merita di esistere!
Ride, ha un grandissimo sorriso spettacolare, è brillante, si capisce da come conversa all'altezza con tutti, è proprio il centro di ogni cosa.
Voglio essere lei.
Basta, ho deciso.
Riky non mi merita, non merito di essere piantato ogni tot mesi perchè non ce la fa, perchè ha delle paranoie o perchè non si accetta.
Per quanto mi riguarda mi sistemerò davvero bene, troverò una brava mamma al mio piccolo, cioè ce l'ha già ma lei è la nonna, voglio che abbia una persona da chiamare mamma, che sia una vera figura materna, qualcuno che lo faccia sentire come tutti gli altri, con cui un giorno fare una vera famiglia.
So che essere come gli altri non significa niente, bisogna essere sé stessi, ma viviamo in un mondo dove gli unici ad essere lasciati in pace sono quelli omologati. Sono quelli che vivono sereni la loro vita. Io ora non voglio che sia uno stampino su misura, però il minimo è che abbia due genitori, dei nonni, degli zii. E non una nonna che fa da mamma ed un padre incapace che è single ed anzi gay.
Un giorno saprà che sono gay, però voglio che cresce sentendosi parte del mondo e non un fenomeno strano.
E poi basta con gli uomini per un po'. Se guardo un ragazzo lo pesto a sangue, ora come ora. Sono tutti uguali, scappano sempre in qualche modo. Com'è possibile che gli manchino le palle? Non è uno stereotipo. Non è vero che i gay sono senza palle. Io ho le palle di affrontare tutto, se serve. Perchè diavolo quelli che mi sono interessati son finiti sempre per scappare?
Voglio una donna, voglio una donna splendida che faccia da mamma a Junior e che mi rimanga accanto a qualunque costo, che non scappi da me. Voglio una donna, la donna che volevo essere io.
Quando l'avvicino a mi presento, gli sguardi che ci scambiamo sono consapevoli. Sappiamo che il nostro non sarà un incontro come gli altri, me lo sento io e se lo sente lei.

Non penso che dimenticherò mai il soffitto insulso di questo albergo di lusso. Non può essere una camera tanto bella ed un soffitto tanto amorfo. Ma non è per questo che non lo dimenticherò.
È che trovo più interessante questo intonaco bianco pallido a questa scopata.
Il respiro torna subito regolare e lei mi carezza il petto, devo avere una faccia da funerale. In effetti credo d'avere gli occhi sbarrati.
- Senti dai... capita... - E' anche carina a non farmelo pesare.
Perchè diavolo l'altra volta sono riuscito a mettere incinta la tipa?
Forse ero davvero in una crisi psicotica, devo essere stato posseduto dal fantasma di un uomo etero.
Sbuffo seccato. Comunque è una figura di merda.
- Scusami comunque. - Irina si accomoda accanto a me, sul fianco, e mi scruta il profilo mentre continua a carezzarmi il petto. Provassi almeno qualche brividino... non sarebbe male!
Alla fine mi volto e lei sorride incoraggiante.
- E' successo a molti uomini con cui sono stata, dicono che inibisco... non so bene se è una scusa per non dire che hanno altri problemi ma... beh, non fartene una croce! - Cerca di tirarmi su e mi viene da ridere. Infatti lo faccio ed è anche una risata grossa.
Dopo un po' che lo faccio e lei divertita mi fissa, mi calmo e le spiego.
- Giuro che non mi era mai capitato di fallire a letto! Mai mancato un orgasmo! Con nessuno! Specie se sono infuriato col mio ragazzo! - Irina aggrotta le sopracciglia, mi mordo la bocca e poi la fisso facendomi mezzo serio e mezzo incerto. Ormai tanto vale.
- Allora è questo il problema! Sei gay! - Esclama senza troppo tatto. Non so se devo difendermi o cosa, ma dopo la figuraccia della mancata erezione, direi che il resto conta poco.
- Non era mai stato un problema. Del resto ho messo incinta una ragazza... - Irina si mette a pancia in giù, appoggia il mento sul palmo e mi fissa incuriosita, così le spiego un po' la storia. Lei interessata annuisce, sembra davvero colpita da quello che le racconto di me. Doveva essere solo una scopata, un colpo di testa dei miei. Certo, ho detto che volevo essere lei e se non potevo esserlo allora l'avrei avuta, però in realtà ero un po' schizzato. Volevo solo distrarmi con qualcuno che non mi ricordasse Riky. E qualunque altro ragazzo me l'avrebbe ricordato perchè ha il cazzo!
- Penso che quella volta tu fossi meno innamorato di ora. Per questo sei riuscito a farlo. O forse eri davvero più fuori! - Sospiro alla sua diagnosi, credo abbia ragione in entrambi i casi. Mi metto a pancia in giù anche io e l'osservo. È la donna più bella e perfetta che abbia mai visto, ma non capisco proprio perchè non mi sia eccitato. E ci sapeva fare...
- Credo ci sia poco da fare, no? - Lei ride.
- E cosa vorresti fare, scusa? Ci hai provato, hai fatto bene, però non si è mosso niente. Se proprio lo vuoi dimenticare, non è con le donne che puoi farlo. - Soffoco qualche secondo contro il cuscino e la sento ridere, poi riemergo per rincarare la dose con enfasi.
- Sono troppo gay! - Lei ride ancora più forte e mi piace come ci divertiamo insieme, siamo simili, abbiamo lo stesso modo di prendere le cose e di scherzare. Ho detto che lei era me al femminile. L'ho detto?
Poi un lampo mi attraversa la testa.
Se lei è me al femminile dovrebbe essere lesbica!
- Ti piacciono le donne? - Lei da che ride a che spalanca la bocca e rimane pallida e dura come un cadavere, al che mi metto su a sedere e tiro le ginocchia sotto di me in uno scatto atletico e batto le mani ridendo come uno stronzo. Lei rimane inebetita davanti alla mia reazione, ma poi si riprende, si tira su a sua volta e mi comincia a colpire col cuscino intimandomi di smetterla di gracchiare come una checca con la menopausa.
- Questa cosa non ha senso, le checche sono uomini, non vanno in menopausa! -
- Sicuro che siano uomini? Mi sembri più donna di me, ora! - A questo punto comincio a tirarle il cuscino a mia volta e giochiamo come due bambini, ridendo, distraendoci, sfogandoci.
Ecco come mi sfogo e mi distraggo.
Niente sesso.
Siamo nudi e non ci vergogniamo, siamo a nostro agio ed è piacevole.
È davvero la mia copia, allora!
- Siamo anime gemelle! - Esclamo dopo un po' guardandola e smettendola di tirarle cuscini. È spettinata e penso di esserlo anche io.
- Così pare! Siamo degli dei e siamo omosessuali tutti e due! - Ma che bellezza, è pure egocentrica e narcisista come me! No, ma dove stava?
- Forse siamo gemelli separati alla nascita! - Esclamo continuando a divertirmi un sacco.
- Può essere... mi hanno spedita in Russia e tu sei rimasto in Portogallo. -
Mi stendo e lei fa altrettanto.
- Dovremmo sposarci, non trovi? Dove ne troviamo un altro o un'altra perfetta per noi? Siamo uno su un milione, sai?! - Ne sono abbastanza convinto e lei scuote la testa pensando che scherzi. Sì certo che scherzavo, ma non poi così tanto.
Faccio il broncio e la fisso immaginandola al mio fianco vestita da sposa. Una gran bella sposa, direi.
- Starei bene con lo smoking! - Replico per non far cadere l'argomento.
- Mica sarai serio! Ci siamo appena conosciuti! - Sta ancora ridendo, ma io continuo con la mia arringa da folle.
- No certo, non ora. Non saremmo credibili, si capirebbe che è una cosa finta. Però pensaci. Tu sei lesbica ed io gay, siamo popolari e dobbiamo mantenere una certa immagine che il pubblico richiede per non sotterrarci. Io non ho mai voluto, infatti non ho una gran bella fama, però ora che sono padre devo assolutamente riabilitarmi. E cosa c'è di meglio che una relazione seria? Per te sarebbe un grande aiuto per la tua carriera, verresti ancora di più conosciuta, otterresti più fama di quanto non hai già. Pensaci. Poi non so che piani hai, se progettavi un giorno di diventare madre, ma se ti va e fra noi due funziona come amici possiamo sempre averne uno, un giorno. Possiamo sposarci quando sarà chiaro a tutti che ci amiamo, anche se non ci amiamo. Vediamo se riusciamo a convivere, come funzioneremmo come coppia falsa. Se va io direi che varrebbe la pena, no? E poi sai, così mio figlio avrebbe una parvenza di normalità in un modo dove non esiste. Io odio la normalità, ma purtroppo il mondo la invoca e se sei appena fuori dalle righe sei finito. Vorrei provare a dargli il meglio che posso. Ed il meglio sarebbe una famiglia normale. Vorrei evitare di fargli sapere che suo padre è gay. Un giorno glielo dirò, quando sarà grande per capirlo. Ma finchè è piccolo... no? Credo che ne gioveremmo. -
Irina mi guarda ora seria e pensierosa, ha ascoltato il mio delirio con molta attenzione dopo aver capito che la sparavo, ma al tempo stesso la pensavo.
- Una coppia di convenienza, eh? -
- Sì, una relazione fake. Nel mondo dello spettacolo ce ne sono tantissime. È raro che siano vere. Si danno benefici a vicenda. Questo mi aiuterebbe a sistemare un po' la mia immagine. Per mio figlio è importante. E a te... -
- Mi darebbe maggior visibilità, è il momento decisivo per farmi conoscere. Poi certo, ho sempre pensato che mi piacerebbe essere madre e questa potrebbe essere un'ottima occasione. -
Annuisco e continuo a guardarla in attesa di una risposta definitiva.
- Come la vivi tu la tua sessualità? Sai, io non mi sono mai interessato a coprirla. Non ho mai fatto vero coming out, ma questo perchè prima di Riky non avevo una vera relazione e non mi importava di confermare o smentire. Andavo per locali gay con amici gay e non mi interessava. Ora sono con Riky, amo Riky e lui è sposato ed è una specie di Santo. Non si esporrebbe mai e poi mai. Per cui guai, adesso. Deve stare attentissimo e sta diventando fobico che la cosa si scopra. - Irina si mette sulla schiena, intreccia le dita dietro la nuca e mi espone i suoi seni morbidi, sodi e perfetti, non sono troppo grandi, non sono piccoli, sono perfetti. Come il resto del suo corpo, la sua pelle liscia abbronzata. Come la invidio. Vorrei essere lei. Eppure è invidia e non desiderio. Quando guardo Riky sotto la doccia mi viene un caldo e gli salto addosso, non riesco a non toccarlo. Infatti lo faccio. Anche in campo lo faccio con ogni scusa. Anche senza scusa.
Però con lei, che ripeto è bellissima, per quanto la invidi, non mi viene da palparla.
Io mi piaccio, mi trovo bello e faccio in modo di esserlo sempre di più, sono vanitoso e passo ore allo specchio. Non vorrei trasformarmi in una donna, non mi farei operare e non mi travestirei nemmeno. Però quando ne vedo una così bella la invidio. Se fossi così la mia vita, al di là del calcio, sarebbe perfetta. Cioè al cento percento. Non avrei il minimo problema ad andare con chi mi piace. Sarei potuto essere la moglie di Riky, magari. Chi lo sa.
Sospiro. Cazzo, penso sempre a lui.
- Per me è diverso, non posso dichiararmi né farlo capire. Tengo sempre la mia vita privata molto nascosta, infatti si sa poco di me. Ho avuto alcuni ragazzi, alcuni anche popolari... hai presente il batterista dei Linkin Park? Ad esempio stavo con lui. Ma alla fine per quanto ci provassi non riuscivo a farla andare bene. Ma non perchè non sapessi fingere, è che a loro non andava bene la mia superficie. Volevano tutto di me. Ma a me piacciono le donne, capisci? Io non lo renderò mai pubblico finchè ho la carriera, per cui mi stanno bene le relazioni da copertina... solo che ai miei ragazzi, quando capiscono di essere questo, solo facciata, mi piantano. -
- L'ideale è uno che vuole la tua stessa cosa! - Concludo vittorioso e contento.
Lei annuisce sorridendo, alla fine è così però.
- Siamo davvero anime gemelle! - Così guardo la sua splendida bocca carnosa e mi sporgo verso di lei, a pochi centimetri la guardo nei suoi bellissimi occhi da gatta e mormoro.
- Ci proviamo, allora? - Lei ci pensa ancora un istante.
- Direi che vale la pena tentare... - Così sanciamo il patto con un bacio superficiale che non va oltre il semplice tocco.
Dubito che dovremo fare più di questo in pubblico.
A me piace recitare, sono una faccia tosta incredibile, lei è una modella e quindi è il suo lavoro mostrare ciò che vuole e non ciò che è.
Saremo perfetti.
Secondo me diventeremo anche i migliori amici uno dell'altro!
- Brindisi figurato alla nuova coppia che conquisterà il mondo! - Quando lo dice, mi vengono in mente i Beckham. Devo chiamare David, devo sentire se anche loro hanno fatto così. Sono tutti convinti che sia stato così. Poi hanno scoperto di saperci fare a letto, però fondamentalmente la regola è una.
Se vuoi mettere in atto il film più bello e credibile di tutti i tempi, una delle cose che non possono mancare sono i figli. Avranno programmato anche quelli, ne sono certo.
Lo chiamerò, me lo deve dire!
Dopo di questo, Irina si stende e si accomoda meglio coprendosi col lenzuolo, credo voglia dormire. Io a questo punto guardo il telefono ed esito. L'ho spento perchè Riky mi riempiva di telefonate. Deve capire da solo che la deve smettere di fare così. Scappa e scappa e scappa. Arriverà il momento in cui affronterà le cose?
- Tienilo un po' sulle spine, ma poi facci pace... - Dice lei come se mi leggesse nel pensiero. Mi giro. Lei è di schiena rispetto a me ma ha già capito a cosa pensavo.
- Dici? -
- Non è che dico. È quello che farai. - Inghiotto e ripenso a come mi ha fatto sentire mentre accampava ridicole scuse.
Deve accettarsi. Deve imparare ad accettarsi. E smetterla di sacrificare me ogni volta che ha un ostacolo sul suo cammino. Quando ha un problema sacrifica me. Non mi ama davvero come dice, se lo fa.
Si sente lontano da Dio?
È colpa mia e mi lascia.
Non sa dire di no a Carol?
La soluzione è lasciarmi così le può dire di sì.
Non è che la ama di più di me... e nemmeno con Dio. Sono amori diversi.
E comunque non prendiamoci in giro.
Anche se sono amici, anche se sono i migliori amici uno dell'altro perchè sono uguali, si capiscono, si conoscono... quello non è amore.
Sono come me ed Irina, solo che si conoscono da più tempo.
Sono anime gemelle, ma le anime gemelle non sempre sono destinate ad amarsi. Se sono troppo uguali, se sono così gemelle, dopo un po' quello che all'inizio era scambiato per amore si rivela per quello che è davvero.
Affetto, complicità.
Mi stendo e lascio perdere il telefono, chiudo le luci del comodino e cerco di dormire.
Ovviamente penso a lui tutto il tempo.
Non sto meglio.
Mi sono sfogato, ne ho parlato con una che mi capisce, ho trovato la soluzione per riabilitarmi per Junior, mi sono divertito, non ci ho pensato per un po', ma appena la luce si spegne ecco che lui torna nella mia anima a strapparmela.
È sempre lui il punto.
È sempre lui che mi dilania o che mi fa felice.
È sempre lui.
Come fa a dire che è meglio separati perchè soffro di meno?
Cosa me ne frega se devo risolvere i suoi problemi? Sono felice di farlo perchè lo amo.
Non ha capito niente di me, niente!
Io sono disposto ad essere l'uomo perfetto che la società esige solo per essere credibile e a posto. Solo per essere degno di stargli al fianco senza che gli vengano crisi psicotiche e scappi convinto che il mondo sappia.
Sono disposto a sposarmi con una donna e ad inscenare una relazione etero perfetta, cosa che non ho mai fatto seriamente, per mio figlio e per lui.
E lui pensa che sia meglio separarsi da me?
Che sia meglio per me?
Per me? Ma davvero?
E se dessi la vita per lui cosa direbbe?
Che era un amore sbagliato?
Ma cosa ha fatto il suo Gesù sulla croce? Non ha dato la vita per gli altri? È lui che lo dice sempre e che me lo ricorda. È lui che mi fa catechismo nelle infinite ore che passiamo insieme. Ed io amo ascoltarlo mentre parla del suo Gesù perchè lo ama in un modo che non so descrivere e mi perdo in questo suo amore. Non mi sento inferiore, è solo un amore diverso.
Ma l'amore di Gesù che si sacrifica per gli altri va bene, però il mio che faccio di tutto per aiutarlo no. Perchè non va bene?
È solo un ipocrita. Mi scarica addosso una motivazione per non dire quella vera.
Se mi lascia non deve affrontare sé stesso con Carol.
Risolve i suoi problemi, o per lo meno è quello che lui pensa.
Ma si sbaglia. È finito. Se lo fa davvero se ne pentirà per tutta la vita, finirà per odiarsi, si rovinerà sul serio. Se si rinnega fino a questo punto si perderà.
Però non posso farlo combattere, deve farlo lui. Io ho fatto quello che potevo.
Con questa realizzazione, capendo che non posso fare nulla, solo aspettare che faccia lui il grande passo, mi giro e piango silenzioso.
Ti prego, Dio. Fallo ragionare. Non lo posso perdere. Lo amo troppo.”


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E' vero che...
Cris ed Irina si sono conosciuti e messi insieme nell'arco di quell'anno, dopo l'arrivo di suo figlio. Era il 2010. Dal momento che non si sa molto sull'inizio della loro relazione e che è cominciata proprio dopo l'arrivo del piccolo Junior, è fin troppo evidente il motivo, ovvero che lui l'ha cercata di proposito per riabilitare la propria immagine affinchè non gravasse sul suo piccolo. Poi essendo identici sono diventati amici e si divertono, il che non guasta.