NOTE: Riky e Carol mesi fa hanno annunciato ufficialmente la loro separazione senza dare spiegazioni, il mondo intero ne ha sparate di tutti i tipi... che lui la tradisse, che lei non voleva seguirlo negli States per la sua nuova avventura di calcio... loro non han mai detto nulla, ovviamente eran tutte cavolate assurde. O meglio sì, si erano separati ma non certo per donne o club... la cosa che mi ha sconvolto è che due come loro, così religiosi ed attenti a come si pongono nei confronti del mondo, l'abbiano fatto e reso noto. Però sotto Natale pare siano tornati insieme, hanno fatto una dichiarazione quasi ufficiale diciamo, su instagram, e continuano a mostrarsi insieme nelle occasioni o se fanno qualcosa in famiglia. Per cui non è che l'han dichiarato, ma quasi. Non che mi sembri meno strano che prima decidono di rendere pubblica la loro crisi matrimoniale e poi dopo pochi mesi fanno retromarcia, però pace all'anima loro. Chi vivrà vedrà. Così ecco la cosa vissuta in chiave criska e la spiegazione del retroscena e di quel che Riky ha combinato. Come ben sapete, scrivo cose che non possono essere provate, ma che sono plausibili. Ovvero se fosse vero, potrebbe essere così. Buona lettura. Baci Akane

ONESTAMENTE



Un'ondata incredibilmente forte di calore li attraversò più forte che mai.
I corpi tesi tremarono per alcuni istanti, la mente sconnessa, gli occhi stretti e le voci sospese da quei gemiti che avevano appena riempito l'aria.
Rimasero così per un tempo interminabile, fino a che crollarono sul letto, separandosi e avvinghiandosi uno all'altro.
Cris si accoccolò Riky sopra di sé, gli baciò il petto prima di sistemarsi.
I suoi battiti erano all'unisono coi propri, sembrava i cuori dovessero uscirgli dalla gola.
Rimasero ansimanti a riprendersi, mentre le menti si riesumavano dal piacere intenso dell'orgasmo appena vissuto.
I pensieri lenti scivolarono fuori da loro, dolci, realisti, placidi.
Senza alcuna coltre di nebbia.
Poi Riky intrecciò le dita con quelle di Cris dopo averle trovate e con lo sguardo perso nel vuoto di quella camera d'albergo, disse:
- Ricordi quando mi dicesti se ero sicuro della separazione? - Disse poi dopo che il silenzio ebbe regnato per il tempo necessario.
Cris, il quale pensava a tutt'altro, ovvero che finalmente erano insieme dopo un sacco che non erano riusciti a vedersi, cercò di capire il momento specifico a cui si riferiva e quello, come un fulmine che attraversa un albero rompendolo in due, ma non lo spezza del tutto, gli tornò alla mente in un flashback.

***

- Cris, ci siamo! - La voce di Riky gli arriva alterata attraverso lo schermo del portatile e Cris si fa attento per capire a cosa si riferisce. Dal suo volto impercettibili segni gli fanno capire che è in crisi e non è sicuro di quel che sta per fare, ma ci ha pensato molto e vuole apparire entusiasta convinto. Però non lo è sul serio.
Gli basta un istante per capire il suo stato d'animo reale.
- Per cosa? - Chiede calmo.
Riky, sempre sforzandosi di rimanere euforico, come se annunciasse l'avvento di Cristo in Terra per la seconda volta nella storia del mondo, dice:
- Ne ho parlato molto con Carol ed alla fine abbiamo deciso di provare a separarci! - Il silenzio che ne deriva è pesante e Riky capisce subito che qualcosa non sta andando come se l'era figurata. Cris non sa mentire, si legge sempre in faccia quel che pensa ed ora è dubbioso. - Pensavo urlassi di gioia... - Dice infatti Riky deluso.
Cris non sa come porsi, si stringe nelle spalle e si gratta la nuca.
- No certo... sono contento se tu ne sei sicuro... - Riky aggrotta le sopracciglia a tal proposito.
- Ci ho pensato moltissimo, ci penso da mesi, da anni. Da quando ho detto tutto a Carol e lei ha deciso di impostare la propria vita anche per sé stessa e non solo in base a noi come coppia. - Carol aveva detto che sarebbero rimasti insieme perchè avevano figli ed erano personaggi pubblici e comunque la loro fede gli imponeva la sacralità della famiglia. Però lei non voleva vivere solo in funzione sua, come aveva sempre fatto, seguendolo ovunque nei suoi club e rinunciando ai propri desideri.
Quindi si era stabilita in Brasile avviando la sua attività ed aveva deciso che ovunque Riky sarebbe andato per il calcio, lei non l'avrebbe seguito. Oltre a questo aveva iniziato a mettersi in generale più in mostra rispetto a quanto non avesse mai fatto, ostentando una perfezione che le piaceva avere anche se non era autentica. La forzava e la mostrava al mondo, spaventata che il mondo notasse quanto invece le cose fossero tutt'altro che rose e fiori.
- Ma è lei che lo vuole? Si è stufata di fare la recita e vuole vivere la vita che vuole sul serio e non per finta? - Chiede Cris per capire meglio la questione. Riky cambia spesso posizione perchè è a disagio.
- No no... per lei possiamo andare avanti come abbiamo fatto. Insomma, ci vogliamo bene, siamo grandi amici, c'è amore a modo nostro, un amore fraterno. E poi sai, ha dei privilegi visto che è la moglie di un calciatore famoso... non credo le vada a genio l'idea di separarci e metterci sotto i riflettori di quello che diventerebbe un caso mediatico. Ma ha detto che se voglio, va bene. L'affronteremo e vedremo come va. - Cris non è per nulla convinto e chiede ancora approfondimenti.
- Perchè vuoi farlo? Se per lei va bene continuare così e c'è affetto... poi avete una famiglia, un'immagine... a modo vostro siete qualcosa comunque... certo, non quel che dovreste essere secondo la vostra religione, però siete sinceri fra di voi, non c'è menzogna. È questo che conta... - Riky sospira e si stringe nelle spalle senza più riuscire a guardarlo in viso attraverso lo schermo del computer.
- Sì è vero però non siamo quel che mostriamo. Mostriamo una famiglia perfetta, una coppia che si ama e non lo siamo e questo non è religiosamente corretto... ho sempre vissuto questa cosa con sofferenza e tu lo sai molto bene. - Cris fa l'espressione di chi sa perfettamente cosa intende. Gli aveva fatto passare l'inferno. - Per cui ora che mi sento pronto ad affrontare la realtà, voglio farlo. Non voglio tirarmi indietro. Lei mi disse che voleva vivere la sua vita rimanendo mia moglie, non voleva scandali di alcun genere. Però mi disse anche che se un giorno mi sarei sentito di venire allo scoperto, mi avrebbe appoggiato. -
- Quindi ti appoggia? - Riky storge la bocca.
- Non è molto d'accordo. Dice che dopo tutto questo tempo che viviamo così, potremmo continuare per sempre. Ognuno vive le sue storie e fa la sua vita, ma rimaniamo insieme, siamo sempre una famiglia e secondo lei si può continuare. Stiamo attenti a non fare scandali, ma anche separandoci non credo che ci mostreremo eventualmente con altre persone. Beh, lei più che altro, perchè io sto con te e non mi mostrerò mai di certo... - Cris spera che un giorno lo faccia, ma d'altro canto sa che sarebbe orribile la conseguenza. Non sarebbe lasciato in pace, verrebbe messo in croce.
- Ha ragione lei. Insomma. Tu vuoi essere lasciato in pace e il matrimonio con lei, il farlo apparire perfetto, ti dà quella pace! Perchè rinunciare? Lei sa ed è quello che conta! Anche io sto con Irina per la pace personale, così abilitando la mia immagine proteggo mio figlio. Ma ne siamo entrambi consapevoli, ognuno si vive le sue storie di nascosto senza farsi scoprire dal mondo. Questa è pace e non facciamo male a nessuno, perchè i diretti interessati sanno. - Riky sa che Cris la pensa così, ma credeva che sarebbe stato felice di sapere che invece lui sarebbe stato coerente con i propri valori.
- Cris, non lo faccio per esserti più fedele. Lo sono comunque. Non tocco Carol da quando abbiamo concepito Isabella ed anche prima lo facevamo pochissimo... non lo faccio nemmeno per te, per farti piacere, per essere più tuo... lo faccio perchè io non ce la faccio più a vivere due vite in questo modo! Anche se Carol sa... io ho dei valori, credo in determinate cose e la mia vita è tutta l'opposto! Ho sempre sognato di poter vivere coerentemente con i miei valori! Ora sono deciso a farlo! - Cris sospira e vorrebbe abbracciarlo, ma non può.
- Sai che ci saranno delle conseguenze, vero? Brutte conseguenze. - Riky annuisce.
- Lo so. Parleranno un sacco, mi metteranno in croce... ma poi dopo un po' mi lasceranno in pace ed io farò la mia vita senza fingere nulla per nessuno. Coerentemente. - Per lui è molto importante, si è tormentato a lungo con questo discorso.
Adesso è pronto e deciso e Cris capisce che deve provarci lo stesso.
Vorrebbe impedirglielo per proteggerlo, ma non può. Non ne ha nemmeno il potere.
- Se ne sei sicuro, se ne sei davvero sicuro... allora ti appoggerò, per me va bene. Ma va bene anche se continui con lei. So cosa provi, conosco i tuoi sentimenti. So che ami me e che a lei le vuoi un mondo di bene. Per cui fa come vuoi, ma sappi che non sarà facile come credi. - Riky abbassa gli occhi sulle proprie mani, non ne è convinto, ma non può continuare in quel modo.
- Mi sentirò sempre sporco davanti a Dio. Anche se Carol sa e l'ha accettato perchè anche lei ormai non mi ama in quel modo... non sono davvero pulito in ogni caso. La religione non accetta il divorzio, però è un atto di onestà davanti a Dio, per quel che mi riguarda. -
Cris alla fine sorride e capisce che lo deve sostenere e basta, che ora è il solo modo per aiutarlo. Quindi con tono squillante, batte le mani attirando la sua attenzione.
- Ehi, quindi bisogna festeggiare! Quand'è che vieni? - Riky capisce che è dalla sua parte ed è tutto quello che conta. Torna a guardarlo ed il suo viso gli dà la forza delle proprie azioni. Gliel'ha data sempre, per ogni prova affrontata. Sarà ancora così.

***

Cris tornò alla realtà aggrottando la fronte.
- Sì, ricordo... - Riky si strofinò le labbra rimanendo appoggiato in quella posizione che non necessitava di contatti visivi diretti.
Si sentiva inquieto a fargli quel discorso, ora, e non sapeva da dove iniziare. Cris, sentendolo esitare, capì che cosa cercava di dirgli, ma non lo interruppe.
- Ecco... dopo qualche mese di separazione pubblica con Carol... beh, sai meglio di me come è andata, ti ho aggiornato sempre su tutto... - Cris annuì calmo.
- Hai capito che non ne valeva la pena e torni con lei? - Riky si sentì mancare il fiato e per un momento gli si oscurò la vista.
Come faceva?
Come faceva a sapere tutto in quel modo, prima ancora che glielo dicesse o gli desse degli indizi?
Alzò la testa di scatto per guardarlo in viso, sorpreso, sconvolto, e lui rise.
Cris rise e Riky si calmò, la tensione scemò e i muscoli si rilassarono sul serio.
Il portoghese gli premette il dito sul naso, amichevole.
- Sapevo che sarebbe andata così dal momento in cui me ne hai parlato quella volta! - Riky, però, seppure rilassato, era sempre sorpreso.
- Ma come? Come hai fatto? Sai quanto mi sono tormentato con la questione della doppia vita e... -
Cris gli carezzò il viso risalendo sui capelli scompigliati, adorava toccarglieli. Smise di ridere indecente e si fece serio, anche se sempre con un sorriso addosso.
- Lo so, però so anche che quello che avevi con lei era autentico quanto quello che hai con me, anche se in modo diverso. Vale la pena di essere vissuto comunque. Non è... non è come la vedevi tu. Io non l'ho mai vista in quel modo, ma tu sei sempre stato rigido e fissato che ci sono dei confini precisi e che se sei un tipo di uomo, non puoi scendere a compromessi solo per comodità. - Riky, sempre sconvolto per il modo in cui lui lo conosceva, appoggiò il mento sul suo petto e guardandolo ancora negli occhi, si aprì come faceva sempre con lui che gli diceva tutto.
- Pensavo che il fatto che lei lo sapesse e l'avesse accettato, fosse un compromesso di comodo, ma che in realtà davanti a Dio fossi sempre il peccatore di prima. Però non è così. -
- Solo tu lo pensavi, io ti dicevo che eri troppo severo... - Lo corresse Cris senza problemi. Riky gli prese la mano con cui lo stava carezzando dolcemente e gli baciò le dita, continuando pensieroso, scavando nel profondo di sé.
- Ne ero sicuro. Ma in realtà non era vero, perchè noi vivevamo coerentemente con le nostre vere vite. Amo te e non vado con lei, facciamo le cose che fa una famiglia perchè lo siamo. È questo, capisci? È questo che non capivo! Mi dicevo che peccavamo davanti a Dio perchè non eravamo coerenti e vivevamo due vite diverse, però eravamo coerenti invece! Proprio perchè sapevamo e vivevamo per quel che provavamo. Noi siamo veri fra di noi e vivo come uno che ama una persona, che però non è quella che ha sposato, ma con Carol onoro la mia famiglia, non faccio mancare loro nulla. - Cris sorrise dolcemente nel constatare che finalmente l'aveva capito.
Sicuramente ora sarebbe stato il Riky più sereno e rilassato mai visto. E questa volta per sempre.
- Come l'hai capito? -
Riky gli baciò ancora le dita e dopo averci pensato, rispose.
- Passavo le giornate come prima. Non è cambiato nulla. Ci siamo separati dicendo che non ne sarebbero andati di mezzo i bambini, che non ne avrebbero sofferto, che non gli sarebbe mancato nulla. Quindi io facevo le cose da padre, il che comprendeva farle da genitori, con la loro madre. Per cui... beh, era tutto come prima. Non è mai cambiato nulla, perchè per onorare la famiglia, la mia vita di fatto non è cambiata, io non ho mai fatto nulla di diverso. Se non per il resto del mondo che ora sapeva che io e Carol eravamo divisi... e poi beh, le voci le conosci meglio di me. - Cris si era infervorato molto contro di queste perchè dipingevano Riky come un traditore che andava con Miss Brasile e cose simili.
Ovviamente non l'aveva mai sopportato, per lui era inaccettabile che sputassero tanto fango sull'immagine a posto di Riky. Ma questo l'aveva saputo sin dall'inizio, perciò non aveva voluto lo facesse.
- Quindi vivevo come prima, ma dovevo sopportare quelle brutte voci sul mio conto che sporcavano la mia immagine e quindi oscuravano anche la serenità della mia famiglia e dei miei piccoli. No, a quel punto ho capito ed ho parlato con Carol. Gliel'ho accennato, ma non abbiamo ancora deciso. Mi ha detto di rifletterci bene che se si torna insieme ufficialmente, sarà per sempre e non si tornerà indietro più. Niente più dubbi, non potrò ripensarci e vacillare. Se è di nuovo insieme, sarà per sempre e dovremo anche essere bravi a convincere sul serio tutti, per riottenere quella serenità, quella pace perfetta che avevamo prima, quando per tutti eravamo la coppia autentica! -
Riky ora stava molto meglio dopo aver fatto luce su tutta la situazione, ci aveva pensato molto, ne aveva parlato con Carol, ma era diverso farlo con Cris. Con lui metteva le cose in chiaro per sé stesso, lo faceva meglio.
Cris era molto felice, ora. Orgoglioso di lui e della sua scelta, del fatto che l'avesse capito. Sicuramente ora sarebbe stato meglio e questo pensiero era per lui il più importante di tutti.
- Sono contento di questa tua scelta. Speravo finisse così. Lei ti protegge dal mondo che è fatto di bastardi. Preferisco la tua immagine di uomo sposato e devoto che tutti adorano e non toccano, piuttosto che quella di traditore, falso ed ipocrita che ti stavano dipingendo. Ne stavo uscendo matto. Io ti preferisco con lei. - Del resto se lui stava con Irina era per lo stesso identico motivo.
Riky era un po' sorpreso della sua reazione e lo guardò stupito per capire se fosse sincero. Non che ci fossero molti dubbi, Cris non sapeva mentire. Specie a lui.
- E' che... ero ossessionato da quel che sbagliavo e che non ero, che non capivo quel che invece avevo. - Cris aggrottò la fronte. - Con lei. Con lei avevo qualcosa che non vedevo perchè guardavo i difetti ed i peccati. Però in realtà non è vero che vivevamo incoerentemente. È vero, non siamo marito e moglie, ma siamo padre e madre. Siamo una famiglia, abbiamo due figli, comunque siamo una coppia di amici he si vuole un gran bene, ci importa molto uno dell'altro, il tempo passato insieme è sempre bello e crediamo nelle stesse cose, condividiamo un sacco di cose, siamo simili. Uguali. Quindi è questo il punto. Ci amiamo in un qualche modo. Siamo una coppia, in qualche modo. Siamo una famiglia a modo nostro. Siamo una vera famiglia. Io, lei ed i bambini. Per cui perchè... perchè separarmene? Perchè dire al mondo che non lo siamo quando invece lo siamo? Che importanza ha quale tipo di amore specifico sia? Se non andiamo a letto insieme e cose così? Cosa importa? È amore. Siamo grandi amici, siamo complici, ci vogliamo bene. È questo che conta. E non capivo quello che avevo con lei finchè non me ne sono separato. Perchè beh... non me ne ero separato davvero, alla fine! - Cris sorrise. - Rivoglio la mia pace, la mia serenità. Voglio che smettano di parlare male di me e dire cose orribili che arrivano all'orecchio di Luca. Gli hanno chiesto un paio di volte se è vero che suo padre sta con un'altra. No, queste cose non le posso permettere. - Cris era d'accordo su tutta la linea e quando gli prese il viso fra le mani, l'avvicinò al suo e sorridendo dolcemente, disse:
- Non sai quanto mi stai facendo felice. È proprio quello che speravo succedesse. Adesso starai bene, sarai sereno ed in pace con te stesso. Sono orgoglioso di te! - A Riky vennero gli occhi lucidi, perchè era vero che Cris era tanto felice per questo motivo. Ci teneva a lui fino a quel punto.
Sorrise e lo baciò cullandosi con le labbra sulle sue, non fece altro.
Con amore, quell'amore che invece fra lui era così.
Assoluto. Grande. Vero. Autentico.
Di quell'amore fra due persone che condividono l'anima e che lo faranno per sempre.
Un amore che non necessita di segni, di conferme, di dichiarazioni pubbliche, di essere vissuto alla luce del sole e da vicino. Che in ogni caso, anche a distanza e di nascosto, funziona perchè è vero.
Quell'amore.
E Riky lo viveva con lui. Questo contava.
Carol lo sapeva, con lei condivideva un altro affetto che c'era ed era vero.
Erano due cose separate e distinte ma autentiche e vere entrambe e non serviva crucciarsi per il fatto che non coincidevano con la stessa persona, come sarebbe dovuto essere.
Adesso c'era la verità nella propria vita. Una verità che non aveva mai visto, ma che era sempre stata davanti ai suoi occhi.
La viveva da anni.
E' vero che per capire ti devi privare della cosa che non capisci.” Si separò dalle sue labbra e lo guardò carezzandogli il viso, gli occhi brillanti per la gioia di un amore ed una completezza interiori che non aveva avuto con nessun altro e che ora era ancor più forte di prima.
- Sei la cosa migliore che mi potesse capitare. - E considerando che spesso Cris aveva pensato di essere stato la sua rovina, questo fu il regalo di Natale più bello mai ricevuto.
Sapere di essere la cosa migliore della persona più importante della propria vita, non aveva prezzo.
- E tu della mia. - Ma di questo Riky non aveva mai avuto dubbi né mai ne avrebbe avuti.

FINE