Note: Questa fic è ambientata dopo il confronto di Greg con il Coroner, ho immaginato che Nick volesse fare qualcosa per lui, per tirarlo su di morale e fargli dimenticare la pessima giornata che ha passato. Non volevo mettere una lemon perché mi sembrava troppo presto, ma alla fine, come al solito, i personaggi hanno preso vita propria, io ho potuto solo scrivere.
Dediche: dedico questa fic ad Akane, che non sa ancora nulla perché volevo farle una sorpresa! Ed a tutti i fan di questa coppia.
Ringrazio: MewAlexis a cui è piaciuta ‘An Angel’, spero ti piaccia anche questa ^^; e ringrazio tutti quelli che leggeranno e commenteranno.


IO E TE


Mi guardo ancora una volta intorno, voglio che tutto sia perfetto questa sera!
Greg ha avuto una di quelle giornate che nessuno vorrebbe mai affrontare e voglio che questa sera si rilassi, che non pensi a nient’altro che a noi!
Dalla televisione accesa in cucina mi giungono le informazioni che il cronista di turno è riuscito a racimolare sul caso di Demetrius James…
E la stessa furia che mi ha preso in aula mentre quel deficiente che sedeva nella giuria insinuava che avevamo compromesso le prove per salvare un nostro collega, ritorna a ruggirmi dentro mentre sento tutte queste stupide illazioni.
Non mi sono mai piaciuti i giornalisti: calano sulla notizia più succulenta come avvoltoi, sono capaci di calpestare tutto e tutti pur di mettere in bocca alla gente che ascolta i telegiornali particolari intriganti, senza pensare che dietro ogni fatto ci sono persone che sanguinano ad ogni loro parola!
Spengo con stizza l’apparecchio, come se con esso potessi zittire tutte le chiacchiere che sono nate sul mio Greg oggi, e mi dirigo verso la finestra.
La vista di Las Vegas che si gode da qui è da mozzare il fiato, con tutte le luci accese e le insegne al neon che illuminano grosse fette della città…
… una visione affascinante ed inquietante insieme!
Perché io so che dietro i riflettori e le pagliette, che dietro tutto questo lusso, striscia il marcio, come due facce di una medaglia.
Di solito questa vista riesce a calmarmi, perché mi rende consapevole che per una volta non sto correndo su quelle strade ad accogliere l’ennesimo cadavere o a dare la caccia ad un assassino… per una volta ne sto fuori e guardo la mia Las Vegas dall’alto!
Oggi sono percorso da una strana corrente elettrica, mi sento agitato e so anche perché!
Greg non è ancora arrivato!
Oggi è stato una sorta di gioco al massacro contro di lui, tutti pronti a giudicare il suo operato, a mettere in dubbio le sue capacità, tutti li in attesa che sotto le spoglie del bravo ragazzo si rivelasse il mostro che ha strappato alla vita un ragazzo di poco più di vent’anni…
Per questo mi sono schierato a spada tratta in sua difesa quando sono stato chiamato a testimoniare, quella testa di cavolo non doveva nemmeno azzardarsi a pensarle, certe insinuazioni! Quando ho incrociato lo sguardo angosciato e perso del mio Greg ho dimenticato di essere un testimone sotto giuramento che deve esporre i fatti con imparzialità ed ho caricato una volta, due, tre… fino a confutare ogni illazione che mi era stata mossa… per dimostrare che il mio angelo è innocente!
Se ripenso al suo sguardo stupito per l’aggressività che ho mostrato…
… quello scemo ancora non ha capito che io per lui sarei capace di fare qualsiasi cosa!
Se ripenso allo spettacolo che quei due hanno dato in tribunale…
Ma come accidenti si può essere così ciechi? Abbiamo messo sotto gli occhi di quella donne e di suo figlio prove su prove e lei cosa fa? Continua a dire che il suo ‘caro bambino’ non era un assassino, ma che era li per aiutare quell’uomo che era stato aggredito!
E quei pezzi d’idioti della giuria che hanno deliberato? Che quello di Greg è un omicidio ‘giustificabile’!
Ma quando i cittadini comuni inizieranno a comprendere cosa sia veramente la nostra vita?!
Siamo in servizio ventiquattro ore al giorno, dobbiamo dormire con i vestiti già pronti ed il kit già in auto sempre pronto all’uso perché possiamo ricevere chiamate a qualsiasi ora della notte… Combattiamo ogni sacrosanto giorno per mettere in galera i peggiori criminali dello stato e gli avvocati difensori cosa fanno? Invocano l’infermità mentale e li spediscono a casa con i domiciliari… Rischiamo la vita ogni giorno e la facciamo rischiare ai nostri cari…
Camminiamo costantemente in bilico sulla linea di demarcazione tra i ‘buoni’ ed i ‘cattivi’, a volte riusciamo a restare in equilibrio nonostante tutto e veniamo definiti eroi, ma quando scivoliamo e mettiamo il piede dall’altro lato della linea allora siamo finiti! Diventiamo come i cattivi che dovremmo mettere in carcere, carne da macello che va in pasto ai giornalisti…
Esattamente quello che è successo a Greg!
È stato strumentalizzato da tutti, ignorato e calpestato!
Perfino il giudice ha usato questo confronto per farsi pubblicità ed aumentare il numero dei suoi potenziali elettori, nella sua corsa alla camera! Mi si è stretto un nodo in gola quando ho visto l’espressione di Greg mentre quei due descrivevano Demetrius James come una specie di Santo, sempre pronto a salvare gattini abbandonati e teppistelli da strada…
… mi è sembrato sul punto di spezzarsi…
E non oso nemmeno pensare a quante e quali ferite si siano formate oggi su quell’anima così delicata, che protegge dallo sguardo di tutti, anche dal mio, con quella maschera da persona allegra e sfrontata, con la battuta sempre pronta…
Per questo gli ho chiesto di venire da me dopo l’udienza.
Voglio che lui pensi a me ed a questa casa come ad un rifugio in cui può tornare a respirare liberamente, in luogo al di fuori del quale possa lasciare tutti i suoi tormenti…
Mi mordo il labbro inferiore: dove accidenti è quello scemo? Perché tarda tanto?
Il suono stridulo del citofono si diffonde all’improvviso nel silenzio del mio appartamento e mi fa sobbalzare per la sorpresa, mi guardo un attimo intorno… deve essere lui…
In un paio di falcate sono davanti la porta, sollevo il citofono ed è effettivamente lui!
Apro e mi metto in impaziente attesa davanti la porta: non vedo l’ora di riabbracciarlo!
Quando suona anche il campanello della porta d’ingresso una scarica serpeggia lungo la spina dorsale… inspiro un paio di volte per calmarmi e poi finalmente allungo la mano, che mi trema un po’, per aprire la porta.
Quando lo vedo un solo pensiero mi riempie il cervello: devo assolutamente impedire a Greg di andare ancora in giro da solo in questo stato!
È appoggiato mollemente allo stipite della porta con la spalla sinistra, il completo classico lo fascia perfettamente mettendo in risalto il suo fisico esile e perfetto, la giacca slacciata, la camicia fuori dai pantaloni, la cravatta allentata ed i primi due bottoni aperti sul collo delicato… i capelli arruffati e sul viso stanco un piccolo sorriso tirato.
Deglutisco a fatica… ho la gola secca…
Ma sul serio non si rende conto di quanto io lo desideri?!
Sarà una serata difficile, per me…
- Allora Nick mi fai entrare o passiamo la serata sul pianerottolo?- la sua voce che vuole passare per scherzosa mi riporta con i piedi per terra.
Esco dallo stato contemplativo in cui sprofondo ogni volta che lo guardo, e quando incrocio i suoi occhi me ne rendo conto: è successo ancora qualcosa!
- Te lo meriteresti! Sei in ritardo di mezz’ora, dove sei stato?- indago mentre mi scosto per lasciarlo passare e sperando che la mia voce non risulti troppo interessata.
Greg mi passa accanto guardandomi divertito.
- Geloso?- chiede malizioso mentre si libera della giacca e la mette sull’attaccapanni.
- Secondo te?!- rispondo quasi in trance.
Non sono riuscito a staccare un solo istante i miei occhi dalla sua figura elegante ed invitante… la forma accennata delle scapole sotto la stoffa leggera della camicia… la sua schiena dritta… la linea morbida dei fianchi… le spalle piccole, appena curve, come sotto il peso di chissà quali colpe…
Mi rendo conto di essermi mosso solo quando mi ritrovo premuto contro la sua schiena, le mie braccia strette attorno alla sua vita, il mento poggiato sulla sua spalla.
È bello riaverlo tra le braccia dopo una simile giornata!
- Allora Greg, che è successo?- chiedo prima di baciarlo sulla gola.
- N… niente! Che dovrebbe essere successo?- cerca di glissare, ma il suo istantaneo irrigidimento lo tradisce.
- Greg non me la fai, quindi spara!- sbuffo dandogli un altro piccolo bacio appena un po’ su.
È indeciso, lo sento, ma alla fine cede: si appoggia completamente contro di me, poggia la sua testa sulla mia spalla, ed intreccia le sue mani con le mie che tengo sulla sua vita.
- Sono stato citato in giudizio di familiari di Demetrius James!- esala alla fine in un sospiro.
Io chiudo gli occhi e sopprimo un’imprecazione tra i denti, mentre racconta della quasi aggressione da parte del fratello nei bagni del tribunale, e di come questi, nei parcheggi degli uffici, gli sia sfrecciato accanto con la macchina, dopo che il loro gli aveva consegnati l’ingiunzione…
Ho paura! Ho paura che possa capitare qualcosa di veramente brutto a Greg, ho paura che possa scivolare via definitivamente dalle mie braccia…
Quel ragazzo è troppo pieno d’odio verso Greg! E l’assoluzione davanti al coroner non ha fatto altro che farlo crescere fino a renderlo incontrollabile! Quel ragazzo non si accontenterà di una causa civile, non si fermerà fino a quando non avrà ucciso Greg!
A questa constatazione non posso far altro che stringere ancora di più la mia presa su Greg e, sollevare il mento, per poggiare il mio viso contro l’incavo tra la sua spalla ed il suo collo.
… Il suo calore contro la mia pelle…
… Il suo profumo delicato nei miei polmoni…
… La consistenza reale del suo corpo fra le mie braccia…
… riescono a calmare almeno un po’ la mia agitazione.
Non so per quanto tempo resto in questa posizione, a godermi appieno la sua presenza, credo per un bel po’, visto che alla fine il solito irriverente Greg si fa sentire.
- Ehi Nick, ti sei per caso addormentato?! Vedi di svegliarti, perché ti informo che io non ci sto tutta la notte in questa posizione a farti da cuscino!- e ride.
Vuole cambiare argomento… vuole solo staccare la spina e dimenticare tutto per un po’…
Sospirando rassegnato rialzo la testa e lo bacio sul pezzetto di pelle che si trova a portata della mia bocca, lui mugola soddisfatto, ed io vorrei spingere le cose un po’ oltre, ma mi trattengo, è troppo presto per quello ed il mio angelo è troppo stanco…
La prossima volta! Solo questo posso ripetermi…
Greg forza la mia stretta su di lui e si volta verso di me: sembra un cucciolo spaventato, con quest’aria confusa e gli occhioni velati di paura!
Uno di quei sorrisi dolci che riserva solo a me gli stira appena le labbra mentre passa le braccia attorno al mio collo e si spinge di più contro di me, il tutto con la stessa languida indolenza di un gatto…
… Mi fa girare la testa! Neanche si rende conto di quanto sia sexy! E proprio questo miscuglio di innocenza e sensualità, lo rende estremamente irresistibile!
Chino la testa e lo bacio.
E, come ogni volta che sfioro le sue labbra, la stessa stupefacente sensazione si gonfia dentro di me e mi vortica dentro, trascinando via dai miei sensi tutto quello che non sia Greg!
È come fluttuare nel nulla!
È ritrovarsi a credere che l’unica cosa reale è lo splendido ragazzo che hai tra le braccia!
E un qualcosa che non avevo mai provato prima!
Quando ci stacchiamo, restiamo comunque abbracciati, fronte contro fronte.
- La serata è iniziata proprio bene, eh?!- commenta malizioso.
- Non sai quanto!- rispondo io prima di baciarlo di nuovo.
Non resisto troppo a lungo senza i suoi baci!
Alla fine riesco a ricordarmi di quello che avevo preparato per il mio Greg.
Mi sciolgo da lui e lo invito a seguirmi, lui mi segue perplesso, evidentemente non capisce perché lo sto conducendo verso il bagno.
Lo faccio entrare e la sua espressione diventa stupita: ho riempito la stanza di candele che mandano una luce soffusa e riposante, l’aria è piena dell’odore dolce del bagnoschiuma, la vasca è piena di schiuma ed acqua calda.
Un bagno caldo aiuta a sciogliere i muscoli ed è il primo passo per rilassarsi.
- Sulla lavatrice ti ho lasciato un ricambio ed un pigiama!- lo informo.
E mi rendo conto che la mia voce ha tremato un po’ per l’incertezza…
… ho paura che Greg non apprezzi o fraintenda le mie intenzioni…
Inaspettatamente lui mi mette una mano sull’avambraccio e si sporge un po’ verso di me.
- Grazie!- mi sussurra sulla pelle prima di baciarmi una guancia.
Io sorrido e lo lascio solo.
Appena richiudo la porta alle mie spalle mi porto la mano alla fronte frustrato…
… tutto quello che voglio in questo momento è stare di la con lui!
Scuoto la testa: Greg ora non ha bisogno di questo!
Velocemente mi dirigo in cucine e lancio un’occhiata divertita alla cena che deve essere solo riscaldata: non voglio perdermi la sua faccia quando scoprirà che ho cucinato tutto io, visto che mi reputa un tipo da surgelati e precotti!
Conto il tempo che passa insieme al gocciolio dell’acqua che sento provenire dal bagno.
Ancora una manciata di minuti e Greg compare nella stanza.
Ok, ora è scientificamente provato che lo fa apposta!
Come gli viene in mente di presentarsi qui con indosso solo la casacca del pigiama che lo copre a stento fino a metà coscia?!
Ha lasciato i capelli umidi ed ora gli ricadono morbidi e lucidi ai lari del viso…
Mi vuole morto!
Seguo ipnotizzato ogni suo movimento, cercando di bloccare la voglia che ho di placcarlo e trascinarmelo in camera!
Con i suoi movimenti felini si è avvicinato al forno e vi sbircia dentro con l’espressione curiosa di un bimbo.
- In quale ristorante sei andato?- mi chiede divertito.
- Ho cucinato io!- e speriamo che la voce non sia troppo tremula.
- Cosa?! No, non ci credo!- esclama lui troppo stupito per i miei gusti.
- E perché?! Guarda che non è una cosa così incredibile, sai?!- ribatto io piccato.
Lui ride con la stessa morbidezza di un gatto che fa le fusa…
… calma, devo stare calmo…
Ceniamo in tranquillità.
Ne sono contento perché sembra che almeno per il momento nessuna nube oscuri il suo sorriso…
Io passo tutto il tempo ad ascoltarlo parlare a ruota libera di ogni cosa che gli viene in mente, ed è fantastico! Greg ha una visione tutta sua del mondo, sembra quasi un bambino che abbia iniziato ora a scoprire il mondo, è una girandola di pensieri ed emozioni quasi impossibile da descrivere… ma su tutto regna la voglia di ridere! I suoi aneddoti ed il modo in cui li racconta fanno venire la voglia di ridere anche dopo una giornata infernale come quella che abbiamo vissuto oggi…
Ora sono seduto sul divano con Greg accoccolato addosso a me, a guardare un film di fantascienza di serie C, pieno di inquietanti alieni a forma di mantide che vogliono invadere la terra e rendere schiavi gli uomini…
Chissà perché sospettavo che gli piacessero queste cose…
Il medico dell’Area 51 sta per fare l’autopsia al cadavere dell’alieno ed io sono sul punto di addormentarmi, quando avverto un tocco leggero sulla mia gola.
Riapro gli occhi e Greg se ne sta ancora con la testa poggiata contro il mio torace a guardare attentissimo il medico che viene ricoperto dalla testa ai piedi da uno strano liquido corporeo verde… devo essermelo immaginato…
… ed invece la sensazione torna, solo che questa volta è più insistente, e capisco che altro non è che Greg che mi sta baciando il collo…
Lo sento risalire lungo la giugulare, la mascella fino alla mia bocca.
Presto il film è completamente dimenticato!
Sono disteso di schiena con Greg mezzo nudo sopra di me… di che altro dovrebbe importarmi?
Mentre lui è impegnato con la mia gola, io faccio scorrere le mani sulle sue belle gambe lunghe e nude, sui fianchi, fino ad infilarle sotto la maglia che indossa…
Quando inizio ad accarezzare la sua schiena, Greg ansima un po’, ed il suo fiato caldo sulla mia pelle umida mi fa tremare.
Nemmeno si rende conto di quello che ha innescato dentro di me con quello che mi sta facendo…
… se non si ferma ora…
Il mio pensiero viene interrotto da lui che risale verso di me e mi bacia.
- Nick… ti voglio!- mi ansima sulle labbra.
Sconvolto dalla sua uscita sollevo le palpebre ed incrocio la visione che manda in pezzi il mio autocontrollo: il viso di Greg è delicatamente arrossato, i capelli sono deliziosamente arruffati ed i suoi occhi nocciola mi fissano decisi.
- Ne sei sicuro?- non posso esimermi dal chiederglielo.
Lui mi risponde con un bacio passionale che mi fa girare la testa.
Continuando a baciarlo lo faccio distendere sotto di me e dopo un po’ siamo entrambi nudi.
Inizio a prepararlo e mi gusto la splendida visione di Greg eccitato che geme e si agita sotto le mie dita.
So benissimo che un divano non è il posto ideale per una prima volta, ma so anche che non siamo capaci di muovere nemmeno un passo!
Sono al limite, se non lo prendo ora scoppio!
Prendo le sue gambe e le poso sulle mie spalle, quindi mi spingo dentro di lui, cerco di muovermi il più lentamente possibile per non fargli male, ma alla fine lo sento urlare ed artigliarmi le spalle fino a conficcarmi le unghie nella pelle.
Resto immobile, anche se mi costa una fatica immane cerco di non muovermi.
Quando lo sento più rilassato inizio a muovermi, prima delicatamente, poi, man mano che la sua resistenza diminuisce, il ritmo cresce.
Davanti le sensazioni che mi sommergono posso solo dire che io non ho mai fatto l’amore prima di ora.
È come l’onda della marea che cresce sempre più, fino a quando sorpassa gli argini e straripa, travolgendo tutto e tutti, cancellando ogni suono ed ogni sensazione, lasciando solo un’accecante luce bianca…
Rimaniamo a lungo così, uno sull’altro, esausti, a ricordare come si respira e come si fa a ricollegare il cervello.
Sollevo la testa per guardarlo in volto: non l’ho mai visto bello come in questo momento!
Sorrido e penso che ora va tutto bene, che tra le mie braccia c’è tutto quello che volevo…
E sono felice!
Sfioro le sue labbra per richiamare la sua attenzione.
- Ti amo Greg!- gli confesso convinto come mai prima d’ora.
Lui prima mi guarda stupito, poi il suo volto esplode nel sorriso più felice che abbia mai visto.
- Ti amo anch’io, Nick!- me lo ha detto tante volte, ma è sempre bello sentire la sua voce pronunciare queste parole.
Com’è bello ora addormentarsi vestiti solo della nostra pelle.