Pirati Superstiziosi


SCRITTURA AUTOMATICA

La scrittura automatica è il processo di scrivere frasi che non arrivano dal pensiero cosciente dello scrittore. Può avvenire in stato di trance, oppure in maniera cosciente ma senza laconsapevolezza di quello che si sta scrivendo. È stata a volte utilizzata in psicoanalisi come possibile strumento per fare emergere conflitti inconsci. È uno degli strumenti più importanti della tecnica di scrittura surrealista.
A parte i casi di frode, la scrittura automatica avviene spesso in totale buona fede: gli psicologi la interpretano come il frutto dei cosiddetti automatismi, comportamenti guidati da associazioni inconsce
La scrittura automatica o psicografia consiste nel mettersi davanti a un foglio di carta con una matita e aspettare che la mano, autonomamente, scriva parole e frasi di senso compiuto. Vi sono medium che praticano fraudolentemente questa tecnica scrivendo semplicemente quello che vogliono per impressionare gli astanti.
In altri casi invece il soggetto è in perfetta buona fede, nel senso che non compie azioni volontarie ed è il primo a rimanere sorpreso di quello che appare sul foglio di carta. Molti pensano che a guidare la mano siano gli spiriti o altre entità  che vogliano in tal modo trasmetterci i loro messaggi.

A differenza della scrittura automatica, dove il braccio, o la mano, vengono spinti da forze del cielo, nella scrittura ispirata, vengono dettati i pensieri, che poi noi riporteremo sul foglio, ma in pieno stato di coscienza.
Per riuscirci bisogna svuotare la mente e concentrarsi. Se si vuole parlare con qualcuno in particolare si pensi a lui altrimenti se si vuole solo scrivere con qualcuno allora si deve aprire la mente e togliere ogni estraneità. Quando si è pronti e non ci sono distrazioni di alcun tipo, bisogna tenere la penna morbida fra le dita. Si può fare un esercizio prima per abituarsi.
La penna, infatti, se la si fra rotolare leggera sul palmo aperta, dopo un po' resta su anche se si mette la mano in posizione verticale. Questo dipende dall'energia che possediamo, se è tanta e la penna resta su significa che noi siamo in grado di scrivere con altri, altrimenti risulterà difficile o anche impossibile.
Dopo aver verificato questo, tenendo la penna leggera sul foglio, meglio se trattopen, questa comincerà a muoversi da sola. All'inizio saranno una serie di punti vicini e difficilmente scriveranno cose lunghe e sensate, per cui si suggerisce di fare domande per cui l'entità possa rispondere S per il sì ed N per il no. Lentamente con l'esercizio e recuperando sempre più energie (vi sono molti metodi) diventerà più scorrevole e facile e si potrà cominciare a fare veri e propri dialoghi.
E' una cosa che tira via molte energie e forze e lo si consiglia di farlo poco.
E' anche pericoloso poichè si possono aprire porte che non andrebbero aperte, se non si ha un buon controllo -ed è una cosa che la si ottiene solo col tempo e la forza d'anima- è meglio evitare perchè specie all'inizio è facile si presentino entità basse che fingono di essere altri persone, chi noi vorremmo incontrare. E soprattutto ci diranno cosa noi vogliamo sentirci dire. Come ad esempio 'Quel ragazzo è l'uomo della mia vita?' Se lo desideri tanto ti dirà di sì anche se non è per niente vero.
Le entità vere, invece, cioè quelle che sono chi dicono di essere e che sono positive -si può arrivare a parlare anche con angeli e con Dio stesso ma è una cosa rarissima e difficile che si verifichi, spesso sono sempre entità basse che si spacciano per essi- non sempre possono dire la verità alle domanbde che poniamo. Bisogna capire che anche se magari ci rispondono può essere ciò che noi abbiamo bisogno di sentirci dire. Mentre a volte dicono semplicemente la verità.
Alla fine della seduta ci si sente molto stanchi, è consigliato farlo ogni tanto e non lasciar passare chiunque desideri parlare, bisogna essere selettivi. Se si possiede una fede è consigliato tenere un crocifisso e chiedere al proprio angelo protettore di farci arrivare solo a delle entità buone.
Farlo per gioco è molto sconsigliato, si può venire in contatto con creature infime. Essendo che questi spiriti si connettono con noi e ci prendono il braccio o la mano per scrivere, non bisogna farlo con leggerezza e soprattutto non fare pubblicità.
E' tipico sentire nella mente, prima di scrivere, le parole che si stanno per scrivere. Questo confonde lo scrittore che pensa di essere lui ad inventarsi tutto. Semplicemente la connessione con l'entità è tale che ti fa sentire ciò che lui ti sta dicendo. E' normalissimo.

Parapsicologia
Secondo la parapsicologia, questo fenomeno potrebbe permettere di entrare in contatto non solo con i propri cari già trapassati ma anche con personaggi noti della storia e persino con sconosciuti non solo al soggetto ma a tutti. Non esistono però prove scientifiche che la scrittura automatica trasmetta altre informazioni oltre a quelle contenute nella mente dell'individuo che sta scrivendo.
Il termine "scrittura automatica" fu usato per la prima volta nel 1861 da Allan Kardec, considerato il padre dello spiritismo francese, che lo riteneva il mezzo più semplice e più completo per poter stabilire relazioni con gli spiriti. Nello spiritismo si usano anche le espressioni "scrittura medianica" o "scrittura spiritica". Nel 1934 Gino Trespoli definì il fenomeno come "psicografia", comprendendo anche la presunta capacità di un sensitivo di influenzare la materia fotosensibile di una lastra fotografica, imprimendovi un'immagine di una scena pensata.
Oltre che nello spiritismo, la scrittura automatica è praticata anche nella New Age: secondo i suoi sostenitori, attraverso questo tipo di scrittura si può diventare "canali" e comunicare con le divinità, gli spiriti della natura, i defunti, entità multipersonali, extraterrestri, e l'inconscio collettivo.

Psicanalisi e Psicologia
Con Sigmund Freud la scrittura automatica viene considerata l'espressione del subconscio, che poteva far emergere conflitti psicologici non risolti o traumi infantili.
La scrittura automatica è usata da alcuni psicanalisti come uno strumento per accedere facilmente alle memorie represse, ma l'attendibilità di questa tecnica terapeutica è molto discussa..
Gli psicologi interpretano la scrittura automatica nell'ambito dei cosiddetti automatismi. Gli automatismi sono particolari comportamenti guidati da associazioni inconsce. Essi si manifestano tutte le volte che compiamo determinate azioni senza esserne coscienti. Ad esempio, un guidatore esperto (a differenza di un principiante) compie tutti i gesti necessari alla guida in modo automatico e senza "doverci pensare".
In molte circostanze questi automatismi consentono di ottenere addirittura risultati migliori rispetto a quelli che otterremmo essendo consapevoli di ciò che facciamo (ad esempio, nello sport, nel ballo, ecc.).
La scrittura automatica può essere considerata un automatismo in cui il soggetto scrive ciò che il suo inconscio gli suggerisce, senza esserne consapevole. Mettendosi davanti a un foglio di carta ci si aspetta di scrivere qualcosa: questa aspettativa produce una lieve autosuggestione che produrrà  alla fine il movimento automatico della mano con conseguente produzione di lettere, parole, frasi e in certi casi figure. Vi sono addirittura correnti artistiche, di stampo surrealista, che usano questa tecnica per produrre dipinti o opere letterarie.
Il poeta e critico francese André Breton, nel suo "Manifesto del surrealismo", così definisce lo stesso termine "surrealismo": "Automatismo psichico puro col quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente, sia per iscritto, sia in qualsiasi altro modo, il funzionamento reale del pensiero. Dettato del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale". Questa definizione potrebbe adattarsi quasi perfettamente alla stessa scrittura automatica. Ciò che viene prodotto durante la scrittura automatica, quindi, non ci fornisce informazioni provenienti dall'aldilà , ma semplicemente messaggi del nostro inconscio. Diversi psicoterapeuti utilizzano infatti questa tecnica per scoprire aspetti nascosti della personalità  dei pazienti.



Conclusione
Uno può vedere questo fenomeno come desidera, il punto è che spesso ha ragione la Psicanalisi e si tratta di bufale o automatismi, altre invece sono veri. Ci sono casi attestati reali dove gente scrive di cose che non può sapere in alcun modo con gente che incontra casualmente per la prima volta nella sua vita e gli racconta tutto il suo passato con tanto di dettagli e particolari che nessuno potrebbe sapere, nessun anima viva nella maniera più assoluto, e non si tratta di indovinare o di caso.
Ci sono casi reali di questo tipo, di conseguenza io penso che bisogna distinguere. Non essere creduloni ma consapevoli che possono accadere. E soprattutto non è una cosa da fare con leggerezza.

Credits
http://it.wikipedia.org/wiki/Scrittura_automatica
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=272973