CAPITOLO VI:
UN QUADRO PIU' COMPLETO

[da sapere prima di leggere: dopo gli eventi precedentemente narrati, Riky ha cominciato a dare i primi segni di cedimento rivelati da certe foto dove lui, pensieroso, fa delle espressioni di molto sconforto e profondamente cupe.
Anche Iker, in un post dove si è fatto fotografare con Karim e Cris, cerca di togliere l'attenzione da Cris perchè tutti lo accusano di essere triste ingiustamente e dice che anche Karim non sembra felice. Nella foto, infatti, si vede chiaramente che ha qualcosa che non va.
La domenica di Liga, la partita del Real Madrid deve essere rinviata per un blackout irreversibile misterioso provocato da un sabotaggio dell'impianto elettrico del Santiago Barnabeu. La partita viene rimandata al giorno dopo.]

***

Karim, accompagnato da Ricardo, ripensò all'ultimo dialogo avuto con José.
- Perchè diavolo fai così con lui? Cosa ti ha fatto? Hai passato 2 anni a sostenerlo e farlo giocare, ci sono state partite in cui l'hai tenuto per 90 minuti anche se non c'era proprio, stava male e non riusciva a giocare... ora che sta bene, è in forma e può dare davvero qualcosa di buono è come se fosse zoppo, ai tuoi occhi! Non è sensato questo tuo comportamento, lo capisci? Cosa diavolo c'è che non va!? -
- Ho i miei motivi per comportarmi così con lui! -
- Cosa? Vuoi dire che ti ha fatto qualcosa per cui ora devi vendicarti? Sei innamorato di Cris ed infierisci su Riky? -
- Smettila di dire stronzate! Non c'entra Cris e Riky non mi ha fatto niente! Ho detto che l'avrei riportato allo splendore di un tempo ed è una promessa che intendo mantenere! -
Karim aveva davvero perso le staffe tanto da dare un pugno alla porta per non darlo al suo viso. Quella si era aperta violentemente ed aveva sbattuto senza fargli male alle dita. Poi aveva gridato fuori di sé:
- NON PRENDERMI PER IL CULO DICENDO CHE LO FAI PER AIUTARLO CHE E' UNA PUTTANATA! NON LO AIUTI IN QUEL MODO UNO COSI'! -
A quel punto anche José aveva gridato. Aveva avuto il coraggio di farlo nonostante lo stato furibondo di Karim. Non che lui sapesse tirarsi indietro...
- QUELLO CHE VEDETE NON E' NEMMENO LONTANAMENTE IL KAKA' CHE ERA PRIMA! IO VOGLIO CHE TORNI QUELLO MA NON E' PIU' UNA QUESTIONE DI ALLENAMENTO! C'E' SOLO UNA COSA CHE LO PUO' FAR TORNARE, LA MOTIVAZIONE! LO DEVO MOTIVARE AL PUNTO DA TIRARGLI FUORI QUEL LATO DI SE' CHE NON HA MAI AVUTO, QUELLA CATTIVERIA ORA GLI SERVE PER TORNARE A GIOCARE COME PRIMA! ED IO PER QUESTO DEVO ESSERE UN MOSTRO CON LUI! HA UNA SOGLIA DI SOPPORTAZIONE INUMANA, NON ESISTE UNO CHE SOPPORTA TUTTO QUESTO SENZA DIVENTARE CATTIVO! SENZA REAGIRE CON RABBIA! PER TIRARGLIELA FUORI IO DEVO FARE QUELLO CHE E' NECESSARIO, AD OGNI COSTO! STO APPARENDO COME UN MOSTRO? MI RIMGRAZIERANNO QUANDO TORNERA' IL BAMBINO D'ORO DI PRIMA! -
Ma Karim non si era impressionato per niente, quasi che avesse capito anche questo e che lo facesse imbestialire ancora di più.
Infatti gli aveva preso il colletto della giacca e l'aveva avvicinato a sé sfiorandogli il viso col proprio. A quel punto aveva ruggito a denti stretti, fissandolo come volesse sbranarlo.
- Lui non ha quella cattiveria e quella rabbia dentro di sé. Tutti ce l'hanno, non lui. Così facendo lo spegnerai e basta, non lo riaccendi! Devi solo ficcarti in quella testaccia di merda che non tutti hanno quel lato che dici tu. E poi ha 30 anni, due interventi al ginocchio che l'hanno tenuto fermo per mesi, una pubalgia, un'infiammazione sempre al solito ginocchio e Dio solo sa quante altre cose fra infortuni e malattie sulle spalle che ha avuto prima di Madrid! Non tornerà mai come prima, ma è ancora un giocatore che può dare e fare tanto, tu però glielo devi permettere e accettare che, semplicemente, in lui non c'è cattiveria e con lui i tuoi metodi del cazzo non funzionano. Hanno funzionato con me, funzionerebbero con Cris, con chi vuoi ma non con lui! Lo stai solo spegnendo! -
- Non è come dici tu, vedrai che anche lui è come tutti e che riuscirò a dargli la rabbia che gli serve per fare l'ultimo passo. - José era troppo convinto di quello e Karim alla fine l'aveva lasciato e scuotendo il capo aveva asserito con una smorfia di disgusto.
- Sei tu che ti sbagli questa volta e non vorrei essere in te quando ti renderai conto che con lui hai perso su tutta la linea. Perchè per perdere uno come lui bisogna essere degli enormi teste di cazzo. - José non aveva aggiunto niente, per un proverbiale istante, comprendendo che quello era probabilmente una specie di addio fra loro. Karim si ere solo fermato sulla porta prima di uscire per mai più rientrare. E con uno sguardo lugubre e tetro aveva ribattuto: - E per inciso per me tutta questa storia che lo fai per recuperarlo, è un'enorme puttanata. Chissà cosa credi che ti abbia fatto e lo vuoi punire. O magari non ti piacciono quelli così puri e buoni ed allora te ne vuoi disfare e fino ad ora che gli sei stato vicino eri un'ipocrita. Volevi fartelo, te lo sei fatto quando Cris te l'ha permesso ed ora vuoi scaricarlo. Magari proprio per avere Cris per te. Sei solo un pezzo di merda, José, ed io e te abbiamo chiuso. -
Già, proprio con queste parole i due si erano lasciati.
Proprio così.

Karim non ne aveva parlato con nessuno se non con Mesut. Ricardo non sapeva niente ma in quell'istante aveva capito.
Quando furono alle macchine, sicuri che non li ascoltassero, Ricardo sospirò sinceramente dispiaciuto vedendo in quello che accadeva all'amico qualcosa di ben più grave.
- Da quanto vi siete lasciati? -
Karim trattenne il fiato non aspettandosi tale domanda. Alla fine sospirò e scuotendo il capo lasciò andare le spalle tese. Alzò gli occhi al cielo per cercare la forza di ricacciare indietro le lacrime che questa domanda diretta gli aveva procurato.
- Da qualche giorno... non so... da quando Cris è uscito con 'estoy triste'. - Riky sgranò gli occhi sorpreso.
- Qualche giorno?! Qualche settimana! - Karim strinse le spalle. - E non mi hai detto niente? - Karim fece un'espressione amara.
- Avevi altro a cui pensare. - Riky piegò le labbra in modo contrariato.
- Dovevi dirmelo invece, per me non ci sono cose più importanti di amici e compagni. - Karim lo guardò con un sorriso strano, un misto fra l'amaro e l'ironico.
- Dovrebbe sentirti quello stronzo che pensa che hai un lato cattivo da tirare fuori per farti tornare a giocare ai livelli di un tempo. - Ricardo parve non stupirsene, anche se ora che Karim gli aveva detto di quello che era successo pensava ci fosse anche un'altra motivazione per tutto quell'accanimento.
Gli carezzò il braccio e l'altro, come se non avesse bisogno altro che di quello, l'abbracciò di slancio sciogliendo di colpo i nervi. Riuscì a non piangere, ma non aveva più la rabbia che aveva sempre. Solo voglia di andare via, lontano da lui.
Riky lo cinse con dolcezza e fermezza carezzandogli la nuca sui capelli corti.
- Mi spiace davvero... non doveva andare così... sto creando un sacco di problemi davvero importanti e seri a tutti... e non ho chiesto niente, non voglio che vi schierate così. Io so che vi ho dalla mia, ma vi prego, fate il vostro lavoro e smettetela di combattervi, non vi porterà a niente... ma tu... - cercò con le labbra il suo orecchio e sussurrò: - devi pensare anche per te, oltre che per me. Non puoi fare così. Anche se non ti piace quello che mi sta facendo, lo ami. Dividi le due cose, affronta la situazione e risolvila. Così ti pentirai per sempre d'aver lasciato andare tutto in questo modo... - Ricardo sapeva sempre cos'era meglio fare sopra ogni cosa, il punto era che in pochi riuscivano a seguire i suoi consigli troppo giusti.
Karim sospirò e scosse il capo.
- Se lo vedo da solo lo picchio ed è meglio che non succeda, per questo gli sto alla larga. È ipocrita, dice un sacco di stronzate e non è per niente onesto. E poi... - esitò per poi staccarsi da lui e abbassare gli occhi tormentato. - penso che non provi più la stessa cosa di prima. Quello forse è stata una passione fortissima del momento ma... ora... il voler recuperarti del tutto usando le cattive è solo una stronzata. Io penso che ce l'abbia davvero con te per qualche motivo e non posso accettare che sia ipocrita con me. Può esserlo col mondo ma non con me. -
Riky non seppe più cosa dire e carezzandogli il viso lo lasciò andare.
Anche questo sulla coscienza gli si aggiunse inesorabile.

Lo sguardo lo liberò solo a casa.
Un puro concentrato di sconforto assoluto, il primo da quando aveva cominciato quella battaglia.
Cris lo raggiunse poco dopo, per non destare sospetti ovviamente si muovevano con due macchine distinte.
Quando aprì la porta di casa capì all'istante che stava male dall'odore che mancava. Non stava cucinando.
Il ragazzo già cupo e seccato di suo, fece una smorfia omicida. Voleva far fuori José però prima era più importante prendersi cura del compagno.
Lasciò andare le proprie cose all'ingresso e andò in soggiorno a colpo sicuro.
Si era riempito un bicchiere d'acqua che non aveva ancora bevuto ed era in piedi alla finestra a guardare fuori pensieroso e spento.
Cris sentì una morsa allo stomaco, come se gli dessero dei pugni. Trattenne il fiato, si strofinò le labbra e sospirando lo raggiunse piano cercando dentro di sé la calma necessaria per essergli d'aiuto.
“Ci siamo!” Pensò infatti conscio che quello era il preludio a ciò che aveva sempre saputo sarebbe successo.
Dall'inizio di tutta quella storia lui aveva subito capito che sarebbe andata così. Con un Riky in crisi ed angosciato. Era quello che aveva cercato di evitare.
L'aveva intuito da quando, al proprio compleanno, si erano 'sposati'.
Aveva cercato un modo per stringere il rapporto spaventato dall'idea che potessero separarsi fisicamente andando in squadre diverse. Si era rafforzato a fine campionato, quando José non l'aveva più usato di punto in bianco.
Ora era una certezza, per questo di giorno in giorno aveva espresso sempre più sé stesso. Incapace comunque di fingere.
Bè, dopo quel giorno potevano dargli un premio nobel.
Gli prese il bicchiere senza salutarlo e, ancora in silenzio, dopo averlo posato, lo cinse da dietro. Appoggiò il mento sulla sua spalla ed unì la guancia alla sua. Era bello stare così... bè, lo sarebbe stato se fossero stati felici.
Riky era angosciato e Cris lo era per lui. Non era giusto. Perchè tutto questo? Non riusciva proprio a capirlo ma stava lontano da José perchè sapeva che se si fosse messo ad aprire bocca con lui, cioè aprirla veramente, sarebbe stata la fine. La fine vera. Dopo di che sarebbe potuto solo andarsene e finchè Riky era lì, era impensabile.
Rimasero in silenzio, Cris a stringerlo e Riky abbandonato fra le sue braccia.
Non doveva essere così. Non era giusto.
- Karim ha lasciato José, hanno litigato quando tu hai detto che eri triste. La scusa è stato il modo in cui mi tratta, poi sicuramente si sono aggiunte altre cose. Ho capito perfettamente che Karim pensa che José non lo ami più... fra le righe ha detto che ti vuole tutto per sé e che quindi vuole liberarsi di me. L'ha praticamente detto, non sono scemo. Dietro questo loro lasciarsi c'è qualcosa di enorme... io sono solo una scusa. Non... - Sospirò cercando la voce che gli mancava. - non volevo che finisse così. Sono una scusa per far tirare fuori a tutti i loro problemi con il mister. Ed intanto la squadra nell'insieme ci va di mezzo! È una guerra dove io sono un capro espiatorio ma nessuno lotta davvero per me a parte te. E per carità, è orribile già così, se fossero davvero tutti per me sarebbe peggio. Però è brutto lo stesso. È... è pesante... non capiscono il peso che mi stanno dando... Sergio ha sempre detestato i suoi metodi arroganti ed ora mi prende come scusa per dirglielo, Karim è sempre stato geloso di te ed ora mi prende come scusa per lasciarlo, Xabi ha sempre biasimato tutto di lui ed ora mi prende anche lui come scusa per non parlargli più... Iker... mah... forse lui è il solo che non mi prende come scusa per niente. - Cris aveva saputo che prima o poi sarebbe venuto fuori quel discorso, che si sarebbe sfogato. Da un lato ne era felice, era ora, ma dall'altro voleva sparare a tutti. Come osavano ridurlo così?
E poi usarlo in quel modo... Riky non era idiota, dannazione!
Infatti poi erano tutti arrabbiati con José ma nessuno veramente triste come lo era Cris. Perchè in cuor suo sapeva che non avrebbe ottenuto niente e vedeva giorno dopo giorno Riky cedere e spegnersi. Si sforzava di sorridere, impegnarsi ed essere quello di sempre ma lo faceva per lui, perchè non voleva che se ne andasse da Madrid, perchè Madrid era il suo sogno.
Sapere che il tuo compagno soffriva silenziosamente solo per non farti star male, era difficile da mandare giù!
Lasciò che tirasse fuori tutto e quando capì che non aveva più voce perchè stava per piangere, carezzandogli il petto dolcemente disse cercando di essere sereno, di non gridare ed inveire contro tutti i propri compagni di squadra:
- Tu pensa solo a portare avanti la tua battaglia personale con quell'uomo, a modo tuo, come hai deciso di farla. Al resto non pensarci. Di tutti gli altri vedo io. - Ricardo si girò di scatto fra le sue braccia, preoccupato:
- Non devi! Se fai così mi viene un colpo! Chissà cosa combini, poi! Non voglio che litighi con nessuno... tu... tu stai già facendo troppo... e devi cercare di continuare così come oggi... sei speciale. Nessuno ha fatto tanto per me, non con tutto questo sentimento che ci metti tu. Non come lo fai tu. Perchè stai andando contro te stesso pur di farmi contento. Ed io so quanto ti costa. Tu... tu stai già facendo troppo... non pensare ad altro. - Cris sorrise sorpreso da questa sua reazione. Anche così non si smentiva mai.
Come faceva, José, a trattarlo così? Come ci riusciva?
Gli baciò le labbra per calmarlo.
- Sta tranquillo... andrà tutto bene... ti amo troppo per non occuparmi di te in tutti i modi che posso farlo. - Riky non sapeva se sentirsi meglio o cosa, ma intanto Cris tornò a prendersi la sua bocca togliendogli ogni angoscia, pensiero o peso. Si prese con sé tutto e mentre le loro lingue si intrecciavano, Riky si sentì leggero.
Ringraziò Dio perchè gli aveva dato quel ragazzo e mentre lui faceva così, Cris aveva ancora istinti omicidi verso Karim.
“Tutto questo è solo colpa sua! Se Karim non lo lasciava prendendo una posizione tanto drastica a favore, in apparenza, di Riky, José probabilmente avrebbe già mollato la presa. Si sta accanendo tanto perchè quel coglione l'ha lasciato per lui. E pensa che José sia cotto di me. Ma si può essere più imbecilli? Li ammazzo entrambi così non ci sono problemi!”
Cris, nel capire tutto questo, cominciava a vedere un vago e lontanissimo spiraglio.
Se quei due avessero risolto tutto, forse, FORSE, José avrebbe lasciato in pace Riky.
FORSE.
“Che poi magari c'è altro dietro... chissà che idee assurde ha lo stronzo... un po' sarà la gelosia verso Karim, un po' chissà cosa che riguarda le sue idee sul calcio... mah... chi lo capisce, quello?”
Il quadro cominciava a prendere forma.


Quando al Santiago Barnabeu venne il blackout totale, Cris non poté fare a meno di esclamare ironico:
 - Hanno sabotato l'impianto elettrico per te! E' una protesta nei confronti del mister, ci scommetti? - 
 Riky e José, alla fine, non si erano parlati ma nemmeno Cris l'aveva fatto, non seriamente. Aspettava il momento adatto, di essere più tranquillo, di non saltargli alla gola e stringere.
 Nel frattempo il casino che Karim aveva fatto cercando di aiutare Riky, occupava tre quarti del suo cervello.
 Avrebbe dovuto dirgliene quattro a quel francese scorbutico che osava schierarsi dalla parte del proprio moroso aggravando una situazione già grave di suo!
 Ricardo ovviamente non voleva ci litigasse ma Cris non intendeva tenere a freno la lingua. Lui non era il suo allenatore!
 Approfittando del blackout che impediva di giocare la partita, e in attesa che ripristinassero le luci, andò a cercare Karim... 
Prima che Riky si accorgesse della sua assenza era tardi, Cris era già sparito ed alla scarsa luce presente negli spogliatoi e nei corridoi adiacenti, capire dove fossero tutti era un'impresa.
 Allarmato andò da Iker, gli agguantò il braccio e sull'orlo dell'isteria disse:
 - Hai mica visto Cris? - Iker che in quei giorni era già teso di suo, saltò sul posto e fissandolo come fosse un killer disse stridulo: 
- Con questo buio è difficile vedere qualcuno! - Esclamò. Riky avrebbe riso se non fosse stato troppo occupato a preoccuparsi.
 - Non so se è andato a cercare il mister o Karim! In entrambi i casi è un disastro ma sicuramente è meglio Karim, piuttosto... cioè... si spaccano la faccia ma almeno non rischia di essere estromesso... credo... - Karim e José si erano lasciati ma restava comunque il ragazzo che quell'orco amava. Forse.
 Iker fece mente locale e nel cercare di farlo strizzò gli occhi. 
 - Sul mister capisco ma... cosa c'entra ora Karim? - Quel pezzo gli mancava. Riky sospirò e si strofinò il viso frenetico cercando di calmarsi!
 - Lui ed il mister si sono lasciati ed hanno litigato praticamente per me. Anche se ero la scusa. La verità è che Karim pensa che il mister sia innamorato di Cris e che voglia togliermi di mezzo, per questo mi tratta così. Ovviamente il mister è uscito di testa quando l'ha sentito e secondo Cris si accanisce ancora di più contro di me perchè Karim, invece, si è schierato con me! -
 Iker era riuscito a star dietro a tutto e pensando che Sergio avrebbe detto 'Beautiful non è nulla a confronto', sorrise rilassandosi. 
 - Dai, vedrai che sta parlando con Karim... - Riky però alzò il tono della voce isterico:
 - E questo dovrebbe calmarmi? Gli darà un pugno e Karim ricambierà! - 
 Iker però ormai era in fase ubriacante per colpa di tutti quegli eventi troppo intensi e gravi di quei giorni... era praticamente delirante.
 - Dai, con questo buio non si vedranno gli occhi neri! - Riky lo fissò sgranando i propri e gli toccò la fronte preoccupato, ora, anche per lui:
 - O questi intrighi ti hanno fatto impazzire, o hai bevuto, o hai la febbre! - 
 Iker rise.
 - Forse tutte! - Riky lo lasciò rendendosi conto che non poteva fare niente per lui e sapendo che ubriaco non lo era di certo, si appuntò mentalmente di ricordarsi di dirgli che quando era sotto pressione era proprio strano.
 - Io lo cerco se lo vedi fermalo. Anzi. Fermali! E chiamami! - 
 Ma quando stava per chiedere 'come', visto che non avevano i cellulari in tasca, il bel brasiliano era già sparito.
 Stava per succedere qualcosa, se lo sentiva nel profondo.
 

 Cris in effetti stava parlando proprio con Karim, come da Riky supposto, ma non si stavano picchiando. Per il momento.
 Cris puntando un dito contro al francese, ringhiava indignato. Erano in uno stanzino lungo il corridoio degli spogliatoi. 
 - Sei un grandissimo egoista! Lo sai che questa situazione non può certo aiutare Riky! Cosa ti metti a difenderlo in questo modo? - Karim, inizialmente, credette d'aver capito male. 
 - Sei scemo? - Chiese col suo grazioso accento francese che mandava tanto fuori di testa José.
 - No che non lo sono e tu? - Cris era lanciato e convinto ma vedendo che Karim non ci arrivava, sbuffando, allargò le braccia con fare teatrale, spiegando seccato:
 - Senti... sei il ragazzo di uno stronzo, dovevi arrivarci prima che se ti schieri dalla parte di uno che per qualche assurdo motivo ha preso di mira, poi quello oltre che torturarlo desidera anche ucciderlo! - Spiegazione molto fantasiosa ma esplicativa. Karim battendo più volte le palpebre capì cosa intendeva e mordendosi le belle labbra piene, mormorò colpevole realizzando che forse, forse, aveva ragione. Forse.
 - Dici che si accanisce ancora di più perchè ho difeso Riky? - Cris alzò gli occhi al cielo esasperato.
 - Allora sei scemo davvero! - Cris non ce la faceva più a trattenersi sempre con tutti, almeno con lui doveva sfogarsi.
 Karim si appoggiò al muro e sospirò capendo che più che altro quello era un suo sfogo.
 - Io sono contrario al modo in cui lo tratta, quindi gliel'ho detto... - Tentò calmo. 
 Cris si aizzò come se gli avessero pestato un callo!
 - Tutti lo sono! Io pensi che non lo sia?! Pensi che la sparata del 'sono triste' quando mi aumentano lo stipendio, sono ricco, famoso, bello, in lista per un secondo pallone d'oro, in una squadra fortissima e prestigiosa sia così, un capriccio come pensano tutti i media del cazzo? Ma devi ragionare quando ti schieri! Devi capire qual è il modo migliore per aiutare la persona che vuoi aiutare... tu sei il suo uomo, capisci? E' geloso! Se litighi con lui per Riky, se prima pensava solo di pestarlo un po', poi finisce che lo squarta! Nemmeno io, dopo quel primo scoppio a inizio settembre, ho più parlato e litigato con lui. Sono stato al mio posto a denti stretti e sguardi tetri! Perchè Riky mi ha detto che avrei peggiorato la sua posizione ed aveva ragione! Devi... devi capire queste cose, lo conosci meglio di me! - Karim rimase in silenzio ad ascoltarlo. Gli dispiaceva, era innegabile. Ed aveva ragione, ma nella foga del momento non ci aveva pensato, poi era subentrata la gelosia verso Cris e le proprie convinzioni avevano fatto il resto.
 - Però io penso che lui abbia un debole per te e che la passione con me sia finita. - Lo vomitò. Cris lo guardò come se avesse bestemmiato.
- E quindi pensi che punti a me? E perchè cazzo dovrebbe farlo? -
Era già fuori di sé così senza ulteriori cazzate di mezzo ma Karim non riusciva più a trattenerlo.
- E' cambiato nei miei confronti e poi... dai, cosa significa questo maltrattare Riky che è proprio il tuo compagno? Prima lo sosteneva e poi di punto in bianco... - A Cris prudevano le mani, voleva picchiarlo per le cavolate che stava sparando ma prima voleva essere sicuro che lo fossero. Se fosse stato vero sarebbe stato davvero da film.
- Magari è cambiato perchè è innamorato! O magari gli hai rotto davvero il cazzo ma cosa c'entro io?! Ha sempre avuto una predilezione per me, come all'Inter l'aveva per Ibrahimovic! Non c'entra... - Karim lo fermò fissandolo come se gli avesse dato la conferma che gli serviva.
- Guarda che Ibrahimovic è il suo ex! Stavano insieme all'Inter, poi siccome José non crede nelle relazioni a distanza l'ha piantato. Altro con cui ha avuto una storia è Pep Guardiola. Poi però se ne è andato a New York per l'anno sabbatico e mi si attacca... - Cris voleva capirci meglio, si sentiva come se lo stesse facendo a pezzi lentamente. Le ossa erano dei carboni ardenti.
- Aspetta fammi capire... - Chiuse gli occhi e si strofinò frenetico la fronte corrugata, ci pensò qualche istante, poi aprì e lo fissò torvo. - Quando tu e lui avete cominciato quella cosa del sesso lui aveva una storia con Guardiola... - Karim annuì, non era un segreto. - Poi quando lui ha lasciato la panchina ed è partito, a fine stagione, l'ha lasciato e si è attaccato a te cominciando la storia seria. - Che poi definire serio quello che avevano loro serviva coraggio. Sembrava più che altro una lotta! - Ora che tu e lui forse avete una delle vostre solite crisi del cazzo pensi che c'entri con i problemi che ha con Riky... e pensi che voglia toglierlo di mezzo perchè vuole me?! - Parlava come avesse a che fare con un mentecatto, non poteva crederci, era davvero assurdo. Cose da film... o da bambini... o da entrambi!
Karim però non era mai stato tanto serio ed annuendo rimase in silenzio ad aspettare che se ne convincesse pure lui. Non poteva essere. Dai, andiamo... era... era la realtà, quella!
- Ma... ma hai provato a chiedergli perchè questo cambiamento improvviso verso Riky? Da che lo sosteneva a che... - gli morì la voce in gola, l'espressione di Karim era molto strana ora... si morse le labbra e le storse guardando in basso. Cris scattò in avanti percependo qualcosa. - Che ti ha detto? - Il cuore gli batteva, forse poteva avere una delle risposte più importanti della sua vita!
- Ha... ha detto che è una strategia delle sue per recuperare quel che resta di Riky... che quello che poteva con l'allenamento e la costanza l'ha recuperato ma ciò che resta lo può ritrovare solo con la rabbia... per... per questo lo tratta così. Per farlo arrabbiare e tirare fuori quella grinta... per farlo tornare il campione di prima... - Lo disse incerto, non sapeva se crederci o no. Secondo lui era assurdo ma del resto... del resto era l'unica spiegazione sensata. Cioè, non sensata ma alla Mourinho... sarebbe stata una cosa da lui. Per recuperare dei giocatori aveva fatto anche di peggio...
Cris sospirò. Per un momento aveva pregato si trattasse di quello, almeno sapere di non essere la causa principale di un tale maltrattamento alla persona che amava era un conforto. Poi però si rese conto di quanto meschino fosse lo stesso e diede una manata di palmo al muro, accanto a Karim che sussultò.
- Ma cazzo, si rende conto di cosa fa? Lo sta spegnendo di nuovo! Ho fatto una fatica in passato a tirarlo su dal buio in cui era per colpa dei problemi fisici! Ora che non ne ha ed è tornato questo lo rigetta là perchè ha queste idee assurde ed incomprensibili! È emotivo Riky! Ed è buono! Non gli tiri fuori la rabbia perchè non ce l'ha! Cazzo, si sta sforzando come un matto per stare su e sorridere nonostante tutto e non pesarmi, perchè mi vede scontento di tutto questo... e... e lui lo fa per farlo tornare come prima? Perchè gli serve la rabbia? RIKY NON E' UN GIOCATORE DI RABBIA! E' BUONO ED E' QUESTA LA CARATTERISTICA CHE TUTTI ADORANO! PERCHE' CAZZO NON PUO' SEMPLICEMENTE ACCETTARLO COSI' COM'E' INVECE DI CERCARE SEMPRE DI CONFORMARLI A SE' ED AI SUOI CAZZO DI CANONI? NON GLI BASTO IO? - Solo lì si rese conto che dopotutto Karim non aveva poi torto. Cioè a José piaceva davvero molto Cris come giocatore e come persona, non era mai stato un mistero. Lo reputava il migliore al mondo, ancora meglio di Messi, l'aveva sempre detto onestamente. E gli andava a genio quel suo impuntarsi con orgoglio ed egocentrismo quando la squadra giocava male... quel suo voler fare a tutti i costi bene. Anche se poi non ci riusciva sempre non importava, contava che ci provasse con convinzione ed impertinenza. José adorava Cris, non era un segreto. Ma non nel modo che intendeva Karim.
- Senti io... bè, questo è quello che ha detto lui, io penso che abbia iniziato per questo motivo ma che per strada abbia perso di vista il vero obiettivo, cioè recuperare Riky, e che abbia continuato per... bè, demolirlo e basta! Non so bene, ma c'è dell'altro! Non è solo una questione di calcio, cazzo! Io lo conosco, me lo sento! Lui non fa mai niente solo per una questione di calcio, anche le scelte tattiche in campo ed in partita non sono mai solo per il calcio e per vincere! C'è sempre dietro qualche motivazione personale, qualche simpatia, qualche punizione per qualcosa... o qualche premio, magari... insomma, lui è così! -
Cris non sapeva più cosa dire, era svuotato e paralizzato. Troppe evenienze, troppe opinioni, troppe ipotesi. Troppe cose.
Rimase fermo appoggiato al muro con la mano accanto a Karim, a fissare il pavimento con aria tragica e shockata. Cosa poteva fare per sapere una volta per tutte la verità ed aiutare Riky?
Doveva... doveva venirne a capo. Lui doveva avere delle risposte. Ora la posta in gioco era davvero troppo alta. La serenità del suo compagno.
Karim non trovando altro da dire, uscì dallo stanzino lasciandolo solo. Anche lui non aveva più voglia di parlarne, anche per lui era dura, dannazione. Si era lasciato con uno stronzo e non capiva proprio perchè riuscisse ad amarlo, dannazione. Non lo capiva proprio.