Note: Ecco a voi il quinto capitolo della storia d’amore di Naruto e Gaara. Me tanto commossa di essere arrivata fin qui *^*. Questa fic può essere considerata come una seconda parte della fic ‘Un nuovo inizio’, l’idea mi è venuta da un fotogramma di quel famoso amv (davvero una preziosa fonte di materiale, infatti ho idea di sfruttarlo per altre fic, soprattutto per un’immagine in particolare sto aspettando l’idea giusta ^.^) in cui c’erano Naruto e Gaara addormentati abbracciati su un letto dopo aver fatto l’amore: carinissimi ve lo assicuro! Questa fic è molto più leggera delle altre, non ci sono lunghi monologhi introspettivi, volevo solo raccontare come si sarebbe svolta, secondo me, la giornata dopo la loro prima volta.
Spero di aver fatto un buon lavoro ^^’
Dediche: dedico questa fic a Naru_Sasu-Fan, come sempre, ed a NekoRika: sono felicissima che ti sia piaciuto ‘Un nuovo inizio’ ^//^ e che tu abbia apprezzato l’idea del tatuaggio e della radura, mi era venuta li per li e non ero molto sicura del risultato. Spero che anche questa fic ti piaccia ^^; ed a tutti i fan di questa fantastica coppia \^o^/
Ringraziamenti: Ringrazio Capitatapercaso che ha lasciato un commento ad ‘Un nuovo inizio’: come ti capisco, anch’io semplicemente adoro Gaara, per me è il personaggio più interessante della serie ^//^. Me tanto, tanto contenta che tu abbia apprezzato la fic (me inchino); ringrazio anche tutti coloro che hanno anche solo letto ‘Un nuovo inizio’ e tutti coloro che leggeranno questa fic.
Non mi resta che augurarvi buona lettura, alla prossima gente ^o^


You Won’t Walk Alone

Mi sveglio lentamente consapevole dell’ormai familiare sensazione di trovarmi tra le braccia di Naruto. Resto ad occhi chiusi godendomi il suo calore, la sensazione della sua pelle nuda a contatto con la mia, il sapore di ieri notte ancora nella bocca.
Alla fine non resisto più ed apro gli occhi: stiamo dormendo uno di fronte l’altro, di fianco, Naruto ha la fronte poggiata contro la mia, il suo braccio mi sorregge il collo prima di chiudersi attorno alle mie spalle, tenendomi stretto contro il suo torace, l’altra mano è poggiata sulla mia guancia; io invece ho la mano destra premuta sul suo tatuaggio, mentre il mio braccio sinistro gli circonda il fianco. I raggi del sole che filtrano tra le leggere tende chiuse della finestra illuminano la sua pelle ambrata, facendo scintillare i suoi capelli, in questo momento mi sembra fatto d’oro!
Adoro stare così, mi sembra di essere avvolto completamente dal suo corpo, di essere rinchiuso in un bozzolo caldo che sembra sempre sciogliermi qualcosa dentro…
Ieri siamo rimasti ancora a lungo in quella radura ad amarci, lasciandola solo quando era così buio che non riuscivamo più a scorgerci l’un l’altro. Ci siamo rivestiti velocemente e ci siamo allontanati spinti dal desiderio di continuare a scoprire i nostri corpi, e per un tacito accordo ci siamo diretti qui, all’appartamento di Naruto. Ricordo vagamente il tragitto che abbiamo fatto, è tutto sfumato, come se fosse il labile ricordo di un sogno. So solo che abbiamo camminato abbracciati, percorrendo strade secondarie per non incontrare altre persone, era un momento solo nostro quello; un braccio di Naruto attorno alle spalle per tenermi contro di lui ed un mio braccio attorno alla sua vita per tenerlo stretto a me, abbandonandoci a tratti a lunghi baci appassionati, incapaci di allontanarci anche per pochi secondi. Poi quando siamo finalmente arrivati qui, tutto è stato travolto di nuovo dal vortice della passione.
Arrossisco ricordando il modo lussurioso con cui ho risposto e ricambiato le sue attenzioni, le mie urla sfrenate ed i gemiti strozzati che si mescolavano sensualmente ai suoi. Non credevo di essere capace di fare cose simili, eppure, appena abbiamo chiuso la porta di casa alle nostre spalle, non c’è stato posto più per nulla, solo per noi stessi ed il piacere che volevamo concederci l’un l’altro.
Kami, mi sto eccitando di nuovo al solo ripensarci…
… Naruto non mi ha dato tempo di pensare, le sensazioni che mi ha scatenato dentro erano troppo forti per non lasciarsi sommergere e trascinare via; ma ora i ricordi mi ritornano alla mente calmi e lucidi, posso riviverli tranquillamente, senza fretta, riportando ogni suo gesto alla mente in maniera fin troppo nitida…
Per questo il ricordo è molto più sensuale…
Un mugolio mi avverte che Naruto si sta svegliando, ed infatti, dopo un fremito leggero delle ciglia, le palpebre si sollevano lentamente, svelando un paio di stupefacenti iridi azzurre, ancora liquide di sonno e ripiene di pagliuzze dorate per la luce del sole. Mi fissa per un istante sorpreso, come se non riuscisse a credere che sono veramente qui, tra le sue braccia. Poi lo stupore viene sostituito dalla luminosità del suo sorriso ampio e caldo.
- Buongiorno amore!- sussurra dolcemente, come per non rompere l’incanto del momento, temendo, forse, che con esso possa scomparire anch’io.
- Buongiorno a te!- rispondo sorridendo anch’io, stringendomi di più a lui, baciandolo.
Ritrovando un pezzo di quelle mattine a Suna, quando ci svegliavamo l’uno tra le braccia dell’altro, iniziando la giornata con un sorriso ed un abbraccio, senza alcuna voglia di lasciare il caldo rifugio delle coperte, stringendoci sempre di più l’uno all’altro, saziandoci di baci e carezze roventi che ci sarebbero dovuti bastare per tutta la giornata.
- Come stai?- mi chiede Naruto facendo scivolare la sua mano dalla guancia ai miei capelli, portando i ciuffi sulla fronte dietro l’orecchio.
Prima di rispondere muovo un po’ le gambe, cercando di stenderle sul materasso, e ricevendo in cambio una serie di scariche dolorose lungo la schiena e le gambe.
- Indolenzito, ma bene!- rispondo con un sorriso rassicurante.
Le sue labbra si tendono in un sospiro sollevato ed io ne traccio il contorno con i polpastrelli, leggere carezze che sfiorano la densa carnalità di queste labbra che mi hanno fatto letteralmente perdere la testa, ed ad ogni passaggio ricevo un piccolo bacio sulle punte.
In questo momento di calma e serenità, mi sento l’essere più felice di questo mondo, perfettamente appagato e soddisfatto…
… non ho bisogno di nient’altro oltre queste carezze e questi baci, oltre lo stupendo ragazzo che stringo tra le braccia…
A rompere questo momento perfetto ci pensa lo stomaco di Naruto che comincia a protestare per la colazione saltata e per tutte le energie perse questa notte.
- Scusa!- mormora imbarazzato.
Ha in viso un’espressione così tenera e buffa che non gli si può proprio dire nulla!
Posso solo sorridere dicendogli che non fa niente…
La mia testa bionda mi bacia ancora, un po’ per scusarsi ed un po’ per ringraziarmi, poi si allontana da me tenendosi puntato sul gomito destro.
- Vado a preparare qualcosa per la colazione. Preferenze?- bacio sullo zigomo.
- Va bene qualsiasi cosa, non preoccuparti!- sorrido mentre lo seguo per straparli un’altra carezza labbra contro labbra.
Che Naruto mi concede ben volentieri. Poi si alza e si allontana iniziando a trafficare con pentole e fornelli, completamente nudo, con il sole che gioca con la sua bella pelle brunita in provocanti giochi chiaroscurali, stesa morbidamente sui suoi muscoli sodi e ben definiti; il suo fondoschiena che ondeggia invitante ad ogni passo, attira pericolosamente la mia attenzione. Devo mordermi forte il labbro inferiore per impedirmi di seguirlo.
Mi distendo supino, cercando di non fare movimenti troppo bruschi, e poggio il mento sulle braccia incrociate, guardandomi intorno ed ascoltando distrattamente i rumori che produce Naruto. Un piacevole odore inizia a riempire la stanza.
Quello dove vive la mia testa bionda è un appartamento piccolo e squallido, con la muffa agli angoli del tetto e l’intonaco di uno strano colore chiaro che sta scrostandosi; c’è solo un’unica stanza che funge da cucina e camera da letto, ed un bagno. Nient’altro che questo. Perfino io posso dirmi più fortunato di lui in questo senso: la casa dove vivevo con Yashamaru era grande e confortevole, sempre pulita ed in ordine.
Questo posto invece trasmette un profondo senso di abbandono e solitudine.
Poi un particolare attrae la mia attenzione.
A fatica mi metto in ginocchio, ingorando il fatto di essere completamente nudo, sul letto ed allungo la mano per prendere una cornice di legno scuro che Naruto conserva sul comodino. Dietro il vetro lucido e perfettamente spolverato, osservo una foto che ritrae tre bambini ed il loro sensei: Sakura al centro sorride contenta, a sinistra Uchiha guarda verso l’obiettivo con sguardo serio ed infastidito, a destra c’è il mio Naruto, braccia incrociate sul petto, fissa Uchiha furente, con i denti digrignati e gli occhi che mandano scintille; dietro di loro Kakashi ride rassegnato, poggiando le mani sulle teste dei suoi protetti, come se volesse calmarli.
Una foto di quando erano ancora una squadra, un pezzo del suo passato di cui io non faccio parte, un ricordo importante per Naruto, l’unica cosa che lo tenga ancora legato ad Uchiha…
… Uno schiaffo in pieno viso per me…
Sono sicuro che ogni giorno, prima di uscire di casa, si ferma davanti questa fotografia, osservando attentamente il volto di quel traditore, chiedendogli scusa per la sua debolezza e promettendogli che presto lo avrebbe ritrovato e riportato al villaggio…
La gelosia torna a mordermi violentemente, nonostante quello che abbiamo condiviso stanotte, nonostante sappia che lui mi ama sopra ogni dubbio…
… in questo momento vorrei tanto gettare questa cornice ed il suo contenuto dalla finestra, distruggerlo, cancellarlo completamente.
- Siamo venuti bene, eh?!- la voce allegra della mia testa bionda mi sorprende.
Sollevo la testa di scatto, trovandolo in piedi accanto al letto, con in mano due tazze fumanti di latte ed un pacco di biscotti poggiato sul comodino.
- Scusa, non volevo essere invadente.- mormoro piano, rimettendo a posto la cornice per toglierla dalla mia vista, sperando in questo modo di poterne allontanare anche il semplice ricordo.
- Figurati! – risponde lui allegramente, ritornando a sedersi accanto a me e porgendomi una delle tazze di latte – Mi dispiace ma avevo solo questo in casa. -.
- È perfetto così, non preoccuparti!- non mi piace vederlo imbarazzato per motivi come questo.
Naruto avvicina il suo volto al mio fino a sfiorarlo, mi prende il mento fra due dita, poggiando il pollice sulle labbra ed aprendole delicatamente, fissandomi con uno sguardo intenso e scintillante che mi fa battere il cuore più velocemente.
- Tu meriti il meglio amore…- mormora sulle mie labbra prima di chiudere gli occhi e baciarmi.
Un’ondata di calore mi sommerge sciogliendomi il cuore nel petto ed ogni pensiero nel cervello che non sia Naruto: come può amarmi così tanto? Mi spingo contro di lui, aggrappandomi ai suoi capelli sulla nuca con una mano, rispondendo con passione pari, se non superiore, alla sua.
Ma io voglio davvero fare colazione?
La mia testa bionda si allontana da me con un’ultima lappata sulle labbra, regalandomi di nuovo lo stupefacente spettacolo delle sue iridi azzurre scintillanti d’amore e passione; io faccio scivolare la mano che gli stringeva la nuca sulla guancia, in una piccola carezza, fissandolo negli occhi cercando di trasmettergli tutta la gratitudine e l’amore che mi stanno infiammando il cuore.
È bello fare colazione seduti sul letto a parlare di tutto e di niente, ritrovandomi a sorridere davanti ai racconti delle sue missioni, con Naruto che cerca di convincermi a mangiare dalle sue mani il biscotto che ha appena intinto nel latte, per poi, appena finito di mangiata, ritornare a stringerci l’uno all’altro, godendoci tanti baci e carezze; e mi scopro a desiderare di poter vivere quotidianamente questa spensierata serenità, di svegliarmi ogni mattina così, di poter godere ogni giorno della sua dolcezza e del suo amore, di non dovermi più svegliare in un letto vuoto e freddo…
Eppure i doveri da Kazekage mi inseguono anche qui: guardo la sveglia sul comodino e scopro che manca poco all’inizio della riunione del Consiglio…
… non voglio andare via, non ora che mi sento così bene e felice!
Mi stringo maggiormente a lui, abbracciandogli il torace e nascondendo il volto contro il suo collo. Naruto mi passa una mano tra i capelli prima di chiedermi cos’ho.
- Devo ritornare al palazzo dell’Hokage.- solo questo sono capace di dire.
Invece di lasciarsi andare ad un’infantile protesta, come mi aspettavo, Naruto mi rovescia sul materasso, stendendosi sopra di me e bloccandomi i polsi ai lati della testa.
- Mi dispiace amore, ma tu oggi non esci da questo letto! – mi informa ridacchiando mentre i suoi occhi si sono già scuriti per la passione – Mi ripagherai di tutti questi giorni che ti ho avuto davanti senza poterti toccare!- e già ha iniziato a mordermi la mandibola.
- Ma l’Hokage-sama cosa…?!- la voce mi si spegne in un lungo gemito compiaciuto, sentendo i suoi denti sul collo.
- La vecchiaccia troverà sicuramente una scusa per uccidermi…- risponde distrattamente, mentre riesce a coinvolgere completamente i miei sensi.
Non avendo alcuna voglia di resistergli, mi lascio completamente andare. Per una volta scelgo me stesso invece dei miei doveri di Kazekage, senza pensare minimamente alle conseguenze. Voglio solo continuare a godere di questa strana sensazione di benessere e gioia mai provata prima…

Il mio corpo risponde ai suoi stimoli, si apre ed accetta completamente il suo, lasciandosi coinvolgere in questa danza frenetica…
Ci rigiriamo tra le coperte sformate accarezzandoci… le sue labbra mi divorano con baci umidi… le sue mani premono gentili sulla mia pelle, come a volerne disegnare ogni rilievo e rientranza… mentre la luce del sole sempre più bassa in queste ore che scivolano veloci gioca con le gocce di sudore che scorrono sui nostri corpi arroventati…
Non sembra nemmeno più il mio corpo, questo che si sta muovendo affamato alla ricerca del suo… ogni mia terminazione nervosa sembra sia stata colpita da un fulmine… sento lava bollente vorticarmi nelle vene al posto del sangue… il cervello riempito completamente da questo piacere quasi insopportabile… mentre la mia voce invoca continuamente il tuo nome, amore mio…
… è una sensazione nuova, non credevo che potesse esisterne di simili…
… … … … … … …
Che ore sono? Quanto tempo è passato? Quante volte mi ha amato?

Sono disteso supino sul letto, Naruto è raggomitolato al mio fianco, la testa sulla mia spalla ed un braccio abbandonato di traverso sul mio torace a guardare il pezzo di cielo stellato che si intravede dalla finestra…
… È bello starsene così, assaporare questo momento di riposo dopo aver bruciato tutto il giorno nella passione…
Ogni tanto sento le labbra della mia testa bionda lambirmi il collo o la spalla, ma c’è solo una profonda calma nei suoi gesti, solo voglia di avere un contatto.
Ad un tratto una delle mani di Naruto tocca un punto sul mio fianco che mi fa ritrarre di scatto sbuffando divertito.
Sento la sua testa sollevarsi dalla mia spalla e portarsi davanti a me, le sue iridi azzurre scintillano furbe e pericolose nelle mie.
- Sai una cosa Gaara?! – mi chiede cercando di nascondere quel sorriso che gli sta incurvando irresistibilmente le labbra – Non ti ho mai visto ridere…- .
Non faccio in tempo a capire il senso delle sue parole, che questo scemo ha portato entrambe le mani ai miei fianchi e mi sta facendo il solletico. Cerco di sottrarmi alla sua presa e di combattere questa voglia che mi sta risalendo lungo la gola premendo contro le labbra chiuse. Alla fine non ce la faccio più ed esplodo in una fragorosa risata.
Tra le braccia di Naruto mi ritrovo a ridere come non avevo mai fatto, dimenandomi come un matto per sfuggirgli, ed è una sensazione liberatoria come il fare l’amore. Quando la risata inizia a sfumarmi in gola mi sento incredibilmente sfinito e rilassato, con il cuore leggero e la mente limpida. Un’altra sensazione che ho potuto assaporare solo grazie alla mia testa bionda… Sollevo le palpebre, mentre ancora la traccia di un sorriso mi disegna le labbra, e scopro che Naruto mi sta osservando con una bella espressione felice ed ammaliata per il risultato ottenuto.
- Dovresti ridere più spesso sai?! Sei uno spettacolo incredibile quando lo fai!- mi dice con la voce appena tremante ed uno sguardo di fuoco. Ricambio il suo sguardo, mentre faccio scorrere le dita tra i suoi morbidi capelli d’oro…
… un modo tutto mio per ringraziarlo.
Basta quel semplice sfiorare di labbra di Naruto per farmi perdere di nuovo il controllo e riprendere ad amarci…
… voglio che duri tutta la notte!

Eccomi di nuovo davanti il palazzo dell’Hokage, il cielo argenteo che precede l’alba ad incorniciarlo ed il villaggio immerso in un silenzio irreale.
Riporto alla mente il musetto imbronciato del mio Naruto che non voleva lasciarmi andare e sorrido divertito ed intenerito. Mi è pesato tantissimo uscire da quel letto, ma davvero non potevo più rimandare i miei doveri! Socchiudo un attimo gli occhi ritrovando dentro di me tutti i ricordi di questi due giorni insieme, scoprendo di non sentirmi più solo, come se Naruto avesse riempito il vuoto che ha lasciato dentro di me la scomparsa di Shukaku…
… sorrido riaprendo gli occhi: Naruto è riuscito comunque a strapparmi la promessa che non lo avrei più trascurato per il resto della mia permanenza qui…
… comunque devo ammettere che quell’espressione che aveva sul volto era decisamente preoccupante… che mi devo aspettare ancora da quella testa matta?
Finalmente mi ricordo che devo entrare nel palazzo prima che si sveglino per non subire troppe domande, mi gelo contro un muro del secondo piano al pensiero dell’interrogatorio che mi faranno i miei fratelli… sono sicuro che Temari non mi lascerà in pace fino a che non avrò confessato dove sono stato questi due giorni…
Rabbrividisco al solo pensiero: mia sorella è sempre riuscita a tenermi testa e non mi ha mai temuto veramente…
Apro la porta della stanza che mi è stata assegnata ed entro cercando di fare meno rumore possibile, quando mi volto sobbalzo per lo spavento ritrovandomi davanti Kankuro e Temari con in pugno le loro armi e decisamente furibondi.
- Gaara dove accidenti ti sei cacciato per tutto questo tempo? Ti abbiamo cercato dappertutto!- mi urla Temari contro brandendo il suo enorme ventaglio.
Ed ora come glielo spiego?