CAPITOLO XXIV:
CIO' CHE NON TI ASPETTERESTI MAI




Dopo il ritiro di club ci fu l'amichevole con la nazionale, per cui non ebbe tempo di respirare, si trovò subito a dover andare da una squadra all'altra.
Si isolò da tutti.
Di norma anche se non voleva stare con Jeremy, stava con Frank o con altri, non era uno di grande compagnia ma aveva il suo giro di amicizie.
Dalla faccia che aveva quando arrivò all'albergo della nazionale, tutti capirono che aveva qualcosa, che non era dell'umore giusto. Era risaputo cosa si dovesse fare quando lui era così girato male.
Stargli alla larga.
Nessuno gli andò vicino e lui non cercò anima viva.
Jeremy fece un tentativo ma Karim lo liquidò subito con un poco delicato 'non è aria' senza dare uno straccio di spiegazioni.
Non aveva voglia di niente e nessuno, non di un amico, non di un amante, non di parlare, non di fare sesso, non di essere ascoltato, consolato, coccolato. Di nulla.
Anche in campo non fu il solito, parlò a monosillabi e interagì il meno possibile.
Era chiaro che avesse problemi personali.

Karim voleva solo poter sparire per qualche giorno, poter nascondersi e non dover fare niente, niente e niente.
Voleva stare solo, non vedere nessuno, non dover giocare, non dover alzarsi al mattino.
Era stata l'ennesima sconfitta. Non si spiegava come avesse potuto crederci, cosa gli fosse saltato in mente di provarci, di volerlo, di desiderarlo.
Aveva ragionato con gli ormoni, ecco cosa era successo.
Aveva desiderato portarsi a letto Zinedine, non c'era stato altro. Era stato ammaliato e fregato da lui come un adolescente alle prese col suo idolo, un idolo che vuole solo divertirsi e giocare.
Karim non aveva mai voluto niente di serio però Zinedine era riuscito a farglielo credere, era arrivato a proporsi, a crederci, ad aspettare.
Per poi capire che era solo un gioco, per lui. Un domare la bestia.
Come poteva essere stato così stupido?
“Non sono per le relazioni, non lo sarò mai e a fanculo le scopate! Le scopate mi portano solo rogne! Userò un vibratore, pagherò uno che venga a letto con me e che sparisca! Se lo rivedo lo voglio rifare e se lo rifaccio mi incasino. Che merda, che merda di vita! Perchè cazzo devo avere problemi di questo tipo con la gente? Voglio giocare a calcio, voglio solo giocare a calcio e basta! Fanculo il resto! Non voglio più nulla!”
Karim si inserì sempre più in questo circolo negativo autodistruttivo.
Trascurato, parlava sempre meno, non aveva voglia di mangiare e non guardava nessuno.
Avvicinarlo divenne una specie di impresa...


Più facile fu avvicinare Zinedine.
Bastava chiedergli udienza per una questione di calcio e lui era disponibile, da lì si poteva poi spaziare in una chiacchierata fra amici. Sempre che poi fosse disponibile a dire ciò che si voleva sapere.
C'era uno solo che in realtà poteva sperare di sopravvivere alla conversazione ad una domanda invadente.
Questo era Ricardo faccia d'angelo Kaka.
Avvenne durante le amichevoli delle nazionali, in attesa di ricominciare a pieno ritmo con l'attività agonistica, i non convocati continuarono con gli allenamenti regolari. Fra cui, quindi, Riky.
Lui e Casemiro arrivarono insieme in campo e nel corridoio degli spogliatoi si incrociarono con Zinedine e Carlo, erano tutti molto allegri, come che nessuno stesse ponderando nulla di speciale. Come che non stesse per succedere niente.
Come che tutto andasse come sempre.
Si rideva, si scherzava, l'ambiente non era mai stato così sereno, Cas tirava fuori finalmente il suo carattere esplosivo da brasiliano che faceva ridere tutti e si integrava senza problemi, Riky era il solito raggio di sole, Carlo cominciava giorno dopo giorno a sentirsi sempre più a casa e Zinedine riusciva a mascherare tutto molto bene.
Guardarlo sorridere e scherzare non rivelava minimamente cosa gli stesse succedendo con Karim.
Per cui appena fu possibile, Riky chiese di parlare a Zinedine da solo per una cosa riguardante il calciomercato.
Dal momento che lui era il direttore sportivo, doveva parlarne con lui.
In realtà l'aveva già fatto anche con Carlo la sera prima, non era una decisione, ci stava pensando, ma aveva cominciato a pensarci con suo padre il quale l'aveva sostenuto ciecamente a prescindere.

Dopo l'allenamento tranquillo coi ragazzi rimasti, Riky e Zinedine andarono via insieme a bere qualcosa, Riky era solo perchè la famiglia era ancora in Brasile, così lo invitò da lui per parlare tranquillamente e bersi qualcosa di fresco.
Era la prima volta che ci entrava, così gliela fece vedere tutta, dopo si sistemarono nel giardino sul retro, sotto il fresco gazebo che avevano in posizione strategica fra degli alberi.
- Allora, di cosa dovevi parlarmi? - Chiese Zinedine sorseggiando il thè fresco che gli aveva offerto. Riky era davvero molto sereno e rilassato, lo sguardo aperto non rivelava ombre né pensieri strani. Così era stato per tutto il ritiro. Aveva riso e scherzato con tutti, non aveva dato segni di sofferenza. Non c'erano paragoni con l'anno passato. Beh, tutti gli anni. Per una cosa o per l'altra aveva sempre avuto problemi.
- Ecco... pensi che volendo riusciresti a farmi partire? - Zinedine aveva un sorriso cordiale sul viso poiché si pensava di pregustare una conversazione piacevole con un amico col quale finiva sempre per ridere e trovarsi bene.
Non spense il sorriso pensando di aver capito cosa intendesse.
- Ti servono dei giorni per andare in Brasile? - La cosa più logica. Riky strinse le labbra sempre con un'aria serena, ma non era proprio un sorriso, era più un 'lo immaginavo'.
- No, non si tratta di questo. Io penso che sia ora che me ne vada davvero da questo club. - Di norma sapeva dire le cose e le diceva diplomaticamente, in modo delicato, senza shockare la gente. Però lì fu tragicamente definivo.
Zinedine spense il sorriso ed impallidì mettendo di colpo giù il bicchiere, si protese di scatto verso di lui e lo guardò come fosse impazzito. Sconvolto.
- Cosa?! -
Riky sorrise al suo posto per la reazione spontanea da amico.
- Ci sto pensando dalla fine della stagione. Io volevo andare via dall'anno scorso, ad ogni finestra di mercato ci provo e sembra che ci stia per riuscire e poi non mi lasciano partire. Nonostante tutto il presidente alla fine non mi ha mai lasciato tirando fuori problemi fiscali che fidati non esistono. È lui che non vuole che me ne vada, non capisco perchè. A volte penso che abbia paura che se me ne vado Cris si deprima e si spenga. Lui sa di noi. - Disse piano vergognandosi del pensiero. Il silenzio proseguì, quindi lui andò avanti sempre calmo e molto sicuro. - Non so perchè, forse è affezionato, forse spera di ritrovare i suoi 67 milioni spesi... ha anche preso Carlo... io capisco che lui spera tanto in noi... però credo che sia il solo a crederci. - Zinedine si sentì come schiaffeggiato. Non aveva mai sospettato che in lui albergassero pensieri del genere. Era stato talmente felice e sereno che era come una recitazione pienamente riuscita. Non poteva essere vero.
- Mi stai prendendo in giro, vero? - Per un momento lo credette davvero, ma Riky non spense il suo sorriso comprensivo, scosse il capo e piegò la testa di lato.
- No... non voglio che la prendiate tutti male... -
- A chi l'hai già detto? -
- Appena finita la stagione si parlava subito di Carlo, io però ci ho pensato molto e ne ho parlato per prima cosa con Iker. Lui è tutta l'estate che cerca di dissuadermi, poi alla fine mi ha visto risoluto e sereno ed ha capito che non cambierò idea. Non ha più detto niente però... -
- E' per questo che è giù... non perchè pensa d'aver perso la propria forma, di star rimanendo indietro... perchè sa che vuoi andartene... - Per Zinedine era ricomporre un puzzle che non aveva mai saputo fosse a pezzi.
Stava capendo tutto ed era sconvolgente ugualmente.
Riky annuì.
- Gli ho chiesto di non dire niente a nessuno, specie a Cris. -
- Cris non lo sa? - Scosse il capo e Zinedine impallidì ulteriormente.
- Glielo dirò quando sarà il momento, fin'ora ci stavo solo pensando, ma ieri sera credo d'aver deciso. -
Zinedine corrugò la fronte sempre più serio.
- Con chi ne hai parlato? -
- Con Carlo. - Zinedine cercò di capire se avesse dato segnali. Era stato una maschera. Il solito bonaccione.
- Non mi ha detto nulla! -
- Ho detto anche a lui che volevo essere io a dirtelo. Devi dirmi se è fattibile. - Zinedine si rifiutava di mettere in moto il suo lato amministrativo, proseguì con le altre domande come un poliziotto che faceva un interrogatorio.
- Ma cosa ti ha detto lui? Io so che era felicissimo di tornare a lavorare con te, non ha fatto che ripetermi che dopo di me tu sei il miglior giocatore di sempre che ha allenato. Che sperava di poterti recuperare. Ha detto ripetutamente che stai migliorando, che migliorerai ancora, che tornerai attivo in campo... quando abbiamo deciso insieme il programma di recupero per te era molto preso dalla cosa... è come se fossi suo figlio! -
Riky si morse il labbro e fu lì che gli divennero gli occhi lucidi, Zinedine capì che doveva essere difficile tanto per lui quanto per tutti gli altri.
- Lo so. Ha passato tutta la notte a provare a convincermi. A dirmi che non devo avere paura, che recupererò e giocherò, che ora non può mettermi ancora ma che stiamo avendo risultati e ne avremo sempre di più, che non devo pensare di essere finito... -
- Non sei finito, Riky. È solo che quando si arriva ad un certo punto della carriera, specie se prima ne hai passate di cotte e di crude come te, cambi radicalmente. Sei diverso. Non sei come prima ma hai esperienza e classe, qualcosa che altri si sognano, che servono in campo! Tu hai questo che altri, per quanto bravi siano, non hanno! E tornerai ad esserlo dopo il recupero che stai facendo! - era la prima volta che si metteva a convincere qualcuno, di solito rispettava le idee altrui e non si prodigava in ore di convincimento, ma gli dispiaceva per Riky.
- No il punto è che non avrò mai il livello richiesto da un club come questo. So che migliorerò ancora molto e che posso dare ancora tanto, ma bisogna essere obiettivi. C'è gente che merita di più ed io ormai quel livello che serve non lo avrò. Ci sono troppi pochi posti e troppe persone che li meritano. E comunque, al di là di questo, alla fine lo ha ammesso anche lui. Se andassi al Milan, cosa in cui io spero, giocherò sicuro al 100 % e sempre, se rimanessi non potrei comunque giocare con la stessa continuità perchè c'è il progetto giovani su cui puntano molto. È stato onesto. Sì, giocherò ma non quanto farei col Milan, ad esempio. -
Zinedine ancora non ci poteva credere.
- Dopo il travaglio che hai passato e superato, arrivi ad avere il tuo allenatore e dico tuo, hai una prospettiva positiva e decidi di andartene per... per cosa? Sacrificarti per altri che pensi meritino più di te? Tu hai quello che avevo io gli ultimi anni di carriera. Hai quell'esperienza che nessuno di questi bravissimi giovani promettenti hanno né avranno mai ora come ora. - Riky si appoggiò allo schienale della sedia e strinse le labbra guardandolo in difficoltà, cercando il modo per fargli capire che aveva ragione lui.
- Dovete accettarlo. So che mi volete bene e che non volete lasciarmi andare. Ma io dovevo andare via già l'anno scorso, ora sarei già al livello che cercherò di recuperare duramente durante questo anno. Dovete solo accettarlo. Ora arriverà Bale, i posti diminuiranno ulteriormente e già così sono pochi, non intendo fare la fila per aspettare un posto in campo... o doverlo togliere a Karim! Non è giusto! Non posso! Non voglio! Il Real è troppo per me ora come ora. Bisogna accettarlo. -
Zinedine si morse il labbro cercando di capire il suo punto di vista, sforzandosi di non farsi influenzare troppo dai propri sentimenti e dal tuffo al cuore sentito nel nome di Karim.
Ora c'era Riky, non Karim.
Si controllò egregiamente come sempre.
- Ti capisco. Quando ho finito il mondiale in quel modo ho avuto così tanti rimpianti che l'unica cosa per me è stata lasciare il calcio e basta. Potevo sforzarmi ed andare avanti ancora un anno, non ce l'ho fatta. Per me è stata la fine, la fine peggiore di tutte. Non sai quanta amarezza ho avuto. E quando ho lasciato il calcio invece di sentirmi con un peso in meno mi sentivo peggio! Sono stato malissimo! Ho agito di nuovo precipitosamente! Come sempre! Sono sempre stato così! Per cui ho giurato a me stesso che sarei cambiato, che avrei imparato a controllarmi e riflettere. Ora tu sei agitato, sei spaventato dall'idea di prendere un posto che non ti appartiene. Non è per una questione di carriera, non è perchè vuoi giocare quanto più puoi... è solo che semplicemente per te il Real è troppo. O questo è quello che pensi. -
- Nessuno mi farà cambiare idea. Quando prendo una scelta è quella. Ti direi di chiedere a Cris se non è così, però ora non è il caso. - Riky era davvero molto risoluto, Zinedine non l'aveva mai visto così. Ora era estremamente serio.
Zinedine scosse il capo ancora sconvolto.
- Non so cosa dire, mi hai preso contropiede... è vero che spero di far arrivare Bale e che al di là di lui ci sono troppi titolari e troppo pochi posti, per di più c'è il progetto giovani, li lanceremo nell'arco di questo anno. Penso che questa rosa sarebbe un po' da sfoltire ma pensavo di aspettare gennaio per capire chi sarebbe stato effettivamente cedibile e chi no... tu non puoi aspettare gennaio per vedere come sarà la situazione? Datti tempo, dallo a me e a Carlo... - Zinedine era comunque cocciuto e Riky sorrise scuotendo il capo.
- Se possiamo farlo ora per me è meglio. Così comincio una stagione intera. Ci metto un po' ad abituarmi ai cambiamenti... -
- Dannazione, Riky, perchè hai aspettato tanto? Sai quanto si sta a fare le trattative? Anche se ci fossero già i compratori, sono lunghe comunque! Per te non c'è niente perchè sei categoricamente tolto dal mercato! Non puoi arrivare a poco tempo dalla chiusura del mercato e dirmi se puoi andartene! Credi che faccia miracoli? Non te lo posso assicurare! Gonzalo me l'ha detto ancora prima che finisse il campionato, c'erano ben 2 compratori e per due mesi non si è fatto nulla... alla fine è andato ad una terza squadra spuntata all'ultimo! Tu pensa un po'! - Riky lo sapeva, annuì e ci rifletté ancora guardando in basso, la mente lavorava.
- Allora... facciamo così. Tu muoviti in sordina. Non rendere la cosa ufficiale. Tasta il terreno. La cosa più difficile, da quello che ho visto, è convincere il presidente. Le altre volte le trattative sono state lunghe e difficili e sono andate male perchè lui non voleva mai farmi andare via... ed avevo l'allenatore a favore del mio allontanamento. Ora che in teoria non è nessuno a favore... -
Zinedine ancora non ci poteva credere, scuoteva il capo e lo guardava.
- Non ho mai visto un presidente attaccato così assurdamente ad un giocatore. Non ti offendere, ma il tuo è un caso pazzesco perchè nel caso di un giocatore che ha la fortuna di stare in salute, giocare sempre al cento percento e dare il massimo, uno tipo Cristiano, è normale che il presidente si affezioni e non voglia farlo partire, ma con te che alla fine hai dato sempre problemi per una cosa o per l'altra, che non hai fruttato i soldi spesi, che onestamente non è andata come si pensava... che lui sia così legato a te e non voglia mollarti mai, alla fine, anche se ci prova sempre... no, per me è pazzesco! - Riky arrossì, non era un complimento anche perchè non era stato dolce, però erano cose vere.
- Non lo so, non me lo spiego. Aveva l'occasione... no, non sai quante ne ha avute, anche l'anno prima ne aveva... il PSG mi aveva chiesto a Gennaio 2012, poteva accettare! Poi mi hanno chiesto in estate 2012, voleva farlo ed alla fine no, niente. Mi hanno chiesto a gennaio 2013 e ancora nulla, anche se aveva aperto la trattativa. Non so perchè non vuole lasciarmi andare. Mourinho gli aveva detto chiaro e tondo che non voleva usarmi e di mandarmi pure via. Lui no! Alla fine non l'ha fatto... -
Zinedine si strinse nelle spalle un po' perso perchè era onestamente incomprensibile.
- E' autenticamente legato a te, lui si era innamorato più che di Cris, a suo tempo, di te. Perchè incarnavi la perfezione come giocatore e come persona. Mentre Cris non aveva un carattere che lo facilitava, tu eri perfetto. E credo gli sia sinceramente dispiaciuto per tutti i problemi che hai avuto, al di là dei soldi. Durante l'anno so che aveva già in mente di cambiare e di prendere Carlo. E penso che non volesse mandarti via anche per questo. Per la speranza che tutto si ripristinasse. Che tu tornassi quello di una volta. Se ora gli dici che nonostante tutto questo vuoi andare via, penso ci rimarrà malissimo. -
Riky si sentiva un verme, ora. Non aveva considerato questo aspetto.
Smise di insistere e tornò a guardarsi le mani strette in grembo.
- Non ci avevo pensato. Credi che... cosa credi che farà? -
Zinedine scosse la testa spaesato.
- Non ne ho idea. O si arrende e ti lascia finalmente andare, o insiste e ti tiene comunque! -
Silenzio. Zinedine scrutò il viso dispiaciuto di Riky, per lui era difficile prendere quella decisione proprio ora che aveva ottenuto tanti traguardi. - Non ti posso promettere nulla. Parlerò con lui e cercherò di convincerlo. Sappi che non è facile fare una trattativa in così poco tempo dal nulla. Anche se riesco a convincerlo, una volta che si rende ufficiale che tu vuoi andartene bisogna aspettare che qualcuno si faccia avanti, bisogna mettersi d'accordo, bisogna trovare le parti. Non è facile. Metti in preventivo che in ogni caso potresti non riuscirci. - Zinedine ora era stato molto onesto. Riky si stupì di sentire che l'avrebbe aiutato, l'aveva accettato.
- Beh, il fatto che ci provi per me è già qualcosa. Quando mi dirai che possiamo tentare allora lo dirò a Cris e poi lo rendiamo ufficiale. -
Zinedine lo guardò cupo.
- Intendi aspettare tanto e nasconderlo ancora a Cris? A me ci vuole qualche giorno, so che per prima cosa Florentino dirà di no, dovrò convincerlo e preparare il cartellino e tutto... -
Riky si morse le labbra sentendosi in colpa già da subito.
- Se non si fa nulla gli do un duro colpo per niente... -
- Riky non glielo puoi dire all'ultimo, sarebbe peggio. - Riky questa volta accettò il consiglio.
- Penso tu abbia ragione. Ma mi dispiace così tanto... lui non lo accetterà mai... -
- No assolutamente... tu avrai la tua bella gatta da pelare ed io avrò la mia. - Riky rise e si rilassò avendo comunque un piano effettivo in piedi.
Gli versò dell'altro thè e altro ne bevve lui, rimasero un po' in silenzio pensierosi su quello che avrebbero dovuto fare, questa cosa l'aveva colto del tutto impreparato, significava dover passare gran parte del tempo a lavorare.
Ma forse era meglio così, almeno non pensava a Karim e al gran casino che c'era con lui.
- Scusa, ti faccio lavorare come un matto fino all'ultimo proprio ora che sei alle prese con Bale! - Disse sorridendo scherzoso. Zinedine sovrappensiero rispose automatico senza rifletterci:
- Ah figurati... preferisco tenermi occupato! - Riky trovò leggermente strana questa affermazione.
- Ah sì? -
Zinedine alzò lo sguardo, gli occhi sottili e verde nocciola si posarono su quelli neri e indagatori di Riky ed in un nano secondo si sentì stupidamente nudo. Nudo in modo davvero fastidioso.
- Posso usare il bagno? - C'era stato qualcosa. Riky l'aveva capito.
Zinedine aveva qualcosa sull'anima. Riky annuì e si alzò facendogli strada in casa, approfittò per portare dentro i bicchieri ed il thè e chiedergli se volesse fermarsi a mangiare.
Zinedine non avendo scuse per rifiutare, accettò.
O forse accettò per poter fare ciò che nel profondo aveva un gran bisogno di fare.
Confidarsi con qualcuno.
Forse questa volta era il caso di farlo.

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Note:
Volevo solo fare una piccola specifica.  Le parti tecniche di questo capitolo sono vere, cioè Iker sapeva del desiderio di Riky di andarsene, infatti era molto giù. Riky ne ha parlato poi con Carlo il quale gli ha detto onestamente quello che poi Riky ha spiegato qua. Zinedine è il direttore sportivo però alla fin fine ha relativa voce in capitolo di mercato perchè se il presidente ha le sue idee, sono quelle punto e basta. E' vero che Riky è stato sul punto di partire per tutte quelle finestre di mercato e che alla fine Perez non l'ha mai venduto perchè tirava fuori cartellini troppo alti per lui o misteriosi inesistenti problemi fiscali.
Su Bale: il fatto che giocasse al Tottenham purtroppo non l'ha reso conosciuto come merita, in molti fanno l'errore di considerarlo uno non bravo. Intanto precisiamo che lui gioca come ala mentre Ozil e Riky sono trequartisi, le caratteristiche di gioco e di ruolo sono completamente diverse. Tolto questo, Bale è il prossimo Cristiano e fidatevi che se lo dico io è vero. Cioè dopo Riky Cris è il mio dio del calcio. Prima di giudicare un libro dalla copertina leggetelo. Io ho visto cosa ha fatto Bale in una 'squadretta' come il Tottenham e vedrete cosa farà ora al Real. Il suo talento è indiscutibile, non voglio sentire che non vale quanto Ozil, per cortesia. Non venite a dirlo a me per lo meno. Il fatto che nella mia fic io non parli bene di lui è per una questione di copione, è normale che fosse visto male da tutti perchè per colpa sua è stata rivoluzionata tantissimo una squadra, però non è stato lui a mettersi in testa 90 milioni e a far tutto quel macello. Cristiano l'ha difeso e mi è piaciuta la sua difesa. Ha detto questo ed ha anche detto che Bale non ha fatto la stagione preparativa estiva né col Tottenham (perchè l'allenatore l'ha mandato via sapendo che sarebbe venuto al Real). e nemmeno col Real perchè Perez non si decideva mai a farlo firmare. Quindi non ha fatto la preparazione estiva, è arrivato a campionato iniziato senza conoscere la squadra, cambiando completamente tipo di gioco (non paragoniamo il Tottenham al Real per favore) e si è anche infortunato subito. Ora sta bene e si è integrato ed ho visto le sue partite, sta crescendo di volta in volta e fa delle giocate che mi hanno tolto il fiato ed è al suo 50 %. Sul suo carattere non fate come il mondo fa con Cristiano che lo reputa arrogante ed antipatico per un qualche misterioso motivo. Non lo conoscete e non si può sapere se sia antipatico o no. Lo vedo ridere tantissimo con Luka Modric ed in questi ultimi allenamenti anche con Cristiano, persino Karim, il che è tutto dire. Questo indica che è un ragazzo normalissimo e alla mano. Come Cris stesso ha detto. Così chiudo la parentesi Bale perchè leggo di continuo in giro cose che non mi piacciono e sono le cose che mi mandavano in bestia per Cris. Critiche infondate. Nella mia fic farà una parte poco positiva per questioni di copione, ma ci tenevo a specificare come la penso realmente.
Detto ciò... godetevi la lettura (che ormai dovreste aver già completato!)
Kiss!